15/12/2014, 02:06
Thethirdeye ha scritto:ubatuba ha scritto:
poi la teoria dei presidenti usa della guerra proporzionata.....,quando si fa una guerra,non c'e' proprozione che tenga.......la si fa come dio comanda o no...........
Guerra come Dio comanda?
Non c'è Dio che comanda le guerre.
Solo uomini. Per di più stolti... come quelli che tentano di metterle in atto.
Aztlan ha scritto:
E non c'è niente o nessuno invece che remi contro, oltre all' informazione alternativa della rete.
15/12/2014, 10:09
MaxpoweR ha scritto:Aztlan ha scritto:
E non c'è niente o nessuno invece che remi contro, oltre all' informazione alternativa della rete.
Il guaio è che la rete è la prima cosa che smetterà di funzionare in caso di guerra globale.
15/12/2014, 10:30
15/12/2014, 10:35
15/12/2014, 13:23
Atlanticus81 ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Aztlan ha scritto:
E non c'è niente o nessuno invece che remi contro, oltre all' informazione alternativa della rete.
Il guaio è che la rete è la prima cosa che smetterà di funzionare in caso di guerra globale.
Infatti per questo avevo suggerito di organizzare modi alternativi per restare in contatto qualora il rischio di guerra diventasse concreto.
Riguardo i jet russi che sfiorano la collisione con aerei privati occidentali non commento nemmeno... anzi sì, ricordando il golfo del tonchino.
15/12/2014, 15:44
MaxpoweR ha scritto:Thethirdeye ha scritto:ubatuba ha scritto:
poi la teoria dei presidenti usa della guerra proporzionata.....,quando si fa una guerra,non c'e' proprozione che tenga.......la si fa come dio comanda o no...........
Guerra come Dio comanda?
Non c'è Dio che comanda le guerre.
Solo uomini. Per di più stolti... come quelli che tentano di metterle in atto.
diciamo che dipende dal dio in cui decidi di credere e soprattutto da chi decidi debba essere il tuo dio
15/12/2014, 19:30
15/12/2014, 19:34
Ufologo 555 ha scritto:
Il fatto è che ognuno crede di essere nel ... giusto!
15/12/2014, 19:52
Russia, banca centrale: Pil 2015 rischia caduta -4,5%. E il rublo e la Borsa precipitano
Toccato il fondo per la valuta (62 rubli per un dollaro, grafico usd/rub). Balzano rendimenti:sopra livelli del Rwanda
Toccato il fondo dei 60 rubli per dollaro. Fa specie che avvenga in concomitanza con ripresa del greggio. Rendimenti 10 anni sopra livelli del Rwanda.
MOSCA (WSI) - Allarme dalla Banca centrale russa, che ha avvertito che la recessione del 2015 sarà peggiore delle attese, a meno di una ripresa delle quotazioni del petrolio.
Secondo l'istituto, se i prezzi del petrolio rimarranno a $60 al barile, l'economia potrebbe subire una contrazione fino a -4,5% nel 2015. Immediate le ripercussioni sul rublo, che accelera la fase ribassista e testa un nuovo minimo nei confronti del dollaro. Il rapporto dollaro/rublo balza al record a quota 62, rispetto ai 58 della chiusura di venerdì.
Sell off anche sulla Borsa di Mosca, con l'indice RTS, prezzato in dollari, crollato -6,6%, al minimo in più di cinque anni. (Lna)
_____________
MOSCA (WSI) - Il collasso del rublo continua e i rendimenti sono saliti ormai a livelli da Repubblica delle Banane. La divisa perde un altro 4,5% e lo fa - evento insolito - in concomitanza con il rafforzamento del greggio.
Per la prima volta nella storia sul valuario sono stati toccati i 60 rubli per dollaro. Gli sforzi della banca centrale russa si sono rivelati vani e ora la debolezza del rublo mette a repentaglio la stabilità finanziaria del paese.
Il paese ora rischia di finire in una spirale recessiva pericolosa. Il tutto mentre gli abitanti di Mosca raccontano di scene 'mai viste prima' di corsa agli sportelli e negozi di alimentari semi vuoti.
Il rendimento sui bond russi a 10 anni è salito di altri 14 punti base al 6,75%: in Rwanda ora il costo del denaro è più basso, come riporta il Financial Times.
A nulla è servito il rialzo dei tassi dell'1% della scorsa settimana. Portando gli interessi al 10,5% la Banca centrale sperava di rallentare la discesa del rublo. L'istituto ha speso più di $70 miliardi di riserve in valute straniere per sostenere la divisa nazionale nel 2014.
Nonostante tutto la divisa continua a pagare il deprezzamento del petrolio, con i futures scambiati sul mercato WTI che sono scesi sotto i $60 al barile (in calo da $107 di giugno).
Fa ancora più specie il calo di oggi, perché avviene mentre il greggio si sta rafforzando sui mercati. Il rublo perde terreno nonostante il rincaro dell'oro nero.
Ciò significa che a spingere in ribasso il dollaro sia un peggioramento del sentiment vero e non speculazioni al ribasso e sicuramente non algoritmi che vendono in automatico il rublo non appena il greggio inizia a cedere terreno o speculazioni al ribasso.
Anche se il paese può contare ancora su $416 miliardi di riserve e un debito pubblico molto basso - molto più basso di tanti paesi occidentali, Stati Uniti e Giappone compresi - ad appena il 9,2% del Pil, le preoccupazioni sono relative alla tenuta delle società energetiche.
Molti gruppi russi hanno preso in prestito dollari negli ultimi 5 anni e ripagare tali debiti sta diventando sempre più caro. Le prospettive di una recessione fanno il resto.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... itano.aspx
15/12/2014, 19:54
Ufologo 555 ha scritto:
Da sempre succede ...
Un Tupolev Tu-16 "Badger E" accompagnato "gentilmente" fuori dallo spazio aereo della NATO, ai tempi della "guerra fredda"
Immagine:
35,48 KB
15/12/2014, 20:18
15/12/2014, 20:20
Atlanticus81 ha scritto:
Notizia da non sottovalutareRussia, banca centrale: Pil 2015 rischia caduta -4,5%. E il rublo e la Borsa precipitano
Toccato il fondo per la valuta (62 rubli per un dollaro, grafico usd/rub). Balzano rendimenti:sopra livelli del Rwanda
Toccato il fondo dei 60 rubli per dollaro. Fa specie che avvenga in concomitanza con ripresa del greggio. Rendimenti 10 anni sopra livelli del Rwanda.
MOSCA (WSI) - Allarme dalla Banca centrale russa, che ha avvertito che la recessione del 2015 sarà peggiore delle attese, a meno di una ripresa delle quotazioni del petrolio.
Secondo l'istituto, se i prezzi del petrolio rimarranno a $60 al barile, l'economia potrebbe subire una contrazione fino a -4,5% nel 2015. Immediate le ripercussioni sul rublo, che accelera la fase ribassista e testa un nuovo minimo nei confronti del dollaro. Il rapporto dollaro/rublo balza al record a quota 62, rispetto ai 58 della chiusura di venerdì.
Sell off anche sulla Borsa di Mosca, con l'indice RTS, prezzato in dollari, crollato -6,6%, al minimo in più di cinque anni. (Lna)
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MOSCA (WSI) - Il collasso del rublo continua e i rendimenti sono saliti ormai a livelli da Repubblica delle Banane. La divisa perde un altro 4,5% e lo fa - evento insolito - in concomitanza con il rafforzamento del greggio.
Per la prima volta nella storia sul valuario sono stati toccati i 60 rubli per dollaro. Gli sforzi della banca centrale russa si sono rivelati vani e ora la debolezza del rublo mette a repentaglio la stabilità finanziaria del paese.
Il paese ora rischia di finire in una spirale recessiva pericolosa. Il tutto mentre gli abitanti di Mosca raccontano di scene 'mai viste prima' di corsa agli sportelli e negozi di alimentari semi vuoti.
Il rendimento sui bond russi a 10 anni è salito di altri 14 punti base al 6,75%: in Rwanda ora il costo del denaro è più basso, come riporta il Financial Times.
A nulla è servito il rialzo dei tassi dell'1% della scorsa settimana. Portando gli interessi al 10,5% la Banca centrale sperava di rallentare la discesa del rublo. L'istituto ha speso più di $70 miliardi di riserve in valute straniere per sostenere la divisa nazionale nel 2014.
Nonostante tutto la divisa continua a pagare il deprezzamento del petrolio, con i futures scambiati sul mercato WTI che sono scesi sotto i $60 al barile (in calo da $107 di giugno).
Fa ancora più specie il calo di oggi, perché avviene mentre il greggio si sta rafforzando sui mercati. Il rublo perde terreno nonostante il rincaro dell'oro nero.
Ciò significa che a spingere in ribasso il dollaro sia un peggioramento del sentiment vero e non speculazioni al ribasso e sicuramente non algoritmi che vendono in automatico il rublo non appena il greggio inizia a cedere terreno o speculazioni al ribasso.
Anche se il paese può contare ancora su $416 miliardi di riserve e un debito pubblico molto basso - molto più basso di tanti paesi occidentali, Stati Uniti e Giappone compresi - ad appena il 9,2% del Pil, le preoccupazioni sono relative alla tenuta delle società energetiche.
Molti gruppi russi hanno preso in prestito dollari negli ultimi 5 anni e ripagare tali debiti sta diventando sempre più caro. Le prospettive di una recessione fanno il resto.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... itano.aspx
15/12/2014, 22:14
MaxpoweR ha scritto:
L'escalation è partita.
15/12/2014, 22:55
15/12/2014, 23:52
ubatuba ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:
Il fatto è che ognuno crede di essere nel ... giusto!
......magari quando tutti le nazioni saranno unite ed in pace,,,,,ci sara' da battagliare nello spazio profondo..................
MaxpoweR ha scritto:Aztlan ha scritto:
E non c'è niente o nessuno invece che remi contro, oltre all' informazione alternativa della rete.
Il guaio è che la rete è la prima cosa che smetterà di funzionare in caso di guerra globale.
Atlanticus81 ha scritto:
Infatti per questo avevo suggerito di organizzare modi alternativi per restare in contatto qualora il rischio di guerra diventasse concreto.