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18/12/2014, 16:53

superza ha scritto:

Aztlan ha scritto:

E come ne esci?

Anche se uscissimo dall' Unione Europea (perdendo l' immunità dall' invasione da parte di altri Stati europei, anzi ora dell' intera Unione... non so se mi spiego) saremmo comunque soggetti a quanto da te giustamente detto sopra.


Uscirne come singoli cittadini intendevo!!
Tipo vendere tutto quel che si ha e comprare un terreno con un rustico, possibilmente lontano dalle città e vivere di quello che ti da la terra per il periodo sufficiente al collasso del sistema.

Uscire dall'Europa forse è più facile che privatizzare una banca, ma senza un piano di indipendenza energetica e senza una federazione di stati con orientamenti di politica economica simile (tipo spagna grecia e francia) la vedo dura. Il potere finanziario ha una bocca di fuoco monetaria troppo potente da poter essere arginata per un singolo stato. Il sistema è avvelenato oramai e quindi pericolosissimo a mio avviso


E' quello che penso e che cerco di fare ormai da anni (anche se non ci si può tirare fuori totalmente)! [^]
Hanno troppo potere...chi è contro di loro oltre a non avere vita facile la rischia anche , questi(non so come chiamarli), grazie al loro enorme potere economico possono decidere anche se farti fuori o meno senza rischiare di essere "toccati". Sono quasi(?) degli Dei.. [8] [}:)]
Ultima modifica di shighella il 18/12/2014, 16:55, modificato 1 volta in totale.

18/12/2014, 16:59

Atlanticus81 ha scritto:

superza ha scritto:

Aztlan ha scritto:

Ma se non nazionalizzi la Banca Centrale per stampare moneta sovrana non serve a nulla tutto il resto....



Perfettamente d'accordo...


Mi accodo... d'altronde la moneta dovrebbe essere considerata come un BENE PUBBLICO.

Quindi sarebbe doverosa la nazionalizzazione della banca centrale, fosse questa nazionale, europea o mondiale che sia


Ehh la vecchia Banca d'Italia...Il vecchio Poligrafico della Zecca di Stato( mi pare si chiamasse cosi il luogo dove stampavano moneta [8])

18/12/2014, 19:46

Atlanticus81 ha scritto:

superza ha scritto:

Aztlan ha scritto:

o....

Quindi sarebbe doverosa la nazionalizzazione della banca centrale, fosse questa nazionale, europea o mondiale che sia


+che doverosa dovrebbe essere imperativa................................[:(!]

18/12/2014, 19:54

ubatuba ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

superza ha scritto:

[quote]Aztlan ha scritto:

o....

Quindi sarebbe doverosa la nazionalizzazione della banca centrale, fosse questa nazionale, europea o mondiale che sia


+che doverosa dovrebbe essere imperativa................................ [:(!]


Vedo che inizi a perdere la pazienza Uba! [:D]
Me pari un tantino inc@zz@to.. [8D] [:o)]

18/12/2014, 20:04

Solo cor ... pupazzetto! [:D]

18/12/2014, 20:06

shighella ha scritto:

ubatuba ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

[quote]superza ha scritto:

[quote]Aztlan ha scritto:

o....

Quindi sarebbe doverosa la nazionalizzazione della banca centrale, fosse questa nazionale, europea o mondiale che sia


+che doverosa dovrebbe essere imperativa................................ [:(!]


Vedo che inizi a perdere la pazienza Uba! [:D]
Me pari un tantino inc@zz@to.. [8D] [:o)]


... e pensa sigh che buona parte dell'inc+zz+tur+ la perdo andando in bici....... [:246] [:246]

18/12/2014, 20:09

.. Ecco perché io invece ................[:(!]

18/12/2014, 22:22

Atlanticus81 ha scritto:

mik.300 ha scritto:



dipende se la bce protegge o meno
il fondo erf dalla speculazione;
se fa il suo dovere,
non c'è speculazione che tenga.



Avresti perfettamente ragione se non fosse che la BCE...

... L’azionariato della BCE, per esempio, è composto dalle Banche Centrali Nazionali degli stati che formano l’Unione Europea: Deutsche Bundesbank per la Germania, Banque de France per la Francia, Banca d’Italia per l’Italia e così via.

Al chè, potremmo pensare, come ci si aspetterebbe, che i governi nazionali, tramite la proprietà delle Banche Centrali Nazionali, esercitino un qualche controllo indiretto sulla politica monetaria nell’eurozona. Ma anche in questo caso, non è così.

E qui sta il trucco. Prima di tutto, la BCE gode per statuto di totale autonomia rispetto ai governi europei.

Inoltre, l’azionariato delle Banche Centrali Nazionali è composto da banche private, le quali controllano indirettamente la politica monetaria della Banca Centrale Europea, beneficiando dei mega profitti realizzati grazie al tasso d’interesse pagato dai governi degli stati membri...

http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/20 ... osa-banca/


Al che è d'obbligo ricordare la celebre frase di Mayer Amschel Rothschild

“Datemi il controllo sulla moneta di una nazione e non mi preoccuperò di chi ne fa le leggi”


Penso che il quadro sia abbastanza chiaro no?!

[^]


io ho capito il tuo ragionamento
visto che sotto c'è la polpa,
oro, etc,
allora gli squali faranno di tutto
per far colare a picco
l'erf.
in questo caso CONCORDO
con la tua analisi..


però penso che questi titoli,
A LOGICA,
debbano avere una qualche garanza
da parte della bce
di mantenere tassi bassi..

sennò non si capisce
PERCHE' UNO STATO
DOVREBBE SOTTOSCRIVERLI..
se sono vulnerabili alla speculazione,
non si vede la differenza coi titoli nazionali
in emissione...

se non c'è un qualche scudo
da parte della bce
allora è UNA PORCATA...
buona x i fessi..

18/12/2014, 22:51

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=ZxJfdwgmeEg[/BBvideo]

19/12/2014, 09:47

mik.300 ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

mik.300 ha scritto:



dipende se la bce protegge o meno
il fondo erf dalla speculazione;
se fa il suo dovere,
non c'è speculazione che tenga.



Avresti perfettamente ragione se non fosse che la BCE...

... L’azionariato della BCE, per esempio, è composto dalle Banche Centrali Nazionali degli stati che formano l’Unione Europea: Deutsche Bundesbank per la Germania, Banque de France per la Francia, Banca d’Italia per l’Italia e così via.

Al chè, potremmo pensare, come ci si aspetterebbe, che i governi nazionali, tramite la proprietà delle Banche Centrali Nazionali, esercitino un qualche controllo indiretto sulla politica monetaria nell’eurozona. Ma anche in questo caso, non è così.

E qui sta il trucco. Prima di tutto, la BCE gode per statuto di totale autonomia rispetto ai governi europei.

Inoltre, l’azionariato delle Banche Centrali Nazionali è composto da banche private, le quali controllano indirettamente la politica monetaria della Banca Centrale Europea, beneficiando dei mega profitti realizzati grazie al tasso d’interesse pagato dai governi degli stati membri...

http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/20 ... osa-banca/


Al che è d'obbligo ricordare la celebre frase di Mayer Amschel Rothschild

“Datemi il controllo sulla moneta di una nazione e non mi preoccuperò di chi ne fa le leggi”


Penso che il quadro sia abbastanza chiaro no?!

[^]


io ho capito il tuo ragionamento
visto che sotto c'è la polpa,
oro, etc,
allora gli squali faranno di tutto
per far colare a picco
l'erf.
in questo caso CONCORDO
con la tua analisi..


però penso che questi titoli,
A LOGICA,
debbano avere una qualche garanza
da parte della bce
di mantenere tassi bassi..



Già.. A LOGICA nostra e dell'interesse comune.

Ma considerati i presupposti e la storia recente delle politiche economiche comunitarie degli ultimi anni ho ben poco da essere ottimista al riguardo.

Comunque mi fa piacere che tu abbia voluto seguire il mio ragionamento cercando di capirne il contenuto.

[:D]

19/12/2014, 11:48

Atlanticus81 ha scritto:

mik.300 ha scritto:

Atlanticus81 ha scritto:

[quote]mik.300 ha scritto:



dipende se la bce protegge o meno
il fondo erf dalla speculazione;
se fa il suo dovere,
non c'è speculazione che tenga.



Avresti perfettamente ragione se non fosse che la BCE...

... L’azionariato della BCE, per esempio, è composto dalle Banche Centrali Nazionali degli stati che formano l’Unione Europea: Deutsche Bundesbank per la Germania, Banque de France per la Francia, Banca d’Italia per l’Italia e così via.

Al chè, potremmo pensare, come ci si aspetterebbe, che i governi nazionali, tramite la proprietà delle Banche Centrali Nazionali, esercitino un qualche controllo indiretto sulla politica monetaria nell’eurozona. Ma anche in questo caso, non è così.

E qui sta il trucco. Prima di tutto, la BCE gode per statuto di totale autonomia rispetto ai governi europei.

Inoltre, l’azionariato delle Banche Centrali Nazionali è composto da banche private, le quali controllano indirettamente la politica monetaria della Banca Centrale Europea, beneficiando dei mega profitti realizzati grazie al tasso d’interesse pagato dai governi degli stati membri...

http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/20 ... osa-banca/


Al che è d'obbligo ricordare la celebre frase di Mayer Amschel Rothschild

“Datemi il controllo sulla moneta di una nazione e non mi preoccuperò di chi ne fa le leggi”


Penso che il quadro sia abbastanza chiaro no?!

[^]


io ho capito il tuo ragionamento
visto che sotto c'è la polpa,
oro, etc,
allora gli squali faranno di tutto
per far colare a picco
l'erf.
in questo caso CONCORDO
con la tua analisi..


però penso che questi titoli,
A LOGICA,
debbano avere una qualche garanza
da parte della bce
di mantenere tassi bassi..



Già.. A LOGICA nostra e dell'interesse comune.

Ma considerati i presupposti e la storia recente delle politiche economiche comunitarie degli ultimi anni ho ben poco da essere ottimista al riguardo.

Comunque mi fa piacere che tu abbia voluto seguire il mio ragionamento cercando di capirne il contenuto.

[:D]
[/quote]

diversamente da altri,
io leggo i contenuti dei miei interlocutori,
ribadisco
bisognerebbe conoscere meglio
i termini dell'accordo,
ma penso che dovrebbe sottostare
una qualche garanzia da parte della bce
(acquisto titoli in caso di speculazione)
sennò non si capisce la differenza
coi titoli regolarmente emessi..

19/12/2014, 12:40

Fiscal Compact, ERF e MES

Immagine

https://sites.google.com/site/lapazienz ... -erf-e-mes

SIETE PRONTI A SOCCOMBERE?

L' UNICO MODO CHE ABBIAMO PER CREARE RESISTENZA E' QUELLO DI CONDIVIDERE L' INFORMAZIONE, INFORMARE IL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE, PRIMA DEL DISASTRO CHE ORAMAI E' ALLE PORTE, IL 2013 SARA' L' ANNO CHE APRIRA' LE DANZE A QUELLO CHE NOI CHIAMIAMO LA VERA CRISI. CONDIVIDI INFORMA. ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE.

MES, il nuovo dittatore Europe PDF: STAMPATELO E LEGGILO

http://www.european-council.europa.eu/m ... 2.it12.pdf

Fiscal Compact come finire di distruggere i cittadini Europei e l'Italia

Non esiste Stato al mondo che sia o sia mai stato a «pareggio di bilancio» ,se non per brevi periodi con conseguenti periodi di recessione e quindi deficit di tutto il settore privato, infatti se lo Stato tassa più di quanta moneta mette in circolazione, ovviamente impoverisce le aziende ed i cittadini, sottraendo liquidità agli scambi dell'economia reale, che diminuiscono e vanno in recessione.

Con il trattato di Maastricht e l'ingresso dell'Italia nell'Euro Zona , lo Stato non ha più avuto il potere di regolare la moneta in circolazione nella quantità e redistribuzione adeguate per fare funzionare correttamente i rapporti economici di aziende e famiglie. Come tutti gli Stati al Mondo, eccetto quelli dell'esperimento Euro, lo Stato Italiano aumentava liquidità a costo zero e questo era il deficit pubblico ed inoltre ridistribuiva le ricchezze con le tasse e in alcuni momenti con l'inflazione.
Da quando siamo in zona Euro ogni aumento di liquidità non ha costo zero, quindi il deficit pubblico diventa debito verso la banche e gli speculatori.

Con il Fiscal Compact lo Stato dovrà come minimo fare il pareggio di bilancio (cioè darci 100 e toglierci subito dopo 100), ma meglio ancora se farà il surplus di bilancio (ci darà 100 e ci toglierà 150), cioè dovrà impoverirci, matematicamente. Questa regola dovrà essere inserita nella Costituzioni degli Stati firmatari, o in leggi egualmente vincolanti. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 3/1 a) - 3/2.

Il debito privato, ovvero aziende e famiglie di conseguenza continua a crescere ed esse non potendo emettere moneta falliranno, con conseguenze che si vedono chiaramente in Grecia.

Con il «Fiscal Compact" uno Stato che dà ai propri cittadini e alle proprie aziende più denaro di quanto gliene tolga in tasse, cioè che spenda a deficit di bilancio, sarà illegale e anti costituzionale.

Il trattato "di pareggio di bilancio" istituzionalizza l'austerità.

Il Governo Italiano dovrà chiedere approvazione alla Commissione Europea e al Consiglio Europeo prima di emettere i propri titoli di Stato. Anche qui la funzione primaria di autonomia di spesa dello Stato sovrano è cancellata. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 6.

La Commissione Europea (non eletta) e la Corte Europea di Giustizia hanno potere sovranazionali per dettare le politiche di austerity e di sanzioni dei Paesi aderenti al Fiscal Compact. Sancito dal Fiscal Compact nella premessa a pag. 2. , TITOLO III art. 3/1 e) - 3/2, TITOLO III art. 5/1 a) – art. 8/1 – 8/2. Ne consegue che con il trattato del Fiscal Compact (pareggio di bilancio) il Parlamento italiano perde ogni potere di decisione significativa in materia di economia del nostro Paese.

La ratifica del Fiscal Compact da parte del Governo italiano significa a partire dal 2013 manovre annuali di puri tagli per più di 50 miliardi di euro all'anno , sino a che il rapporto debito/PIL non scenda sotto il 60% (ad oggi intorno al 120%). Nel caso l'Italia (analogamente agli altri Paesi aderenti al patto) se negli ultimi 3 anni non avrà ridotto ogni anno il debito di 1/20 del totale, incorrerà ad una sanzione di circa 2 miliardi di euro ( in percentuale al PIL).

Quando scatterà la procedura di denuncia di uno Stato (di non essere stato nelle regole) , gli altri Stati della zona Euro potranno rifiutarsi di sostenere la denuncia, solo se troveranno un sostegno da parte di una maggioranza qualificata dei medesimi Stati. Cioè, per contrastare l’azione punitiva e arbitraria anche di un solo Stato tutti gli altri dovranno trovare una maggioranza. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 7.

Saremo costretti ad austerità continue imposte dalla Commissione Europea che nessun italiano elegge. Questo significa povertà imposta su altra povertà.

FONTE: http://www.partitoumanista.it/3.0/le-no ... talia.html


ERF: la nuova spada di Brenno

Non basta mai. I nostri aguzzini continuano a inventarsi nuovi metodi di tortura. Continuano a stillarci il sangue e a trarre profitto dalle nostre tragedie.

Non bastava dunque il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, la cui entrata in vigore è ora legata alle decisioni della Corte Costituzionale tedesca, l’organo costituzionale tedesco. Non era sufficiente neppure il fiscal compact, o meglio il pareggio di bilancio, che trasforma un’entità illegittima – il debito – in una leva costituzionale bastevole a giustificare qualunque tipo di provvedimento che il governo di turno decida di calare sulle teste degli Italiani.

Ora l’Unione Europea sforna l’ERF, European Redemption Fund, o per meglio dire il Fondo Europeo di Redenzione (o Riscatto). Il 13 giugno scorso infatti il Parlamento europeo ha approvato, con il voto su due risoluzioni, il regolamento per il rafforzamento della governance dell’UE.

La prima risoluzione (clicca qui), denominata Gauzes, dal nome del relatore, è stata approvata con il 73% dei voti a favore (qui è possibile vedere il dettaglio) e ha messo nero su bianco un principio da far accapponare la pelle: l’assoggettamento a tutela giuridica di uno Stato membro (a decorrere dal 2017). Ciò significa che ‘le autorità dello Stato membro interessato attuano le misure raccomandate (dalle istituzioni europee, NdA) relative all’assistenza tecnica (…) e presentano alla Commissione un piano di ripresa e di liquidazione dei debiti per approvazione. Cioè il Governo nazionale perde ogni tipo di potere decisionale e operativo; in altre parole lo Stato è privato totalmente della propria sovranità. In altri termini potremmo dire che è commissariato. Formalmente occupato dall’esercito della grande finanza internazionale. Nessun complottismo, dunque…è una vera e propria dittatura dell’euro e dell’UE. Non a caso, l’ex presidente Cossiga si esprimeva in questi termini: “l’organizzazione politica più antidemocratica che esiste oggi al mondo è l’Unione Europea. (…) se uno stato sovrano si fosse dato un’organizzazione istituzionale come quella dell’UE saremmo scesi tutti quanti in piazza. Armati.”

La risoluzione Ferreira (clicca qui), approvata con il 74% dei voti favorevoli (vedi qui), stringe il cappio, introducendo appunto il nuovo fondo, l’ERF – il Fondo Europeo di Redenzione (o Riscatto). Tecnicamente, è l’articolo 6 quinquies a definire il biblico provvedimento, ‘al fine di ridurre il debito eccessivo nell’arco di un periodo di 25 anni’. Gli Stati membri dovrebbero trasferire ‘gli importi debitori superiori al 60% del PIL all’ERF nell’arco di un periodo di avviamento di 5 anni’, attuare ‘una strategia di consolidamento di bilancio e un’agenda di riforme strutturali’, costituire ‘garanzie per coprire adeguatamente i prestiti concessi dall’ERF’, ridurre ‘i rispettivi disavanzi strutturali durante il periodo di avviamento per rispettare le norme di bilancio’. Il passaggio sicuramente più insidioso è quello relativo alle garanzie: secondo gli analisti tedeschi, l’Italia dovrebbe partecipare al fondo con la quota più grande (40%), ovvero oltre 950 miliardi di euro. Per coprire il prestito dell’ERF, l’Italia potrebbe essere costretta a cedere (almeno per 25 anni) una frazione più o meno cospicua del gettito delle imposte nazionali, a vendere una parte del patrimonio (asset) pubblico, a dare in pegno le proprie riserve auree e di valuta estera. Perdendo tutto, nel caso non riesca a onorare il prestito dell’ERF. Siamo dunque in un nuovo circolo vizioso: riforme strutturali e ripianamento di un debito illegittimo, attraverso un nuovo ricorso a prestito (ovvio, no?! secondo la logica degli usurai è infatti normale che una persona indebitata faccia ricorso a nuovi prestiti!). Ma questa volta gli strozzini vogliono garanzie a copertura: ci penseranno le nostre tasse e il patrimonio del nostro paese.

Il Parlamento Europeo (con poche lodevoli eccezioni) fiancheggia dunque, più o meno ignaro, le istituzioni antidemocratiche europee, come la Commissione e la BCE, e aiuta le banche e la finanza mondiale a dissanguarci, attraverso il nuovo Fondo Europeo di Redenzione.

Fra l’altro, il nome attribuito a questo malefico meccanismo è profetico: nell’Antico Testamento (Salmi) si legge che il denaro sarà sempre insufficiente per il riscatto dell’anima. Da un punto di vista meno spirituale, tutto quanto si possiede è dunque insufficiente per la redenzione.

Non c’è più limite alle pretese di questa Europa: una nuova spada di Brenno è stata messa sul piatto della bilancia e l’oro già versato non basta più. Il percorso è obbligato e dobbiamo mandare a casa le marionette che ci governano, spezzando al contempo i fili di chi le dirige. Altrimenti non ci resterà che la seconda parte della tradizione romana: "Non auro, sed ferro, recuperanda est Patria".

Parliamoci chiaro: se ci sembrava essere di aver raggiunto il fondo con le ‘raccomandazioni’ poco amorevoli dell’UE, il pareggio di bilancio, il meccanismo europeo di stabilità, dobbiamo cambiare idea: l’ERF ci sta traghettando all’inferno. Non abbiamo scuse: solo noi possiamo realmente ‘redimerci’, riscattarci come cittadini, affrancandoci da questa Europa e dai partiti complici e conniventi con banche e grande finanza. Solo poi possiamo liberarci dalla dittatura del Dio denaro.

FONTE: http://www.testelibere.it/blog/erf-la-n ... -di-brenno

19/12/2014, 13:09

Thethirdeye ha scritto:


Fiscal Compact, ERF e MES

Immagine

https://sites.google.com/site/lapazienz ... -erf-e-mes

SIETE PRONTI A SOCCOMBERE?

L' UNICO MODO CHE ABBIAMO PER CREARE RESISTENZA E' QUELLO DI CONDIVIDERE L' INFORMAZIONE, INFORMARE IL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE, PRIMA DEL DISASTRO CHE ORAMAI E' ALLE PORTE, IL 2013 SARA' L' ANNO CHE APRIRA' LE DANZE A QUELLO CHE NOI CHIAMIAMO LA VERA CRISI. CONDIVIDI INFORMA. ABBIAMO BISOGNO ANCHE DI TE.

MES, il nuovo dittatore Europe PDF: STAMPATELO E LEGGILO

http://www.european-council.europa.eu/m ... 2.it12.pdf

Fiscal Compact come finire di distruggere i cittadini Europei e l'Italia

Non esiste Stato al mondo che sia o sia mai stato a «pareggio di bilancio» ,se non per brevi periodi con conseguenti periodi di recessione e quindi deficit di tutto il settore privato, infatti se lo Stato tassa più di quanta moneta mette in circolazione, ovviamente impoverisce le aziende ed i cittadini, sottraendo liquidità agli scambi dell'economia reale, che diminuiscono e vanno in recessione.

Con il trattato di Maastricht e l'ingresso dell'Italia nell'Euro Zona , lo Stato non ha più avuto il potere di regolare la moneta in circolazione nella quantità e redistribuzione adeguate per fare funzionare correttamente i rapporti economici di aziende e famiglie. Come tutti gli Stati al Mondo, eccetto quelli dell'esperimento Euro, lo Stato Italiano aumentava liquidità a costo zero e questo era il deficit pubblico ed inoltre ridistribuiva le ricchezze con le tasse e in alcuni momenti con l'inflazione.
Da quando siamo in zona Euro ogni aumento di liquidità non ha costo zero, quindi il deficit pubblico diventa debito verso la banche e gli speculatori.

Con il Fiscal Compact lo Stato dovrà come minimo fare il pareggio di bilancio (cioè darci 100 e toglierci subito dopo 100), ma meglio ancora se farà il surplus di bilancio (ci darà 100 e ci toglierà 150), cioè dovrà impoverirci, matematicamente. Questa regola dovrà essere inserita nella Costituzioni degli Stati firmatari, o in leggi egualmente vincolanti. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 3/1 a) - 3/2.

Il debito privato, ovvero aziende e famiglie di conseguenza continua a crescere ed esse non potendo emettere moneta falliranno, con conseguenze che si vedono chiaramente in Grecia.

Con il «Fiscal Compact" uno Stato che dà ai propri cittadini e alle proprie aziende più denaro di quanto gliene tolga in tasse, cioè che spenda a deficit di bilancio, sarà illegale e anti costituzionale.

Il trattato "di pareggio di bilancio" istituzionalizza l'austerità.

Il Governo Italiano dovrà chiedere approvazione alla Commissione Europea e al Consiglio Europeo prima di emettere i propri titoli di Stato. Anche qui la funzione primaria di autonomia di spesa dello Stato sovrano è cancellata. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 6.

La Commissione Europea (non eletta) e la Corte Europea di Giustizia hanno potere sovranazionali per dettare le politiche di austerity e di sanzioni dei Paesi aderenti al Fiscal Compact. Sancito dal Fiscal Compact nella premessa a pag. 2. , TITOLO III art. 3/1 e) - 3/2, TITOLO III art. 5/1 a) – art. 8/1 – 8/2. Ne consegue che con il trattato del Fiscal Compact (pareggio di bilancio) il Parlamento italiano perde ogni potere di decisione significativa in materia di economia del nostro Paese.

La ratifica del Fiscal Compact da parte del Governo italiano significa a partire dal 2013 manovre annuali di puri tagli per più di 50 miliardi di euro all'anno , sino a che il rapporto debito/PIL non scenda sotto il 60% (ad oggi intorno al 120%). Nel caso l'Italia (analogamente agli altri Paesi aderenti al patto) se negli ultimi 3 anni non avrà ridotto ogni anno il debito di 1/20 del totale, incorrerà ad una sanzione di circa 2 miliardi di euro ( in percentuale al PIL).

Quando scatterà la procedura di denuncia di uno Stato (di non essere stato nelle regole) , gli altri Stati della zona Euro potranno rifiutarsi di sostenere la denuncia, solo se troveranno un sostegno da parte di una maggioranza qualificata dei medesimi Stati. Cioè, per contrastare l’azione punitiva e arbitraria anche di un solo Stato tutti gli altri dovranno trovare una maggioranza. Sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 7.

Saremo costretti ad austerità continue imposte dalla Commissione Europea che nessun italiano elegge. Questo significa povertà imposta su altra povertà.

FONTE: http://www.partitoumanista.it/3.0/le-no ... talia.html


ERF: la nuova spada di Brenno

Non basta mai. I nostri aguzzini continuano a inventarsi nuovi metodi di tortura. Continuano a stillarci il sangue e a trarre profitto dalle nostre tragedie.

Non bastava dunque il MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità, la cui entrata in vigore è ora legata alle decisioni della Corte Costituzionale tedesca, l’organo costituzionale tedesco. Non era sufficiente neppure il fiscal compact, o meglio il pareggio di bilancio, che trasforma un’entità illegittima – il debito – in una leva costituzionale bastevole a giustificare qualunque tipo di provvedimento che il governo di turno decida di calare sulle teste degli Italiani.

Ora l’Unione Europea sforna l’ERF, European Redemption Fund, o per meglio dire il Fondo Europeo di Redenzione (o Riscatto). Il 13 giugno scorso infatti il Parlamento europeo ha approvato, con il voto su due risoluzioni, il regolamento per il rafforzamento della governance dell’UE.

La prima risoluzione (clicca qui), denominata Gauzes, dal nome del relatore, è stata approvata con il 73% dei voti a favore (qui è possibile vedere il dettaglio) e ha messo nero su bianco un principio da far accapponare la pelle: l’assoggettamento a tutela giuridica di uno Stato membro (a decorrere dal 2017). Ciò significa che ‘le autorità dello Stato membro interessato attuano le misure raccomandate (dalle istituzioni europee, NdA) relative all’assistenza tecnica (…) e presentano alla Commissione un piano di ripresa e di liquidazione dei debiti per approvazione. Cioè il Governo nazionale perde ogni tipo di potere decisionale e operativo; in altre parole lo Stato è privato totalmente della propria sovranità. In altri termini potremmo dire che è commissariato. Formalmente occupato dall’esercito della grande finanza internazionale. Nessun complottismo, dunque…è una vera e propria dittatura dell’euro e dell’UE. Non a caso, l’ex presidente Cossiga si esprimeva in questi termini: “l’organizzazione politica più antidemocratica che esiste oggi al mondo è l’Unione Europea. (…) se uno stato sovrano si fosse dato un’organizzazione istituzionale come quella dell’UE saremmo scesi tutti quanti in piazza. Armati.”

La risoluzione Ferreira (clicca qui), approvata con il 74% dei voti favorevoli (vedi qui), stringe il cappio, introducendo appunto il nuovo fondo, l’ERF – il Fondo Europeo di Redenzione (o Riscatto). Tecnicamente, è l’articolo 6 quinquies a definire il biblico provvedimento, ‘al fine di ridurre il debito eccessivo nell’arco di un periodo di 25 anni’. Gli Stati membri dovrebbero trasferire ‘gli importi debitori superiori al 60% del PIL all’ERF nell’arco di un periodo di avviamento di 5 anni’, attuare ‘una strategia di consolidamento di bilancio e un’agenda di riforme strutturali’, costituire ‘garanzie per coprire adeguatamente i prestiti concessi dall’ERF’, ridurre ‘i rispettivi disavanzi strutturali durante il periodo di avviamento per rispettare le norme di bilancio’. Il passaggio sicuramente più insidioso è quello relativo alle garanzie: secondo gli analisti tedeschi, l’Italia dovrebbe partecipare al fondo con la quota più grande (40%), ovvero oltre 950 miliardi di euro. Per coprire il prestito dell’ERF, l’Italia potrebbe essere costretta a cedere (almeno per 25 anni) una frazione più o meno cospicua del gettito delle imposte nazionali, a vendere una parte del patrimonio (asset) pubblico, a dare in pegno le proprie riserve auree e di valuta estera. Perdendo tutto, nel caso non riesca a onorare il prestito dell’ERF. Siamo dunque in un nuovo circolo vizioso: riforme strutturali e ripianamento di un debito illegittimo, attraverso un nuovo ricorso a prestito (ovvio, no?! secondo la logica degli usurai è infatti normale che una persona indebitata faccia ricorso a nuovi prestiti!). Ma questa volta gli strozzini vogliono garanzie a copertura: ci penseranno le nostre tasse e il patrimonio del nostro paese.

Il Parlamento Europeo (con poche lodevoli eccezioni) fiancheggia dunque, più o meno ignaro, le istituzioni antidemocratiche europee, come la Commissione e la BCE, e aiuta le banche e la finanza mondiale a dissanguarci, attraverso il nuovo Fondo Europeo di Redenzione.

Fra l’altro, il nome attribuito a questo malefico meccanismo è profetico: nell’Antico Testamento (Salmi) si legge che il denaro sarà sempre insufficiente per il riscatto dell’anima. Da un punto di vista meno spirituale, tutto quanto si possiede è dunque insufficiente per la redenzione.

Non c’è più limite alle pretese di questa Europa: una nuova spada di Brenno è stata messa sul piatto della bilancia e l’oro già versato non basta più. Il percorso è obbligato e dobbiamo mandare a casa le marionette che ci governano, spezzando al contempo i fili di chi le dirige. Altrimenti non ci resterà che la seconda parte della tradizione romana: "Non auro, sed ferro, recuperanda est Patria".

Parliamoci chiaro: se ci sembrava essere di aver raggiunto il fondo con le ‘raccomandazioni’ poco amorevoli dell’UE, il pareggio di bilancio, il meccanismo europeo di stabilità, dobbiamo cambiare idea: l’ERF ci sta traghettando all’inferno. Non abbiamo scuse: solo noi possiamo realmente ‘redimerci’, riscattarci come cittadini, affrancandoci da questa Europa e dai partiti complici e conniventi con banche e grande finanza. Solo poi possiamo liberarci dalla dittatura del Dio denaro.

FONTE: http://www.testelibere.it/blog/erf-la-n ... -di-brenno



no
però questo non è vero..
l'erf non è nuovo debito,
è sempre quello,
unificato con quello degli altri stati..
che poi questo sia soggetto alla speculazione
senza protezione da parte bce
sarebbe uno schifo,
su resto concordo..

in ogni caso,
leggendo,
nel fondo sono presenti
anche i debiti tedeschi (15% sul totale)
ergo non penso che la speculazione
possa mordere senza che la bce
a questo punto intervenga..

l'italia dovrebbe risparmiare,
grazie a interessi agevolati 24/28 miliardi l'anno..
Ultima modifica di mik.300 il 19/12/2014, 13:31, modificato 1 volta in totale.

19/12/2014, 16:24

mik.300 ha scritto:

in ogni caso,
leggendo,
nel fondo sono presenti
anche i debiti tedeschi (15% sul totale)
ergo non penso che la speculazione
possa mordere senza che la bce
a questo punto intervenga..



Mah..... i tentativi di Draghi sono agli sgoccioli.
La Germania si fa i pistolini suoi e non vede l'ora di poter sfiduciare Draghi.
La Germania, da questo teatrino ai danni dell'Italia, trae immensi vantaggi.
Ed infine, cosa non da poco, ai tavoli delle trattative del comitato che
controlla l'ERF, non ci sono italiani... nonostante il peso dell'Italia nella
faccenda sia consistente.

Tu continui ad essere ottimista.
Spero di diventarlo anche io Mik.... che ti devo dire?

19/12/2014, 20:55

Thethirdeye ha scritto:

mik.300 ha scritto:

in ogni caso,
leggendo,
nel fondo sono presenti
anche i debiti tedeschi (15% sul totale)
ergo non penso che la speculazione
possa mordere senza che la bce
a questo punto intervenga..



Mah..... i tentativi di Draghi sono agli sgoccioli.
La Germania si fa i pistolini suoi e non vede l'ora di poter sfiduciare Draghi.
La Germania, da questo teatrino ai danni dell'Italia, trae immensi vantaggi.
Ed infine, cosa non da poco, ai tavoli delle trattative del comitato che
controlla l'ERF, non ci sono italiani... nonostante il peso dell'Italia nella
faccenda sia consistente.

Tu continui ad essere ottimista.
Spero di diventarlo anche io Mik.... che ti devo dire?



non è un fatto di ottimismo,
già adesso col fondo erf
i tedeschi pagherebbero
tassi più alti di quelli che
pagano coi titoli nazionali
(e già mugugnano)
se questi (i tassi) aumentano di molto
in seguito ad attacchi speculativi,
non credo che loro(i tedeschi)
subiscano la cosa senza reagire..
l 15% è poco, ma sempre soldi sono..

ripeto,
l'idea (unificazione di debito e tassi)
tralasciando gli squali, ecc
non è malvagia..
così tutti gli stati gareggerebbero
ad armi pari..
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