marino ha scritto:
Ci sono alcuni punti per i quali rimango perplesso. Devo vagliare bene. Se non sbaglio, questi signori del cosmo o alieni, in grado di compiere veramente prodigi non solo nel campo dell'ingegneria genetica bensì anche in quella planetaria, si alimentavano in modo molto 'primitivo'. Anche nella versione a fumetti dell'opera, si evincono allevamenti finalizzati al'uso alimentare. Io ritengo che una civiltà che giungesse a livelli avanzati, come quella proposta nell'argomento, dovrebbe essere arrivata quantomeno alla sintetizzazione degli alimenti, in quanto in grado di manipolare la materia. Anche noi stiamo pensando a un'alimentazione con proteine sequenziate(ad esempio ottenere la carne in laboratorio senza uccidere animali e alterare ulteriormente l'equilibrio dell'ecosistema), per risolvere in parte la crisi alimentare e per razionalizzare le risorse. Non sto parlando di replicatori alla Star Trek, ma comunque di avanzati, ottimali, funzionali e rapidi procedimenti di produzione alimentare.
Il tuo ragionamento è più che lecito e mi ha fatto pensare..
Gli episodi del fumetto ritraggono avvenimenti collocati in una "situazione" temporale non propizia per gli antichi visitatori. Narra infatti che questi signori sono giunti qui a causa di problemi sul loro non ben noto pianeta di origine,( sul quale si fanno dibatti e ipotesi ma non vi è certezza da dove essi effettivamente provengano..). Giunti sulla terra, si sono trovati, in un certo senso, a dover ricominciare da zero( impossibilità oggettiva di trasportare strumentazioni sulla terra etc..), si sono dunque dovuti adattare a ciò che il nuovo primitivo pianeta poteva offrire loro.
( forse ora ci sono arrivati a quella tecnologia di cui parli nel post
![Palla Otto [8]](./images/smilies/UF/icon_smile_8ball.gif)
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