La Royal Society ha annunciato nei giorni scorsi l’apertura dei suoi file on line, in forma completamente gratuita. Nel vasto archivio, finora accessibile solo a pagamento, oltre 60.000 documenti storici di varia natura, tra i quali quelli dedicati agli UFO ed alla presenza aliena nell’universo.
Il rilascio di questa documentazione potrebbe far comprendere in maniera diversa l’evoluzione del processo tecnologico e scientifico che ha accompagnato l’uomo nei secoli, a partire dal 1665 fino ad oggi. La prestigiosa istituzione infatti, annovera tra le fila dei suoi protetti, luminari del calibro di Isaac Newton, Charles Darwin, Ernest Rutherford, Albert Einstein, Dorothy Hodgkin, Francis Crick, James Watson e Stephen Hawking, tutti personaggi che hanno fatto grande e dato lustro al progresso dell’umanità.
Ritornando al problema UFO/ET, la Royal Society si è spinta anche nella ricerca della vita extraterrestre, affrontando la problematica, in diverse occasioni. Tra queste, da ricordare le numerose collaborazioni con la NASA, l’ESA, e l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Spaziali. Lo scorso anno presso la stessa organizzazione, lo ricordiamo, si tenne un’importante conferenza nella quale si discusse, per due interi giorni, la questione extraterrestre e le implicazioni che la stessa avrebbe come impatto sociale sulle masse. Oltre ciò, numerosi articoli sono stati argomentati nelle pubblicazioni della Royal Society: ne è un esempio un famoso articolo scritto dall’astrofisico Stephen Hughes, nel quale egli asserì che i fulmini globulari e le piogge meteoriche potrebbero essere una spiegazione razionale ma non definitiva che spiegherebbe una piccola percentuale di avvistamenti non identificati nel mondo. Ulteriore esempio di interconnessione tra detta istituzione e il fenomeno extraterrestre è dato dall’analisi delle presunte conseguenze che la scoperta della vita aliena avrebbe in ambito religioso, oppure su cosa dobbiamo aspettarci in futuro nel caso si verificasse un prossimo futuro contatto. In tutto questo, c’è da chiedersi solo una cosa: se un’autorevole organizzazione riconosciuta a livello mondiale, come la Royal Society, si interessa in maniera seria e scientifica alla presenza aliena nell’universo e alle conseguenti implicazioni che un eventuale contatto avrebbe sulla nostra società, perché i governi di tutto il mondo si ostinano ancora oggi a negare l’evidenza di una realtà ormai indiscutibile?
A voi le dovute considerazioni…
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