Noi agenti mandati al macello
Lettera firmata
l’altra notte il primo reparto mobile della polizia, il più specializzato d’Italia nell’ordine pubblico, è stato mandato al macello. Noi c’eravamo e abbiamo visto l’inferno in via Morandi dove il reparto era stato inviato a sedare tafferugli di una violenza mai vista, scoppiati per la seconda notte consecutiva a Tor Sapienza davanti al centro immigrati. Inaspettatamente sono apparsi nel buio madri con bambini, padri di famiglia, ragazzotti dalla faccia pulita e delinquenti autentici. Nessuno aveva avvertito il reparto a cosa andava incontro. E questo perché nessun lavoro di intelligence viene più svolto per i continui tagli alle forze dell’ordine che non consentono più pianificazioni. Anche la cosiddetta «logistica» ne ha risentito. Ci siamo ritrovati tra le barricate, con i cassonetti date alle fiamme, circondati da migliaia di telefonini che filmavano lanci di pietre e mattoni. L’indomani i colleghi hanno incassato le cariche degli antagonisti all’Università di Roma Tre in una battaglia che ha visto i poliziotti colpiti da spranghe e sassi, inondati da bombe di vernice rossa, costretti a tollerare oltre ogni decenza. Tutto questo lo abbiamo raccontato in una relazione del sindacato Consap che il questore Nicolò D’Angelo leggerà stamattina insieme a Il Tempo. Il nostro è un atto d’accusa e un testamento pubblico: se succede qualcosa non date la colpa agli ultimi in divisa.
http://www.iltempo.it/roma-capitale/201 ... -1.1343720oramai in italia tutto e' lasciato al caso,all'improvvisazione,......tutto in linea con il governo di renzie
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)