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16/12/2013, 19:01

#Datagate: la Francia come gli Usa, ok in Parlamento alla sorveglianza online dei cittadini

Il Parlamento ha dato il via libera ad una nuova legge che consente alle forze dell’ordine e ai funzionari dei ministeri di monitorare in real time il traffico telefonico e via web dei cittadini.

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Internet - Il Parlamento francese ha dato il via libera ad una nuova legge, che consentirà all'intelligence e all'Eliseo di "spiare" in tempo reale gli utenti online senza bisogno di alcuna autorizzazione preventive. Fino a ieri per intercettare telefonate e dati online era necessaria l'autorizzazione da parte di un giudice della Commissione Nazionale per il controllo della sicurezza delle intercettazioni. Ora non più. Il Governo ha fatto sapere che le attività di spionaggio saranno sottoposte alla supervisione di "un'authority indipendente e del Parlamento".


Il giro di vite, passato un po' in sordina, consentirà di fatto a funzionari pubblici, polizia, gendarmi, servizi segreti e agenzie di intelligence anti-terrorismo, oltre che ai funzionari del ministero delle Finanze, di controllare direttamente i computer, i tablet e gli smartphone. Lo scrive oggi Il Guardian, precisando che la nuova norma rientra in una legge sulla programmazione militare, e arriva in Francia dopo mesi di polemiche sul Datagate e forti proteste da parte dei cittadini nei confronti del programma di monitoraggio portato avanti dall'Nsa americana.

C'è da dire che nei mesi scorsi, sottolinea il Guardian, anche il presidente Francois Hollande si è scagliato contro la sorveglianza di massa dell'intelligence Usa, verso la quale ha espresso "estrema riprovazione".

Ma la nuova legge varata dal Parlamento francese sembra invece seguire, in linea di principio, la stessa linea adottata dall'amministrazione Usa, che forte dello scudo delle leggi emergenziali e della guerra al terrorismo, ha tracciato per anni i dati di milioni di persone.

In pratica, l'articolo 13 della legge consentirà alle forze dell'ordine e ai servizi di intelligence ma anche ai funzionari del ministero della difesa, degli Interni, dell'Economia e delle Finanze di "leggere le comunicazioni elettroniche e digitali" in tempo reale di tutti gli utenti online, e di tracciare le connessioni e le relazioni digitali di tutti.

Forti critiche all'iniziativa del Parlamento francese sono arrivate dall'Associazione delle Internet Services Communities (@Sic) che comprende Google, Facebook, Microsoft, Skype e Aol. L'associazione ha criticato duramente anche il Cnil (Commission Nationale de l'Informatique et Libertés), il Garante per la Privacy transalpino. Che si è difeso dicendo di non essere stato interpellato.

Ma le polemiche sul via libera al "Patriot act alla francese", come lo hanno ribattezzato i giornali d'Oltralpe, non si spengono. Oggi Les Echos fa sapere che i ministri Arnaud Montebourg (Attività produttive) e Fleur Pellerin (Digitalizzazione) si stanno dannando l'anima per gettare acqua sul fuoco e spegnere le voci di protesta che si sono alzate da parte dei difensori della libertà della Rete. In particolare, nel mirino della critica è finita al Pellerin, che si è esposta in prima persona a difesa della nuova norma, che da molti detrattori è stata definita come liberticida.



13 Dicembre 2013 - notizia 221906
© 2002-2013 Key4biz

[align=right]Source: Datagate: in Francia via liber...gitale dei cittadini - Key4biz [/align]

16/12/2013, 19:19

Noi lo siamo .. già, e da tempo! [:(!]

23/12/2014, 09:44

I Pirati Contro Hollywood

La Sony ha annunciato di aver subito un attacco da parte di un gruppo di hacker. L’attacco, dice la Sony, è un atto di terrorismo. Obama ha confermato: un atto di terrorismo. E terrorismo sia.

Un gruppo, che ha detto di chiamarsi Guardiani della Pace, ha minacciato attentati in tutti i cinema che avrebbero proiettato il film The Interview, considerato poco riguardoso nei confronti dell’alta dirigenza nordcoreana. Secondo la Sony, i Guardiani della Pace hanno minacciato attentati come quello dell’undici settembre 2001 in 18.000 cinema americani. Diciottomila!

Il nome Guardiani della Pace è molto adatto alla situazione. Fa molto nordcoreano. Al punto che sembra hollywoodiano. Spettacolare l’idea di fare migliaia di attentati simultaneamente in ogni angolo degli Stati Uniti. Decisamente spettacolare. Il giovane Kim Jong e i suoi guardiani. Chi l’avrebbe mai detto?

La Sony ha deciso di bloccare l’uscita del film nelle sale cinematografiche. Almeno per qualche tempo, immagino. Conservate i soldi.

Entra Obama.

Obama ha detto che la Corea del Nord è responsabile dell’atto di terrorismo contro la Sony. Perché è un atto di terrorismo. È ufficiale. Quando una cosa è ufficiale è vera. È come i santi. Una volta che uno è santo è santo. Neanche Dio può desantificarlo.

Peter W. Singer, in un’intervista concessa a Motherboard, ha definito la reazione all’attacco “oltre il regno della stupidità”.

Obama non ha fornito le prove dell’esistenza di una minaccia terroristica. Dopotutto, la casa bianca ha un sacco di fatti arretrati da dimostrare. Ad esempio, sta ancora preparando la dimostrazione dell’esistenza delle armi di distruzione di massa di Saddam, l’abbattimento di un aereo malese da parte dei russi e l’invasione dell’Ucraina da parte degli stessi.

E al fondo di tutto c’è l’idea di un regime nordcoreano offeso perché un film non lo mette in buona luce.

E poi c’è una coincidenza curiosa. Questo “attacco terroristico” viene dopo che diversi documenti segreti, in cui erano delineate le strategie da seguire contro la pirateria informatica, sono trapelati proprio dai computer della Sony. A volte il destino dà l’impressione di seguire un disegno.

Esiste una morale? Io credo di sì. Obama ha detto che la risposta degli Stati Uniti arriverà. Io non ne dubito. Questa è la morale.

Così Peter Singer:

“Chi ha fatto l’attacco conosce a menadito la psiche degli americani. Sono hacker, va bene, ma aggiungici la parola “cyber” o “terroristi” e ce la facciamo addosso.”

Cosa può fare la Sony, adesso? Sempre Singer:

“Se anche la Corea del Nord venisse allo scoperto e dicesse orgogliosamente ‘Siamo stati noi’, cosa farebbe la Sony? Non molto. Magari denuncerebbe la Corea del Nord.”

La Sony no. Ma Washington sì, può fare molto. Può lanciare una guerra, ad esempio. Contro la Corea del Nord? No, contro internet. Con la scusa della sicurezza. Questa sarebbe, se interpreto correttamente, la risposta americana annunciata da Obama.

Così, come nel giornalismo tradizionale la notizia genera il fatto, nel mondo della politica a volte sembra che i problemi arrivino proprio mentre hai una soluzione tra le mani.

http://pulgarias.wordpress.com/2014/12/ ... hollywood/

23/12/2014, 14:22

Tra un pò l' unico modo per poter parlare liberamente sarà di trovarsi fisicamente nello stesso luogo, in un Paese straniero... si torna ai tempi dell' esilio.

23/12/2014, 17:55

Aztlan ha scritto:

Tra un pò l' unico modo per poter parlare liberamente sarà di trovarsi fisicamente nello stesso luogo


E nemmeno perchè con i microfoni laser potranno ascoltarti anche da centinaia di metri di distanza :>

siete circondati! (cit)
Ultima modifica di MaxpoweR il 23/12/2014, 17:55, modificato 1 volta in totale.

23/12/2014, 19:25

Intanto 4 reti nord koreane con suffisso .kp sono rimaste paralizzate da attacchi DDOS per 9 ore

23/12/2014, 22:22

Sono stati gli americani, è ovvio.

23/12/2014, 22:44

Diciamo che è una operazione di squadra [:)]
Ultima modifica di Wolframio il 23/12/2014, 22:46, modificato 1 volta in totale.

24/12/2014, 15:40

cari amici
e questo??
http://www.iconicon.it/blog/2014/12/epo ... tacco-usa/

ciao
mauro

24/12/2014, 19:01

mauro ha scritto:

cari amici
e questo??
http://www.iconicon.it/blog/2014/12/epo ... tacco-usa/

ciao
mauro


[8]
Mi sembra uno dei soliti titoloni esagerati e completamente privi di fondamento.

24/12/2014, 19:27

Penso che l' attacco hacker siano l'unico strumento che ci è rimasto per cambiare le cose. Con la politica non cambieremo mai nulla ...

26/12/2014, 21:22

Atlanticus81 ha scritto:

I Pirati Contro Hollywood

La Sony ha annunciato di aver subito un attacco da parte di un gruppo di hacker. L’attacco, dice la Sony, è un atto di terrorismo. Obama ha confermato: un atto di terrorismo. E terrorismo sia.

Un gruppo, che ha detto di chiamarsi Guardiani della Pace, ha minacciato attentati in tutti i cinema che avrebbero proiettato il film The Interview, considerato poco riguardoso nei confronti dell’alta dirigenza nordcoreana. Secondo la Sony, i Guardiani della Pace hanno minacciato attentati come quello dell’undici settembre 2001 in 18.000 cinema americani. Diciottomila!

Il nome Guardiani della Pace è molto adatto alla situazione. Fa molto nordcoreano. Al punto che sembra hollywoodiano. Spettacolare l’idea di fare migliaia di attentati simultaneamente in ogni angolo degli Stati Uniti. Decisamente spettacolare. Il giovane Kim Jong e i suoi guardiani. Chi l’avrebbe mai detto?

La Sony ha deciso di bloccare l’uscita del film nelle sale cinematografiche. Almeno per qualche tempo, immagino. Conservate i soldi.

Entra Obama.

Obama ha detto che la Corea del Nord è responsabile dell’atto di terrorismo contro la Sony. Perché è un atto di terrorismo. È ufficiale. Quando una cosa è ufficiale è vera. È come i santi. Una volta che uno è santo è santo. Neanche Dio può desantificarlo.

Peter W. Singer, in un’intervista concessa a Motherboard, ha definito la reazione all’attacco “oltre il regno della stupidità”.

Obama non ha fornito le prove dell’esistenza di una minaccia terroristica. Dopotutto, la casa bianca ha un sacco di fatti arretrati da dimostrare. Ad esempio, sta ancora preparando la dimostrazione dell’esistenza delle armi di distruzione di massa di Saddam, l’abbattimento di un aereo malese da parte dei russi e l’invasione dell’Ucraina da parte degli stessi.

E al fondo di tutto c’è l’idea di un regime nordcoreano offeso perché un film non lo mette in buona luce.

E poi c’è una coincidenza curiosa. Questo “attacco terroristico” viene dopo che diversi documenti segreti, in cui erano delineate le strategie da seguire contro la pirateria informatica, sono trapelati proprio dai computer della Sony. A volte il destino dà l’impressione di seguire un disegno.

Esiste una morale? Io credo di sì. Obama ha detto che la risposta degli Stati Uniti arriverà. Io non ne dubito. Questa è la morale.

Così Peter Singer:

“Chi ha fatto l’attacco conosce a menadito la psiche degli americani. Sono hacker, va bene, ma aggiungici la parola “cyber” o “terroristi” e ce la facciamo addosso.”

Cosa può fare la Sony, adesso? Sempre Singer:

“Se anche la Corea del Nord venisse allo scoperto e dicesse orgogliosamente ‘Siamo stati noi’, cosa farebbe la Sony? Non molto. Magari denuncerebbe la Corea del Nord.”

La Sony no. Ma Washington sì, può fare molto. Può lanciare una guerra, ad esempio. Contro la Corea del Nord? No, contro internet. Con la scusa della sicurezza. Questa sarebbe, se interpreto correttamente, la risposta americana annunciata da Obama.

Così, come nel giornalismo tradizionale la notizia genera il fatto, nel mondo della politica a volte sembra che i problemi arrivino proprio mentre hai una soluzione tra le mani.

http://pulgarias.wordpress.com/2014/12/ ... hollywood/




Già questo risultato invita ad una riflessione [:)]

'The Interview': un milione di dollari al box office

E ciò nonostante sia stato proiettato in sole 300 delle previste 2.000 sale cinematografiche

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NEW YORK - Nonostante sia uscito in poco più di 300 sale cinematografiche invece che nelle 2.000 inizialmente previste, il controverso film satirico 'The Interview', nel giorno della 'prima' è andato a gonfie vele. Secondo i primi dati riferiti dalla CNN, nel giorno di Natale il film ha incassato al box office quasi un milione di dollari e nel nel week-end potrebbe facilmente raggiungere i due milioni.

I veri guadagni arriveranno però prevedibilmente dal noleggio e vendita online. Il 24 dicembre la Sony Pictures ha reso 'The Interview' disponibile in internet attraverso Google Play, YouTube Movies, Microsoft's Xbox Video e un sito chiamato www.seetheinterview.com. Al momento non è noto quanto il film abbia incassato nel web, ma ieri per Google Play era il 'best seller' numero uno.

[align=right]Source: CdT.ch - Mondo - 'The Intervie...lione di dollari al box office [/align]


E se questo titolo racconta il vero c'è ancora da riflettere:

Cento terabyte di dati rubati e pubblicati su internet, comprese le trame dei prossimi film in uscita. Il furto informatico dei "Guardiani della pace" mette nei guai il colosso giapponese e i suoi affari


Qualcuno ha voglia di fare un piccolo calcolo per trovare quanti giorni o mesi ci vogliono per sottrarre per via telematica 100 Terabyte?
Prendiamo pure l'internet piu veloce del mondo come fattore di misura.

Ad occhio e croce un Hacker da solo impiegherebbe....... quasi un anno?

e nessuno in questo lasso di tempo se ne è accorto?

Supponiamo invece che gli hacker siano stati 10 per scaricare piu velocemente.

Il server della Sony sarà potente fin che si vuole ma.....

Nessun rallentamento? nessun colasso del sistema?

Nessuno se ne è accorto per tempo?

Molto strano o no?
Ultima modifica di Wolframio il 26/12/2014, 21:38, modificato 1 volta in totale.

26/12/2014, 21:33

Un'operazione pubblicitaria come questa non poteva non dare i suoi frutti: fai credere alla gente che i cattivi non vogliono farti vedere un film e vorranno vederlo tutti.

Questo a prescindere da chi sono i veri cattivi in questa storia e dal modo in cui è stata usata per raggiungere i propri bersagli, ossia un Paese che non ha commesso nessun atto di aggressione e la stessa Rete.

E così, mentre tutti vanno contenti a vedere il film "censurato" per l' occasione a Natale, presto la scure si abbatterà sulla libertà di espressione, quella vera, sulla Rete, l' unico media ormai non allineato e scomodo per il potere.

27/12/2014, 13:00

La solita presa per il c***...

Il premio oscar non dovrebbero darlo a un film quest'anno... dovrebbero darlo all'amministrazione di Washington per la miglior sceneggiatura originale.

Tra ISIS, Ucraina, Russia e ora questa storia della Corea si meritano davvero l'oscar per sceneggiatura e effetti speciali!

[:o)]

27/12/2014, 15:02

Solo io penso si tratti di una colossale operazione di marketing?
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