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Galattico
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 08/02/2015, 15:12 
gippo ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:
Il tuo post è da applauso.

Se non fosse per un dettaglio......

E cioè che non è l'uomo, nell'interezza e nell'integrità della sua coscienza, a prendere una simile decisione.
Ma solo un manipolo di criminali senza scrupoli che.... la coscienza, purtroppo per tutti, non l'hanno mai avuta.


Vero TTE ma, come dice Aztlan, gli altri non hanno fatto abbastanza per evitarlo

Anche questo è vero....

Comunque... se qualcuno volesse ancora tentare....
viewtopic.php?p=378157#p378157



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 08/02/2015, 16:11 
L'unica minaccia alla pace mondiale viene da USA+UK (o USK) che per la sete di potere sta sfrugugliando "orsi" e "draghi".



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Per ogni problema complesso c' è sempre una soluzione semplice.
Ed è sbagliata.
(George Bernard Shaw)
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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 08/02/2015, 17:38 
Ieri Holland “senza accordo è guerra”
Stamattina Lavrov: "Armi a Kiev? Conseguenze imprevedibili"
Poco fa McCain: "dobbiamo fornire armi a ucraini"

Se dovessimo prendere sul serio queste parole direi che la guerra è inevitabile
Invece, anche se pare assurdo, penso che siamo alla svolta della crisi ucraina, una svolta di pace


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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 08/02/2015, 17:56 
L’Alleanza atlantica mobilita 30mila militari al confine russo
Per i ministri della difesa della Nato, riuniti ieri a Bruxelles, è stata «una giornata molto intensa». Dopo l’incontro bilaterale in cui il ministro Usa della difesa Chuch Hagel ha trasmesso le istruzioni al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, si è riunito il Gruppo di pianificazione nucleare (a cui partecipa anche l’Italia, violando il Trattato di non-proliferazione). Non si sa che cosa abbia deciso, dato che non è stato emesso alcun comunicato. Ma, poiché Washington ha ribadito che «la Nato resterà una alleanza nucleare», si può dedurre che sia stato deciso di accelerare l’«ammodernamento» delle forze nucleari Usa schierate in Europa (Italia compresa) e il potenziamento di quelle francesi e britanniche. Si è quindi riunita la Commissione Nato-Georgia, apprezzando il contributo georgiano alle operazioni in Afghanistan e alla «Forza di risposta della Nato» (viatico per l’ormai certa ammissione della Georgia nell’Alleanza).

Dopo questa costruttiva premessa, si svolta la riunione del Consiglio Nord Atlantico con la partecipazione dei 28 ministri della difesa, annunciando che la Nato ha deciso di potenziare le sue forze militari per condurre «l’intera gamma di missioni» e «affrontare le sfide da qualsiasi direzione provengano». Con particolare riferimento all’Ucraina, dove «la violenza sta crescendo» perché «la Russia continua a violare le norme internazionali sostenendo i separatisti», e all’«estremismo violento che si sta diffondendo in Nordafrica e Medioriente». A tale scopo sarà potenziata la «Forza di risposta della Nato», portandola da 13mila a 30mila uomini e stabilendo unità di comando e controllo in sei paesi dell’Europa orientale. Sarà formata allo stesso tempo una «Forza di punta», composta da 5mila uomini, dispiegabile in pochi giorni.

La Nato (e con essa l’Italia) è dunque in guerra su due fronti, orientale e meridionale. Come si è potuti arrivare a tale situazione? Finita la guerra fredda, gli Usa si servono della Nato per mantenere la loro leadership sull’Europa occidentale e allo stesso tempo conquistare quella orientale. Demolita con la guerra la Jugoslavia, la Nato si estende a est, inglobando tutti i paesi dell’ex Patto di Varsavia, due della ex Jugoslavia e tre dell’ex Urss. Entrando nella Nato, i paesi dell’Est vengono a dipendere più da Washington che da BruxelIes. Qualcosa però inceppa il piano di conquista: la Russia si riprende in gran parte dalla crisi, stringe crescenti relazioni economiche con la Ue, fornendole il grosso del gas naturale, e apre nuovi sbocchi commerciali con la Cina. Ciò mette in pericolo gli interessi strategici statunitensi. È a questo punto che scoppia la crisi in Ucraina: dopo aver assunto con un lavoro di anni il controllo di posizioni chiave nelle forze armate e addestrato i gruppi neonazisti, la Nato promuove il putch di Kiev. Costringe così Mosca a muoversi in difesa dei russi di Ucraina, esponendosi alle sanzioni di Usa e Ue. E le controsanzioni russe, danneggiando soprattutto la Ue, facilitano il piano della partnership transatlantica per il commercio e gli investimenti attraverso cui Washington cerca di accrescere l’influenza statunitense sull’Unione europea.

Contemporaneamente, sotto guida Usa, la Nato estende la sua strategia al Nordafrica e Medioriente. La demolizione della Libia con la guerra, l’analoga operazione lanciata in Siria, il rilancio della guerra in Iraq, l’uso a doppio taglio di formazioni islamiche (sostenute per abbattere i governi presi di mira, usate quindi per giustificare altri interventi armati) rientrano nella strategia Usa/Nato.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 08/02/2015, 22:37 
mauro ha scritto:
cari amici,
nessuno mi ascolterà,ma..
non ci sarà NESSUNA terza guerra mondiale, come non ci sono stati il milione e mezzo di contagiati da EBOLA
entro gennaio 2015 come avevano predetto [;)]

ciao
mauro


Meno male Mauro che ci sei!! [^]
Questi tizi qua sopra me stanno a fa venì er magone!! [:D] [:o)]

Cinzia: Tu mi provochi! [:o)] [:D]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 13:28 
Cita:
Ucraina, Putin non accetta ultimatum.
Spagna accusa: sanzioni costate 21 miliardi a Ue, zero agli Usa

Il presidente russo, Vladimir Putin, non accetterà da nessuno alcun tipo di ultimatum sull'Ucraina. Lo ha annunciato il Cremlino. L'altolà arriva proprio mentre il governo di Kiev denuncia che centinaia di soldati russi hanno sconfinato nel corso del week-end entrando in territorio ucraino e a 48 ore dall'atteso summit di Minsk tra lo stesso Putin, Petro Poroshenko, Francois Hollande e Angela Merkel.

Due giorni per mettere pace fra Russia, Ucraina, separatisti, 48 ore al vertice di Minsk, che si considera «decisivo», una sintesi da trovare fra la linea tedesca, ora appoggiata dai britannici e in qualche modo anche dall’Italia - no armi a Kiev - e quella americana, secondo cui i confini dell’Ucraina sono intangibili e per difenderli è giusto fornire armi agli ucraini. Inmezzo le preoccupazioni per le conseguenze economiche delle sanzioni alla Russia che non stanno mettendo il ginocchio solo il rublo.

CONTINUA:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AB94rcrC



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 14:31 
L'Egitto ha' cambiato "bandiera"!,ora è partner con la Russia!. [:302] [:297] [:300]


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 14:48 
Per forza! con quel somaro di Obimevole .... (Tutti si è perso!) [:291]



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 15:00 
Ufologo 555 ha scritto:
Per forza! con quel somaro di Obimevole .... (Tutti si è perso!) [:291]

Concordo, Obama sarà pur "bravo" [:302] in politica interna , ma in politica estera ...
La sua incapacità nel gestire le crisi internazionali dall'ISIS alla Crisi Ucraina rischia di portarci dirittamente in un pozzo senza via di uscita.



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 15:30 
Cita:
Cosa potrebbe accadere se la Grecia esce dalla NATO e l’UE?

Nella tarda serata di venerdì 6 febbraio una notizia viene data in un TG flash e viene poi approfondita soltanto all’indomani in alcuni TG e speciali giornalistici a tema.

Immagine

La notizia non è soltanto allarmante, ma chiaro segnale che la crisi di Ucraina, potrebbe essere la causa di una Guerra Fredda, che sempre più potrebbe sfociare in un conflitto armato. Tale preoccupante situazione potrebbe in qualsiasi momento innescare un terzo conflitto mondiale, ed essere all’origine della peggiore guerra conosciuta dall’uomo a sua memoria. Stiamo parlando di una situazione che potrebbe degenerare, in seguito alle dichiarazioni fatte ad un incontro politico internazionale del Segretario di Stato USA, John Kerry, che ha detto apertamente, che gli Stati Uniti forniranno armi al Governo ucraino per contrastare i ribelli, inoltre dalla dichiarazione si evince l’intento USA, di consegnare all’Ucraina armi difensive.

Il fatto di dotare la l’Ucraina di armi, può essere considerato un deterrente e sicuramente la linea di condotta annunciata dagli USA indurrà molti “non addetti ai lavori” a ritenere che si tratti di una strategia meramente difensiva. In realtà per armi difensive si intendono diversi tipi di sistema d’arma, tra cui alcuni offensive ma definiti preventive. In ogni caso escludendo le armi preventive, tra le armi di difesa possiamo trovare diversi tipi di sistemi contraerei e antimissile, anticarro, antisommergibile, antinave, ecc.; tra l’altro secondo funzionari di Nuova Russia, confermati da pareri di specialisti di armi della Federazione, sono già stati individuati diversi di questi sistemi (soprattutto anticarro) di fabbricazione americana, diversi giorni prima del succitato annuncio, ed usati in combattimento contro i difensori del Donbass.

Immagine

Ovvia la conseguenza innescata in Russia (stato che non si piegherebbe mai a qualsiasi costo e contro cui non si può sperare di vincere con una politica intimidatoria che rischia di scatenare al contrario un conflitto militare), ieri infatti, sembra che il Governo russo abbia richiamato i riservisti in servizio (cosa che accade solo per grandi esercitazioni e per lo stato di Guerra imminente o in pieno svolgimento, per fortuna quest’ultimo non è il nostro caso). Stiamo parlando di 250.000 riservisti, per lo più soldati specializzati, a cui dovrebbe far fronte una forza NATO di difesa di soli 5.000 uomini ancora in formazione, schierata ai confini dell’Europa orientale.

Tralasciamo i numeri, sappiamo delle sanzioni alla Russia, conosciamo le disastrose conseguenze che stanno avendo anche in Europa, siamo perfettamente al corrente di quanto si stiano logorando le relazioni tra Occidente ed Oriente; ma ciò che emerge in questi giorni è una crisi che sta facendo venire a galla non solo tanti malcontenti sopiti, ma miriadi di crisi che rischiano di fare esplodere la situazione. Per esempio, quella greca.

Immagine
Il Premier greco Alexīs Tsipras

Al momento la Grecia deve all’Unione europea oltre 400 miliardi di dollari con tassi di prestito da strozzini. Soldi di cui la nazione ellenica necessitava in seguito al tracollo economico, presumibilmente voluto proprio dall’UE (anche se in questo caso si tratta di tesi complottistiche, che non sono state ancora provate). A questo debito dobbiamo aggiungere le perdite dell’economia greca, dovute all’embargo fatto alla Russia contro la propria volontà e per gli interessi europei-americani, affari persi che ammontano a 460 miliardi di euro in un solo anno. E’ notizia di questi giorni che la Germania vuole indietro i soldi che alla Grecia spetta consegnare, ma ci sono alcuni fattori venutisi a creare, ed altri di influenza esterna, che mettono in gioco tutto, rimescolando le carte. In primo luogo abbiamo il neo premier filorusso Alexīs Tsipras, che ha richiesto il rimborso dei danni di guerra da parte della Germania, subiti dallo stato greco durante l’occupazione nazista, che secondo i calcoli greci, dovrebbero essere l’equivalente di 220 miliardi di euro, poco più della metà del debito greco all’UE.

La questione fu ufficialmente chiusa e liquidata dopo la II Guerra Mondiale, quando la Grecia fu costretta da USA e Regno Unito a ritirare la richiesta e firmare un accordo a tal riguardo (interessanti approfondimenti sull’argomento sul sole 24 ore online).

Oggi questi soldi non sono dovuti dalla Germania, come ha anche detto il ministro dell’economia tedesco Wolfgang Schaeuble, che giustifica la cosa proprio citando l’accordo del 1945: ma in vista del debito dovuto proprio in gran parte alla Germania, la richiesta greca sembra poter prendere forma in qualsiasi momento.

La Grecia, viste le proprie esigenze, i propri interessi, le proprie tradizioni, potrebbe decidere di uscire dall’UE; questo potrebbe in effetti succedere in qualsiasi momento se si continua in questa direzione che favorisce solo la crisi del Paese. La Grecia potrebbe decidere di uscire dalla NATO e decidere invece di aderire ad un’alleanza con la Russia, e soprattutto entrare in comunità più allettanti e meno strozzine, come la comunità euroasiatica.

Molti non ricordano che la Grecia è la nazione al Mondo con più cose comuni con la Russia subito dopo la Serbia, per esempio la religione ortodossa, le origini della lingua -di recente anche i modi in cui i due stati vengono trattati dall’Occidente- e così via. Dobbiamo anche vedere ciò che potrebbero avere in comune in futuro prossimo.

La Grecia ha chiesto alla Germania 220 miliardi di euro per i danni materiali subiti dallo stato durante l’occupazione nazista (anche se la cosa non ci risulta al momento ratificata); sembra che anche la Russia, in seguito al deterioramento dei rapporti con la Germania, abbia deciso di farlo; il Parlamento della Federazione russa, ha infatti stabilito che i danni materiali subiti dalla Russia durante l’occupazione nazista, della sua parte europea, ammontano a 600 miliardi euro, e da un momento all’altro potrebbe esser ratificata la richiesta di risarcimento di beni materiali alla cancelliera Angela Merkel. Questo passo avvicina ancora di più le linee politiche di Grecia e Russia.

Secondo quanto scritto da Srdja Trifkovic (esperto di questioni strategiche) in un articolo sul New York Times, al momento tra le due nazioni ortodosse ci potrebbero essere incredibili intese, per esempio la Russia potrebbe offrire miliardi di rubli per la ricostruzione delle infrastrutture della nazione ellenica a fondo perduto, in cambio della sua uscita dalla NATO e dall’UE, cosicchè questa potrebbe addirittura estinguere il suo debito totalmente. Come farebbe? Facciamo due conti.

Il debito della Grecia nei confronti dell’UE ammonta al momento a 430 miliardi di euro (anche se si trovano cifre in rete, discordanti). Immaginiamo che la Grecia non riusca nel suo intento di avere il risarcimento per la II G.M. dalla Germania; ad essa arriverebbero comunque i soldi promessi dalla Russia (risolvendo il suo problema economico) e questo l’allontandosi dall’Unione europea e avvicinandosi al mondo russo. Ma da dove arriverebbero i soldi russi? La Russia sta formalizzando la richiesta di risarcimento dei danni nazisti subito dall’Unione sovietica alla Germania, quindi potrebbe effettivamente attingere dall’area Euro è più in specifico dalla Germania. Vediamo di capire meglio la questione.

Non esiste nessun documento firmato tra Russia e Germania, in cui la prima si impegna a non volere i soldi dei danni subiti dai tedeschi, anche perché all’epoca la Russia era in realtà l’Unione delle Repubbliche socialiste sovietiche, che a sua volta comunque firmò un trattato molto discutibile e relativo (in pratica gran parte della situaione rimase in sospeso) e quindi oggi non tenuto molto in considerazione dai politici russi. Se questo risarcimento entrasse nelle casse russe, non solo la Russia avrebbe i soldi per estinguere il debito greco e ricostruire la nazione ellenica, ma otterrebbe anche che la Grecia esca dalla NATO e dall’Unione europea, guadagnandoci a 180 miliardi di euro dalle casse tedesche.

Se poi fallisse l’Euro, in quel caso comunque si estinguerebbe anche il debito greco, perchè la moneta europea non avrebbe più alcun valore. Ne consegue, che la Russia non uscirebbe denaro di tasca propria per la Grecia ed otterrebbe tutto ciò che vuole in barba all’UE. Mettiamo caso che lo scenario ipotizzato non si verifichi e di conseguenza la Federazione russa fosse costretta ad impegnarsi con i propri soldi nella penisola ellenica, essa guadagnerebbe un alleato in Europa soffiandolo ai nemici NATO; inoltre una situazione del genere farebbe sì che si verificassero una serie di defezioni a catena dall’UE di nazioni che non condividono la politica attuale e le sanzioni economiche verso la Federazione da cui dipende il commercio di questi stessi Paesi.

Se la Grecia diventasse filo russa, come prima cosa potrebbe sospendere le sanzioni riprendendo in mano le redini della propria economia. In seguito uscirebbe da NATO ed UE, consentendo alla Russia la realizzazione del suo gasdotto tra Turchia e Grecia, senza problemi e con molti introiti economici per i prossimi 20-30 anni per entrambe le nazioni, oltre naturalmente che per la Russia. Quest’ultima potrebbe avere la concessione per nuove basi militari in Europa, ridefinendo l’intero assetto strategico nel Mar Mediterraneo e delle forze in tutto il Vecchio continente. Non dimentichiamo inoltre che l’uscita della Grecia dalla NATO porterebbe alla chiusura di una delle più grandi basi militari della Marina USA nel bacino Mediterraneo, con notevoli ripercussioni dell’assetto NATO in europa.

Nazioni come Romania e Turchia sono allettate dall’invito ricevuto ad entrare nella Comunità euroasiatica, la stessa Romania ha un movimento interno che vuole l’uscita dall’Euro a favore della nuova Unione economica con sede centrale ad Astana, che vede già nazioni come Russia, Bielorussia, Cina, Kazakhstan, Tagikistan, ed altre al suo interno, e vede altre nazioni in attesa di approvazione come l’Iran.

Alla NATO gli americani hanno dichiarato agli alleati che bisogna porre particolare attenzione alle decisioni attuali della Grecia; il Presidente Tsipras infatti sosteneva nel 2013 la necessità di uscire dall’Alleanza Atlantica e di chiudere la grande base navale USA che si trova a Creta. Sembra che i servizi segreti della NATO abbiano allertato le capitali europee sul rischio di una “deriva” della Grecia, che potrebbe portarla sulle sponde della Russia. La NATO ha quindi paura, ma il Premier greco assicura che manterrà i propri impegni. Ma se le richieste greche proposte all’UE e la Germania non venissero accettate, riteniamo che essa, potrebbe decidere diversamente e proiettarsi verso la Russia e la Comunità euroasiatica, che fornirebbero ai greci maggiori speranze. Riportiamo una provocazione, che leggiamo dalle pagine del sito italiano “Adesso basta” che riporta le frasi di Anton Shekhostov, un noto studioso dei movimenti radicali in Europa:

“Il caso Grecia è forse il più pericoloso in termini di potenziali implicazioni per la politica europea delle sanzioni”

Il discorso si riferisce al fatto che se la Grecia uscisse da UE e NATO avrebbe un forte peso sulle sanzioni alla Russia. Sempre da stessa fonte, una frase del Ministro russo dell’agricoltura che si rivolge alla Grecia:

“Cari amici greci, voi esportavate da noi il 60 per cento delle pesche, il 90 per cento delle fragole, frutta, olio d’oliva. Quest’anno, niente. Non avete mercati di sbocco. Un danno di 430 milioni di euro. Però, se uscite dall’euro, le nostre porte si spalancheranno subito…”

Ci sentiamo di poter dire che tali dichiarazioni alletterebbero chiunque, specialmente se ci si trovasse nella situazione catastrofica della Grecia, con i debiti dovuti all’UE e le sanzioni alla Russia (obbligate) che impediscono le entrate che servono a ripagare proprio quei debiti.

Abbiamo tralasciato in questo scenario il ruolo dell’Ucraina dove a giorni (secondo diverse fonti governative russe) il Capo del Governo Petro Poroshenko dovrebbe ratificare il coprifuoco nazionale, notizia non annunciata dai media occidentali.

Nel mentre le polemiche sulla presenza di soldati NATO tra le fila degli ucraini, che lì addestrerebbero, pur non combattendo, sul territorio dell’ex nazione sovietica, e quelli ancora più accesi sulla presenza di mercenari occidentali e statunitensi sul territorio ucraino, accendono ulteriori dibattiti nelle nazioni della Federazione russa, a cui si aggiungono quelli appena innescati con l’annuncio di Kerry di cui abbiamo sopra discusso. Ormai la situazione sembra sempre più una catena di disastrose decisioni, di pericolosi eventi e annunci, che in qualsiasi momento potrebbero far precipitare la situazione.

http://www.seven-network.it/2015/02/09/ ... 0947265625


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 16:49 
Le Pen says Washington attempting to start ‘war in Europe’

The leader of France’s rightwing Front National (FN), Marine Le Pen, has called Brussels “American lackeys” over the EU's Ukraine policy. She further accused Washington of attempting to start a “war in Europe” and expand NATO towards Russia’s borders.

http://rt.com/news/230503-le-pen-us-lackey/

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Ormai nessuno crede più agli yankee... Il vaso di Pandora è aperto...

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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 19:13 
... se fosse vero, gli USA sarebbero isolati (ma non me ne accorgo) .... [:304]



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MessaggioInviato: 09/02/2015, 19:50 
Cita:
Un autentico attacco russo nei primi 15 minuti paralizzerebbe tutte le comunicazioni, distruggerebbe l'elettroniche, neutralizzerebbe i droni, spegnerebbe per sempre i motori. Sarebbe poi seguito da una torma di elicotteri che farebbero a pezzi tutti i veicoli militari nemici bloccati, mentre gli Spetsnaz piomberebbero dietro le linee nemiche per eliminare i comandi. Lo afferma un anonimo ufficiale Russo, stufo delle continue assurditá che circolano.

Sui media di regime ogni cinque minuti si straparla di invasione Russa. Ultimamente gli Ucraini se ne sono usciti con la teoria che avrebero intercettato le comunicazione dell'esercito Federale sul loro territorio. In questa maniera avrebbero distrutto una intera divisione dei malvagi Russi. Con una certa ironia l'anonimo ufficiale commenta:

"vorrei brevemente spiegare ai colleghi ucraini, cosa è il moderno esercito russo, e cosa succederebbe, se venissimo a visitarli veramente e non nei loro sogni bagnati."

In primo luogo, oggi usiamo una comunicazione radio digitale con crittografia locale. È possibile intercettarla, ma non è possibile decifrarla. Il codice cambia ogni 50 minuti, o un'ora, o un'ora e 22 minuti - secondo un sistema arbitrario . Le forze armate di Novorossia e i militari ucraini, invece, utilizzano un vecchio modello analogico che è possibile intercettare. L'esercito russo ha ora a disposizione le comunicazioni che in precedenza erano solo sulle linee di comunicazione protette, - si può solo sentire il crepitio e un mormorio caratteristico.
In secondo luogo, se l'esercito russo appare davanti alle forze Ucraine, sarà facile da capire.
Il primo segno sará il fallimento di tutti i mezzi di comunicazione, la completa discarica delle batterie nei veicoli, carri armati e altre attrezzature, allo stesso tempo, di scarica delle batterie nei telefoni cellulari e le stazioni radio. Poi, tutti i circuiti elettrici di tutto l'equipaggiamento sará fottuto tutto quanto. Questo è un EMP. Tutti i motori si fermano, non c'è modo per riavviare. Questo è il modo in cui il sistema di 'X' funziona (al fine di proteggere l'autore non specifichiamo il nome), con una raggio fino a 20 km.
Secondo segno: un completo fallimento di tutti i sistemi che utilizzano monitors LCD, il fallimento di tutti i dispositivi di localizzazione del bersaglio della sistema di difesa aerea.
Terzo: fallimento di usare qualsiasi tipo missile teleguidato - dai MANPADS ai PTURS [ missile guidato anticarro]. Al lancio, la munizione si autodistrugge.
Quarto - è impossibile utilizzare droni o aerei a bassa quota. La loro elettronica di bordo fallirà.

Cosa succederà dopo? Decine (centinaia, se necessario) degli ultimi elicotteri da combattimento, che sorvolano tutte le strade, iniziano la caccia di singoli veicoli blindati, treni, automobili. Le ferrovie sono paralizzate, i ponti vengono fatti saltare. Le luci si spengono sul fronte interno, le stazioni elettriche sono fuori servizio. Sedi civili e militari sul fronte interno e leader separate vengono liquidati contemporaneamente dai gruppi speciali.

Conclusione
Questo raro commento é di estremo interesse perché rivela che i Russi sono in grado di paralizzare le forze occidentali, che si affidano alla loro superiore tecnologia per vincere le guerre. In particolare il riferimento diretto all'EMP é cruciale per comprendere cosa aspetta chiunque abbia in mente di vincere una guerra contro i Russi. Ora caro lettore spero di averti dato una stretta allo stomaco. Magari saró messo fra coloro che "spargono odio" fra i benpensanti, ma vorrei fare riflettere il lettore che fin qui non vi é opposizione seria a una guerra contro la Russia. Non vi é un movimento anti guerra, la gente non sta in strada a manifestare contro questa follia. Il che significa che ogni occidentale sará considerato responsabile e trattato come un nemico.
Fonte: http://corvide.blogspot.it/2015/01/uffi ... be-un.html



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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 19:53 
La cosa, caro mio, sarebbe reciproca ... [:288]
Pensi che gli USA starebbero lì ad aspettare? (C'è la procedura di "Second Strike Capability", funziona dalla "Guerra fredda": la possibilità di colpire per secondi! Il nostro addestramento era tutto lì: saper "rispondere" attenuando il "primo colpo" ) [8D]



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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 09/02/2015, 20:05 
Qui sembra finire tutto tranne che in accordo diplomatico.
Cita:
Ucraina, Obama: "Russia viola tutti gli accordi".
Merkel: "E' in gioco la pace in Europa"


Incontro a Washington tra il leader americano e la cancelliera tedesca.
Opzione armi a Kiev non esclusa.
Putin: "No ad ultimatum".
Ucraina accusa: "1500 soldati russi hanno varcato frontiera".
Incertezza su svolgimento vertice Minsk
http://www.repubblica.it/esteri/2015/02 ... 106873642/


Dobbiamo prendere

PUTIN, MERKEL, OBAMA, HOLLANDE, CAMERON e POROSHENKO

e rinchiuderli in una stanza (e non aprire) fin quanto non trovano un DANNATISSIMO accordo....

NE VALE LA PACE MONDIALE!!!



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