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 Oggetto del messaggio: re:riscaldamento globale
MessaggioInviato: 06/03/2010, 01:10 
Il metano sta fuggendo nell'atmosfera dal terreno ghiacciato dei fondali dell'oceano Artico con serie conseguenze sul riscaldamento globale. Il ritmo di questo processo e' confrontabile a quello finora previsto per tutti gli oceani del mondo. In condizioni normali il terreno ghiacciato (permafrost) immagazzina grandi quantita' di metano, ma una ricerca pubblicata su Science spiega che il permafrost sta mostrando segni di instabilita', lasciando fuoriuscire metano.
fonte ansa


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MessaggioInviato: 06/03/2010, 12:38 
...e questo estremo caldo ci porterà ad una nuova era glaciale...


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MessaggioInviato: 06/03/2010, 23:46 
c'e'una considerazione da fare,e cioe'il riscaldamento che noi consideriamo come conseguenza delle ns attivita',non e'una prerogativa puramente terrestre,secondo studi della nasa in tutti i pianeti del sistema solare la temperatura e' aumentata di diversi °C,quindi e' da ritenersi che il tutto sia riconducibile forse ad un attivita' solare che provoca questi inconvenieni,naturalmente noi diamo una mano a tutto cio'con i ns modi di vivere senza alcun freno


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MessaggioInviato: 07/03/2010, 00:00 
secondo uno studio inglese pubblicato su liberoi biocarburanti nel loro complesso inquinano in maggiore quantita'degli idrocarburi

carburanti fossili inquinano meno dei biocarburanti. Lo rivela uno studio finanziato dal governo britannico, secondo cui le emissioni dei biologici superano nel complesso quelle che derivano dall’uso degli idrocarburi. La motivazione è semplice: a impattare sull’ambiente è il processo di deforestazione necessario per trasformare i boschi in piantagioni.
Lo studio smentisce il fondamento su cui si basano i criteri dell’Unione europea, secondo cui ogni litro di biocarburante riduce le emissioni del 35%. Di fatto l’uso dell’olio di palma (le stesse valutazioni riguardano anche soia e semi di rapa) porta a un aumento del 31% delle emissioni, considerando l’anidride carbonica rilasciata durante il processo di conversione delle foreste in campi coltivati. Gli studiosi hanno inoltre calcolato che alla pianta servono circa 840 anni per compensare le emissioni derivanti dal disboscamentio. Secondo il “Times”, che riporta ala notizia, la scoperta potrebbe provocare una revisione dei target fissati dal Dipartimento dei Trasporti britannico.


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MessaggioInviato: 07/03/2010, 09:35 
auto elettriche... sono secoli che lo dico: auto elettriche. Così ti pianti un pannello solare sul tetto e durante la notte te la ricarichi: consumi = 0! Ma sembra difficile, quasi impossibile da capire alla gente comune. Io ancora non lavoro e non ho una casa, ma appena potrò (se potrò, si spera di si :D) farò come detto, panelli solari, magari un mini-eolico e macchina elettrica ---> risolto


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MessaggioInviato: 12/03/2010, 17:52 
Cita:
DarthEnoch ha scritto:

auto elettriche... sono secoli che lo dico: auto elettriche. Così ti pianti un pannello solare sul tetto e durante la notte te la ricarichi: consumi = 0! Ma sembra difficile, quasi impossibile da capire alla gente comune. Io ancora non lavoro e non ho una casa, ma appena potrò (se potrò, si spera di si :D) farò come detto, panelli solari, magari un mini-eolico e macchina elettrica ---> risolto
Il problema è che il "commercio" non spinge queste iniziative. C'è sempre di mezzo il guadagno, i soldini...! Se facciamo delle attente analisi i prodotti che ci vengono proposti hanno un certo tipo di costo iniziale e lasciando perdere l'analisi del rendimento, la gente si spaventa sopratutto in questo periodo di crisi. L'incentivo a fare questi investimenti non è che sia così esplicito da parte dello stato, perchè, ci guadagna di più a farci consumare corrente elettrica. Poi non parliamo dei carburanti alternativi, quì ci sarebbe da scrivere pagine intere del forum.[:(]



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MessaggioInviato: 02/05/2010, 02:38 
Scienziati italiani contro la teoria del Global warming
Scritto da Fausto Carioti
mercoledì 21 aprile 2010

...Prepariamoci agli strepiti. Sta per uscire in Italia (vivaiddio) un libro serio sul rapporto tra attività dell’uomo e temperatura del pianeta. Avete presente lo slogan per cui «I cambiamenti climatici sono tutta colpa dell’uomo», che poi è quello con cui Greenpeace chiede di intascare il nostro 5 per mille, insomma il tentativo di farci sentire in colpa per il semplice fatto di esistere e quindi di inquinare? Ecco, il libro in questione è proprio l’esatto contrario di questa roba qui. S’intitola “No slogan. L’eco-ottimismo ai tempi del catastrofismo”.
Lo hanno scritto in tre. Due sono fior di scienziati: Teodoro Georgiadis, dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr, e Luigi Mariani, esperto di Agrometeorologia dell’Università di Milano. La terza firma è quella di Mario Masi, giornalista esperto di tematiche ambientali. Lo pubblicano le edizioni Sangel. Il volume sarà presentato giovedì nella sede del Consiglio nazionale delle ricerche. Libero ha potuto leggerlo in anteprima.

Quale sia lo stato attuale del dibattito sul clima, è cosa nota. La tesi per cui la Terra si sta surriscaldando in modo anomalo per colpa dell’uomo è data per scontata dalla grandissima parte dell’informazione, inclusi i telegiornali di qualunque orientamento politico. Addossare la colpa all’industrializzazione (e quindi al capitalismo) e profetizzare sventure apocalittiche che solo politiche stataliste possono evitare, è esercizio facile che porta consensi e onorificenze. Come conferma il caso di Al Gore, che da candidato trombato alla Casa Bianca è diventato Nobel per la Pace. Eppure, che la teoria del global warming non sia così “provata” come vogliono far credere, lo si capisce anche da quelle email, per fortuna diventate pubbliche, nelle quali alcuni tra i più noti difensori americani ed inglesi di questa teoria si scambiavano consigli su come truccare numeri e grafici, in modo da fare apparire incontrovertibile il riscaldamento del pianeta. E meno male che erano scienziati.

Viceversa, fare notare le tante incongruenze della teoria dell’origine antropica del riscaldamento globale, sollevare dubbi sull’esistenza del fenomeno e sulle sue cause, equivale a prendersi l’accusa di «negazionisti», nemici dell’umanità. Con tutto quello che ne consegue: qualche anno fa finì sui giornali la storia dello scienziato Timothy Ball, che aveva ricevuto minacce di morte via email subito dopo aver espresso in televisione le sue perplessità sul riscaldamento globale. Richard Lindzen, che insegna Scienza atmosferica al Massachusetts Institute of Technology e che dei «negazionisti» è uno dei capifila, ha raccontato come gli scienziati che dissentono dalla linea allarmista vedano i fondi sparire e loro stessi etichettati come tirapiedi delle industrie.

Insomma, il libro di Georgiadis, Mariani e Masi arriva nel bel mezzo di una guerra di religione, nella quale persino gli scienziati usano toni e anatemi più adatti a mullah afghani che a uomini di scienza. Lo scopo dei tre autori, spiegano invece loro stessi, è «richiamare alla necessità di stare ai fatti, evitando la rituale equiparazione dell’uomo a cancro del pianeta e mirando a dare risposte all’esigenza di preservare la vita e l’ambiente». Un approccio quanto più possibile “laico”, che poi dovrebbe essere il normale metodo scientifico.

I tre lo mettono in pratica, per iniziare, su tanti slogan che sono sulle bocche di tutti, ma che con la scienza hanno poco a che fare. Esempio: «Le temperature di questi ultimi trent’anni non hanno precedenti negli ultimi mille anni». Vero? No. Spiegano gli autori: «Lo slogan è frutto di un errore dello scienziato statunitense Michael Mann il quale, utilizzando in modo errato una metodologia statistica, ha “appiattito” le temperature precedenti riuscendo a far scomparire la grande fase calda medioevale. L’errata interpretazione di Mann è stata pubblicata sull’“autorevole” rivista scientifica “Nature” e utilizzata come “pezzo forte” dal Report 2001 dell’Ipcc (l’Intergovernmental Panel on Climate Change, il gruppo intergovernativo sul mutamento climatico). (...) Sull’intenzionalità dell’errore di Mann è difficile pronunciarsi; fatto sta che, anche a fronte di contestazioni scientifiche rigorose, Mann non ha mai ammesso l’errore compiuto».

Altro slogan modaiolo: «Le previsioni climatiche eseguite con i modelli matematici su cui si basa il protocollo di Kyoto sono attendibili». Il trattato di Kyoto, per capirsi, è quello in base al quale il mondo industrializzato dovrebbe rinunciare a una parte della (poca) ricchezza che sta producendo in questi anni per tagliare una quota minima delle emissioni dei gas responsabili dell’effetto serra. Ma la verità, spiegano Georgiadis, Mariani e Masi, è che «modelli basati sulla stessa tecnologia faticano a prevedere una temperatura al suolo di qui a 5 giorni e le cose vanno peggiorando per previsioni a 15 giorni o a 3 mesi. Non si vede dunque in che modo il problema possa essere superato per le previsioni a 100 anni». Ad esempio, «non abbiamo a disposizione modelli in grado di prevedere con la benché minima accuratezza il comportamento futuro delle nubi, il cui ruolo è tanto importante che un aumento futuro delle nubi basse (cumuli, strati) porrebbe il mondo di fronte al problema del raffreddamento globale, mentre viceversa un aumento delle nubi alte (cirri) porterebbe ad un riscaldamento globale».

Chi vuole sapere cosa scrivono gli autori di slogan come «Il cambiamento climatico è la causa dell’assenza di sicurezza alimentare a livello globale» oppure «Per colpa del global warming i deserti avanzano», non ha che da leggere il libro. Dove si spiega anche quali sono le differenze tra le temperature del passato e quelle di oggi, cosa stia accadendo davvero ai ghiacciai della Terra, si discute delle teorie alternative a quella del global warming. Insomma, si fa scienza in modo pacato, documentato e divulgativo.

Ora resta solo da attendere il primo talebano - su Micromega, Repubblica o altrove - che accuserà i «negazionisti» Georgiadis, Mariani e Masi di essere finanziati da qualche industria inquinatrice, e che processerà il Cnr per aver dato spazio alla presentazione di libri tanto “pericolosi”. Coraggio, nemici del dubbio e seguaci del luogo comune, che già vi fremono le mani.



http://www.legnostorto.com/index.php?op ... w&id=28345



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E molto piu` facile parlare di cospirazione, quando si ignorano le cause ed i motivi.

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BlitzKrieg, arrivi sempre in tempo! e ben documentato: Condivido da tempo tutto!



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MessaggioInviato: 02/05/2010, 19:18 
diciamo che l'uomo puo'avere dato un aiutini a tutto questo,pero'suppongo che negli altri pianeti del sistema solare dove la temperatura e'aumentato in misura maggiore che sulla terra l'uomo c'entri ben poco,e' da considerare trattarsi di situazioni periodiche che si alternano sulla terra da sempre


Ultima modifica di ubatuba il 02/05/2010, 19:20, modificato 1 volta in totale.

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Clima: mille anni fa le temperature erano più elevate rispetto a oggi! I dati

sabato 20 ottobre 2012, 14:29 di Peppe Caridi

Un nuovo documento scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Climate of the Past’ dimostra come in passato le temperature siano state, anche in tempi relativamente recenti (gli ultimi duemila anni), più elevate rispetto al giorno d’oggi. L’articolo, intitolato “The extra-tropical Northern Hemisphere temperature in the last two millennia: reconstructions of low-frequency variability” è firmato dagli studiosi B. Christiansen, dell’Istituto Meteorologico Danese, e F. C. Ljungqvist dell’Università di Stoccolma. Cliccando qui è possibile aprire la rivista, mentre nello specifico da qui si può consultare l’articolo originale e integrale. In sostanza, gli esperti hanno ricostruito il clima degli ultimi secoli, arrivando a un punto d’arrivo che smentisce le influenze umane sui cambiamenti climatici. Il lavoro, infatti, dimostra che il global warming degli ultimi anni non è senza precedenti, in quanto tra 950 e 1050 d.C. le temperature non solo erano più elevate rispetto ai giorni nostri, ma anche il riscaldamento di quel periodo fu più rapido e veloce rispetto ai giorni nostri.

http://www.meteoweb.eu/2012/10/clima-mi ... ti/157643/


sara' vero?anke se gli scienziati hanno appurato che pure negli alttri pianeti del sistema solare le temperature sono in aumento.........[;)]


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MessaggioInviato: 20/10/2012, 20:12 
Ecco qua la conferma delle corbellerie che si raccontano in giro! [^]



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