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19/12/2014, 21:00

mik.300 ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:

mik.300 ha scritto:

in ogni caso,
leggendo,
nel fondo sono presenti
anche i debiti tedeschi (15% sul totale)
ergo non penso che la speculazione
possa mordere senza che la bce
a questo punto intervenga..



Mah..... i tentativi di Draghi sono agli sgoccioli.
La Germania si fa i pistolini suoi e non vede l'ora di poter sfiduciare Draghi.
La Germania, da questo teatrino ai danni dell'Italia, trae immensi vantaggi.
Ed infine, cosa non da poco, ai tavoli delle trattative del comitato che
controlla l'ERF, non ci sono italiani... nonostante il peso dell'Italia nella
faccenda sia consistente.

Tu continui ad essere ottimista.
Spero di diventarlo anche io Mik.... che ti devo dire?



non è un fatto di ottimismo,
già adesso col fondo erf
i tedeschi pagherebbero
tassi più alti di quelli che
pagano coi titoli nazionali
(e già mugugnano)
se questi (i tassi) aumentano di molto
in seguito ad attacchi speculativi,
non credo che loro(i tedeschi)
subiscano la cosa senza reagire..
l 15% è poco, ma sempre soldi sono..

ripeto,
l'idea (unificazione di debito e tassi)
tralasciando gli squali, ecc
non è malvagia..
così tutti gli stati gareggerebbero
ad armi pari..


Mik tralasciando gli squali non rimarrebbe più nessuno [:p]
Sta cosa(erf) mi sembra fatta dagli squali per gli squali [8]
(non ci capisco nulla ma da come ha spiegato Atlanticus mi sembra proprio così [8])
Ultima modifica di shighella il 19/12/2014, 21:02, modificato 1 volta in totale.

20/12/2014, 17:01

mik.300 ha scritto:
ripeto,
l'idea (unificazione di debito e tassi)
tralasciando gli squali, ecc
non è malvagia..
così tutti gli stati gareggerebbero
ad armi pari..


Tieni..... http://www.wallstreetitalia.com/article ... eboli.aspx

20/12/2014, 18:31

Parlando del "mercato"...

I mercati contro la democrazia, inutili anche le elezioni

Immagine

Il sistema capitalistico ha sempre usato la democrazia come strumento di manipolazione di massa. Ma di quale democrazia sto parlando? Di quella che abbiamo avuto fino a ieri molto simile alla Caverna di Platone, dove gli uomini nel buio della non-conoscenza e non-consapevolezza si agitano per ottenere una libertà fittizia (lo schiavo che lotta per una catena più lunga).

La vera democrazia, infatti, metterebbe in pericolo il capitalismo e i suoi interessi; non potrebbe conciliarsi, per esempio, con l’accumulo della ricchezza come base di funzionamento della società, perché la democrazia tende a raggiungere uno stato di uguaglianza sociale. La democrazia falsa, fino ad oggi, ha portato la gente a credere che partecipare alla vita democratica consista nel delegare ogni volta il potere con le elezioni, quando una vera democrazia necessita di revisione continua e di partecipazione assidua per vigilare il corretto funzionamento delle istituzioni. Con la perdita della sovranità abbiamo assistito a un veloce decadimento anche di quest’ultimo barlume di democrazia strumentale.

Il potere si è spostato di baricentro, si è accentrato fuori dai confini dello Stato sociale e esistendo lontano anche dal punto di vista logistico, si assicura un aurea di intoccabilità e indecifrabilità. La vecchia “democrazia senza popolo” (come l’ha definita Rodotà) ha lasciato il posto alla dittatura europea finanziaria e mentre con la “vecchia” dopo le elezioni si chiedeva al popolo di rimanere in silenzio per attuare le manovre, con la nuova dittatura non sono più necessarie nemmeno le elezioni, perché obsolete (Monti, Letta, Renzi insegnano).

Il popolo è chiamato a sopportare, in silenzio possibilmente, ogni umiliazione imposta come unico e giustificato sacrificio al bene finanziario ed economico. E’ un errore, dunque, pensare di arrivare a una crisi assoluta della società prima di proporre un nuovo modello? La risposta è sì! È un errore perché si perderebbe molto, troppo lungo il cammino verso il tracollo e tanti, troppi, perirebbero sacrificati ingiustamente.

Per questo motivo oggi è necessario agire, e subito, per riconquistare gli strumenti che ci permettono di ristrutturare la vita sociale in ogni suo aspetto e l’economia del paese su nuovi paradigmi culturali. La sovranità è uno di questi strumenti indispensabili perché restituisce al paese il controllo del destino del suo popolo. Senza sovranità è inutile pensare di far politica con progetti di lungo periodo, perché il futuro appartiene ai mercati, è fuori dalla gestione dello Stato e quindi indecifrabile.

Senza sovranità non è pensabile proporre sistemi economici alternativi e soluzioni per il rilancio del paese. Le forme di sovranità esistono perché esiste il popolo, è funzionale ad esso e al popolo deve tornare, attraverso le istituzioni funzionali al benessere sociale. Sovranità significa anche ricostituire uno Stato di diritto, dove l’uomo è al centro come soggetto e beneficiario del diritto stesso, per la sua felicità e benessere.

(Ivana Viazzi, “Democrazia platonica”, da “Appello al popolo” del 15 novembre 2014).

http://terrarealtime.blogspot.it/2014/1 ... utili.html


Cosa c'entra tutto questo con l'ERF potreste chiedere... leggete meglio la frase in grassetto

20/12/2014, 20:11

"Senza sovranità non è pensabile proporre sistemi economici alternativi e soluzioni per il rilancio del paese. Le forme di sovranità esistono perché esiste il popolo, è funzionale ad esso e al popolo deve tornare, attraverso le istituzioni funzionali al benessere sociale. Sovranità significa anche ricostituire uno Stato di diritto, dove l’uomo è al centro come soggetto e beneficiario del diritto stesso, per la sua felicità e benessere."

Esatto! Ma come stiamo messi ....? [8)]
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