Un grande, Orazio, più di due millenni fa scriveva;
"
L'amore è un gioco, uno stato d'animo esaltante, ma troppo fallace e mutevole, perchè una persona intelligente e matura possa lasciare che esso sconvolga la vita e ne turbi l'equilibrio. L'amore può dare gioia, purchè si abbia la capacità di mantenerlo nei limiti, e soprattutto; bisogna evitare di illudersi che esso possa rimanere eterno e immutabile nella fedeltà. Gli innamorati non approdano a tale disincantata saggezza perchè la loro mente è offuscata da una sorta di delirio.."
Quale delicato giovinetto inondato
di liquidi profumi, si stringe a te su mucchi di rose,
o Pirra, nella grotta accogliente?
Per chi annodi la chioma bionda,
semplice nella tua eleganza? Ahimè, quante volte piangerà
la fedeltà tradita e gli dei mutati,
e, inesperto, vedrà con profondo stupore
la distesa del mare sconvolta dai venti di tempesta,
lui che ora gode di te, credendoti tutta d'oro,
che si illude che sarai sempre libera, sempre amabile,
inconsapevole della volubilità del vento
fallace. Sfortunati, quelli per i quali
splendi di bellezza, senza che abbiano fatto prova
di te! Quanto a me, la parete sacra indica,
con un quadretto votivo, che ho appeso
le mie vesti inzuppate d'acqua
al dio signore del mare.
Carpe Diem
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Lawliet il 14/01/2009, 19:28, modificato 1 volta in totale.