pure qui nel ravennate e precisamente a faenza,ritorna la moria di tortore,ancora piu'intensa e' la strage rispetto lo scorso anno,evidenemente nonostante tutti i controlli effettuati nell'anno passato x la medesima situazione non hanno raggiunto nessuna soluzione al riguardo
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RITROVATE CENTINAIA DI CARCASSE
In città tornano a morire le tortore
C’è chi parla di avvelenamenti Se ne occuperanno Sky e Focus
FAENZA. Ormai è un copione che si ripete con cadenza annuale in questo periodo: le tortore continuano a morire a Faenza. Non come nel 2011, ma più del 2012, comunque nell’ordine delle centinaia. Tant’è che diversi cumuli di carcasse sono stati ritrovati in questi giorni, soprattutto nei dintorni della distilleria Tampieri, dove i volatili gravitano perché sono soliti nutrirsi di semi di girasole, sementi e residui di lavorazione.
Analisi scientifiche e scetticismo. Se le indagini della magistratura e le analisi dell’istituto zooprofilattico svolte negli scorsi anni hanno sconfessato rischi per le persone, giungendo alla conclusione che la strage è dovuta ad una combinazione di fattori climatici e di virus aviari (pramyxovirus) non trasmissibili agli umani, sono in molti a restare scettici. In primo luogo il Wwf, ma anche cittadini come Gian Domenico Marchi, dipendente Telecom che per entrare in una centralina nei pressi del Class Hotel ha dovuto usare il badile per rimuove i poveri uccelli morti accatastati che generano cattivi odori e rappresentano comunque un rischio igienico sanitario.
Domande al sindaco. Perciò ha scritto al sindaco «per poter lavorare senza vomitare – spiega -. Ho dovuto rimuovere personalmente le carcasse: c’erano rapaci che se ne cibavano e lo spettacolo non era certo piacevole». Marchi, che è anche membro del Wwf, segnala al sindaco anche numerose allergie nei residenti della zona. Interpellato in merito, si chiede inoltre se «è mai stata fatta un’indagine sulle malattie dei lavoratori e se vi sono dati disponibili». Altre sue considerazioni sono: «Perché non si rendono inaccessibili ai volatili le cataste di sementi, anziché correre a raccattare poveri uccelli morti? Per la conservazione dei semi si useranno dei prodotti, che potrebbero anche essere diversi da quelli che si ricercano abitualmente con le analisi, semi che poi vengono usati per ricavare olio. Perché tutto è iniziato nel 2011? Le tortore c’erano anche prima e non morivano così numerose».
Il caso in tv. Intanto del caso tornerà ad occuparsene la televisione: Sky e Focus manderanno in onda probabilmente entro marzo un approfondito report di National Geographic sull’argomento.
Francesco Donati
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