07/02/2015, 18:58
07/02/2015, 19:34
GIANLUCA1989 ha scritto:Isis, Usa pensano a truppe di terra
Al vaglio un intervento a Mosul, la roccaforte irachena degli estremisti. L'offensiva potrebbe scattare ad aprile. Continuano i raid aerei giordani
07/02/2015, 19:36
ubatuba ha scritto:..e' da un po di tempo che l'ondivago obi afferma di volere mandare truppe di terra,ma sarebbe stato sufficente lasciare in iraq i 10.000 marines che in base ad accordi dovevano rimanere come supporto alle truppe locali,e di garanzia x le tribu collaboranti,che lo spazio di manovra dell'isis sarebbe stato minimale,e come gia' dimostrato durante la permanenza di petreus in iraq,grz ad accordi con le suddette tribu'gi attentati erano praticamente ridotti a zero,solo che obi,come volevasi dinostrare,con il suo comportamento altalenante non ha fatto altro che andare fuori controllo la situazione.........................![]()
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07/02/2015, 19:37
07/02/2015, 19:46
Ufologo 555 ha scritto:Le democrazie devono rendere conto ... Da qui le titubanze.
07/02/2015, 19:52
07/02/2015, 19:52
Atlanticus81 ha scritto:Perché ISIS non opera in kuwait?
O in Arabia?
07/02/2015, 19:57
Thethirdeye ha scritto:ubatuba ha scritto:..e' da un po di tempo che l'ondivago obi afferma di volere mandare truppe di terra,ma sarebbe stato sufficente lasciare in iraq i 10.000 marines che in base ad accordi dovevano rimanere come supporto alle truppe locali,e di garanzia x le tribu collaboranti,che lo spazio di manovra dell'isis sarebbe stato minimale,e come gia' dimostrato durante la permanenza di petreus in iraq,grz ad accordi con le suddette tribu'gi attentati erano praticamente ridotti a zero,solo che obi,come volevasi dinostrare,con il suo comportamento altalenante non ha fatto altro che andare fuori controllo la situazione.........................![]()
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Mah......... davvero Uba..... il tuo post mi lascia quasi basito....
Dici che.... "in base ad accordi dovevano rimanere come supporto alle truppe locali,
e di garanzia x le tribu collaboranti, che lo spazio di manovra dell'isis sarebbe stato minimale"...
e che "grz ad accordi con le suddette tribu' gli attentati sarebbero stati praticamente ridotti a zero".
Ma tu sei certo, che l'intento del Governo USA (Obama o non Obama) sia davvero quello di annientare l'ISIS?
Lo credi davvero Uba?
07/02/2015, 20:21
Plutone77 ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:Perché ISIS non opera in kuwait?
O in Arabia?
Amico mio, perché non si è soliti sputare nel piatto dove si mangia
07/02/2015, 20:39
07/02/2015, 21:08
Atlanticus81 ha scritto:Plutone77 ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:Perché ISIS non opera in kuwait?
O in Arabia?
Amico mio, perché non si è soliti sputare nel piatto dove si mangia
Risposta molto sensata. Ne consegue che la regia é statunitense.
Il resto é arrampicarsi sui vetri
07/02/2015, 21:11
ubatuba ha scritto:Thethirdeye ha scritto:ubatuba ha scritto:..e' da un po di tempo che l'ondivago obi afferma di volere mandare truppe di terra,ma sarebbe stato sufficente lasciare in iraq i 10.000 marines che in base ad accordi dovevano rimanere come supporto alle truppe locali,e di garanzia x le tribu collaboranti,che lo spazio di manovra dell'isis sarebbe stato minimale,e come gia' dimostrato durante la permanenza di petreus in iraq,grz ad accordi con le suddette tribu'gi attentati erano praticamente ridotti a zero,solo che obi,come volevasi dinostrare,con il suo comportamento altalenante non ha fatto altro che andare fuori controllo la situazione.........................![]()
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Mah......... davvero Uba..... il tuo post mi lascia quasi basito....
Dici che.... "in base ad accordi dovevano rimanere come supporto alle truppe locali,
e di garanzia x le tribu collaboranti, che lo spazio di manovra dell'isis sarebbe stato minimale"...
e che "grz ad accordi con le suddette tribu' gli attentati sarebbero stati praticamente ridotti a zero".
Ma tu sei certo, che l'intento del Governo USA (Obama o non Obama) sia davvero quello di annientare l'ISIS?
Lo credi davvero Uba?
di certo so che in base agli accordi di bush con il governo irakeno.circa 10.000 marines dovevano rimanere in iraq come supporto(e la situazione si stava regolarizzando),e il buon obi ha disatteso gli accordi e da quel momento la situazione e' precipitata(e di cio' ci sono le cifre)........questa e' una certezza....![]()
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07/02/2015, 21:16
Ufologo 555 ha scritto:I pozzi del kuwait non rifornivano gli USA ... E' l'ONU, che semplicemente sanno che chi è sempre pronto ad intervenire sono gli USA (che hanno atteso che si organizzassero anche le altre Nazioni) ...
07/02/2015, 23:38
Obama, l’Isis e la vera ragione di questa guerra
Sieti sicuri di aver capito cosa sta accadendo in Iraq e perché Obama abbia dichiarato guerra all’Isis? Come sempre c’è la verità formale, quella sotto gli occhi di tutti, e quella sostanziale, che è molto diversa ma permette di cogliere, per chi lo desidera, cosa stia avvenendo davvero.
Come ampiamente dimostrato su questo blog (vedi qui), l’Isis non esce dal nulla ma è un “mostro” religioso e militare che proprio gli Usa e alcuni alleati strategici come il Qatar e l’Arabia saudita negli ultimi due anni hanno incoraggiato e sostenuto.
Fermi tutti e andiamo in profondità. L’Isis rappresenta l’evoluzione naturale dell’Isil ovvero di una forza estremista irachena su posizioni simili a quelle di Al Qaida che nel corso degli anni Duemila combatteva gli americani in Iraq a forza di attentati.
Erano i nemici di ieri. Poi è venuto il tempo delle rivoluzioni colorate. Pacifiche e facili in Egitto e Tunisia, violenta in Libia. E in Siria, dove la protesta di piazza è stata subito repressa e la “rivoluzione popolare” si è trasformata in una guerra civile. Durissima, spietata e sporca. Combattuta da chi? Da eroici rivoltosi sunniti siriani? Solo in parte. Soprattutto da guerriglieri provenienti da altri Paesi, motivati dal denaro, dalla disperazione e dall’esaltazione religiosa; una forza composta dalle milizie che avevano combattuto in Iraq e che avevano contribuito a rovesciare Gheddafi, un’accozzaglia di fanatici ultrareligiosi e ammiratori di Al Qaida.
Ovvero quell’estremismo terrorista che l’Occidente in teoria combatte dal 2001.Ma, si sa, le regole della politica internazionale non corrispondono a quelle della morale e le alleanze possono essere molto flessibili. Certi nemici, all’occorrenza, possono diventare amici.
E così è stato. Arabia Saudita e soprattutto Qatar hanno fornito aiuti finanziari, gli americani e verosimilmente i turchi assistenza militare e fornitura d’armi. A posteriori Hilllay Clinton si è addirittura rammaricata che l’aiuto fosse stato troppo timido. E nel frattempo l’America era stata sul punto di attaccare la Siria che era stata accusata da tutti di aver usato armi chimiche contro i ribelli, un attacco a cui si oppose con successo Putin con ottime ragioni*: oggi sappiamo che a usare le armi chimiche furono proprio i ribelli che l’Occidente smaniava di soccorrere. Quali ribelli? Quelli dell’Isis.
La guerra civile si è prolungata. Assad non è caduto e nella primavera del 2014 i guerriglieri dell’Isis, ben armati e ben finanziati, hanno cercato nuovi sbocchi. Hanno girato i cannoni e i blindati e ha iniziato a scorazzare verso sud ovest, puntando l’Iraq filoamericano, spingendosi fino alle porte di Bagdad e di Mosul; mentre l’America lasciava fare. Obama snobbava l’Isis – o più verosimilmente faceva finta – fino a definirlo una “squadra giovanile”. Della serie: non perdiamo tempo, sono delle giovani teste calde che non ci preoccupano.
Riassumendo: dei ribelli tacitamente sostenuti dagli americani e dai loro alleati attaccavano il governo di Bagdad amico degli stessi americani. Per lunghe settimane Washington ha lasciato fare, decidendosi tardivamente a sostenere il governo iracheno e decisamente controvoglia, ovvero con pochi raid. Intanto Qatar e sauditi continuavano a finanziare l’Isis.
Nelle ultime settimane l’accelerazione, I media hanno iniziato a occuparsi quotidianamente dell’Isis, diffondendo storia umane agghiaccianti, storie di stupri, violenze, brutalità, fino a quando sono state diffuse le drammatiche immagini della decapitazione dei due giornalisti americani per mano di (supposti) occidentali convertiti all’Islam.
E l’Isis è diventato improvvisamente il problema numero uno. L’opinione pubblica occidentale scioccata di fronte a immagini terribili e a un estremismo religioso che non può trovare giustificazioni, indotta a invocare una reazione forte contro i fanatici dell’Isis. La gente comune non segue le sottigliezze geostrategiche, non conosce gli antefatti, ma reagisce emotivamente a immagini “che parlano da sole”.
E Obama, seguendo uno schema classico dello spin, ha risposto all’accorato appello di centinaia di milioni di americani giustamente preoccupati, annunciando una guerra che sarà naturalmente “lunga”, coinvolgendo nello sforzo finanziario proprio quei Paesi, Qatar e sauditi, che fino a ieri avevano finanziato l’Isis.
Nuovo ribaltamento di fronte: gli ex nemici, diventati amici, tornano ad essere nemici; anzi molto nemici. Gente da annientare.
Risultato: questa zona del mondo a oltre 11 anni dalla Guerra Lampo che avrebbe dovuto liberare l’Iraq non solo non conosce pace ma vede divampare disordine, violenza e morte un po’ dappertutto: dalla Libia a Gaza, passando per l’Egitto, la Siria, l’Irak.
E gli americani si trovano “costretti” ancora una volta a portare la liberazione, impiegando, in quello che appare un moto ormai perpetuo, la loro forza militare. La lotta al terrorismo è diventata una guerra perpetua al terrorismo. E una regione che fino a poco tempo fa era un baluardo di stabilità è diventata il focolaio di crescente instabilità, con conseguenze pesantissime per noi europei, che viviamo non lontano da quelle zone, e per tutti coloro – europei ma anche cinesi e indiani – che del petrolio mediorientale hanno bisogno.
L’America invece di quel petrolio da qui a 6-7 anni non avrà più bisogno, grazie allo shale oil di cui dispone in grande quantità. Capito l’arcano?
http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/09/1 ... vi-dicono/
07/02/2015, 23:52
Aztlan ha scritto:ubatuba ha scritto:Thethirdeye ha scritto:ubatuba ha scritto:..e' da un po di tempo che l'ondivago obi afferma di volere mandare truppe di terra,ma sarebbe stato sufficente lasciare in iraq i 10.000 marines che in base ad accordi dovevano rimanere come supporto alle truppe locali,e di garanzia x le tribu collaboranti,che lo spazio di manovra dell'isis sarebbe stato minimale,e come gia' dimostrato durante la permanenza di petreus in iraq,grz ad accordi con le suddette tribu'gi attentati erano praticamente ridotti a zero,solo che obi,come volevasi dinostrare,con il suo comportamento altalenante non ha fatto altro che andare fuori controllo la situazione.........................![]()
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Mah......... davvero Uba..... il tuo post mi lascia quasi basito....
Dici che.... "in base ad accordi dovevano rimanere come supporto alle truppe locali,
e di garanzia x le tribu collaboranti, che lo spazio di manovra dell'isis sarebbe stato minimale"...
e che "grz ad accordi con le suddette tribu' gli attentati sarebbero stati praticamente ridotti a zero".
Ma tu sei certo, che l'intento del Governo USA (Obama o non Obama) sia davvero quello di annientare l'ISIS?
Lo credi davvero Uba?
ciao aztlan,io penso che sia x sua incapacita',ha lanciato il sasso,e poi ha ritirato la mano,e di cio'c'e'un'ampia documentazione,ha creato solo casini degni di un principiante,ha deteriorato i rapporti con la russia,che erano diventati molto buoni,forse pensava di passare alla storia come uno che ha rimodellato il mondo,passera' alla storia come l'ultimo della storia![]()
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di certo so che in base agli accordi di bush con il governo irakeno.circa 10.000 marines dovevano rimanere in iraq come supporto(e la situazione si stava regolarizzando),e il buon obi ha disatteso gli accordi e da quel momento la situazione e' precipitata(e di cio' ci sono le cifre)........questa e' una certezza....![]()
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E perchè ha fatto tutto questo?
Semplice incompetenza o disegno deliberato?
E' tutta qui la questione...![]()
A me ormai pare chiara la seconda.
Doveva lasciare campo libero all' ISIS, e quindi via le truppe, col piacevole effetto collaterale di fare finalmente qualcosa che lo giustificasse come "uomo di pace"...