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MessaggioInviato: 09/11/2014, 23:06 
Cita:
shighella ha scritto:


La conoscenza vi renderà liberi..(cit Giovanni)


... Conoscerete la Verità e la Verità vi renderà liberi...

A quale Verità si riferiva Giovanni ne abbiamo discusso proprio passeggiando per le vie di Roma eh Shighella?!?!

[;)]

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Bèh, di certo non siamo creduloni (come molte volte lo siete voi: 21 Dicembre 2012 DOCET!)


Per cercare ora di tornare in topic ricordo a tutti che, coloro i quali avevano ben interpretato il significato del 21 Dicembre 2012 e della profezia maya raccontano di questa data come della fine di un ciclo e l'inizio di uno nuovo e non la "fine del mondo" in assoluto.

Un nuovo ciclo caratterizzato dalla presa di consapevolezza delle persone. Un processo lento, ma inesorabile che, di fatto, è effettivamente iniziato.

Ergo il 21 Dicembre 2012 corrisponde ESATTAMENTE a ciò che realmente rappresentava. Una sorta di "passaggio di mano" tra i Player, in questo millenario teatro (o gioco di ruolo) di cui più o meno inconsapevolmente facciamo parte.


Ultima modifica di Atlanticus81 il 09/11/2014, 23:12, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/11/2014, 21:35 
Sembra una bufala, ma ad ogni modo ritengo quanto segue utile alla discussione del presente thread.

Cita:
CLAMOROSO! Commando ruba L'ARCA SACRA in Etiopia!

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Era prevedibile, gentili Lettori, che prima o poi avremmo sentito parlare dell'Arca dell'Alleanza, visto che per la costruzione del terzo Tempio di Gerusalemme è assolutamente indispensabile. Questa notizia, dunque, sancisce ancor più il precipitare dei tempi e l'avverarsi inesorabile del disegno sionista che stiamo vivendo.

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Il Patriarca della Chiesa Etiope Tewahedo, l'Abuna Mathias

Denunciato il furto dell'Arca dell'Alleanza dalle Autorità della Chiesa Copta

Il Patriarca della Chiesa ortodossa d'Etiopia Tewahedo, Sua Santità Abuna Mathias, ha annunciato questa mattina che il tesoro biblico più pregiato al mondo, l'Arca dell'Alleanza, è stato sottratto e asportato ieri sera dai sotterranei della Chiesa di Nostra Signora Maria di Sion.

I guardiani dell'Urna Antica sarebbero stati indotti al sonno con l'uso di armi chimiche, prima che i ladri entrassero nella cripta per rubare il prezioso oggetto sacro.

L'operazione criminale, come riportato, sarebbe stata eseguita per mezzo di un gruppo costituito da un minimo di dodici fino a sedici professionisti altamente qualificati che è giunto a bordo di due elicotteri militari neri.

I velivoli sono atterrati a meno di 500 metri di distanza dal loro obbiettivo e si presume che siano arrivati da Oriente.

Gli uomini indossavano uniformi nere di stile militare e sembravano muoversi come un'unità ben coordinata dell'esercito. Erano dotati di apparecchiature per la visione notturna e armati con armi di grosso calibro che davano loro un vantaggio incredibile rispetto alle forze di sicurezza locali.

Infatti, la protezione dell'Arca era stata lasciata ad un gruppo di volontari non addestrati, dal momento che l'antica struttura sacra avrebbe dovuto proteggere se stessa da persone con intenzioni impure. Per questo motivo la Chiesa non ha ritenuto di applicare una maggiore sicurezza.

Così, le undici guardie e i volontari armati di Kalašnikov presenti sul luogo per difendere l'Arca sono stati neutralizzati dai criminali con alcune granate ad alta tecnologia, che hanno rilasciato un tipo di gas soporifero raro a base di oppio.

Poi, i predatori si sono dedicati ad un lavoro molto faticoso, utilizzando martelli pneumatici ed esplosivi per allargare i corridoi in diversi cunicoli all'interno delle catacombe conducenti all'Arca, per poter rimuovere la grande cassa dalla sua volta sotterranea.

L'intera operazione è stata portata a termine in meno di un'ora, un tempo incredibilmente breve considerando il numero di ostacoli da superare. Questa incredibile efficienza suggerisce che i ladri si fossero ripetutamente esercitati, preparandosi con cura alla gravissima sottrazione.

Sul luogo questa mattina, sono rimasti visibili soltanto pochi segni del reato ma un'enormità di danni è stata riportata all'interno delle catacombe sotto l'edificio.

Da lungo tempo la Chiesa ortodossa etiope afferma di detenere l'Arca dell'Alleanza, ma solo da pochi anni si è venuto a sapere che è conservata in una cappella della piccola città di Axum, negli altopiani settentrionali del paese.

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Axum: Chiesa di Santa Maria di Sion, dov'era custodita l'Arca dell'Alleanza.

Il Clero locale sostiene pure che il suo arrivo in Etiopia risale a quasi 3.000 anni fa, e che è stata custodita da una sequela di monaci vergini ai quali, una volta ricevuta l'Unzione, è fatto divieto di uscire all'esterno della Chiesa fino alla loro dipartita.

A nessuno, tranne ai guardiani, è stato mai permesso di vedere l'Arca, nemmeno al Patriarca in persona.

La storia relativa è raccontata nel Kebra Negast (in lingua Ge'ez, Gloria dei Re), che racconta la cronaca dell'avvicendarsi in Etiopia della sua stirpe regale. (Che troverete di seguito ampiamente descritta in un interessante articolo di Enrico Baccarini; ndt).

La scomparsa dell'Arca è certamente una notizia drammatica per la Chiesa Ortodossa Etiope, dato che parecchio del suo prestigio è derivato dal possesso della reliquia e molti dei suoi rituali sono stati incentrati su di essa.

Il Patriarca, Sua Santità Abuna Mathias, era visibilmente emozionato quando ha fatto l'annuncio ai molti giornalisti e ai fedeli presenti alla conferenza stampa, che sono scoppiati in lacrime nel momento in cui hanno ricevuto la notizia.

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L'antico libro sacro agli Etiopi, il Kebra Negast

L'Arca in Etiopia

Nel 1992 lo scrittore Graham Hancock diede alle stampe un testo estremamente sconcertante in cui, dopo anni di ricerche ed indagini sul campo, fece conoscere al mondo occidentale una tradizione etiope cui pochi sembravano aver riservato il dovuto interesse.

Diventato ben presto un best seller internazionale, il volume di Hancock si basava su una credenza etiope molto antica e codificata all'interno di uno dei libri più sacri per questo popolo, il Kebra Negast.

Vi si narra di come l'Arca fosse stata trasportata da Gerusalemme in Etiopia dal figlio avuto segretamente tra la regina di Saba, Makeda, e re Salomone conosciuto come Menelik.

Il Kebra Nagast, fece la sua prima comparsa verso gli inizi del XIV secolo e narra di come Menelik avesse sottratto l'Arca dal Tempio di suo padre, favorito da un complotto religioso con alcuni ebrei ribelli.

L'approdo finale della Reliquia sarebbe stata la città di Axum ove nei secoli sarebbe stata custodita e dove sarebbe ancora oggi (se non fosse stata rubata; ndr), proprio nella chiesa di Santa Maria di Sion.

Gli ebrei etiopi, ovvero i falascià di Menelik, sarebbero così diventati gli eterni custodi del simbolo tangibile del Patto dell'Alleanza tra Dio e Mosè.

Tre professori universitari italiani: Giuseppe Infranca, dell'università di Reggio Calabria, l'architetto Paolo Alberto Rossi, del politecnico di Milano e il direttore del CNR per le tecnologie applicate ai beni culturali Vincenzo Francaviglia sono stati fra i pochi privilegiati nella storia etiope e nel mondo, a riuscire a vedere l'Arca Santa.

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L'Arch. Giuseppe Claudio Infranca intervistato al TG2

Giuseppe Infranca scrive:

Cita:
"Nel 1990 ci trovavamo ad Axum per un invito ufficiale del governo etiope e, dopo una serie di cerimonie, venne organizzato un incontro con l'Abuna, la massima autorità religiosa.

Questi ci ricevette con i paramenti solenni e ci condusse a visitare l'antica Chiesa cristiana di Santa Maria di Sion ad Axum, un Santuario costruito nel Seicento dall'imperatore Fasiladas. Dietro l'altare maggiore, protetta da un baldacchino di velluto rosso con ricami, c'era l'Arca.

Il Patriarca non voleva affatto mostrarcela, ma un giovane chierico aprì la tenda e noi potemmo vedere una cassa di legno scuro, lunga un metro e alta sessanta centimetri, con il tetto a doppio spiovente.

Non c'erano più le lamine d'oro e la superficie stessa appariva deteriorata. Appena l'alto Prelato si accorse che stavamo osservando l'Arca, rimproverò aspramente il chierico, ordinandogli di abbassare immediatamente la tenda."

La religione copta non permette infatti a nessuno, se non a colui che viene incaricato a vita di custodirla, di poter vedere l'Arca. Si narra che allo stesso Negus Hailé Selassié fosse stato opposto un secco rifiuto quando avesse espresso il grande desiderio di vedere l'Arca.

L'ipotesi formulata da Hancock dimostrerebbe come essa fosse stata trasferita inizialmente dalla Palestina all'isola Elefantina, in Egitto (ove nel secolo scorso venne portata alla luce una struttura del tutto simile all'antico tempio salomonico), per poi passare dal Sudan ed infine arrivare in Etiopia sulle rive del lago Tana.

Recenti spedizioni hanno attestato come in questo lago, che si trova a circa duemila metri d'altezza, esistano antiche tradizioni che confermano il passaggio e la permanenza di una cassa di legno che la leggenda vorrebbe identificare con l'Arca di Israele.

Nei primi anni del nuovo millennio sono state avanzate diverse critiche alla versione etiope dell'Arca per convalidarne le antiche pretese dinastiche e religiose.

Contestazioni di tipo prettamente storico e fideistico che vedrebbero nel Kebra Nagast uno strumento di legittimazione dopo l'antico scisma venutosi a creare tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa.

È stato stimolante, oltre che curioso, venire a conoscenza dallo scrittore Jeffrey Grant di una conversazione da lui avuta con il principe etiope Stephen Menghésa, pronipote dell'imperatore Hailé Selassié.

Nel corso di questa, parlando proprio dell'Arca conservata in Etiopia, Menghésa ha rivelato come durante la proclamazione dello stato di Israele, nel 1948, molti falascià etiopi ebbero modo di discutere con le autorità israeliane per il ritorno dell'Arca in Israele al fine di poter iniziare a costruire il Terzo Tempio ebraico.

Se per ora quest'ultimo progetto pare essere stato accantonato, non sappiamo se l'Arca etiope sia stata realmente restituita ad Israele oppure se si trovi ancora in Etiopia. (Ma dagli ultimi avvenimenti, si può arguire che con tutta probabilità i sionisti se ne siano impadroniti a forza, proprio per questo motivo; ndt).

La presenza a tutt'oggi del Monaco preposto entro il recinto della Chiesa di Santa Maria di Sion sembra però farci escludere anche questa ipotesi. L'accesso alla cripta ed alla conseguente visione dell'Arca è infatti consentito soltanto ad un Consacrato per generazione."


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L'Arca dell'Alleanza e la Costruzione del Terzo Tempio

"L'antico tramando biblico veterotestamentario introduce, con la figura di Mosé, una delle tradizioni e delle vestigia più affascinanti che la storia umana abbia mai conosciuto, l'Arca dell'Alleanza.

Numerosi sono stati gli aggettivi con cui le tre principali religioni monoteistiche del nostro Pianeta hanno cercato di definire questo sacro contenitore; ricettacolo per sante reliquie, strumento di potenza divina, mezzo per parlare con Yahweh ma anche arma temibile in grado di scagliare fulmini e saette.

Tutte definizioni però che non rendono merito alla potenza e allo splendore che questo manufatto suscitò, e sembra ancora risvegliare, intorno a sé.

Attraverso l'aura misteriosa da esso promanata e le importanti valenze religiose e politiche ad esso attribuite, la casa regnante di Davide quanto la casta sacerdotale levitica furono in un certo senso legittimate nella loro storia, nelle loro conquiste e nel loro potere.

Simbolo della forza regale e della successione sacerdotale, l'Arca dell'Alleanza assunse entro il proprio mistero tutta la coscienza del popolo ebraico imprimendogli quella forza e quello slancio che gli consentirono di padroneggiare oltre mille anni di storia.

Sarà proprio quando questo misterioso emblema sembrerà scomparire dalla Città Santa che inizierà il lento declino del Popolo Eletto che vedrà la sua definitiva disfatta nella ignominiosa diaspora israelitica dei secoli successivi.

Da oltre duemila anni il mito dell'Arca è stato sostenuto da ogni tipo di informazione e leggenda concepibile dalla mente umana. Decine le sue peregrinazioni, centinaia i luoghi in cui sarebbe stata o parrebbe custodita.

Un filo comune sembra però legare questa sacra reliquia con il popolo di Israele e soprattutto con storie che nei secoli hanno segnato lo sviluppo dell'Umanità.

Il primo riferimento che compare nella Bibbia sull'Arca Santa si trova in Esodo 25:10-22 quando il Dio di Mosè (chiamato anche El Shaddai, il Dio Onnipotente) trasmise al Patriarca le "conoscenze" per la costruzione del sacro cofano.

"Farai un'Arca di legno d'acacia e la rivestirai d'oro puro. E dentro vi porrai la Testimonianza che io ti darò", queste le parole con cui il Signore Yahweh si rivolse a Mosé sul Sinai.

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L'Arca venne costruita da Bezaleel, artigiano israelita, in legno di acacia (anche se generalmente nella versione dei Settanta si parla genericamente di "legno incorruttibile") e rivestita internamente ed esternamente di oro zecchino, il tutto seguendo i rigorosi dettami rivelati da Dio a Mosé.

Le sue dimensioni sono ancora oggi fonte di accese discussioni, in riferimento soprattutto ai differenti valori che si è dato all'unità di misura utilizzata, il cubito.

Considerando il valore standard che gli viene oggi attribuito, circa 46 cm, si può stimare che il sacro contenitore fosse di 113x68x68 cm. ma, essendo il cubito un'unità di misura estremamente variabile, si può supporre una dimensione massima di 140x84x84 cm.

In entrambi i casi esiste comunque un rapporto fondamentale fra l'altezza, la lunghezza e la larghezza che risulta essere sempre di 1:1,1666 ovvero, all'incirca, il valore della sezione aurea.

Dopo innumerevoli peregrinazioni e spostamenti, l'Arca venne definitivamente condotta da re David a Gerusalemme attorno al 968 a.C. e posta successivamente da Salomone, antecedentemente alla costruzione del Primo Tempio, all'interno del proprio palazzo reale.

Sarà proprio attraverso la figura e l'operato di questo sovrano illuminato ante litteram, che le ataviche credenze e gli antichi valori ebraici ritroveranno un rinnovato splendore.

L'Arca non costituì solo uno strumento di potere religioso e regale per l'ebraismo di un tempo ma venne impiegata anche come arma di fondamentale importanza nell'iniziale lotta israelitica contro le popolazioni autoctone dell'antica Terra promessa.

Essa si è trasformata quindi da sacro forziere a Simbolo del Popolo Eletto, a testimonianza della sua potenza e a monito per i suoi nemici.

L'Arca Santa, in un momento imprecisato della storia ebraica, sembrò però sparire dal suo antico luogo di riposo lasciando dietro di sé indizi minimi sulla sua destinazione finale.

In svariate occasioni, la storia ci racconta che il primo Tempio fu saccheggiato da popoli invasori e da nemici.

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Gli egiziani, capeggiati dal faraone Soshena I, avevano esteso nel 925 a.C. le loro incursioni a Gerusalemme, come anche il re Gioas di Israele nel 797 a.C., mentre gli eserciti babilonesi e le armate caldee avevano depredato la città nel 621 a.C.

L'ultimo dato che ci viene fornito dalle tradizioni storiche ci permette di sapere che nel 516 a.C., periodo del prefetto Zorobabel, l'Arca era ormai scomparsa da diversi decenni.

Successivamente sarà la tradizione cabalistica ed esoterica che si innesterà all'interno dell'eterna sua ricerca, lasciando dietro di sé echi di un antico potere e di una conoscenza ritenuta perduta.

Gli stessi Cavalieri Templari effettuarono scavi sotto la spianata del Tempio, nel corso della loro prima permanenza a Gerusalemme, ricercando un antico segreto o forse proprio la stessa Arca.

Più recentemente i rabbini israeliani Shlomo Goren e Jehuda Ghez, durante un sopralluogo effettuato nel 1981 attraverso i tunnel sotterranei del Monte Moriah, affermarono di essere arrivati nelle vicinanze di una cripta in cui, secondo loro, avrebbe potuto essere conservata l'Arca.

Goren affermò: "Basterebbe scavare in corrispondenza della sua antica collocazione. Purtroppo però adesso in quella zona sorge la spianata delle moschee islamiche di Gerusalemme e le autorità religiose preferiscono evitare qualsiasi scavo archeologico per evitare attriti con i musulmani...".

Secoli di storia e decine di documenti ci narrano di come la stessa montagna fosse costellata da ricoveri segreti e volte inaccessibili fatte costruire appositamente per proteggere i sacri tesori del Tempio di Israele.

Maimonide (1135-1204) nella sua Mishneh Torah e Jehudah Ha Levi nel suo Khuzari narrano di come tali strutture fossero state volute direttamente da Salomone durante la costruzione del Tempio.

"Nel secondo Tempio - scrisse Jehudah Ha Levi - fu posta una pavimentazione di pietra nel luogo in cui doveva essere l'Arca, e fu celata dietro una cortina, poiché i sacerdoti sapevano che era stata sepolta in quel luogo".

Maimonide afferma invece che "C'era una pietra presso il muro occidentale del Santuario interno su cui era postata l'Arca. Davanti ad essa c'era l'Urna contenente le Tavole della Legge con i 10 Comandamenti, la manna ed il bastone di Aronne.

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Quando costruì il Tempio, Salomone sapeva che sarebbe stato destinato alla distruzione, perciò predispose anche delle stanze segrete in cui l'Arca avrebbe potuto essere nascosta, in cunicoli profondi e tortuosi".

Come testimoniano le documentazioni, i locali si potrebbero trovare nei sotterranei dell'antico Tempio salomonico non ancora rinvenuti e utilizzati in tempo di guerra e di ostilità.

Recenti rilevazioni effettuate attraverso strumenti come il georadar hanno confermato questi resoconti storici identificando, ad esempio, nei pressi del cancello di Hulda, una grande camera sotterranea artificiale mai scoperta e conosciuta prima.

Attualmente, purtroppo, l'eterno conflitto fra israeliani e palestinesi, associato a prescrizioni millenarie di tipo religioso, impediscono scavi o rilievi archeologici in loco.

L'Arca era uno strumento tanto potente e tanto enigmatico da essere mostrato in pubblico solo in casi eccezionali e nessuno, se non il Sommo Sacerdote levita, per la legge religiosa ebraica poteva entrare nel Sancta Sanctorum - il Santo dei Santi - nella parte interna del Tempio, per officiare i riti e comunicare con Yahweh.

Abbiamo accennato precedentemente come l'Arca non costituisse soltanto il Simbolo del potere religioso israelita ma fosse considerata a tutti gli effetti un'arma micidiale contro coloro che, nemici o amici, vi si trovassero davanti.

Proprio a causa di tale potenza solo il Sommo Sacerdote poteva, indossando dei paramenti sacri particolari, entrare ove era custodita durante le celebrazioni.

Tutto l'Antico Testamento è pervaso da questa percezione di paura e timore reverenziale verso l'Arca, considerata come la manifestazione vivente e terrena del Potere Divino.

Gli stessi Filistei furono consci di questo Potere quando riuscirono a prenderne possesso e a trasferirla nella città di Asdod.

La sua presenza, o forse l'incapacità di "saperla utilizzare", avevano attirato su questo popolo enormi disgrazie e desolazioni al punto tale che, dopo prostranti perdite, i Filistei avevano deciso di restituirla ai Leviti nella città di Beth-Shemesh.

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L'Arca predata dai Filistei

La sua Potenza non risparmiò nemmeno lo stesso popolo ebraico, e al riguardo l'Antico Testamento ci ricorda la storia di Uzzia, che afferrò l'Arca con le mani durante il suo trasporto nella Città Santa nel tentativo di impedire che si rovesciasse a causa del dondolare del carro su cui era trasportata.

Il premuroso gesto ebbe la ripercussione che segue: "...l'ira del Signore si accese contro Uzzia, l'Altissimo lo percosse per la sua colpa ed egli morì sul posto, presso l'Arca di Dio".

Se è possibile ravvisare in questa morte una sorta di folgorazione provocata dal contatto con l'Arca è allo stesso tempo indubbio che il suo Potere sembrava non sfuggire a nessuno ed è per tale motivo che solo una cerchia strettissima di individui era chiamata alla sua cura ed al suo utilizzo.

Durante le cerimonie più importanti, sembra che il sacro cofano si "aureolasse di Luce Divina" o fosse in grado di "annientare migliaia di persone scatenando la sua Potenza".

Su come ciò potesse avvenire, scartando ovviamente l'ipotesi religiosa, ad oggi non si è riusciti a dare una spiegazione esauriente.

di Enrico Baccarini

Post Scriptum

E per concludere, solo poche parole su uno dei tre personaggi menzionati sopra che hanno potuto vedere l'Arca in Etiopia:

Giuseppe Claudio Infranca, architetto e docente di Restauro Archeologico ed Architettonico presso le Università degli Studi di Roma "La Sapienza", di Palermo, di Reggio Calabria e del Politecnico di Bari ha scritto un libro sulla sua sensazionale esperienza.

Egli, al seguito di una missione archeologica e di restauro del CNR al Parco delle Stele di Axum, è stato invitato dal Clero locale a visitare il Santuario di Santa Maria di Sion, gravemente danneggiato nella copertura dai bombardamenti della guerra civile etiope.

In quella breve visita si è introdotto furtivamente all'interno del Sancta Sanctorum, scoprendo la presenza della biblica Arca dell'Alleanza.

Rimasto esterrefatto dalla scoperta, ne ha scattato una foto rocambolesca e nel frattempo, ha cominciato a sentire strani ronzii alle orecchie. Per anni, ha preferito celare l'incredibile vicenda di cui è stato protagonista.

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La foto "rubata" dell'Arca, nella cripta di S. Maria di Sion ad Axum

Poi, un giorno, Claudio Infranca è venuto a conoscenza che due israeliani, un uomo e una donna facenti parte dei servizi speciali di Israele, erano entrati di nascosto nel medesimo luogo dove Lui aveva ammirato l'Arca del Patto ed avevano diffuso l'importante notizia al mondo.

Da quel momento, diventatogli chiaro il valore di quanto ha visto, ha iniziato a dedicarvisi con studi approfonditi per comprendere come l'Arca dell'Alleanza fosse giunta fino in Etiopia da Gerusalemme.

Dopo lunghi anni di ricerche, finalmente è riuscito a ricostruirne la storia e il lungo viaggio dall'antica Palestina alla lontana Axum, documentando il tutto nel suo interessantissimo libro: "L'Arca dell'Alleanza - Il tabernacolo di Dio - Diario di una scoperta".

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Traduzione, relazione e cura di: Sebirblu.blogspot.it

http://sebirblu.blogspot.it/2014/11/cla ... ra-in.html



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MessaggioInviato: 18/11/2014, 22:48 
Possibile che una notizia del genere non sia apparsa sui tg? Mi sembra troppo pure per loro... Ci sono fonti ufficiali? [8]



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MessaggioInviato: 18/11/2014, 23:04 
La notizia e' molto datata. Qui una vecchia discussione:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=1787



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E poi mi pare strano che il commando non fosse equipaggiato con strumenti anti radiazione. Boh...



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MessaggioInviato: 20/11/2014, 08:44 
La discussione, del 2009, riporta solo un intervento di tommaso senza fonte in quanto la notizia era ancora precedente di qualche anno. Per cui siamo punto e a capo.

Anche se non dubito della buonafede di tommaso, mi piacerebbe avere una fonte per questa notizia per capire se sia verosimile o meno.



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 04/03/2015, 14:23 
La profezia della Madonna di Anguera: La guerra è vicina

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Da 27 anni, la Madonna appare ad Anguera (Bahia – Brasile) a Pedro Régis, dettandogli messaggi per tutta l’umanità. I messaggi vengono trasmessi 3 volte a settimana: ogni martedì e sabato, più un altro giorno variabile. Ultimamente la Madonna sta parlando di un messaggio che sarà visibile nel cielo. Parla di un sole che non illumina. Alcuni stanno pensando all’evento che il 20 marzo avverrà in Europa, ovvero l’eclissi totale di Sole. ( Leggi QUI) Ma ecco i messaggi della Vergine:

LA GRANDE LUCE – SECONDO SOLE – Profezie della Madonna di Anguera: Un fenomeno straordinario accadrà in Europa. Gli uomini non sapranno spiegarselo. Quando gli uomini testimonieranno il sorgere della grande luce, sappiate che è vicina la GRANDE BATTAGLIA finale. Gli uomini la chiameranno “SECONDO SOLE”. Cari figli, Dio parlerà agli uomini per mezzo di segni straordinari. Un grande avviso sarà dato all’umanità, ma se gli uomini non si pentiranno l’ira di Dio cadrà sull’umanità. GLI UOMINI VEDRANNO QUALCOSA DI SIMILE A UN SOLE CHE RESTERÀ VISIBILE NEL CIELO PER LUNGHE ORE, Sorgerà UNA LUCE MAI VISTA DAGLI UOMINI. SARÀ VISIBILE AGLI OCCHI UMANI E CONTRIBUIRÀ A GRANDI CAMBIAMENTI SULLA TERRA

Il tempo per la nascita di un bambino, una luce e altra luce. Ecco che l’umanità vedrà fuoco nei cieli. Luce che non illumina e lacrime di sofferenza. State attenti. La GRANDE LUCE sarà visibile nell’emisfero Sud. Se gli uomini non si convertiranno, cadrà fuoco dal cielo e gran parte dell’umanità verrà distrutta. Ciò che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Inginocchiatevi in preghiera. Nel Signore è la vostra vittoria.

Presto molti dovranno pentirsi per una vita vissuta lontana da Dio, ma sarà tardi. SE GLI UOMINI NON SI CONVERTONO, DAL CIELO CADRA’ IL FUOCO E UNA GRAN PARTE DELL’ UMANITA’ SARA’ DISTRUTTA. SOLO COLORO CHE SONO UNITI A ME TRAMITE LA PREGHIERA VERRANNO SALVATI. DIO FARÀ SORGERE GRANDI SEGNI E SARANNO REALIZZATI GRANDI PRODIGI SENZA CHE GLI UOMINI POSSANO TROVARVI UNA SPIEGAZIONE. L’IRA DI DIO VERRÀ. IL SUO NOME EBBE ORIGINE DA UNA PIANTA VENUTA DA MOLTO LONTANO. DIO È MISERICORDIOSO, MA È ANCHE GIUSTO.

“CARI FIGLI, QUANDO IL RE SARÀ TOLTO DAL SUO TRONO INIZIERÀ LA GRANDE BATTAGLIA E LA LUCE PERDERÀ LA SUA BRILLANTEZZA: “Cari figli, la GRANDE BATTAGLIA sarà sanguinosa e nessuno passerà per la frontiera. Le candele saranno accese per i morti e gli uomini attraverseranno i laghi spaventati, ma non si avvicineranno al porto. Cari figli, i re d’Oriente si uniranno per la GRANDE BATTAGLIA e l’umanità porterà una croce pesante.

Pregate per il successore di Pietro. Giungerà per lui l’ora del grande dolore. Molti dei suoi lo abbandoneranno. Pregate. Pregate. Pregate. Cercate forza nell’Eucarestia. Pregate il Santo Rosario. L’umanità vive forti tensioni e cammina verso una grande distruzione. Si avvicina l’ora della GRANDE BATTAGLIA. Un fuoco veloce cadrà sopra gli uomini. Il rubinetto si aprirà

Dite a tutti che c’è ancora tempo per una sincera e vera conversione. QUANDO IL RE SARÀ TOLTO DAL SUO TRONO, INIZIERÀ LA GRANDE BATTAGLIA. L’UMANITÀ VIVRÀ MOMENTI DI GRANDE TRIBOLAZIONE. Cari figli, UN GRANDE ALBERO SARÀ TAGLIATO E DA LÌ NASCERÀ LA GRANDE BATTAGLIA. I miei poveri figli porteranno una croce pesante. Pregate. Solo per mezzo della preghiera potete sopportare il peso delle prove che già si stanno preparando.

“CARI FIGLI, CI SARÀ UNA GRANDE BATTAGLIA CONTRO LA CHIESA, CHE APPARENTEMENTE SARÀ SCONFITTA, MA VERRÀ IL SUO TRIONFO E I FEDELI SI RALLEGRERANNO. SAPPIATE CHE SENZA DIO NON SIETE NULLA. “RALLEGRATEVI, TUTTI VOI CHE STATE AD ASCOLTARMI, PERCHÉ NON SARETE SCONFITTI DAL DEMONIO. IO MI PRENDERÒ CURA DI VOI. SIETE VOI I MIEI ELETTI, QUELLI CHE HO SCELTO PER FAR PARTE DELLA MIA LEGIONE VITTORIOSA. ABBIATE CORAGGIO, FEDE E SPERANZA. IO SARÒ SEMPRE AL VOSTRO FIANCO. NON DESISTITE. I MIEI FEDELI NON SPERIMENTERANNO DOLORI FISICI. GLI ANGELI DI DIO LI PROTEGGERANNO NELLA GRANDE BATTAGLIA FINALE. PREGATE. SOLO PREGANDO SARETE CAPACI DI ACCETTARE I MIEI APPELLI.

Ecco il tempo della GRANDE BATTAGLIA. Le armi che vi offro sono: il Santo Rosario, la Sacra Scrittura, la Confessione e l’Eucarestia. Nella grande e finale tribolazione i miei devoti sperimenteranno grande gioia; Msg. n. 3.846 – 13 luglio 2013 Egli ha preparato per voi quello che gli occhi umani non hanno mai visto. Nella GRANDE BATTAGLIA FINALE gli angeli del Signore saranno tra voi e vi condurranno sul cammino sicuro. Coraggio. Niente è perduto.

http://www.retenews24.it/rtn24/archivio ... -e-vicina/


Ho evidenziato alcuni passaggi criptici che potrebbe essere significativo interpretare considerando l'idea che ogni profezia corrisponda a un frammento del piano programmatico di lungo periodo dei nostri Player



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 04/03/2015, 15:57 
L'"Arca dell'Alleanza" non esiste più (forse perché c'è il Tabernacolo?); riguardo alle profezie ritengo sicure solo quelle di Medougorje, attualmente; e di fine del mondo non se ne parla proprio! Molti avvenimenti devono precederla ... Venuta dell'anticristo; conversione in massa degli ebrei, e via dicendo ...
Tranquilli! [:D]
Che avverranno presto delle punizioni (inflitte poi da noi stessi) è un'atra cosa ...



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 04/03/2015, 18:20 
Ufologo 555 ha scritto:
conversione in massa degli ebrei


Allora stiamo tranquilli, il mondo non finirà mai. [:D]

Vorrei che questa fosse vera. [:o)]

Piuttosto che diventare cristiani gli ebrei diventano buddisti. [:302]



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 04/03/2015, 18:35 
Cita:
E Nostradamus disse: orde di russi e islamici conquisteranno l' Ovest

PARIGI. L' Italia e' invasa da orde russe, musulmane e cinesi. Da Palermo a Napoli e a Roma, c' e' tutto uno scenario di distruzioni, pandemie virali e desolazione. In una Francia devastata, Parigi e' abitata solo da larve umane. Persino l' Inghilterra e' occupata da forze islamiche. L' Apocalisse dell' Occidente europeo nasce in Bosnia, di cui la Russia si serve per innescare l' immane conflitto. Non e' la sceneggiatura di un film ne' la trama di un romanzo, ma una nuova interpretazione delle centurie di Nostradamus, medico e astrologo del ' 500. Uno dei maggiori esperti di Michel de Notredame e' Jean Charles de Fontbrune. In un suo primo libro, nel 1981, analizzando le profezie di Nostradamus, annuncio' la guerra in Irak e i massacri della Bosnia. Ovviamente, nessuno credette a Nostradamus e al suo interprete. Neanche quando, nel 1975 e poi nel 1980, de Fontbrune, partecipando a un convegno di Aix en Provence, disse che Nostradamus aveva predetto la fine del regno dello scia' di Persia e la caduta del muro di Berlino. Jean Charles de Fontbrune ha scritto un secondo libro, pubblicato da Ramsay. S' intitola "Nostradamus, nouvelles prophe' ties". E' destinato a diventare un bestseller come il primo. Nostradamus, forse a causa delle sue crisi epilettiche, "passeggiava" nel tempo e nello spazio. Ha previsto nei suoi scritti tutte le guerre e le atrocita' dal 1555 al 2026. Vedeva gli avvenimenti come se si fossero gia' verificati in un susseguirsi o in un turbinio di immagini. Non ne faceva un resoconto chiaro, anzi indulgeva al mistero tra simboli e allusioni. Jean Charles de Fontbrune si definisce un positivista. Studia le parole di Nostradamus come un entomologo studia gli insetti. Tutto comincia a precipitare nel 1998. La Russia e l' Islam vogliono distruggere l' Occidente, servendosi, come prima fase, della follia serba. I russi armano l' Iran che invade l' ex Jugoslavia. Gli ayatollah formano cosi' un esercito di un milione di uomini. E poi? Tutti i Paesi islamici si uniscono in un' alleanza con la Russia. Ne fa parte anche la Cina. "La civilta' atlantica entra in agonia", dice de Fontbrune. L' Europa, scaduta a potenza secondaria per il crollo del capitalismo, e' facile preda. La Francia devastata sceglie come capitale Avignone, essendosi "spenta" Parigi forse per un' esplosione nucleare. Dopo lo sterminio dei suoi abitanti occidentali, Marsiglia e' musulmana e, dopo massacri spaventosi, diventano musulmane anche Genova, Roma, Siena, Napoli, Palermo. L' invasione della Gran Bretagna costringe gli USA a muoversi. Nel frattempo e' gia' stato ucciso il Papa, fuggito a Lione. I marines sbarcano in Portogallo. L' inizio della riscossa vede in prima linea un sovrano, Juan Carlos, re di Spagna. Gli americani, non si sa con quali mezzi (ordigni nucleari tattici, nuove alleanze, sommosse), riescono a liberare l' Europa.

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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 04/03/2015, 19:11 
Aztlan ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
conversione in massa degli ebrei


Allora stiamo tranquilli, il mondo non finirà mai. [:D]

Vorrei che questa fosse vera. [:o)]

Piuttosto che diventare cristiani gli ebrei diventano buddisti. [:302]



Non lo dico io ma S. Paolo ... [;)] E poi è risaputo: sarà riconosciuta la Chiesa cattolica (di tutti) anche se rimasta al ..."lumicino"!



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 04/03/2015, 23:15 
Tornando alla Madonna di Anguera va sottolineato che fin dal 2010 tale entità profetizzava dolore in terra ucraina e in modo particolare nei seguenti messaggi

6 novembre 2010
Cari figli, Io sono vostra Madre e sapete bene quanto una madre ama i suoi figli. Non allontanatevi dall’Amore del Signore. L’amore è più forte della morte e più potente del peccato. Allontanatevi dalla malvagità e servite il Signore con fedeltà. Inginocchiatevi in preghiera e non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Quando siete lontani, diventate il bersaglio del demonio. La preghiera vi avvicina a Dio. Non restate con le mani in mano. Date il meglio di voi nella missione che vi è stata affidata. La croce sarà pesante per gli abitanti dell’Ucraina. Il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Soffro per ciò che vi attende. Avanti sul cammino che vi ho indicato. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.



13 dicembre 2012
Cari figli, RALLEGRATEVI nel Signore, perché Egli è la vostra speranza e salvezza. Non tiratevi indietro. Voi appartenete al Signore ed Egli si aspetta molto da voi. Non state con le mani in mano. Annunciate a tutti quello che state ascoltando. Non rimanete in silenzio. Dio ha fretta. Non rimandate a domani quello che dovete fare. L’umanità cammina verso l’abisso dell’autodistruzione, ma voi potete cambiare questa situazione. Tornate a Colui che è il vostro unico e vero Salvatore. Inginocchiatevi in preghiera per quelli che stanno a Donetsk. La morte verrà e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.


Al di là dell'abracadabra cristiano è inquietante il riferimento PRECISO che l'entità fa del dolore che da lì a pochi anni gli abitanti dell'Ucraina si sarebbero trovati a dover vivere.

Impossibile per chiunque ECCETTO per coloro i quali avevano già in programma tali operazioni.

E, a corollario di questo va ricordato un altro post, apparso mesi fa, in cui si ipotizzava l'inizio della III guerra mondiale il 15 marzo. Con un'esplosione nucleare e successive ritorsioni russe.

Consideriamo che gli USA stanno fornendo armi "letali" a Kiev e la UE ricomincia col tormentone delle sanzioni. Inoltre Renzi sta facendo il "fattorino". Nel mar Nero sono entrate quattro navi NATO e sono state annunciate esercitazioni NATO nell'area europea orientale a cui parteciperà anche la serva Ucraina. Incrociamo le dita...



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 14/03/2015, 08:47 
Nel contesto geopolitico e socio-economico dei giorni nostri come avete accolto la notizia dell'istituzione di un Giubileo Straordinario dall'8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016?

Papa Francesco: "Giubileo Straordinario dall'8 dicembre al 20 novembre. Sarà l'Anno Santo della Misericordia"

“Ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio”. A due anni esatti dalla sua elezione, Papa Francesco annuncia così la sua svolta: un Anno Santo della Misericordia, un Giubileo straordinario che inizierà l’8 dicembre di quest’anno per terminare il 20 novembre del 2016.

Immagine

“Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: ‘Siate misericordiosi come il Padre’”.

La Chiesa non rifiuta nessuno, è una casa che "accoglie tutti e nessuno rifiuta". Francesco sceglie con cura le parole che accompagnano la Liturgia Penitenziale per dare il senso della sua scelta. "Nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio; tutti conoscono la strada per accedervi e la Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. Le sue porte - sottolinea il Pontefice - permangono spalancate, perché quanti sono toccati dalla grazia possano trovare la certezza del perdono. Più è grande il peccato e maggiore dev'essere l'amore che la Chiesa esprime verso coloro che si convertono".

Misericordia, misericordia e ancora misericordia. Un tema su cui Bergoglio ha insistito fin dal primo giorno del suo pontificato. “La misericordia cambia il mondo”, diceva Francesco durante il suo primo Angelus. E ancora, in ordine sparso: “la misericordia è la giustizia di Dio”, “è una carezza sulle ferite dei nostri peccati”, “solo chi è stato accarezzato dalla tenerezza della misericordia conosce veramente il Signore”. Per due anni il Papa ha preparato il terreno a questo Giubileo. Con parole, gesti e trovate originali come quella della “Misericordina”, il kit di “medicina spirituale”: “Non dimenticatevi di prenderla – esordì - perché fa bene, fa bene al cuore, all'anima e a tutta la vita".

Ora, dopo aver disseminato dosi di quella “medicina per l’anima”, Beroglio è pronto per l’Anno Santo. Un anno destinato alla raccolta dei semi piantati in questi mesi: la misericordia, la tenerezza, la vicinanza ai poveri, la riscoperta di una Chiesa più semplice e vicina a chi soffre.

“Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre. Affido l’organizzazione di questo Giubileo al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare ad ogni persona il Vangelo della misericordia”.

La tempistica non è casuale. Il Giubileo, infatti, inizierà appena un mese e mezzo dopo la fine del Sinodo sulla Famiglia (4-25 ottobre 2015). Papa Francesco spera che dalla conferenza episcopale esca una Chiesa più rispondente alle esigenze delle famiglie moderne, più comprensiva di fronte al dolore e allo smarrimento di chi soffre. In una parola, una Chiesa più misericordiosa. In ballo ci sono questioni storicamente delicate per il mondo cattolico, dai sacramenti ai risposati all'omosessualità. Ed è qui che si inserisce il valore “politico” di questo Giubileo. Sconfessare la linea di Bergoglio a pochi mesi da un Anno Santo non sarà facile per i padri sinodali.

Dal segno dell' ok con le mani, a quello del "guarda bene". Dalla presa al volo del rosario, al gioco della papalina in equilibrio su un dito. E poi sorrisi, baci e sguardi divertiti. Tutti i gesti non convenzionali di Papa Francesco

Proprio nel giorno in cui i quotidiani pubblicano analisi su quanto sia cambiata, davvero, la Chiesa di Papa Francesco, lui lancia l’assicurazione sulla “sua” rivoluzione. Quel Papa “venuto dalla fine del mondo” – come si definì lui stesso – non ha intenzione di restare Papa a lungo. “Ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve”, ha detto in un’intervista a una tv messicana. Per il Papa “venuto dalla fine del mondo”, come si definì lui stesso, il momento di imprimere la svolta misericordiosa è adesso. Sarà quello il suo lascito, la sua eredità.

L’apertura del prossimo Giubileo avverrà nel cinquantesimo anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II, nel 1965, e acquista per questo un significato particolare spingendo la Chiesa a continuare l’opera iniziata con il Vaticano II.

Per la Chiesa è tempo di cambiare di nuovo.


http://www.huffingtonpost.it/2015/03/13 ... 64298.html



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 14/03/2015, 09:11 
Ufologo 555 ha scritto:

Non lo dico io ma S. Paolo ... [;)] E poi è risaputo: sarà riconosciuta la Chiesa cattolica (di tutti) anche se rimasta al ..."lumicino"!


Bono quello!! Intendo Paolo, con lui è iniziata la distruzione del "Vero Cristianesimo della Coscienza",..

E' risaputo che la chiesa cattolica sarà la prescelta?? [:296]
E chi lo dice?..nessuno, sulla bibbia, fa menzione nello specifico su quale delle miriadi di chiese venute all'esistenza verrà "salvata"..o sbaglio? [8]



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 Oggetto del messaggio: Re: Pietro Romano e la fine dei tempi
MessaggioInviato: 14/03/2015, 10:52 
shighella ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:

Non lo dico io ma S. Paolo ... [;)] E poi è risaputo: sarà riconosciuta la Chiesa cattolica (di tutti) anche se rimasta al ..."lumicino"!


Bono quello!! Intendo Paolo, con lui è iniziata la distruzione del "Vero Cristianesimo della Coscienza",..

E' risaputo che la chiesa cattolica sarà la prescelta?? [:296]
E chi lo dice?..nessuno, sulla bibbia, fa menzione nello specifico su quale delle miriadi di chiese venute all'esistenza verrà "salvata"..o sbaglio? [8]

I prescelti sono i gnostici [:32]



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