27/11/2014, 16:40
02/12/2014, 11:34
20/01/2015, 14:07
1- E tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.
2- E avvenne che mentre viaggiavano da est trovarono una pianura nel paese di Sennaar; e vi si stanziarono.
3- Ed essi si dissero l'un l'altro, andiamo, costruiamo mattoni di terra e cuociamoli. I mattoni faranno da pietra, ed il fango farà da malta.
4- E dissero: Andiamo, costruiamo una città e una torre la cui cima tocchi il cielo; e diamoci un nome per non disperderci sulla faccia di tutta la terra.
5- E il SIGNORE scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo.
6- E il SIGNORE disse: Ecco, il popolo è uno, e hanno tutti una lingua sola; e cominciano a fare ciò: e adesso nulla li tratterrà da ciò che hanno immaginato di fare.
7- Andiamo, scendiamo e confondiamo la loro lingua, così che non comprendano più l'uno la lingua dell'altro.
8- Il SIGNORE li disperse sulla faccia di tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.
9- Per questo la chiamò Babele; perché il SIGNORE confuse la lingua di tutta quella terra e da quel giorno il SIGNORE li disperse sulla faccia di tutta la terra.
Genesi, capitolo 11: 1 - 9
King James Version (KJV, Diodati)
20/01/2015, 19:39
20/01/2015, 21:41
22/01/2015, 20:27
MaxpoweR ha scritto:
Già, chissà perchè ^_^
25/01/2015, 12:03
03/02/2015, 18:33
- diversi contratti sono stati firmati con la multinazionale Siemens accusata - sia dalla giustizia tedesca che da quella greca - di aver versato commissioni e mazzette al personale politico, militare e amministrativo greco per un valore complessivo che si avvicina al miliardo di euro. I principali dirigenti della Siemens-Hellas , che ha riconosciuto di aver "finanziato" i due grandi partiti greci, è fuggita nel 2010 in Germania e la giustizia tedesca ha rigettato la richiesta di estradizione avanzata dalla Grecia. Gli scandali includono la vendita, fatta da Siemens e dalle sue associate internazionali, del sistema antimissile Patriot (1999, 10 milioni di euro in mazzette), la digitalizzazione dei centri telefonici dell'Ote, l'Organismo greco di telecomunicazioni (mazzette per 100 milioni di euro), il sistema di sicurezza "C41", acquistato in occasione dei Giochi del 2004 e che non ha mai funzionato, la vendita di materiale alle ferrovie greche (Sek), del sistema di telecomunicazioni Hermes all'esercito, dell'equipaggiamento molto costoso venduto agli ospedali; - lo scandalo dei sottomarini tedeschi (prodotti da Hdw, assorbita dalla Thyssen) per un valore globale di 5 miliardi di euro, sottomarini che avevano fin dall'inizio il piccolo difetto di pendere pericolosamente..a sinistra (!) e di essere dotati di un equipaggiamento elettronico difettoso. Un'inchiesta giudiziaria su eventuali responsabilità (corruzione) degli ex ministri della Difesa è in corso.
09/02/2015, 21:06
10/02/2015, 10:00
Hsbc, Falciani: dietro ai conti «un banchiere e clienti vicini ai politici»
Sarkozy e la lista per imporre la troika ad Atene. C’era la madre di Papandreou con mezzo miliardo
«Pur avendo migliaia di depositi, la Hsbc di Ginevra realizzava il suo vero guadagno grazie a una sessantina di clienti — imprese, imprenditori, fondi d’investimento — che avevano un potere enorme: in cambio di soldi che lasciavano in gestione potevano ottenere tutto ciò che volevano».
Sono loro i sessanta uomini d’oro di SwissLeaks. Parola di Hervé Falciani. È lui che ha dato origine allo scandalo che coinvolge il colosso bancario, l’ex impiegato, i cui file sui titolari di 100 mila conti segreti utilizzati per evadere il Fisco, per riciclare denaro del traffico di armi e droga e per finanziare il terrorismo (a cominciare da Al Qaeda e Osama Bin Laden), sono riportati da domenica in tutto il mondo grazie al Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi (Icij). Falciani ha scritto un libro in Italia, «La cassaforte degli evasori», che esce la settimana prossima. Insieme ad Angelo Mincuzzi, giornalista del Sole 24Ore, racconta come ha svelato il caso, il ruolo dei vari Stati, le vicissitudini personali. Un libro che il Corriere può anticipare.
Sostiene Falciani che «il potere della banca è legato ai suoi più importanti clienti e al controllo che può esercitare grazie a queste enormi fortune e all’intreccio di interessi di clienti, manager e politici». Per Falciani, i cittadini italiani sono «diecimila», e, secondo quanto hanno potuto vedere gli investigatori italiani, ci sarebbero anche clienti «vicini a politici di centrodestra e al Vaticano, tra cui un banchiere». Oltre ai vari personaggi del jet set , i cui nomi sono stati pubblicati domenica scorsa da Le Monde e dalle altre testate internazionali. E poi «mafiosi», interessavano molto agli investigatori italiani, «e li hanno trovati». Il «valore» dei clienti italiani sarebbe pari a 8 miliardi di euro.
Tra i clienti d’oro, Falciani nel libro fa i nomi di due persone, eminenti esponenti di due Paesi del «fronte Sud» della Ue: Spagna e Grecia. Dice: «L’uomo più ricco della Spagna, Emilio Botin del Banco Santander (di cui è stato proprietario fino alla morte, avvenuta il 10 settembre 2014), era uno dei clienti della Hsbc di Ginevra». Poi aggiunge un altro cognome e un altro conto importante, quello della madre dell’ex primo ministro greco George Papandreou, che «aveva un conto di 500 milioni di euro».
Il fatto è che la lista degli «uomini d’oro» della Hsbc — in possesso di alcuni Paesi già da alcuni anni — sarebbe stata usata, secondo l’ex impiegato Falciani, per imporre politiche di austerity ad altri Paesi. Questo, secondo lui, almeno il caso della Grecia. Falciani ricorda Papandreou e parla di «pressione e di ricatto». Rivelazioni destinate a deflagrare a poche ore dall’Eurogruppo che domani deciderà il destino del Paese guidato da Alexis Tsipras. «Nel 2011 la guida delle negoziazioni con la troika sul salvataggio della Grecia fu affidata a Sarkozy (l’ex presidente francese, ndr), che aveva quella lista e, conoscendone i nomi, poteva fare pressione su Papandreou», scrive Falciani.
E ancora: «Come era avvenuto negli Stati Uniti, la lista della Hsbc fu usata come arma di ricatto e merce di scambio. In Grecia l’elenco scomparve... In Grecia, come altrove, non è mai stata avviata formalmente alcuna indagine». Falciani si occupa anche del ruolo che ebbe in Francia nel gestire il caso della lista degli evasori, da ministro delle Finanze, l’attuale direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) Christine Lagarde. Mentre la vittoria del socialista François Hollande sarebbe servita ad imprimere una svolta alle indagini.
Lui, Falciani, in fuga dalla Svizzera, con i file nascosti nel deep web, fu ascoltato già molti anni fa e messo sotto protezione dagli uomini del Fisco americano, l’Irs (gli «Untouchables» che portarono alla sbarra Al Capone), ben prima della tutela avuta sul territorio spagnolo. L’interesse degli americani in questa storia si riassume, secondo Falciani, in una guerra delle valute (dollari contro franchi svizzeri) e nella necessità della lotta al finanziamento del terrorismo.
Il libro (edito da Chiarelettere) si chiude con la pubblicazione di un documento importante: l’accordo standard che l’Hsbc firmava con gli intermediari che presentavano nuovi clienti, cui veniva riconosciuto il 25% delle commissioni.
http://www.corriere.it/economia/15_febb ... 55e9.shtml
11/02/2015, 00:28
Breve storia della nascita della Federal Reserve
Nel 1907 il sistema bancario americano fallì. Per salvare il sistema, il governo degli Stati Uniti vendette il controllo dell’economia ad un gruppo di banchieri privati.
di Alex Gorale
Il sistema della Federal Reserve degli Stati Uniti d’America è una società privata per azioni. La frase non è in contraddizione: il sistema è un ibrido pubblico/privato. Reso legge da Woodrow Wilson nel 1913, il congresso riconosce quella banca privata, conosciuta come la Federal Reserve, come la banca centrale che controlla il sistema bancario americano. Venne istituita per realizzare tre obiettivi: massimizzare l’impiego, stabilizzare i prezzi, e mantenere moderati i tassi d’interesse a lungo termine. Da allora il suo potere si è espanso notevolmente. Oggi controlla la politica monetaria degli Stati Uniti e cura gli interessi del dollaro. Supervisiona e regola le istituzioni bancarie e fornisce servizi bancari al proprio governo e ad altri.
La Fed è la padrona dell’universo.
L’imperialismo Americano è un effetto collaterale dell’egemonia del dollaro. Il potere degli Stati Uniti non è legato al suo complesso militare, al numero di bombe che possiede, al suo sistema democratico, ai suoi sindacati o ad un sogno. Il vero potere è il fatto che il Dollaro Americano è usato come riserva monetaria mondiale. Fintantochè una nazione od un popolo useranno il dollaro, la Federal Reserve sarà in grado di appropriarsi della loro ricchezza a volontà.
Il raggiro a lungo termine: truffare una nazione intera
L’attività bancaria centrale è solo un termine che identifica un moderno processo che converte il denaro in potere. La Federal Reserve non è gli Illuminati. Questo articolo non vuole denunciare una cospirazione o fare speculazioni politiche. Non sono un cospirazionista (a volte forse…). C’è un resoconto storico, ed è la storia di come siamo arrivati a questo punto. La storia della Federal Reserve è tanto furtiva quanto il suo nome.
La Federal Reserve che conosciamo è la terza incarnazione nel processo dell’istituzione di una banca centrale negli Stati Uniti. La First Bank degli USA fu costituita nel 1791. Il politico di supporto che promosse l’espansione del potere federale nel reame fiscale e monetario fu Alexander Hamilton. Di base in Philadelphia (Pennsylvania), Thomas Jefferson, James Madison, e George Clinton si opposero alla First Bank degli USA. Dopo un mandato durato vent’anni, il supporto necessario per il rinnovo non fu votato dal Congresso, con un pareggio che fu rotto da Clinton.
Alexander Hamilton era un lacchè degli interessi corporativi. Anzi, Hamilton era un lacchè delle multinazionali alla ricerca della propria azienda. Trovò la sua casa nel governo degli Stati Uniti. Divenuto orfano all’età di 11 anni, un istituto privato di beneficienza lo mandò al college. Ripagò i loro sforzi promuovendo il nazionalismo, un forte governo centrale e creando la base necessaria al Congresso perchè potesse accumulare un debito pubblico. La verà eredità di Hamilton è quel liquame che ricopre il cuore di ogni moderno politico e lobbista.
Quando non c’era ancora una banca centrale che emettesse una moneta per conto del governo federale, le banche private, gli stati e le organizzazioni emettevano la propria moneta. Anche i singoli individui avevano la possibilità di creare la loro moneta. Come ogni altra merce, la moneta competeva per il favore dei consumatori. Se non valutavo un dollaro texano quanto una sterlina della Pennsylvania non ero obbligato ad accettarlo. Può sembrare chaos, ma era meglio delle alternative. Come minimo, questo sistema a diverse valute forzava i singoli stati ed organizzazioni a competere gli uni con gli altri. La nazionalizzazione delle banche con il sistema Hamiltoniano le unì invece tutte assieme... contro di noi.
Dopo la guerra del 1812 l’economia americana stava soffrendo. Durante la seconda guerra per l’indipendenza, le forze britanniche si erano inoltrate fino a Washington D.C. e diedero fuoco alla Casa Bianca. Nel 1816, cinque anni dopo la dissoluzione della First National Bank, la Second National Bank fu costituita da James Madison. Come direbbero dei cospirazionisti, un anno dopo essere stata dissolta la prima banca nazionale che faceva gli interessi principalmente dei banchieri oltreoceano, l’impero britannico estende le guerre napoleoniche negli Stati Uniti per fermare l’economia. Ma come ho già detto, qui non stiamo sostenendo questo complotto.
Andrew Jackson: l’americano tosto e bigotto
Il settimo presidente degli Stati Uniti fu catturato e torturato da soldati britannici all’età di 13 anni. Dopo aver aiutato a liberare gli Stati Uniti, cofondò il Tennesse, vinse le elezioni del senato USA ed il suo seguito nel tempo fondò il partito democratico. Condusse una illustre carriera militare, spingendo gli indiani fuori dalle proprie terre durante la conquista del West, e fu proprietario di centinaia di schiavi. Uccise un uomo a duello per difendere l’onore di sua moglie, ed a seguito di quell’evento un proiettile nel pettò lo accompagnò fino alla fine dei suoi giorni, molti anni dopo.
A Murray Rothbard viene solitamente accreditata la frase “l’odio è la mia musa”, ma l’intensità e la freddezza dell’odio che Jackson nutriva nei confronti delle banche centrali in confronto rende il sentimento di Rothbard uno scherzo. Jackson sosteneva l’idea che il governo potesse avere reali poteri, ma sapeva che le banche centrali servivano gli interessi dei ricchi e degli investitori esteri. La sua corsa verso la presidenza fu alimentata da giuste critiche al vetriolo verso quelle azioni politiche nascoste che i suoi contendenti per primi usarono per sconfiggerlo nella prima elezione presidenziale a cui partecipò. Quando la Second Bank degli Stati Uniti ripropose il suo atto costitutivo al congresso nel 1832 ottenne il supporto dal Congresso. Ma Jackson si oppose con un veto.
Quell’uomo non era certo un buon modello di essere umano. Era vendicativo, perfido, e chiaramente bigotto. Ma anche uno ******* del genere non era disponibile a far soggiogare una intera nazione ad una banca nazionale. Era un uomo brutale per tempi brutali. Era noto per il suo carattere rabbioso, che terrorizzava i suoi oppositori. Era alto quasi un metro e novanta, capelli rossi e profondi occhi azzurri, e soffriva di dolori cronici.
La pallottola che alloggiava nel suo petto gli portava violenti colpi di tosse che gli scuotevano il corpo intero e che gli facevano sputare sangue. Alcuni sostengono che le sue ultime parole sul letto di morte furono “Ho ucciso le banche”. Non ho mai trovato prove a sostegno di questa tesi, o su quello che è scritto sulla sua lapide. Forse non è una citazione corretta. La citazione “La banca, signor Mr. Van Buren, sta cercando di uccidermi, ma io la ucciderò.” compare però nell’autobiografia di Martin Van Buren.
Per vendicarsi, il presidente della Second Bank Nicholas Biddle, creò una crisi finanziaria. Conosciuta come la Guerra Della Banche, fu una lotta tra i democratici Jacksoniani ed i nazionalisti Repubblicani per decidere il fato della banca centrale. Jackson, per paura che Biddle si rendesse vani i suoi sforzi, decentralizzò i depositi federali della National Band in più organizzazioni private. Nel 1834 il secondo tentativo di istituzione di una banca centrale quindi fallì.
Il Sistema della Nostra Schiavitù
Nel 1907 gli Stati Uniti erano l'unica potenza finanziaria al mondo senza una banca centrale. La Knickerbocker Trust Company era una banca americana a New York fondata nel 1884 dall'amico di J.P. Morgan, Frederick Eldrige. Nel 1907 usò i suoi fondi per tentare di monopolizzare il mercato del rame – comprandone la fornitura e aspettando che la domanda salisse per poi rivenderlo... lentamente. Il tentativo fallì quando organizzazioni indipendenti incanalarono milioni di dollari nel mercato... il libero mercato schiaffeggiò il cattivo attore. Quando la notizia divenne pubblica, venne innescata una corsa agli sportelli bancari e le banche cominciarono a rifiutare il credito della Knickerbocker. Le azioni di Wall Street crollarono, scendendo del 50%. Le banche iniziarono a ritirare le riserve dalle banche di New York.
Poiché Wall Street e le grandi banche stavano guadagnando potere, Woodrow Wilson si rivolse a loro affinché il sistema bancario statunitense non crollasse. Si rivolse al famoso imprenditore J.P. Morgan affinchè salvasse le banche. Se avesse iniettato il loro capitale privato nel sistema bancario degli Stati Uniti, in cambio sarebbe stata formata una terza banca centrale.– La Federal Reserve.
Morgan effettuò enormi prestiti col sistema bancario centrale britannico. Nelson Aldrich, un senatore repubblicano, venne inviato in Europa. In un primo momento si oppose alle banche centrali ma dopo aver visto il sistema monetario della Germania, ne divenne sostenitore. Aldrich incontrò diversi banchieri di New York e abbozzarono un disegno di legge. Il Piano Aldrich, come era conosciuto, trovò opposizione al Congresso proprio poiché egli aveva stretti legami con J.P. Morgan e John Rockefeller Jr. (genero di Aldrich). I democratici progressisti sostenevano il Piano di Aldrich mentre i democratici conservatori si battevano per un sistema decentralizzato e libero da Wall Street.
Woodrow Wilson supportò il Piano e lo utilizzò come base per il Federal Reserve Act. Venne approvato nel 1913.
Gli affari andavano bene per la terza banca centrale. Dopo la prima guerra mondiale, gli Stati impararono che la guerra era costosa. Le richieste iniziali di ripagamento dopo la resa tedesca ammontavano a 226 miliardi di marchi d'oro. Sulla Germania gravavano 30 miliardi. In precedenza la Germania aveva pagato 20 miliardi in oro, materie prime, navi e titoli azionari. Aveva un grande debito nei confronti degli Stati Uniti.
Alla fine della seconda guerra mondiale, i paesi europei erano devastati. Le loro industrie, la loro produzione e le loro economie erano state convertite per servire l'esercito. Ironia della sorte, il 100% di occupazione non è una cosa salutare quando tutti sono impiegati per combattere una guerra. Era necessario un sistema per formalizzare il mezzo attraverso il quale sarebbe stato rimborsato il debito. Prima di andare avanti, le nazioni sovrane del mondo avrebbero dovuto concordare su un sistema monetario. Settecentotrenta rappresentanti di quarantaquattro nazioni alleate si riunirono a Bretton Woods in New Hampshire. I delegati crearono l'accordo di Bretton Woods, che istituì il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale. Il sistema richiedeva che ogni nazione adottasse una banca centrale e un tasso di cambio valutario sostenuto dall'oro.
All'epoca gli Stati Uniti controllavano due terzi dell'offerta d'oro mondiale. I delegati degli Stati Uniti chiesero che i debiti potessero essere pagati solo in oro e dollari. Le rappresentazioni sovietiche rifiutarono di ratificare l'accordo. Sostenevano che le istituzioni erano rami di Wall Street.
Scienza Keynesiana
Citazione:
"Si dice che Lenin abbia dichiarato che il modo migliore per distruggere il sistema capitalista fosse quello di svilire la moneta. Con un continuo processo di inflazione, i governi possono confiscare, segretamente e inosservati, una parte importante della ricchezza dei loro cittadini. Con questo metodo non solo confiscano, ma lo fanno arbitrariamente; e mentre il processo impoverisce i molti, arricchisce i pochi. La vista di questo riarrangiamento arbitrario di ricchezza non solo colpisce la sicurezza, ma anche la fiducia nella distribuzione della ricchezza. Coloro ai quali il sistema porta guadagni inattesi, persino al di là delle loro aspettative o desideri, diventano i "profittatori", l'oggetto dell'odio della borghesia, che l'inflazionismo ha impoverito, e del proletariato. Con il procedere dell'inflazionismo e l'oscillazione selvaggia del valore della moneta di mese in mese, tutti i rapporti tra debitori e creditori, che costituiscono il fondamento ultimo del capitalismo, diventano così disordinati da divenire quasi privi di significato; e il processo di confisca della ricchezza degenera in un gioco d'azzardo ed una lotteria.
Citazione:
Lenin aveva certamente ragione. Non vi è mezzo più sicuro e subdolo per rovesciare l'attuale base della società rispetto a quello di svilire la valuta. Il processo coinvolge tutte le forze nascoste della legge economica sul lato della distruzione, e avviene in un modo che nemmeno un uomo su un milione può diagnosticarlo."
-- John Maynard Keynes, Le Conseguenze Economiche della Pace
Di primo acchito John Keynes potrebbe non sembrare un alleato. Keynes scrisse il manuale di istruzioni per defraudare nazioni di persone. Era comunque un uomo brillante, e gli effetti del suo lavoro non devono essere fonte di rancore.
Nel 1971 Nixon terminò la convertibilità dei dollari in oro. Dichiarò finito il sistema di Bretton Woods e il dollaro passò dall’essere cartamoneta come controvalore per l'oro a cartamoneta fiat, cioè solo carta.
Se scavo un buco nella terra e trovo un'oncia d'oro, sono fortunato. L'oro ha un certo valore e applicazioni nella vita reale. É ricercato per i gioielli, per essere una risorsa limitata, per essere difficile da trovare e per le sue proprietà uniche nel campo della scienza. Perché vendere la mia fortuna in un banco dei pegni se posso stampare la mia cartamoneta?
Potrei stampare 1000 pezzi di carta e renderne ognuno riscattabile a 1/1000 di un'oncia d'oro. Potrei verificare le mie riserve mostrando l'oro, o depositandolo presso un fornitore affidabile e ricevendo una documentazione che garantisce la sua integrità. Coloro che accetterebbero la mia cartamoneta potrebbero venire da me, o andare dal mio titolare di deposito, e scambiarla per 1/1000 d’oncia d'oro.
La cartamoneta risolve tanti problemi. Innanzitutto l'oro è pesante ed è difficile da trasportare. In secondo luogo, spendere 0.00001 once d'oro per una caramella è impraticabile. Inoltre il processo di separazione di una piccola quantità come la suddetta sarebbe impraticabile e probabilmente molto costoso. In questo esempio, la cartamoneta funge da "astrazione" della mia capacità di spesa e da certificato di riscatto per qualcosa di valore tangibile.
Supponendo che la domanda d'oro rimanga coerente, ho il controllo completo sul valore della cartamoneta. Se, nell'esempio precedente, spendessi tutti i miei soldi di carta, ma volessi far continuare la festa potrei stampare altri 1000 pezzi di carta, creando un sistema a riserva frazionaria. Non potrei onorare una conversione a 1/1000 di un'oncia d'oro per banconota perché ora in circolazione ci sarebbero 2000 banconote. Il mio sistema crollerebbe o chiunque lo stesse usando perderebbe metà dei suoi risparmi.
Ma non finisce qui.
Potrei continuare a stampare e stampare. Se stampassi altre 99,000 banconote, le 1000 iniziali avrebbero perso 100 volte il loro potere d'acquisto. Se per esempio prima un dollaro di carta acquistava una caramella, ora bisognerebbe spenderne 100. Questa è l'inflazione.
Il punto cruciale del potere della Federal Reserve sta nella centralizzazione. Non ha concorrenti, e il suo dominio è assicurato dall'esercito al servizio del governo degli Stati Uniti. Poiché molti paesi e persone accettano dollari, la Federal Reserve ha la capacità di estrarre ricchezza da loro attraverso la stampa di denaro (proprio come facevo io nel mio esempio precedente). Se volete fermarla... beh, buona fortuna perché dovreste negoziare col complesso militare/industriale. Ah, e non dimenticate che i dollari hanno valore solo perché lo dice il governo.
Scommettere sul futuro dei nostri figli
Tassare il lavoro è il potere di un governo. La moneta fiat non è l’abilità di un governo di dire “Un pezzo di carta compra una tavoletta di cioccolato”. La moneta fiat è la capacità del governo di arrivare nelle tue tasche senza che tu possa scegliere altrimenti. Quando il governo estende il credito o stampa nuova moneta, la sua fedeltà dipende dalla capacità di tassarti. La rendita netta dipende da quanta ricchezza riesce a togliere da un sistema economico. Non importa se requisisce la proprietà od il danaro guadagnato, quello che conta è la sua capacità nel farlo. Questa capacità si ferma alla misura in cui il governo è disposto a utilizzare la paura, la minaccia, la coercizione e la violenza.
Dal 1998 al 2009, Liberty Services ha scambiato banconote della Federal Reserve (Dollari), per Liberty Dollars. Liberty Services dichiarò che la Federal Reserve era incostituzionale. I Liberty Dollars erano monete coniate in argento e oro. Il governo federale arrestò e perseguitò Bernard von NotHaus, l’inventore2. Un raid dell’FBI negli uffici della Liberty Dollar terminò con il sequestro di oltre due tonnellate di monete, computer e conti LD. NotHaus fu incriminato per “cospirazione di possesso e vendita di monete simili e con sembianza di monete con una denominazione di più di 5 centesimi e monete d’argento assomiglianti a vere monete degli Stati Uniti di valore di 5 dollari o più, [...] con l’intento di defraudare [...]”
NotHaus fu giudicato colpevole e incarcerato per 15 anni, con una multa di 250.000 mila dollari e forzato a restituire 16.000 sterline di metalli preziosi al governo federale.
FBI.gov riportò nella propria accusa “Imputato condannato per aver coniato la sua moneta”: “Tentativi di delegittimare la valuta di questo paese sono semplicemente una forma di terrorismo interno” -- l’avvocatessa statunitense Tompkins annunciando il suo verdetto -- “Mentre queste attività contro il governo non coinvolgono violenze, sono altrettanto insidiose e rappresentano un chiaro e presente pericolo per la stabilità economica di questo paese”. Aggiunse: “Siamo determinati a contrastare queste minacce tramite infiltrazione, interruzione e smantellamento di organizzazioni che abbiano l’obiettivo di modificare la legittimità della nostra forma di governo.”
Cosa c’è di democratico nell’aver fornito a politici del passato la possibilità di appoggiare disperati e falliti uomini d’affari, vendendo loro la possibilità di controllare i due terzi dei risparmi del mondo intero? Non ricordo di aver dato il mio consenso a questi termini. Quando mai nell’intera storia del sistema bancario centralizzato degli Stati Uniti c’è stato un processo democratico?
Bitcoin è una strada pacifica e non-violenta per tirarsi fuori da un sistema che trasforma i dollari in mezzi per combattere guerre che servono a mantere una obsoleta e fallimentare politica monetaria. Bitcoin mantiene la tua ricchezza in un posto che soldati e spie non possono raggiungere. Mette in sicurezza la tua ricchezza dalla cattiva gestione di altre persone che non hai mai incontrato, a cui non interessa nulla di te e che non sanno nulla di te.
Queste persone prendono decisioni sulla tua vita che hanno un peso più rilevante rispetto a quelle che potresti prendere tu. Partecipare a Bitcoin vuol dire rendersi volontari a fare da cavia per un sistema che speri possa portare a noi ed ai nostri figli un futuro migliore e più trasparente, con molta meno violenza.
Un buon software, decentralizzato e autonomo, che mantiene una risorsa digitale scarsa e limitata, senza nessuna copertura, ma supportato da una rete di potenza di calcolo imparziale non è l’incarnazione della moneta perfetta. Ma che sicuramente è infinitamente migliore di una moneta finanziata e tenuta in piedi da bombe e guerre.
Fonte: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=4647
11/02/2015, 08:33
01/03/2015, 17:57
Quei dubbi su Morgan Stanley che controlla l'agenzia S&P: così specularono sull'Italia
Nel 2011, in seguito al downgrade, Italia costretta a pagare 2,5 miliardi di euro alla Morgan Stanley. Peccato che la banca sia tra gli azionisti di S&P che ci aveva declassato. La maxi multa venne liquidata nel decreto Salva Italia voluto da Monti
Qualcosa, anzi molto, non torna nei fatti che si susseguirino in quei mesi che portarono Mario Monti a Palazzo Chigi
Si è parlato a lungo del golpe bianco che obbligò l'allora premier Silvio Berlusconi a fare un passo indietro. Adesso la procura di Trani aggiunge un tassello molto importante all'inchiesta legando gli strani rapporti tra la Morgan Stanley e Standard & Poor's. Nel 2011 il governo italiano fu costretto a pagare alla banca statunitense 2,5 miliardi di euro dopo il downgrade subito da Standard & Poor’s. Come spiega il Corriere della Sera, la multa è regolamente prevista, in caso di declassamento, da una clausola di un contratto di finanziamento. Peccato che Morgan Stanley risulti tra gli azionisti di Mc Graw Hill, gigante dell’informazione che controlla proprio Standard Poor’s.
Giovedì prossimo, a Trani, riaprirà il processo contro le agenzie di rating Standard & Poor's e Fitch che nel 2011 contribuirono a spingere l'Italia a un passo dal default. Le due agenzie di rating sono, infatti, accusate di aver manipolato il mercato generando il panico e alimentando speculazioni ai danni del Belpaese. Nel mirino i report dell'8 e dell'11 luglio 2011 che, declassando il sistema Italia, causarono un ribasso senza precedenti a Piazza Affari e portarono lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi ai massimi di sempre. Proprio in seguito al downgrade Morgan Stanley, che possiede parte di Standard & Poor's, ha deciso di far valere la clausola che obbligava l'Italia declassat a sborsare 2,5 miliardi di euro. Il capo della direzione debito pubblico del ministero dell'Economia, Maria Cannata, ha spiegato ai pm che il dicastero non provò a rinegoziare la clausola per evitare che il mercato non gli si rivoltasse contro. Dal momento che non c'erano nemmeno iu etmpi tecnici per consultare l'Avvocatura dello Stato, il ministero si limitò a chiedere che non tutta la somma dovuta venisse liquidata subito.
Sul banco dei testimoni è finito anche l'ex premier Mario Monti che, secondo un retroscena mai smentito, definì il declassamento "un attacco all’Europa". Davanti ai pm, però, il Professore ha ridimensionato il giudizio: "Non ero in grado allora, e non sono in grado oggi, di dire se è giudizio corretto o no. E anche se lo avessi detto allora sarebbe stato un giudizio viziato da parzialità". "Il rating è materia opinabile - ha aggiunto davanti ai pm - scelsi di non criticare S&P perché anche se portava a una conseguenza negativa per l’Italia, quella tripla B, le motivazioni dell’analisi mi davano molto conforto. Perchè sottolineavano come fattore positivo, il caso italiano e la politica che, al governo da due mesi, avevamo messo in atto". Peccato che, come fanno notare i pm, a Morgan Stanley vennero liquidati nel decreto Salva Italia.
01/03/2015, 18:13
vimana131 ha scritto:Quei dubbi su Morgan Stanley che controlla l'agenzia S&P: così specularono sull'Italia
http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 00458.html
01/03/2015, 22:18
Proprio in seguito al downgrade Morgan Stanley, che possiede parte di Standard & Poor's, ha deciso di far valere la clausola che obbligava l'Italia declassat a sborsare 2,5 miliardi di euro.