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Re: Re:

10/03/2015, 13:47

Ufologo 555 ha scritto:Non posso credere che una Nazione mandi i suoi uomini continuamente in sacrificio per degli sporchi interessi di chi comanda.


Non posso credere che tu non ti renda conto dell'ingenuità di questa affermazione.

É da SEMPRE che funziona così

Re: Re:

10/03/2015, 13:53

bleffort ha scritto:xfabiox,tu ad Ufologo non lo smuovi neanche se un contingente di soldati americani gli spara addosso. [:302]



Parli come "L'Unità" degli anni '50 ! [:246]

Re: Re:

10/03/2015, 14:23

Ufologo 555 ha scritto:Non posso credere che una Nazione mandi i suoi uomini continuamente in sacrificio per degli sporchi interessi di chi comanda.
[8)]


Se vabbè... e la marmotta confezionava la cioccolata...

guardi troppi film "americani" ^_^

Re:

10/03/2015, 14:27

caro Ufologo,
Caro mio, meglio la "mia America" .....


hai detto bene "la tua America" ovvero quella che hai "idealizzato" non quella "reale" [;)]

ciao
mauro

Re: Re:

10/03/2015, 18:32

'Il rischio che un americano venga ucciso
da un terrorista è quasi pari allo zero: 1 a 20 milioni'


"La verità è che il rischio per un americano di essere ucciso da un terrorista è quasi pari allo zero, per la precisione è stato stimato in 1 a 20 milioni". Questa è l'analisi di John Chuckman, autore del libro "The Decline of the American Empire and the Rise of China as a Global Power". Ogni anno la guerra al terrore costa molto di più rispetto alla guerra alla droga e con l'unico risultato della limitazione delle libertà personali e dei diritti civili acquisiti nei secoli. E allora perché mai spendere circa 5 triliardi di dollari per un pericolo pressoché insignificante?

http://www.tzetze.it/redazione/2015/03/ ... 0_milioni/

Dalla traduzione della redazione de il cambiamento.it:

Penso ci siano solo un paio di spiegazioni per questo spreco di risorse che altrimenti impiegate avrebbero reso il mondo un posto migliore. Sono utili al mantenimento di quello che viene chiamato effetto "crime in the news", la propaganda onnipresente che manipola le menti e crea suggestioni. E' stato dimostrato che riportare ogni giorno insistentemente notizie di crimini violenti induce apprensione e paura nella gente per le cose di ogni giorno, persone che cederanno più volentieri pezzi delle loro libertà in nome di una fantomatica sicurezza il cui bisogno è stato loro indotto. Non mi piace l'espressione "Nuovo Ordine Mondiale", ma esprime bene per cosa sta incessantemente lavorando l'establishment americano. A scapito di diritti e libertà».

«Questo mostro- prosegue Chuckman - è strumentale alle ambizioni all'estero: distrugge democrazie ovunque venga innalzata una barriera contro gli interessi dell'establishment americani, come in Ucraina e in Egitto e come si è tentato in Venezuela. Ma distrugge anche istituzioni antiche che hanno prodotto società avanzate, come in Siria, in Iraq e in Libia. Paesi che oggi sono distrutti e che pur hanno vissuto millenni di prosperità, oggi contano migliaia di morti, di rifugiati e di feriti, la distruzione di infrastrutture, popolazioni nel caos. E' stata creata una guerra civile in Ucraina che ha impoverito ulteriormente quella nazionale, tutto per avere un temporaneo vantaggio psicologico nei confronti della Russia. Il mostro serve anche per intimidire la stessa popolazione americana e il Pentagono è pronto ad applicare la legge marziale se lo riterrà necessario.

Oggi l'atteggiamento dell'American è come quello di un bullo per strada che non ti lascia passare fino a che non gli hai chiesto cosa vuole. Un bullo che non presta attenzione alle organizzazioni e agli accordi internazionali e che si crede al di sopra delle regole. E io temo che questo sia solo un assaggio di ciò che verrà, perché "il potere corrompe e il potere assoluto corrompe in modo assoluto". Ciò che può contrastare questa crescente tirannia internazionale sarà la crescita di nazioni come la Russia, la Cina, l'India e il Brasile. Vorrei poter aggiungere anche l'Europa alla lista, ma appare sempre più supina e senza voce di fronte agli Usa e al Canada».

Re:

11/03/2015, 23:24

Usa: nello Utah Reintrodotta la Fucilazione

Il senato dello Utah ha approvato la proposta di legge che reintroduce i plotoni di esecuzione per i condannati a morte qualora l’iniezione non fosse disponibile, cosa peraltro avvenuta frequentemente e di recente in diversi Stati americani.

Con 18 voti a favore contro 10 contrari, la misura, per diventare effettiva, attende solo il via libera alla ratifica del Governatore Gay, repubblicano come il promotore del testo Paul Ray. Quest’ultimo ha dichiarato che “in assenza di altre alternative (la fucilazione, ndr) è la cosa più umana”.

Difficile quindi a questo punto prevedere una bocciatura della legge, che permette tra l’altro alle autorità carcerarie di ricorrere alla fucilazione senza l’approvazione del condannato a morte.

Il provvedimento è stato condizionato anche dagli effetti drammatici causati da alcuni farmaci utilizzati per le iniezioni letali negli ultimi tempi, da quando cioè l’Ue ha vietato l’esportazione del Pentobarbital, il barbiturico solitamente usato negli anni scorsi.

L’esecuzione di Joseph Rudolph Wood, ad esempio, si è trasformata in un’orribile agonia che ha provocato sdegno in tutti gli States, mentre quella riservata a Kelly Renee Gissendaner, il 4 marzo scorso, è stata sospesa proprio per i forti dubbi sugli eventuali effetti dei farmaci sulla condannata a morte.

Molti Stati americani stanno cercando soluzioni alternative alle iniezioni, anche in Arkansas è stata presa in considerazione l’ipotesi di ripristinare la fucilazione, respinta invece nel Wyoming. In Oklahoma, dove lo scorso anno un condannato ha impiegato 43 minuti a morire, scalciando continuamente, è stata avanzata la proposta di utilizzare il gas nitrogeno.

http://freeondarevolution.blogspot.it/2 ... e+o+n+d+a)

Re:

12/03/2015, 00:33

Perchè non i forni? [:306]

Re: Re:

12/03/2015, 01:15

MaxpoweR ha scritto:Perchè non i forni? [:306]


Suvvia Max, cosa pretendi. E fagli fare un po' di prove prima.

Re: Re:

12/03/2015, 06:23

zakmck ha scritto:
MaxpoweR ha scritto:Perchè non i forni? [:306]


Suvvia Max, cosa pretendi. E fagli fare un po' di prove prima.


Togliere la pena di morte....una grande democrazia non deve averla

Re: Re:

12/03/2015, 08:29

MaxpoweR ha scritto:Perchè non i forni? [:306]


Perché altrimenti si rivelerebbero per ciò che realmente sono....

[:246]

Ad ogni modo volevo ricordare che IO, personalmente, non riesco ad essere contrario alla pena di morte per i crimini più infami come stupri, omicidi o quant'altro.

Ma SEMPRE IO, non vado in giro per il mondo con la scusa dell'esportazione della democrazia a dire agli altri cosa devono o non possono fare.

L'atteggiamento degli USA nei confronti del resto del mondo sembra quello degli ebrei nei confronti dei "gentili", e forse non é un caso rileggendo le basi puritane che ne caratterizzano gli anni dei primi coloni e pionieri.

Re:

12/03/2015, 12:38

USA: 90enne dà da mangiare ai senzatetto: finisce in prigione!
Nel paese esportatore di democrazia per eccellenza, quello dove le banche demoliscono le case pignorate alle famiglie considerate in eccedenza rispetto alle richieste del mercato immobiliare, (le demoliscono piuttosto che lasciarle ai proprietari e spalmare loro i debiti, oppure devolverle in beneficienza... e pensare che il numero dei senzatetto in Usa è elevatissimo...) un uomo di 90 anni è stato multato e condannato a 2 mesi di reclusione (che rischia di dover scontare...) per avere somministrato cibo a dei senzatetto, violando le locali disposizioni di legge. Ora il 90enne rischia di vedersi aprire le porte del carcere, nonostante la veneranda età, il suo gesto generoso rischia di costargli la perdita di ben due mesi di vita, tempo che il signore dedicherebbe volentieri ad aiutare il prossimo.
Guarda su youtube.com

Sessanta giorni di prigione e una multa di 500 dollari, circa 400 euro. Questa la pena che si trova a scontare Arnold Abbott, un 90enne di Fort Lauderdale, in Florida. LA sua colpa? Quella di aver dato da mangiare ai senzatetto del suo quartiere. Una legge, infatti, vieta la condivisione del pasto in quella zona. Per questo la sua buona azione, come quella dei fedeli della parrocchia che ogni giorno si adoperano per i bisognosi, rischia di costargli molto cara.
"È una vergogna", hanno gridato tutti coloro che hanno assistito alla scena. "Uno dei poliziotti mi si è avvicinato e mi ha detto: 'metti giù quel piatto' quasi che avessi in mano un'arma", ha spiegato il signor Abbott. "Sono i più poveri tra i poveri, non hanno nulla, non hanno un tetto sopra la testa. Come si fa?", ha aggiunto.
Nel 1999, il signor Abbott ha citato in giudizio il Comune di Fort Lauderdale dopo che gli era stato vietato di dar da mangiare ai senzatetto sulla spiaggia. La corte in quell'occasione aveva ritenuto che quella legge violasse la Costituzione. La nuova legge - che è entrata in vigore o si prevede venga applicata a breve a Seattle, Los Angeles, Phoenix, Dallas e Philadelphia - è stata approvata la scorsa settimana. Per questa, stavolta, il 90enne rischia grosso. Ma non indietreggia di un passo
"Credo nell'assunto 'ama il prossimo tuo come te stesso'" ha specificato Abbott, che ha intenzione di citare in giudizio ancora una volta la città e intende continuare le sue azioni di buon cuore. Le nuove norme impediscono di somministrare cibo al pubblico solo a determinate condizioni; tra queste, nei posti all'aria aperta ed è proprio questo fattore che viene indicato da Abbott come il più grosso impedimento al rispetto di questa legge.
http://www.nocensura.com/

Re:

12/03/2015, 12:53

Non per giustificare questa boiata ma in ogni caso, vicende di ignobiltà simile già avvengono nel nostro paese, è di pochi giorni fa la notizia, di cui ha parlato solo il web, di un 60enne paralizzato da un ictus, sfrattato senza pietà perché impossibilitato di pagare l'affitto... [:294] [:296]

Re:

12/03/2015, 14:08

Ma infatti, ringraziando dio, nessuno ha la pretesa di esportare il nostro sistema all'estero...

[:246]

Pensassero a casa loro... ma non possono farlo, perché per mantenere il loro sistema devono scassare i maroni al mondo!

Re:

12/03/2015, 14:28

Io penso che loro, a casa loro, starebbero più che bene (l'hanno sempre affermato)... Sono gli altri che li fanno intervenire (o fanno in modo ...) [;)]

Re:

12/03/2015, 14:36

peccato che in casa loro non ci siano mai stati nel corso della loro storia :) Evidentemente tanto bene non ci stanno senza dover andare A RUBARE il necessario per sostenersi in casa d'altri quando questi si rifiutano di morire di fame pur di aiutarli.
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