Quando Asimov scrisse la trilogia dell'Impero,vergô una metafora degli imperi terrestri in chiave fantascientifica magistrale.
In particolare,IL CROLLO DELLA GALASSIA CENTRALE,mi piacque moltissimo.
Parafrasando Isaac e in poche parole,conisderando un po' fantascientificamente l'attuale civiltà terrestre come la risultante di un insieme di variabili umane e non,che forse hanno imperversato in tempi remoti anche su altri oggetti del sistema solare...
posso scrivere tranquillamente che lo status attuale del mondo mi ricorda quel crollo o se vogliamo IL CROLLO ,non di una galassia,MA DI UNA CAVOLATA TOTALE ...
Mettiamola in questo modo:
a)il crollo dell'economia finanziaria ,speculativa,borsistica ma anche virtualizzata,informatizzata e modellata matematicamente da camicie di forza di ogni genere.
b)il crollo delle leadership mondiali di fronte ai problemi vitali pratici e concreti della popolazione
c)la latitanza di nuove idee,stimoli,motivazioni,creatività nella gestione del sistema complesso planetario
d)la caduta tendenziale e esponenziale dei trend politici,militari,
religiosi,ideologici,perfino culturali ecc... che fino a qualche decennio fa sembravano l'unica chance di cambiamento e di progresso
e)l'allargamento a macchia d'olio dell' analfabetismo FUNZIONALE dalle famiglie alla scuola,dai dibattiti ai giornali,dalle emissioni televisive ai
film e cosî via.
f)l'imbecillimento generale con il tracollo di sintassi,fonetica,lessico,
comunicazioni verbali e non,perfino toni e volumi di voce,emotività,äffettività ed altro .
g)l'impoverimento reale della popolazione a tutti i livelli...cioé..in parole parole...l'aringa che ci resta della balena promessa...perseguita...idolatrata...
h)i problemi naturali in parte indotti come quello del clima,della deforestazione,della scomparsa esponenziale di altre specie viventi,animali e vegetali,delle risorse energetiche...
i)i problemi naturali propriamente tali;dagli tzunami ai terremoti,dai cataclismi meteorologici ai vulcani,dalla desertificazione allo strano ritiro
dell'oceano indiano e via dicendo
f)l'aumento continuo della popolazione proprio in quelle aree in cui non dovrebbe aumentare e la scomparsa della natalità in quelel aree in cui,anche solo per il residuo di benessere che c'é,qualche figlio bisognerebbe farlo...almeno ogni tanto...
g)la virtualizzazione,informatizzazione e macchinizzazione di persone
e cose,relazioni sociali e cultura che sta androidizzando a palla il paineta.
h)l'uniformizzazione,il conformismo e la standardizzazione dei comportamenti,dei pensieri,perfino dei corpi e delle menti per non dire altro...che sta ridicolizzando il meglio della specie in favore del mediocre del peggio.
Tralasciando il resto,se questo non é un CROLLO...non della galassia centrale...ma di tutto un modo di essere,vivere,comportarsi fallimentare
e praticamente estinto.
Ha ragione Diego quando scrive,cito a senso,secondo me parlare di vita su altri mondi al di fuori della terra non ha senso visto che la vita non c'é
neppure sulla terra...
Un epitaffio letale.
ciau
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