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Re: Ciao Grecia ciao

18/02/2015, 21:26

Atlanticus81 ha scritto:Volete bombardare anche la Grecia ora?

BUFFONI!!!

Gli USA escono allo scoperto e minacciano la Grecia: collaborare col FMI

Gli Usa fanno capire alla Grecia e a tutta l’Europa chi comanda, per cui scendono in campo nello stallo delle trattative greche: il segretario del tesoro Jack Lew ha chiamato il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, minacciando apertamente il piccolo stato della colonia UE di “immediate difficoltà” senza un accordo e chiedendo collaborazione con Ue e Fmi.

“L’incertezza non va bene per l’Europa”, ha aggiunto Lew. Il governo greco da parte sua consegnerà domani all’Ue la propria proposta di proroga del finanziamento europeo, in scadenza il prossimo 28 febbraio. Una proposta che chiaramente “si distingue dal memorandum”, cioè dal programma di austerità, in cambio di aiuti finanziari, sottoscritto a partire dal 2010, come ha detto una fonte del governo di Atene all’agenzia France Presse. La fonte non ha precisato i dettagli della proposta ma questa arriverà comunque nei tempi previsti dall’Eurogruppo che aveva fissato il termine massimo a venerdì. Il problema riguarda i contenuti, in quanto la Ue non ritiene dissociabile la proroga dal rispetto degli impegni assunti da Atene al momento della firma del memorandum.

http://www.imolaoggi.it/2015/02/18/gli- ... e-col-fmi/


Solo perché non possono dire che Tsipras é un sanguinario dittatore come hanno fatto in Ucraina!

E qualcuno crede ancora alla loro buonafede?

Baaaaaah!


Mi viene da vomitare.......

Re: Ciao Grecia ciao

18/02/2015, 21:57

Atlanticus81 ha scritto:Gli USA escono allo scoperto e minacciano la Grecia: collaborare col FMI

Gli Usa fanno capire alla Grecia e a tutta l’Europa chi comanda, per cui scendono in campo nello stallo delle trattative greche: il segretario del tesoro Jack Lew ha chiamato il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, minacciando apertamente il piccolo stato della colonia UE di “immediate difficoltà” senza un accordo e chiedendo collaborazione con Ue e Fmi.


Mai che si fanno gli affari propri questi oh...
Cosa mai potrebbero essere queste "immediate difficoltà"?

Re: Ciao Grecia ciao

19/02/2015, 00:33

Atlanticus81 ha scritto:Volete bombardare anche la Grecia ora?

BUFFONI!!!

Gli USA escono allo scoperto e minacciano la Grecia: collaborare col FMI

Gli Usa fanno capire alla Grecia e a tutta l’Europa chi comanda, per cui scendono in campo nello stallo delle trattative greche: il segretario del tesoro Jack Lew ha chiamato il ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, minacciando apertamente il piccolo stato della colonia UE di “immediate difficoltà” senza un accordo e chiedendo collaborazione con Ue e Fmi.

“L’incertezza non va bene per l’Europa”, ha aggiunto Lew. Il governo greco da parte sua consegnerà domani all’Ue la propria proposta di proroga del finanziamento europeo, in scadenza il prossimo 28 febbraio. Una proposta che chiaramente “si distingue dal memorandum”, cioè dal programma di austerità, in cambio di aiuti finanziari, sottoscritto a partire dal 2010, come ha detto una fonte del governo di Atene all’agenzia France Presse. La fonte non ha precisato i dettagli della proposta ma questa arriverà comunque nei tempi previsti dall’Eurogruppo che aveva fissato il termine massimo a venerdì. Il problema riguarda i contenuti, in quanto la Ue non ritiene dissociabile la proroga dal rispetto degli impegni assunti da Atene al momento della firma del memorandum.

http://www.imolaoggi.it/2015/02/18/gli- ... e-col-fmi/


Solo perché non possono dire che Tsipras é un sanguinario dittatore come hanno fatto in Ucraina!

E qualcuno crede ancora alla loro buonafede?

Baaaaaah!


Ribadisco:



sul fatto che non possono considerarlo un sanguinario dittatore ci andrei cauto, hai visto mai gli capiti di investire un gatto sai quanto vi vorrebbe per scatenargli contro tutte le lobby animaliste del globo?

Con certa gente mai dire mai.

Re: Ciao Grecia ciao

19/02/2015, 17:40

Europa DI PEPE ESCOBAR
rt.com

La Germania possiede le chiavi del luogo verso il quale l'Europa si sta dirigendo. Un qualche seppur fragile accordo potrebbe essere stato raggiunto sull'Ucraina, ma niente è stato raggiunto riguardo la Grecia. In entrambi i casi c'è in ballo molto di più di quanto possa sembrare.

Cominciamo con l'estenuante trattativa dell'Eurogruppo, tenuta a Bruxelles sul debito greco.

I funzionari greci giurano di non aver mai ricevuto la bozza del possibile accordo che è stata fatta trapelare al Financial Times dai burocrati dell’Eurogruppo. Quel progetto si riferiva, essenzialmente, ad un accordo "che modifica, proroga e conclude con pieno successo" l'attuale piano di salvataggio basato sulla nota pesante austerità. Il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble avrebbe poi tagliato il termine "che modifica".

Ma poi il Ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha chiamato il Primo Ministro Tsipras e la bozza dell’accordo, non ancora firmata, è stata respinta. Si è trattato, quindi, di un’importante decisione presa direttamente da Tsipras, che non poteva recedere dalle promesse che aveva fatto di aumentare il salario minimo e fermare le privatizzazioni. Non dopo aver alzato così tanto la posta in gioco.

Tsipras sta ancora “scommettendo la casa” sul fatto che la troika mai permetterebbe un “Grexit” [fuoriuscita della Grecia dall’Eurozona]. Ma potrebbe sbagliarsi. Questa possibilità si aggira fra il 35 ed il 40% e crescerà molto di più se nessun accordo sarà raggiunto nella prossima riunione-di-crisi, che si terrà Lunedì prossimo [16 Febbraio].

Tsipras e il Presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, hanno convenuto che i funzionari greci e la Troika [CE, BCE, FMI] dovrebbero quanto meno dar inizio a dei colloqui "a livello tecnico". Traduzione: dovranno confrontare l’attuale angosciante austerità con le nuove proposte greche.

Atene ha essenzialmente due sole possibilità. O la Troika aderisce ad una qualche forma di ripudio del debito – reale o sotto forma di un gioco di prestigio [che è poi la proposta di Syriza, un accordo che possa favorire la crescita] – oppure si darà il via al “Grexit”, con Atene che crea una propria Banca Centrale e una propria valuta, come qualsiasi altra nazione indipendente. Non c'è una terza scelta. Il suo debito, pari al 175% del PIL, è in effetti totalmente impagabile.

Per quanto la Troika ed i suoi “derivati istituzionali” possano credere che il “Grexit” non sia un grosso problema, un default del debito greco potrebbe avere, al contrario, un effetto ancor più devastante di quello della Lehman Brothers. Non sono stati i fondamentali della Lehman a causare il panico, quando quest’Istituto è crollato, ma il timore che la sua esposizione sui derivati avrebbe potuto far collassare il sistema.

Tagliando i giri di parole tutto ciò che resta, nella sostanza, è quello che il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, ha dichiarato a “Le Figaro” alcuni giorni fa: la soppressione del debito greco è fuori questione e, soprattutto, "non può esserci alcuna opzione democratica che possa andare contro i trattati europei". Eccolo qui il concetto … chiaro e cristallino: le Istituzioni dell'UE lavorano contro la democrazia.

Il “Piano B” resta quindi una possibilità concreta. Mosca ha già invitato Tsipras ad un incontro con Putin. Anche Pechino lo ha chiamato per un incontro con il Primo Ministro Li Keqiang … la "R" e la "C" dei BRICS sono decisamente entrate in azione!

Val la pena ricordare il Ministro della Difesa greco Panos Kammenos, quando ha dichiarato che – seppur non a livello di maggioranza, ma quanto meno al livello di una sostanziale percezione dell’opinione pubblica greca – "… vogliamo un accordo. Ma se questo non viene raggiunto, con la Germania che resta rigida [sulle proprie opinioni] facendo saltare in aria l'Europa, allora dovremo passare di necessità al Piano B ... Abbiamo altri modi per trovare i soldi. Potrebbero essere gli Stati Uniti, potrebbe essere la Russia, ma anche la Cina oppure altri paesi".

Alea iacta est [il dado è tratto]. La Troika o R + C?

Senza dimenticare che tutto questo riguarda anche la NATO.

Ed infine c’è Minsk. Ciò che è stato raggiunto in Ucraina, dopo una maratona estenuante di quasi 17 ore, non è esattamente un accordo globale, per usare le parole del Presidente francese Francois Hollande, o finanche un semplice "cessate-il-fuoco globale".

Ci sono tutte le possibilità perché questo cessate-il-fuoco venga annullato poco dopo il suo inizio, a mezzanotte di questo Sabato [14 Febbraio] – ironia delle ironie, il giorno di San Valentino. Significativamente, la dichiarazione finale non è stata firmata da personaggi importanti: quali ad esempio Putin, Merkel, Hollande e Poroshenko.

Il Ministro degli Esteri tedesco Steinmeier è stato cauto, avvertendo che Minsk 2.0 non è esattamente una svolta, ma solo una forma di de-escalation. Merkel ha preferito far girare l’opinione che Putin ha dovuto esercitare una forte pressione sui federalisti dell’Ucraina Orientale, ovvero il DNR e la LNR, per far loro accettare il cessate il fuoco.

Puntuale come un orologio – anticipando finanche il cessate-il-fuoco – il Fondo Monetario Internazionale, come sempre agli ordini di Washington, ha annunciato che continuerà a “stuprare”, ehm!, “aiutare”, il salvataggio del fallito Stato dell’Ucraina, concedendo una tranche di 17,5 miliardi dollari, facente parte del [già concesso] pacchetto "di salvataggio" quadriennale, pari ad un totale di 40 miliardi di dollari. Traduzione: i sicari di Kiev hanno ora del denaro fresco da gettare in una guerra alla quale non vogliono rinunciare.

Poroshenko, per quanto lo riguarda, non ha silurato il cessate-il-fuoco – prendendo atto che non veniva concessa alcuna autonomia alle zone controllate dai federalisti e rifiutando di confermare l'affermazione di Putin, secondo la quale Kiev avrebbe deciso di porre fine al blocco economico del Donbass.

I contorni precisi della zona smilitarizzata – compresa grosso modo fra la linea-del-fronte dello scorso Settembre e quella, diversissima, di cinque mesi dopo – restano un mistero. Washington ha subito trasformato la clausola del "ritiro delle forze straniere" in una specie di scherzo. Il Pentagono, in effetti, ha già annunciato che il prossimo mese darà inizio alla formazione della Guardia Nazionale Ucraina.

Ma Minsk 2.0 sta dimostrando di non essere altro che un cerotto. L'Ucraina è irredimibile. Potrebbe tornare dalla morte [risorgere] solo come conseguenza di uno tsunami di denaro, quasi equivalente a quello speso per la riunificazione tedesca. Senza aggiungere, peraltro, che nessuno in Europa ha la benché minima intenzione di dispensare finanche un solo svalutatissimo euro.

Tutto ciò costituisce, nella sostanza, il passato, il presente ed il futuro dell'espansione NATO in Europa Orientale. Washington e le marionette di Kiev non consentiranno mai una qualsivoglia riforma costituzionale che permetta al Donbass di bloccare la NATO [che nel frattempo si è incorporata in Ucraina], per permettere che l’”Impero del Caos” possa continuare a minacciare la Russia. Il business dell’”Impero del Caos” non è propriamente quello di “costruire una nazione” – ma esattamente il contrario.

ATTRAVERSANDO IL PONTE TEDESCO

E questo ci porta al ruolo cruciale svolto dalla Germania – con la Francia a farle da spalla.

La Cancelliera Merkel ha dovuto letteralmente precipitarsi a Mosca per poter negoziare con Putin, considerando la direzione verso cui il vento stava soffiando: le sanzioni sono controproducenti; l’economia ucraina è in caduta libera; i sicari di Kiev vengono sconfitti sul campo di battaglia. Porre un termine all’ossessiva espansione della NATO era un imperativo, assolutamente cruciale.

Come ha osservato Immanuel Wallerstein, Mosca sta perseguendo "una politica di attenzione. Pur non controllando integralmente gli autonomisti di Donetsk-Lugansk, la Russia sta comunque facendo in modo che questi non possano essere eliminati militarmente. La condizione russa per una pace vera si basa sull’impegno della NATO a che l'Ucraina non venga mai considerata un suo potenziale membro".

Così facendo la Merkel potrebbe aver disinnescato l’impulso dell'Amministrazione Obama alla militarizzazione di Kiev – ma solo per un attimo. Non ci sono prove, almeno fino ad ora, che l'Amministrazione Obama e le “cellule neo-con” ad essa incorporate abbiano finalmente ammesso che le autoproclamate “Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk” [DPR e LPR] siano essenzialmente "perse" per l'influenza di Kiev.

Hollande ha fornito alla Merkel una copertura perfetta. Era stato proprio Hollande ad aver pubblicamente sostenuto l'autonomia [federalizzazione] per il DPR e per la LPR. Ma sia la Merkel che Hollande ben sapevano che Kiev non l’avrebbe mai accettata [come del resto gran parte della popolazione del Donbass, che l’accetta alla sola condizione che possa essere un trampolino di lancio per una futura secessione, che consenta l’unione con la Russia].

La Merkel – almeno a livello di opinione pubblica tedesca – ha raggiunto il suo obiettivo, che era quello di emergere come l’autentica “vincitrice” di questa maratona ["La Cancelliera del mondo", ha tuonato il tabloid Bild]. Anche Putin è emerso come una sorta di vincitore – visto che la Merkel ha sostanzialmente rimaneggiato le proposte che egli stesso aveva fatto alcuni mesi fa.

Quindi sì, da qualunque angolo la guardiamo, questa è stata nella realtà una questione fra Mosca e Berlino. E’ facile capire chi è che, invece, è rimasto estremamente scontento, e che farà di tutto per boicottare l’accordo: Washington, Kiev, Londra, Varsavia e gli isterici Stati Baltici – “Aiuto! La Russia ci sta invadendo".

Da ultimo, ma non per questo meno importante, richiamiamo la vostra attenzione sul “monumentale convitato di pietra” di questa trattativa. Minsk 2.0 è stata condotta in assenza dell’”Impero del Caos” e dei suoi sempre più irrilevanti tirapiedi britannici.

Lentamente, ma inesorabilmente, l'opinione pubblica europea – e in particolare quella tedesca – si trova ad essere coinvolta in uno spostamento tettonico. L'ossessione dell’”Impero del Caos” per l’ulteriore militarizzazione di Kiev ha sconvolto milioni di persone, resuscitando lo spettro di una guerra ai confini orientali dell'Europa. Non solo in Germania, ma anche in Francia, Italia, Spagna etc. c’è una crescente contrarietà verso le politiche della NATO.

Anche al culmine della feroce campagna di demonizzazione della Russia, scatenata dalla quasi totalità dei corporate-media tedeschi, un sondaggio del “Deutschland Trend” ha rivelato che la maggior parte dei tedeschi sono contrari a che le truppe della Nato vengano dispiegate nell’Europa Orientale. E non meno del 49% preferirebbe, invece, che la Germania facesse da ponte tra Oriente e Occidente. La leadership di Pechino ne ha sicuramente preso atto.

E’ forte quindi la tentazione di salire sul treno della pace di Merkel/Hollande, con il cuore dell'Europa che finalmente esercita la sua sovranità, sfidando frontalmente l'”Impero del Caos”. Potrebbe anche essere l'embrione di una partnership franco-tedesca per la pace sia in Europa che nel resto del mondo, dal Medio Oriente all'Africa.

Tutto ciò si contrappone allo scenario che è stato concepito dalla NATO – con l'”Impero del Caos” che regna incontrastato su Europa, Medio Oriente ed Eurasia, con le potenze dell'Europa continentale, ed in particolare la Germania, la Francia e sì, anche la Russia, ridotte assolutamente ai margini.

Prima o poi i politici europei dovranno svegliarsi e prestare attenzione a quello che sta succedendo. L'idea di un partenariato paneuropeo tedesco-franco-russo, sia per la pace che per il commercio, è molto più popolare di quanto sostengano i fallimentari corporate-media.

Ora, però, tocca alla Germania darsi una regolata riguardo la Grecia. La scelta è dura. L'UE potrebbe imbarcarsi in una quadrupla recessione, con la BCE a distruggere ciò che resta della classe media europea.

Oppure la Germania, riflettendo il pensiero dei suoi capitani d'industria, potrebbe dire all'Unione Europea – inclusa la Troika – che la strada da percorrere è quella che porta le strategie commerciali e l’attenzione politica da Ovest verso Est.
Si potrebbe cominciare dal rigetto del Trattato TTIP, ideato dagli Stati Uniti, che poi non è che una specie di NATO commerciale. Questo sarà, dopo tutto, il secolo Eurasiatico, e il treno ha già lasciato la stazione.

Pepe Escobar

Fonte: http://rt.com/

Link: http://rt.com/op-edge/232087-merkel-ger ... e-ukraine/

13.02.2015

Traduzione per www.comedonchisciotte.org avura di FRANCO

http://www.comedonchisciotte.net/module ... e&sid=3902

Re: Ciao Grecia ciao

19/02/2015, 19:20

Gli Stati Uniti saranno pure "buffoni" ma tanto chi comanda è la Germania! Non dite niente ...? [^]

Re: Ciao Grecia ciao

20/02/2015, 10:57

da un articolo di Repubblica di oggi http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... o_s_o_no_a

Tsipras sa di poter contare sull'appoggio di Barack Obama che non vuol trasformare il problema finanziario della Grecia in un corto circuito geopolitico, con l'ombra della Russia di Vladimir Putin sullo sfondo.

Re: Ciao Grecia ciao

20/02/2015, 12:34

Ufologo 555 ha scritto:Gli Stati Uniti saranno pure "buffoni" ma tanto chi comanda è la Germania! Non dite niente ...? [^]


Infatti sono qulo e camicia...

Re: Ciao Grecia ciao

20/02/2015, 14:20

rico61 ha scritto:da un articolo di Repubblica di oggi http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... o_s_o_no_a

Tsipras sa di poter contare sull'appoggio di Barack Obama che non vuol trasformare il problema finanziario della Grecia in un corto circuito geopolitico, con l'ombra della Russia di Vladimir Putin sullo sfondo.

Come a dire....... "non ce ne frega una mazza di come e perchè la Grecia possa salvarsi le chiappe.
L'importante è che si faccia, semmai, prestare i soldi dall'FMI... e NON da Putin........."
[:302]

Re: Ciao Grecia ciao

20/02/2015, 15:05

La lettera di Varoufakis alla Troika, in italiano.

Ecco il testo della lettera inviata dalla Grecia all’Eurogruppo, tradotto in italiano, con le loro richieste che hanno spaccato la Germania.

Yanis-Varoufakis-Volfgang-Schauble.jpg


Pubblicato 19 febbraio 2015 - 21.53 - Da Claudio Messora
Atene, 18 febbraio 2015

http://www.byoblu.com/post/minipost/la- ... n-italiano


Caro Presidente dell’Eurogruppo,

negli ultimi 5 anni, il popolo greco ha sostenuto sforzi considerevoli per compiere aggiustamenti economici. Il nuovo Governo si impegna in un processo di riforme più ampio e profondo, con l’obiettivo di migliorare stabilmente la crescita e le prospettive di impiego, raggiungendo la sostenibilità del debito e la stabilità finanziaria, migliorando l’equità sociale e mitigando i significativi costi sociali della crisi in corso.
Le autorità greche riconoscono che le procedure concordate con i governi precedenti sono state interrotte dalle recenti elezioni politiche e presidenziali e che, come risultato, molti degli accordi tecnici sono stati invalidati. Le autorità greche onorano le obbligazioni finanziarie della Grecia con tutti i suoi creditori, così come confermano la nostra intenzione di cooperare con i nostri partner allo scopo di evitare gli impedimenti tecnici nel contesto del Master Facility Agreement che noi riconosciamo come vincolante nei suoi contenuti procedurali e finanziari.

In questo contesto, le autorità greche richiedono ora l’estensione del Master Finanancial Assistance Facility Agreement per un periodo di sei mesi a partire dalla sua scadenza, durante il quale procederemo congiuntamente, facendo l’uso migliore della flessibilità contenuta in tale accordo, fino alla sua conclusione positiva, e procederemo alla revisione sulla base delle proposte, da un lato, del Governo greco e, dall’altro, delle istituzioni.

L’obiettivo dell’estensione richiesta di sei mesi sulla durata dell’accordo è:

(a) concordare i termini finanziari e amministrativi mutualmente accettabili la cui implementazione, in collaborazione con le istituzioni, stabilizzerà la posizione fiscale della Grecia, ragiungerà un appropriato surplus fiscale, garantirà la stabilità del debito e aiuterà nel raggiungimento di target fiscali del 2015 che tengano in considerazione la situazione economica attuale;
(b) assicurare, lavorando congiuntamente con i partner europei e internazionali, che qualunque nuova misura sia totalmente finanziata, evitando azioni unilaterali che minerebbero alla base il raggiungimento degli obiettivi fiscali, la ripresa dell’economia e la stabilità finanziaria;
(c) permettere alla Banca Centrale Europea di reintrodurre l’esenzione in accordo con le sue procedure e i suoi regolamenti;
(d) estendere la disponibilità dei bond EFSF detenuti dal fondo di stabilità finanziaria ellenica (HFSF) per la durata dell’accordo;
(e) iniziare un lavoro tra le squadre tecniche su un possibile nuovo contratto di ripresa e crescita che le autorità greche immaginano tra la Grecia, l’Europa e il Fondo Monetario Internazionale che potrebbe seguire l’accordo corrente;
(f) concordare la supervisione del quadro composto dall’Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea e, nello stesso spirito, con il Fondo Monetario Internazionale per la durata dell’estensione dell’accordo;
(g) discutere gli strumenti per rendere esecutiva la decisione dell’Eurogruppo del novembre 2012 circa possibili ulteriori misure di debito e l’assistenza alla sua implementazione dopo il completamento dell’estensione dell’accordo come parte del contratto che seguirà.

Con con questi obiettivi in mente, il Governo greco esprime la sua determinazione a cooperare strettamente con le istituzioni dell’Unione Europea e con il Fondo Monetario Internazionale al fine di:

(a) raggiungere la stabilità fiscale e finanziaria e (b) mettere in grado il Governo greco di introdurre le sostanziali, lungimiranti riforme necessarie a ristabilire gli standard di vita di milioni di cittadini greci attraverso una crescita economica sostenibile, un impiego redditizio e la coesione sociale.

Sinceramente,

Yanis Varoufakis
Ministro delle Finanze
Repubblica Greca

Re: Ciao Grecia ciao

20/02/2015, 16:38

Thethirdeye ha scritto:
La lettera di Varoufakis alla Troika, in italiano.

Ecco il testo della lettera inviata dalla Grecia all’Eurogruppo, tradotto in italiano, con le loro richieste che hanno spaccato la Germania.

Yanis-Varoufakis-Volfgang-Schauble.jpg


Pubblicato 19 febbraio 2015 - 21.53 - Da Claudio Messora
Atene, 18 febbraio 2015

http://www.byoblu.com/post/minipost/la- ... n-italiano


Caro Presidente dell’Eurogruppo,

negli ultimi 5 anni, il popolo greco ha sostenuto sforzi considerevoli per compiere aggiustamenti economici. Il nuovo Governo si impegna in un processo di riforme più ampio e profondo, con l’obiettivo di migliorare stabilmente la crescita e le prospettive di impiego, raggiungendo la sostenibilità del debito e la stabilità finanziaria, migliorando l’equità sociale e mitigando i significativi costi sociali della crisi in corso.
Le autorità greche riconoscono che le procedure concordate con i governi precedenti sono state interrotte dalle recenti elezioni politiche e presidenziali e che, come risultato, molti degli accordi tecnici sono stati invalidati. Le autorità greche onorano le obbligazioni finanziarie della Grecia con tutti i suoi creditori, così come confermano la nostra intenzione di cooperare con i nostri partner allo scopo di evitare gli impedimenti tecnici nel contesto del Master Facility Agreement che noi riconosciamo come vincolante nei suoi contenuti procedurali e finanziari.

In questo contesto, le autorità greche richiedono ora l’estensione del Master Finanancial Assistance Facility Agreement per un periodo di sei mesi a partire dalla sua scadenza, durante il quale procederemo congiuntamente, facendo l’uso migliore della flessibilità contenuta in tale accordo, fino alla sua conclusione positiva, e procederemo alla revisione sulla base delle proposte, da un lato, del Governo greco e, dall’altro, delle istituzioni.

L’obiettivo dell’estensione richiesta di sei mesi sulla durata dell’accordo è:

(a) concordare i termini finanziari e amministrativi mutualmente accettabili la cui implementazione, in collaborazione con le istituzioni, stabilizzerà la posizione fiscale della Grecia, ragiungerà un appropriato surplus fiscale, garantirà la stabilità del debito e aiuterà nel raggiungimento di target fiscali del 2015 che tengano in considerazione la situazione economica attuale;
(b) assicurare, lavorando congiuntamente con i partner europei e internazionali, che qualunque nuova misura sia totalmente finanziata, evitando azioni unilaterali che minerebbero alla base il raggiungimento degli obiettivi fiscali, la ripresa dell’economia e la stabilità finanziaria;
(c) permettere alla Banca Centrale Europea di reintrodurre l’esenzione in accordo con le sue procedure e i suoi regolamenti;
(d) estendere la disponibilità dei bond EFSF detenuti dal fondo di stabilità finanziaria ellenica (HFSF) per la durata dell’accordo;
(e) iniziare un lavoro tra le squadre tecniche su un possibile nuovo contratto di ripresa e crescita che le autorità greche immaginano tra la Grecia, l’Europa e il Fondo Monetario Internazionale che potrebbe seguire l’accordo corrente;
(f) concordare la supervisione del quadro composto dall’Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea e, nello stesso spirito, con il Fondo Monetario Internazionale per la durata dell’estensione dell’accordo;
(g) discutere gli strumenti per rendere esecutiva la decisione dell’Eurogruppo del novembre 2012 circa possibili ulteriori misure di debito e l’assistenza alla sua implementazione dopo il completamento dell’estensione dell’accordo come parte del contratto che seguirà.

Con con questi obiettivi in mente, il Governo greco esprime la sua determinazione a cooperare strettamente con le istituzioni dell’Unione Europea e con il Fondo Monetario Internazionale al fine di:

(a) raggiungere la stabilità fiscale e finanziaria e (b) mettere in grado il Governo greco di introdurre le sostanziali, lungimiranti riforme necessarie a ristabilire gli standard di vita di milioni di cittadini greci attraverso una crescita economica sostenibile, un impiego redditizio e la coesione sociale.

Sinceramente,

Yanis Varoufakis
Ministro delle Finanze
Repubblica Greca


sono gli ultimi 3 concetti
che hanno mandato fuori di testa scheuble..

il resto era piuttosto standard..

Re: Ciao Grecia ciao

20/02/2015, 19:32

Da quello che ho capito di questa crisi, non è che agli eurobanchieri del crimine interessa prioritariamente il pagamento del debito, ma dietro questa facciata vogliono austerità che metta in condizione governi e popolazione di non pagarlo (vedi aziende in difficoltà, disoccupazione e meno entrate fiscali). Quelli mirano a prendersi interi paesi in liquidazione. Il debito è la loro arma che di proposito lo fanno aumentare imponendo miseria per tutti.

Re: Ciao Grecia ciao

21/02/2015, 16:25

DI GEORGIOS
comedonchisciotte.org

Il tempo storico in Grecia scorre in una forma altamente condensata. Ciò che in condizioni “normali” richiederebbe dei mesi o degli anni per accadere, oggi, in Grecia, e' forse questione di giorni o addirittura di ore.

Il governo di Tsipras, dopo alcune mosse iniziali che davano l'impressione, largamente aspettata dai greci, di andare contro l'establishment europeo, ha cominciato una sterzata su tutti i fronti.

Non si parla più di un ripudio, sia pure parziale, del debito, ma di una proroga di qualche mese del contratto di prestito. Un “ponte” come dice il giocoliere dell'economia, il “marxista casual che in verità vuole salvare l'Europa dalle sue tendenze autolesionistiche” ossia il ministro Varoufakis. Eppure, all'interno del paese si continua a proclamare che “il tempo dei memoranda e' finito”.


Come si possono conciliare le due cose? Come e' possibile parlare di acqua senza dire H2O? Misteri dell'economia. Si sa che i memoranda sono la conseguenza diretta del contratto di prestito con il quale la Grecia, grazie ai venduti della maggioranza ma anche con la complicità (o, nel caso migliore, l'inerzia) dell'opposizione del 2010, ha volontariamente rinunciato al suo diritto (riconosciuto internazionalmente) di esercitare la propria sovranità nazionale in materia di debito. Insomma, dire contratto di prestito equivale a dire memorandum (che e' la sua applicazione pratica) e viceversa.

Ma qui si fa un gran parlare della fine della troika e dei memoranda. E Schauble non ha certo perso l'occasione per esprimere una volta ancora la sua stima verso i greci: “Se non vogliono più parlare di troika e di memoranda, questo e' qualcosa che si può risolvere. L'importante e' che il programma vada avanti”.

La cosa che sembra strana però e' che malgrado Tsipras e Varoufakis:

1) abbiano accettato tutto in cambio di questa trovata del “ponte” che, indebitando ulteriormente il paese, non cambia niente alla finanziaria del precedente governo e alla sua realizzazione ma che, sperano, permetta, previa manipolazione mediatica, di salvare la faccia al governo che “avrebbe ottenuto un grande successo ai negoziati”, e

2) abbiano promesso che non ci sarebbe stata nessuna azione unilaterale senza l'approvazione dei nostri “partners”,

la tedesca ha puntato i piedi e tramite il famigerato Dijsselbloem ha fatto cinicamente capire che la Grecia ha tempo fino a Venerdì 20/2. Dopo, c'è solo il diluvio universale.

Pare che questa casta di ariani che comanda l'Europa non si accontenta più di governanti succubi ma vuole avere ai propri piedi popoli interi. I greci devono pentirsi di aver eletto un governo che non rientrava nei piani e ora e' preteso da loro un atto di sottomissione massiccia e completa. In altre parole il sadismo e' una parte importante della politica internazionale in casi del genere.

Certo, per cosi come sono messe le cose, non solo in Grecia, si può più semplicemente affermare che ora, esaurite le condizioni dei contratti sociali o dei metodi di consenso comprato (tramite programmi di concessioni, finanziamenti, sussidi o anche favoreggiamenti) verso alcune classi sociali, il capitale mostra la sua vera e feroce faccia. E non si parla delle intenzioni di alcune menti malate, ma della vera natura del capitale finanziario il quale pretende un estratto conto in continuo aumento qualsiasi fosse il prezzo da pagare: dalla tratta degli schiavi moderni fino alle guerre che ormai stanno approdando nel cuore dell'Europa. Gli ultimi episodi in Belgio, Francia e Danimarca non sono casuali.

Tutto va in liquidazione per servire l'avidità innata del capitale. Non esistono più nazioni e paesi. Solo dei terreni in svendita e a tale scopo bisogna sbarazzarsi dei nativi o eliminandoli o trasformandoli in nomadi. Il sadismo non e' una scelta ma una conseguenza logica in un processo del genere.

Tornando a SYRIZA, l'altro ieri e' stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica. Si chiama Prokòpis Pavlòpoulos, per gli amici “Pakis”, ed e' un politico del partito di destra Nuova Democrazia, cioè lo stesso dell'ex premier Samaràs. Si tratta però dello stretto collaboratore di Kostas Karamanlìs, primo ministro anche lui alcuni anni fa e predecessore di Samaràs alla guida del partito.

Pavlòpoulos e' il classico esempio del travestimento politico: Ha sempre criticato i memoranda che poi però ha sempre e puntualmente votato. Di professione costituzionalista, esiste una sua intervista nella quale dichiara che ha dovuto votare in senso anticostituzionale perché... non esisteva altro modo per salvare la Costituzione. La sua elezione e' stata una vera doccia fredda per i greci che hanno espresso in molte circostanze il proprio dissenso e disappunto. Come mai questa scelta di Tsipras in pieno contrasto con il sentimento popolare?

L'unica spiegazione possibile e' che si profila un'alleanza tra la parte maggioritaria e condiscendente verso la troika di SYRIZA e la parte “democratica” di Nuova Democrazia di Karamanlìs: un vero e proprio governo di “salvezza nazionale”. Questo a sua volta implica la scissione di ambedue i partiti: Fuori dal SYRIZA i patrioti “impenitenti” e fuori dalla Nuova Democrazia i fascisti (questi non virgolettati) di Samaràs.

Un clima surreale quello greco. Una finta televisione di stato (NERIT) ancora in mano a Samaràs che continua a trattare SYRIZA come se fosse l'opposizione e SYRIZA che non fa niente per ristabilire la legalità nell'informazione: gli ex lavoratori della ERT, la vera televisione di stato licenziati 2 anni fa, trasmettono in condizioni di clandestinità per radio da uno stabilimento di fortuna proprio difronte al palazzo radiotelevisivo di Aghìa Paraskevì, sede dell'illegale NERIT. E sono ormai passati 25 giorni dalla vittoria elettorale di SYRIZA.

Ma la parte migliore e' questa: I greci, sia pure disinformati, sia pure disorientati, sia pure “stin kosmàra tus” come si dice qua (che si trovano in un loro proprio mondo paradossale e grossolano ma fortemente provocatorio e sardonico) guardano le prestazioni (comiche per una persona competente) di Varoufakis, ci credono e se la godono un mondo: “Ma che vadano a... questi cavolo di Tedeschi!” dicono. Un effetto collaterale del tutto inaspettato.

E' il punto in cui gli eurocrati non hanno fatto bene i calcoli. Non li avevano fatti bene neanche durante la prima occupazione come per esempio quando morì Kostìs Palamàs, un nostro grandissimo poeta, improvvisamente, davanti ai loro occhi sbalorditi, le strade di Atene occupata sono state inondate da una marea di gente.

Non conoscono la mentalità di questo popolo. Tsipras e Varoufakis la conoscono bene e cercano di avvertirli, ma, si sa, i sadici sono anche dei prepotenti.

Meglio cosi, perché ride bene chi ride per ultimo.

Georgios

Fonte: www.comedonchisciotte.org

ho la sensazione che dopo tante belle parole,nei fatti abbia fatto una sostanziale virata,avendo la possibilita' dell'aiuto russo,era opportuno che portasse avanti i suoi proclami,non vorrei che fosse la persona che la bce desiderasse,x portare avanti il suo progetto,....spero di sbagliarmi [:294] [:294]

Re: Ciao Grecia ciao

21/02/2015, 20:13

.. Anche la Grecia è stata "assimilata"!
Tsipras è come renzi: un DEM ... Chiacchiera e si riamngia tutto ... "Alba D'orata" dovevano votare! [:292]

Re: Ciao Grecia ciao

21/02/2015, 20:17

Ufologo 555 ha scritto:.. Anche la Grecia è stata "assimilata"!
Tsipras è come renzi: un DEM ... Chiacchiera e si riamngia tutto ... "Alba D'orata" dovevano votare! [:292]


,,,ai poteri economici serviva una faccia diversa x portare a buon fine i loro piani,e vedendo l'evolversi della situazione,i greci ci sono cascati............... [:288] [:288]

Re: Ciao Grecia ciao

21/02/2015, 20:35

(Non capiscono che le sx portano tasse e fame ... Ora impareranno) [^]
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