"E' un momento molto difficile per noi tutti qui alla Virgin Galactic, la SpaceShip Company e la Scaled Composites. I nostri pensieri vanno alle famiglie dei coraggiosi piloti della Scaled Composites, e a tutti quelli colpiti da questa tragedia. Siamo determinati a scoprire cosa non ha funzionato e stiamo lavorando insieme alle autorità per il recupero delle informazioni. E' ancor troppo presto per me per aggiungere molti altri dettagli sull'investigazione" Inizia così la dichiarazione ufficiale di Richard Branson, dopo il drammatico incidente che ha visto precipitare la navicella SpaceShipTwo durante un recente test della compagnia privata Virgin Galactic.
L'incidente è avvenuto venerdì e le prime reazioni sono state di cordoglio nei confronti del 39enne Michael Alsbury, pilota deceduto durante l'incidente. Il secondo pilota, Peter
Siebold, è sopravvissuto ma è attualmente ricoverato in condizioni critiche dopo esseri lanciato fuori all'ultimo secondo.
Subito dopo, la NTSB (National Trasportation Safety Board) ha aperto una vata indagine sulle cause dell'indicente in collaborazione con la Virgin Galactic. Dalle prime analisi, sembra che all'origine dell'incidente ci sia un malfunzionamento dell'apertura delle ali in modo particolare per rallentare molto la discesa a terra del velivolo al ritorno dallo spazio. Per cause ancora da chiarire, si sarebbe apertura troppo presto. Altre voci indicano il fattore umano come causa, con errori da parte dei piloti, mentre altre parlano di un nuovo propellente non ancora testato a dovere prima del volo. Ci vorranno altre settimane per avere un quadro più chiaro riguardo all'accaduto, ma attualmente la NTSB sembra propendere verso l'apertura delle ali.
Richard Branson, nel commentare la vicenda, ha ricordato le qualità del pilota che ha perduto la vita nel deserto del Mojave, nella California settentrionale, un professionista con 13 anni di esperienza presso Scaled Composites e 1.600 ore di volo alle spalle. Prima ancora di rivolgere un pensiero a Michael Alsbury, però, Branson aveva già messo le mani avanti confermando la volontà di procedere con lo sviluppo del "sogno" del turismo spaziale, un business niente affatto facile ma per cui vale la pena impegnarsi anche per onorare a dovere la memoria del pilota scomparso e di altre vittime di incidenti precedenti occorsi all'iniziativa Virgin Galactic.
La sua dichiarazione continua:
"Abbiamo sempre saputo che i voli spaziali commerciali sono un progetto incredibilmente difficile. Abbiamo seguito un duro programma di test per molti anni e la sicurezza è sempre stata la nostra principale priorità. Questo è il più grande programma di test mai portato avanti nella storia dell'aviazione commerciale, proprio per riuscire ad essere sicuri che qualcosa del genere non succede mai con il pubblico."
"Nel testare i confini delle capacità umane e le tecnologie, ci troviamo sulle spalle di giganti. Ieri, siamo caduti. Cercheremmo adesso di capire dai risultati dell'incidente che cos'è successo e siamo determinati ad imparare da questo per andare avanti insieme come compagnia."
Richard Branson continua poi ringraziando calorosamente tutti coloro che hanno scritto lettere di supporto ed affetto e rinnova la vicinanza alle famiglie dei piloti e l'impegno per far si che non accada nuovamente in futuro.
http://spaceref.biz/company/comments-fr ... lactic.htmhttp://www.link2universe.net/2014-11-05 ... d-branson/