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 Oggetto del messaggio: Elyense ed Hernandez
MessaggioInviato: 14/11/2010, 17:56 
Non sapevo che Wendelle Stevens avesse investigato anche su un altro caso di contatto con sedicenti alieni di forma umana, avvenuto nei primi anni '70, quindi prima del caso Meier.

Il tutto si sarebbe svolto in Messico e riporterebbe al tema "alieni di forma umana tra di noi". Il principale protagonista sarebbe stato un professore messicano, convenzionalmente chiamato Hernandez, che si sarebbe occupato di medicina oltre che essere membro della commissione messicana per l'energia atomica. Uno scienziato, quindi, che a partire da un certo momento in poi avrebbe sentito una sorta di "richiamo" mentale, una voce nella testa, alla quale però non avrebbe dato ascolto; un giorno al campus, dialogando con una ragazza alta circa 1 metro e 90 cm, che lo avrebbe stupito per il suo livello di conoscenze, si sarebbe presto reso conto di avere di fronte una persona in grado di leggergli il pensiero. Ben presto la ragazza gli rivelerà di provenire da un pianeta situato in un gruppo di stelle chiamato Andromeda, aggiungendo di essere stata costretta a contattarlo di persona in quanto i richiami telepatici effettuati su di lui non avrebbero avuto più di tanto effetto;comincerà così l'avventura contattistica di questo "Hernandez", a quanto ho capito resosi irreperibile a partire dalla fine degli anni '70.

Ci sono tutti gli elementi classici di un certo contattismo, compresa la presunta longevità di questi uomini non terrestri (Elyense avrebbe avuto circa 900 dei nostri anni).

Molti dettagli interessanti su questo caso si possono trovare qui:

http://rune.galactic.to/lya1.html
http://rune.galactic.to/lya2.html
http://rune.galactic.to/lya3.html
http://rune.galactic.to/lya4.html
http://rune.galactic.to/lya5.html
http://rune.galactic.to/lya6.html
http://rune.galactic.to/lya7.html
http://rune.galactic.to/lya8.html
http://rune.galactic.to/lya9.html
http://rune.galactic.to/lya10.html
http://rune.galactic.to/lya11.html
http://rune.galactic.to/lya12.html
http://rune.galactic.to/lya13.html

dove c'è anche un'introduzione a cura di Salla.

Ci sono molte cose curiose (a mio avviso anche bizzarre) in questo racconto; tra le "costanti" anche qui viene riferito al terrestre che ci sarebbero diverse razze nel Cosmo, alcune molto più aggressive di quella umana terrestre e le si mette in relazione esplicita a rapimenti umani e animali. A questo proposito mi sembra abbastanza interessante la nota che ricorda che anche Meier riferiva di diverse razze non tutte benevolenti nei nostri confronti, nonché la giustificazione che Meier avrebbe dato dei rapimenti (sostanzialmente il simile attira il simile); non sapevo infatti che Meier avesse detto queste cose.
Altra cosa interessante è una previsione per il 2015, anno nel quale secondo Elyense riusciremmo ad ottenere energia dal suono. Sinceramente mi viene in mente il "mitico" John Keely con le sue misteriose macchine basate sul suono emesso da lamine di oro, argento e platino (se ben ricordo).

Del resto, all'interno di una teoria basata sull'etere, la vibrazione meccanica di un materiale non produrrebbe solamente una vibrazione di aria, ma anche di etere, il che potrebbe fornire un'ipotetica cornice per inquadrare certi fenomeni. Sicuramente già oggi la sonoluminescenza è un esempio reale del potere del suono sulla materia a livello atomico.

Comunque sia su questa storia sospendo il giudizio; noto solo che è molto molto simile a tante altre, il che mi incuriosisce molto.



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MessaggioInviato: 14/11/2010, 20:11 
Dunque, seguendo l'ordine del racconto ecco alcuni dei primi estratti tratti dai link sopracitati che mi sembrano interessanti:

Il professore, sulla cinquantina, si trova in uno stadio della propria vita professionale e famigliare che lui stesso definisce molto soddisfacente. Questa frase mi piace molto:

"the fruit of my existence had filled my life of satisfactions. Each day that passed teaching classes at the university gave me the satisfaction of having sown the seeds of knowledge, and that precisely this had been my great opportunity. my walk through the wide roads of this world had not been sterile."

Deve essere sicuramente molto bello trovarsi in una situazione di questo tipo, che riempie la vita di significato.

Vede per la prima volta questa donna in aula (poi scoprirà non essere tra i suoi studenti); oltre all'altezza e allo sguardo, lo colpisce il vestito, che sembra fatto di plastica laminata:

"she was dressed entirely in black, wearing tailored slacks and blouse of the same material, which to me seemed like laminated plastic"

Poco dopo la donna esce e scompare. Il professore esce provando uno strano stato di benessere, mette in moto la macchina, accende la radio ma la radio non funziona; poi alla radio si sente una voce metallica, che parlando in perfetto spagnolo lo chiama "uomo della terra" e lo avvisa che è in contatto con loro. Anche questo mi sembra un classico del contattismo, fin dai tempi di "I dischi parlano" fino ad "Amicizia": l'uso della radio come strumento di contatto.

"I was experiencing a strange sensation of wellbeing and I unconsciously turned on the radio to listen for the news, but it did not work right. I could hear only heavy static. "Perhaps the antenna", I thought. But, upon checking this I found it all right. I tried to synchronize the aparatus without success. I could tune nothing in. I was about to turn the radio off when I heard a new noise.. more new static and then silence. After that I began to clearly hear a hollow, metallic voice, that slowly began to articulate words in perfect Spanish. Finally the voice spoke without interference and said in perfect accent: You are connected to our frequency, earthman. You have entered the primary phase and it will be easy in what follows which I want to repeat... you are going to have news..."

In una seconda occasione la vede entrare in un ristorante accompagnata da un tipo più alto di lei che toccava con la testa quasi la cima della porta ed era vestito con un'uniforme recante uno stemma

"She was accompanied by a man dressed in a uniform with an insignia on the left side of his breast. It was a gold triangle inside of which was a blue circle. The man was stylishly good looking also and a little taller than her. LYA must measure more than 1.90 meters. He almost touched the top of the door with his head."

Il terzo incontro avviene di nuovo in aula, mentre il professore sta proiettando alcune slides. La vede entrare e nota che al buio i suoi occhi sembrano brillare di luce propria:

"I felt her gaze, seeming that her eyes had their own light. She stared fixedly, without blinking. But far from feeling nervousness, her gaze infused an indescribable calm and inner peace."

La donna esce, lui cerca di raggiungerla ma è come se fosse scomparsa nel nulla, anzi è come se gli altri non l'avessero nemmeno vista:

"I opened a path through my students, but when I finally could get out she was no longer there.
I asked a youth who had been near the door if he had seen a woman of her characteristics. He looked at me like one would observe a bacterium under a microscope and glancing with sneer answered negatively."

fin qui la donna non si è ancora presentata come un'extraterrestre; ci sono comunque già un po' degli elementi ricorrenti in queste storie: l'altezza, la radio che non funziona, la voce che dalla radio lascia intendere di non essere terrestre ed avvisa il contattato, gli occhi che sembrano brillare di luce propria, la sensazione di pace e calma, l'improvviso apparire e scomparire.

Tratto da http://rune.galactic.to/lya1.html


Ultima modifica di quisquis il 14/11/2010, 20:38, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/11/2010, 21:15 
Altro incontro, altra costante: l’impressione di familiarità che ispira l’incontro, anzi il solito senso di amicizia.

"Standing out beside a door, she looked directly toward where I was. She gave me the impression that I had known her all my life. As I looked at her I felt a relaxation such that it produced in me an incredible happiness. Emotionally reinvigorated should be the word. And if I had sang and danced, it would not have seemed strange to me. I experienced also an undefinable association between her and I, still at a distance."

"At two or three meters I stopped. She smiled, but in her smile there was no evil, nor any coquettness. It was a sweet look and therefore a candid smile, like one who greets with pleasure the return of a friend."

Quindi Elyense (abbreviata in Lya) si presenta come un’extraterrestre facente parte di un gruppo il cui compito sarebbe quello di investigare tutti i tipi di vita intelligente nel loro rapporto con l'ambiente, la loro adattabilità all’ambiente, il loro ciclo di vita biologico-sociale, il rapporto con la morte

"My name is LYA and on the Earth, as well as in other parts of the Universe, my mission is to investigate all types of intelligent life, it's association with the planet, it's adaptability, and the biological-social prolongation"

""I shall explain, professor. I am not of this planet. I come from one that is thousands of light years from Earth. I am part of an investigative group."

Questo perché ci sarebbero molte razze invece che sarebbero molto longeve

"We study the beings who possess a short life, like you for example, and also we study the human reaction faced with death."

"Many races have found the way to prolong life. This for you would be a secret that has ceased being such in my world, in which biological prolongation is no secret, but now universal knowledge. About my age, I am young in relation to many of my racetype. I am almost nine hundred years old.. .or nine centuries if you prefer it that way."

Dice che avevano provato a contattarlo telepaticamente ma senza molto successo

"Members of the group to which I belong and I have tried to open telepathic communication, but we felt that this could have disturbed you a little emotionally, for which we decided on direct communication"

"You are an objective and analytical man. It will be very difficult for us to overcome your scepticism."

"We know that you do not believe all that you receive through the bioelectric telepathic stimulus."

Gli prova le proprie capacità chiedendogli più volte di pensare a qualcosa e dicendogli cosa stava pensando.

Precisa che loro sono come noi, non Dei come talvolta in passato sono stati considerati. Aggiunge, come al solito, che non possono permettere che questo pianeta venga rovinato.

"They look on us as divine beings, celestials, but we nevertheless are like you, with some variations. We love life. It seems to us an affront to the same Universe that the intelligent beings live opting for the mistaken line. They express themselves with violence and live in ignorance. But the rescue of worlds such as yours is not permitted, at least to us. Nor are we permitted to defend other people who live in constant bellicosity and live in constant fear of other people through extended frontier lines."

Penso che possa bastare, il resto sta nei link indicati.
Mi sembra una storia interessante, anche se da quel che ho capito mi sembra difficile da provare. Tuttavia bisognerebbe studiarsi bene prima il lavoro di ricerca che ci fece su Stevens.

Tratto da http://rune.galactic.to/lya1.html



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Ne avevo letto qualcosa tempo su un sito , ma solo una parte e non un resoconto completo .
Ci sono dei punti contatto con Meyer , però , però mi colpisce di questi alieni che inspirano un senso di familiarità , pace , ma sono ieratici , a volte mi domando se provano vere e propie emozioni .
Più che alieni perchè vengono da altri pianeti, sembrano alieni perchè c'è come uno sorta di gelida cortesia spesso dietro il loro comportarsi [8] .


Ultima modifica di Carl Kleeves il 14/11/2010, 22:00, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/11/2010, 22:03 
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Carl Kleeves ha scritto:

Ne avevo letto qualcosa tempo su un sito , ma solo una parte e non un resoconto completo .
Ci sono dei punti contatto con Meyer , però , però mi colpisce di questi alieni che inspirano un senso di familiarità , pace , ma sono ieratici , a volte mi domando se provano vere e propie emozioni .
Più che alieni perchè vengono da altri pianeti, sembrano alieni perchè c'è come uno sorta di gelida cortesia spesso dietro il loro comportarsi [8] .


Io non ci vedo gelida cortesia, ma autentica serenità, che a chi sereno non è sembra inevitabilmente distacco. Per vedere questo non serve nemmeno immaginarsi (o forse incontrarsi con) degli alieni umani, basta incontare i monaci buddhisti hinayana nelle loro terre d'origine.

Poi certo, potrebbe anche essere una sorta di tecnica di manipolazione psichica, che ti porterebbe ad essergli amico in ogni caso. Non lo si può escludere, ma sinceramente non lo credo.


Ultima modifica di quisquis il 14/11/2010, 22:04, modificato 1 volta in totale.


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Se queste storie poi fossero vere, bisognerebbe tenere conto che questa gente avrebbe letteralmente secoli di vita, di esperienza e di conoscenza (studiata e vissuta) alle spalle; quindi mi sembra difficile che ciò che potrebbe emozionare loro possa eventualmente emozionare noi e viceversa; tanto per fare un paragone che nemmeno rende più di tanto l'idea, un bambino di pochi anni si emoziona per cose che ad un adulto non fanno più di tanto effetto e tra un bambino ed un adulto terrestri ci sono al più pochi decenni; è difficile pensare come potrebbe vedere il mondo un uomo dall'alto dei suoi ipotetici 900 anni di età.


Ultima modifica di quisquis il 14/11/2010, 22:12, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 14/11/2010, 22:15 
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Io non ci vedo gelida cortesia, ma autentica serenità, che a chi sereno non è sembra inevitabilmente distacco. Per vedere questo non serve nemmeno immaginarsi (o forse incontrarsi con) degli alieni umani, basta incontare i monaci buddhisti hinayana nelle loro terre d'origine.

Poi certo, potrebbe anche essere una sorta di tecnica di manipolazione psichica, che ti porterebbe ad essergli amico in ogni caso. Non lo si può escludere, ma sinceramente non lo credo.

Sappiamo così poco di loro che essere paranoici è d'obbligo [;)] , poi il mio pensiero va alla frase di Cristo " chi non è come questi bambini non entrerà nel Regno dei Cieli " per intenderci, penso che ci siano cose , come i meccanismi delle emozioni, che siano oltre il tempo [:I] , a me gran parte degli alieni sembra affetta da un blocco dell'emotività .


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Carl Kleeves ha scritto:

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Io non ci vedo gelida cortesia, ma autentica serenità, che a chi sereno non è sembra inevitabilmente distacco. Per vedere questo non serve nemmeno immaginarsi (o forse incontrarsi con) degli alieni umani, basta incontare i monaci buddhisti hinayana nelle loro terre d'origine.

Poi certo, potrebbe anche essere una sorta di tecnica di manipolazione psichica, che ti porterebbe ad essergli amico in ogni caso. Non lo si può escludere, ma sinceramente non lo credo.

Sappiamo così poco di loro che essere paranoici è d'obbligo [;)] , poi il mio pensiero va alla frase di Cristo " chi non è come questi bambini non entrerà nel Regno dei Cieli " per intenderci, penso che ci siano cose , come i meccanismi delle emozioni, che siano oltre il tempo [:I] , a me gran parte degli alieni sembra affetta da un blocco dell'emotività .


Concordo sul fatto che sappiamo poco di tutto ciò; penso però che non convenga essere paranoici, al più sospettosi il giusto, fino a prova contraria. Se si leggono bene queste storie non ci si trovano blocchi emotivi, secondo me. Anzi, spesso ci si trova un sacrificio della propria vita al bene del prossimo, indipendentemente dalla specie o pianeta di appartenenza; penso per esempio al caso della cosiddettà "piantagione" di cui avevo già parlato nella discussione sulla "Francia e gli extraterrestri". Penso che credere che abbiano un blocco emotivo nasca da una nostra lettura sbagliata del fenomeno, oltre che dalla scarsità di informazioni. Ancora, nel caso in cui questa gente di avvalesse di automi biologici anche essi di forma umana per operazioni sulla Terra (evitando quindi di correre rischi) ciò potrebbe costituire una spiegazione a quanto dici.
Ancora, noi terrestri forse possiamo "marchiare" altri di ipotetici blocchi emotivi, ma non dobbiamo mai scordare che nessuno dall'esterno ci ha mai attaccato, mentre tra di noi abbiamo fatto e facciamo costantemente cose vomitevoli.


Ultima modifica di quisquis il 14/11/2010, 22:25, modificato 1 volta in totale.


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Ancora, nel caso in cui questa gente di avvalesse di automi biologici anche essi di forma umana per operazioni sulla Terra (evitando quindi di correre rischi) ciò potrebbe costituire una spiegazione a quanto dici.

Ecco, questo è uno dei sospetti che ho [8] , mi sembra che spesso si abbia a che fare con un essere di questo genere, un burattino , per essere terra terra .
Cosa rappresenti questo non lo so , però una cosa so ed è che chi muove i fili ha grande tecnologia e se ne sta dietro le quinte , per cui quando ci manda uno dei suoi inviati , meglio è ascoltare tutto poi rifletterci su .


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Carl Kleeves ha scritto:

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Io non ci vedo gelida cortesia, ma autentica serenità, che a chi sereno non è sembra inevitabilmente distacco. Per vedere questo non serve nemmeno immaginarsi (o forse incontrarsi con) degli alieni umani, basta incontare i monaci buddhisti hinayana nelle loro terre d'origine.

Poi certo, potrebbe anche essere una sorta di tecnica di manipolazione psichica, che ti porterebbe ad essergli amico in ogni caso. Non lo si può escludere, ma sinceramente non lo credo.

Sappiamo così poco di loro che essere paranoici è d'obbligo [;)] , poi il mio pensiero va alla frase di Cristo " chi non è come questi bambini non entrerà nel Regno dei Cieli " per intenderci, penso che ci siano cose , come i meccanismi delle emozioni, che siano oltre il tempo [:I] , a me gran parte degli alieni sembra affetta da un blocco dell'emotività .


Io direi che sappiamo così poco che proprio per questo non è il caso di essere paranoici.... finora non c'è prova che abbiano voluto veramente e deliberatamente danneggiarci. Mai. Anche se nel nostro passato ci sono cose che possono farlo pensare.
Inoltre, definire gli alieni "affetti da un blocco dell'emotività" mi sembra perlomeno antropocentrico: semplicemente, forse hanno una vita emotiva meno intensa della nostra, e per loro questa condizione non dev'essere un handicap, ma un modo di essere come un altro.


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MessaggioInviato: 14/11/2010, 23:19 
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Sappiamo così poco di loro che essere paranoici è d'obbligo [;)] , poi il mio pensiero va alla frase di Cristo " chi non è come questi bambini non entrerà nel Regno dei Cieli " per intenderci, penso che ci siano cose , come i meccanismi delle emozioni, che siano oltre il tempo [:I] , a me gran parte degli alieni sembra affetta da un blocco dell'emotività .


io invece credo che loro dopo millenni di sviluppo sia tecnologico che spirituale abbiano capito che le emozioni e azioni negative sono controproducenti in tutti i campi.. ci saranno pianeti le cui popolazioni si sono estinte lasciandoli deserti probabilmente a causa della non cooperazione tra gli abitanti.

Facciamo finta di essere un software (umani) su un hardware (terra) se il software presenta errori di file corrotti il programma crasha.. la cooperazione tra i file non avviene! e oggi come oggi siamo un harddisk con molti file corrotti.. quindi stiamo attenti a non farci corrompere di più [;)]

Anche Marte stessa in passato era un pianeta come la terra e se avvaloriamo il racconto di Siragusa la sua distruzione fu causato da eccessivi usi dell'energia nucleare ed antimateria portando alla distruzione del pianeta Mallona in primis e del collasso di Marte ad esso vicino:
http://www.altrogiornale.org/print.php?news.1530

questo mi fa pensare più che a una "gelida cortesia" a un CONSIGLIO che ci danno coloro che hanno già passato il nostro livello evolutivo..

Per questo credo che Gesù si riferisse ai bambini perchè sono ancora puri di spirito, ti regalano oggetti di loro spontane volontà, ti abbracciano, ti guardabo sinceramente.. non sono corrotti nello spirito.


Ultima modifica di Wave il 14/11/2010, 23:23, modificato 1 volta in totale.


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Può essere di tutto tra i cieli [:77] , per cui penso che la prudenza sia d'obbligo , John Keel per me rimane sempre un'autore da non dimenticare e leggendo lui come altri mi sono fatto l'idea che alcune di queste entità abbiano fini non positivi [:221] .
Forse più che distruggersi vogliono condizionarci, un pò come qualcuno su questo pianeta che , tra una guerra preventiva e l'altra , ci inonda di fiction , film per suo uso e consumo .


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Carl Kleeves ha scritto:

Può essere di tutto tra i cieli [:77] , per cui penso che la prudenza sia d'obbligo , John Keel per me rimane sempre un'autore da non dimenticare e leggendo lui come altri mi sono fatto l'idea che alcune di queste entità abbiano fini non positivi [:221] .
Forse più che distruggersi vogliono condizionarci, un pò come qualcuno su questo pianeta che , tra una guerra preventiva e l'altra , ci inonda di fiction , film per suo uso e consumo .


Se il loro condizionamento porta al non autodistruggerci ma a salvaguardarci che ben venga, già noi da soli non saremmo stati capaci a farlo probabilmente se non fosse stato per alcuni loro interventi "dissuasivi" negli anni.


Ultima modifica di Wave il 15/11/2010, 11:07, modificato 1 volta in totale.


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Wave ha scritto:

Cita:
Carl Kleeves ha scritto:

Può essere di tutto tra i cieli [:77] , per cui penso che la prudenza sia d'obbligo , John Keel per me rimane sempre un'autore da non dimenticare e leggendo lui come altri mi sono fatto l'idea che alcune di queste entità abbiano fini non positivi [:221] .
Forse più che distruggersi vogliono condizionarci, un pò come qualcuno su questo pianeta che , tra una guerra preventiva e l'altra , ci inonda di fiction , film per suo uso e consumo .


Se il loro condizionamento porta al non autodistruggerci ma a salvaguardarci che ben venga, già noi da soli non saremmo stati capaci a farlo probabilmente se non fosse stato per alcuni loro interventi "dissuasivi" negli anni.

C'è sempre da indagarci su questo [8] , abbiamo poche possibilità di stabilire cosa è vero e cosa è una rappresentazione a nostro uso e consumo che un pò di sano sospetto non fa mai male [;)] .


Ultima modifica di Carl Kleeves il 15/11/2010, 18:29, modificato 1 volta in totale.

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