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Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

16/03/2015, 16:10

Firmo subito [:264]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

26/03/2015, 23:17

Wikileaks: “Obama sta mentendo sul TPP: multinazionali
equiparate agli Stati nel capitolo delle controversie”


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http://www.informarexresistere.fr/2015/ ... troversie/

L’accordo permetterà alle grandi corporations di “chiedere” ai governi indennizzi miliardari sulle spalle dei contribuenti

L’Accordo Transpacifico di Libero commercio (TPP) che stanno negoziando in segreto 12 paesi, tra cui Perù, Messico e Stati Uniti, permetterà alle imprese multinazionali di “chiedere” ai loro governi di sollecitare indennizzi pluri-miliardari ai contribuenti. Lo ha denunciato WikiLeaks, che ha fatto trapelare un documento datato 20 gennaio relativo al Capitolo delle controversie.
Questa facoltà potrà avvenire anche attraverso le vie legali dei singoli paesi. Il che darebbe chiaramente alle multinazionali maggiori poteri delle aziende nazionali. Il documento rilasciato da Wikileaks rileva che, a differenza di quanto promesso dall’amministrazione Obama, il TPP rafforza e amplia il sistema legale di soluzione delle controversie investitore-stato (ISDS) e eleva le imprese multinazionali allo stesso rango e categoria dei governi sovrani. Secondo le informazioni rilevate, il documento prevede non solo le compensazioni dirette ed indirette ma anche indennizzi in caso di conflitti sociali e di modifiche delle legislazioni interne (economiche, ambientali o di sanità pubblica) che dovessere nuocere alle aziende.
Le riunioni per le negoziazioni per il TPP avvengono nella totale segretezza tra 12 paesi (Australia, Brunei, Canada, Cile, Stati Uniti, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda, Perú, Singapore e Vietnam), facendo di questo accordo il più esteso patto commerciale potenziale della storia (con il 40% del commercio internazionale).
Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... 2&pg=11047

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

27/03/2015, 16:19

Firmato [;)] [:264]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

28/03/2015, 19:30

Guarda su youtube.com

Un attacco frontale al filo-atlantismo e alla politica di rigore della Merkel.
Dalla leader dell'opposizione Sahra Wagenknecht una dura critica alle ingerenze USA in Europa.
Dai rapporti con la Russia all'approvazione del TTIP, dal caso Grecia alla sudditanza alla Troika.
Supervisione editoriale Adolfo Marino, traduzione Maria Heibel, editing Santiago Martinez de Aguirre. Pandora TV - 2015
Intervento integrale di Sahra Wagenknecht (Die Linke) al Bundestag il 19 marzo 2015. Sottotitoli in italiano

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

31/03/2015, 23:31

A proposito di inerzia inarrestabile...

FONTE WIKILEAKS.ORG

L’ACCORDO SEGRETO DI PARTENARIATO TRANS-PACIFICO [TTP] – IL CAPITOLO INVESTIMENTI

WikiLeaks pubblica oggi [25-03-2015] il "Capitolo Investimenti" dei negoziati segreti che sono in corso per il Trattato TPP [Trans-Pacific Partnership, https://wikileaks.org/tpp-investment/WikiLeaks-TPP-Investment-Chapter.pdf]. Il documento aggiunge alle precedenti pubblicazioni fatte da WikiLeaks i capitoli relativi ai diritti di proprietà intellettuale (Novembre 2013) e all'ambiente (Gennaio 2014).
Il Capitolo Investimenti del TTP, pubblicato oggi, è del 20 Gennaio 2015. Il documento è classificato come “segreto” e tale sarebbe dovuto essere per i quattro anni successivi alla sua entrata in vigore o, in mancanza di accordo, per i quattro anni successivi alla chiusura dei negoziati.

Julian Assange, editore di WikiLeaks, ha sostenuto che: "Il TPP ha segretamente previsto l’istituzione di un “Tribunale Sovranazionale” autocefalo [non dovrà rispondere a nessuno delle proprie decisioni], nell’ambito del quale le Multinazionali potranno citare in giudizio gli Stati Nazionali. Questo sistema è una sfida alla loro sovranità parlamentare e giudiciale. Tribunali di questo tipo sono già stati implementati per “raffreddare” l'adozione di misure volte alla tutela dell’ambiente, della salute pubblica e delle politiche di trasporto pubblico".

Gli Stati attualmente impegnati nella trattativa sono: Stati Uniti, Giappone, Messico, Canada, Australia, Malesia, Cile, Singapore, Perù, Vietnam, Nuova Zelanda e Brunei. Il TPP è il più grande Trattato economico della storia, perché comprende paesi che da soli rappresentano oltre il 40% del Pil mondiale.

Il Capitolo Investimenti evidenzia l'intento delle parti – che stanno negoziando il TPP sotto la guida degli Stati Uniti – di aumentare il potere delle Multinazionali creando una “Corte Sovranazionale”, ovvero un Tribunale nell’ambito del quale le imprese straniere possono "denunciare" gli Stati e ottenere un risarcimento da parte dei contribuenti "per i mancati utili futuri". Questi “Tribunali per la Risoluzione delle Controversie tra Investitori e Stati” [ISDS] sono stati progettati allo scopo di annullare i sistemi giudiziari nazionali.

I Tribunali ISDS introducono un meccanismo attraverso il quale le imprese multinazionali possono costringere i Governi a pagare un risarcimento, qualora dovesse essere affermato che le leggi o le politiche di un paese stanno influenzando [negativamente] gli utili futuri rivendicati dall'azienda ricorrente. Gli Stati, in cambio, sperano che le Multinazionali possano investire di più nei loro paesi.

Meccanismi similari, del resto, sono già stati precedentemente utilizzati. L’americana Phillip Morris, ad esempio, ha utilizzato uno di questi Tribunali per citare in giudizio l'Australia [Giugno 2011 – giudizio in corso], per ottenere che le confezioni dei prodotti derivati dal tabacco non contengano riferimenti ai danni causati dal fumo, in sostituzione di quelle correntemente utilizzate per motivi di salute pubblica.

Il gigante petrolifero Chevron, invece, ne ha utilizzato uno simile contro l'Ecuador, nel tentativo di sfuggire ad una sentenza miliardaria emessa a compensazione dell’inquinamento ambientale, mentre il Canada è stato citato in giudizio nel 2008/2009 dalle società produttrici di pesticidi, nel tentativo di “raffreddare” la minaccia di future leggi a tutela dell’ambiente.

I Tribunali ISDS sono spesso tenuti segreti, non hanno alcun meccanismo di ricorso in appello, non sono subordinati alle leggi sui diritti umani o a quelle sull'interesse pubblico, ed infine hanno pochi meccanismi attraverso i quali le altre parti interessate possono essere rappresentate.

I negoziati TPP sono stati segretamente portati avanti per cinque anni e sono ora in fase di ultimazione. Negli Stati Uniti l'Amministrazione Obama ha in programma di porre il Trattato su una corsia preferenziale, per “attraversare il Congresso” senza che i parlamentari eletti possano discutere o votare sui singoli provvedimenti.

Tutto questo, tuttavia, sta incontrando una crescente opposizione, risultato di un controllo pubblico finalmente implementato come conseguenza delle precedenti pubblicazioni dei documenti negoziali fatte da WikiLeaks.
Il TPP è stato impostato in modo tale da poter essere il precursore di un accordo altrettanto segreto tra Stati Uniti e Unione Europea, il TTIP, “Transatlantic Trade and Investment Partnership” [Trattato Transatlantico sul Commercio e sugli Investimenti].

I negoziati per il TTIP sono stati avviati dall'Amministrazione Obama nel Gennaio del 2013. Messi insieme, il TPP ed il TTIP copriranno oltre il 60% del Pil mondiale. Il terzo Trattato dello stesso tipo, anch’esso negoziato in segreto, è il TISA, relativo allo scambio di servizi, tra i quali il settore finanziario e quello della salute. Questo Trattato copre 50 paesi, tra i quali gli Stati Uniti e tutti i paesi dell'UE.

WikiLeaks ha pubblicato il testo di questo progetto segreto nell'allegato finanziario del TISA [insieme ad altri commenti e rivelazioni], nel mese di Giugno del 2014 [https://search.wikileaks.org/search?q=TISA+June+2014].

Tutti questi accordi sul cosiddetto "libero mercato" sono negoziati al di fuori dal quadro di riferimento costituito dall'Organizzazione Mondiale per il Commercio [OMC o WTO]. Questi Trattati [TTP e TTIP] non coinvolgono i cosiddetti paesi BRIC – Brasile, Russia, India e Cina.


Fonte: https://wikileaks.org

Link Originale: https://wikileaks.org/tpp-investment/press.html

25.03.2015

Scelto e tradotto per http://www.comedonchisvciotte.org da FRANCO



Ma come è possibile che questi stiano "costruendo" un accordo del genere nelle segrete stanze e non siamo ancora andati a prenderli con i forconi e bruciati appesi ad un palo?

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

01/04/2015, 10:14

MaxpoweR ha scritto:Ma come è possibile che questi stiano "costruendo" un accordo del genere nelle segrete stanze e non siamo ancora andati a prenderli con i forconi e bruciati appesi ad un palo?


Davvero una bella domanda [8]
La gente se ne frega di queste cose, non si preoccupa finchè il problema non diventa reale (cioè quando questi trattati entreranno in vigore), oppure più probabilmente, non sono a conoscenza di queste trattative e non sanno cosa sono TTIP, TPP e TISA.
Non guardo spesso i telegiornali, ma non credo che abbiano mai detto qualcosa riguardo a questi trattati, e la maggior parte della gente si informa in TV purtroppo.

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

06/04/2015, 17:21

Eurodeputato spagnolo nella stanza segreta del TTIP: "Mi hanno tolto carta e penna. Trattato come un criminale"

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“Tutte le condizioni a cui ci sottopongono sono contrarie al parlamentarismo e alla democrazia”, denuncia Ernesto Urtasun

Cecilia Malmström, commissaria Ue al commercio, ha un solo obiettivo in questo “mandato” Juncker: la conclusione del famigerato accordo di libero commercio con gli Stati Uniti, il TTIP, che la Commissione, nel nome di tutti i popoli europei, negozia segretamente con Washington.

L'anno scorso, Cecilia Malmström ha annunciato a sorpresa che ciascuno dei 751 eurodeputati avrebbe potuto accedere alla reading room, la stanza di sei metri quadri in cui si trovano i documenti classificati del TTIP. “Per maggiore trasparenza”, aveva detto.

Ebbene martedì scorso, riporta eldiario.es, l'euro-deputato Ernest Urtasun, iscritto al Gruppo dei Verdi, ha fatto accesso alla famosa reading room. “L'esperienza è stata molto negativa”, ha dichiarato. “Mi hanno tolto la penna, mi hanno tolto la carta dove avrei potuto scrivere e mi hanno rimosso il telefono. Si firma un documento riservato di 14 pagine, il tempo massimo è di due ore e durante quel periodo c'è un funzionario che controlla in modo permanente".

Meno di 150 eurodeputati hanno finora fatto accesso alla reading room. “Tutte le condizioni a cui ci sottopongono sono contrarie al parlamentarismo e alla democrazia”, denuncia Urtasun. Prima di lui anche Lola Sánchez di Podemos aveva sottolineato la mancanza di trasparenza della procedura. “Siamo parlamentari eletti per rappresentare e informare i cittadini. E per una questione così fondamentale come un trattato internazionale, ci trattano come criminali o spie”.

Il rappresentante di ICV - Iniciativa per Catalunya Verds – a Bruxelles deplora in particolare il fatto che il “carattere tecnico di alcuni testi tutti in inglese rende ancora più complessa la questione. Io non sono esperto in telcomunicazioni e ho bisogno di alcuni assistenti esperti per interpretare i documenti. E chiaramente ho bisogno di più ore”.

Ma il peggio non sono le condizioni di accesso, ma quello che c'è dentro. "Quando i documenti ufficiali selezionati devono essere ordinati in anticipo, ci si rende conto che tutto ciò che è possibile vedere è ciò che è già stato pubblicato", ha detto l'eurodeputato catalano sempre a El Diario.

Ma sono solo nella reading room i documenti legati al TTIP? "Niente affatto", conclude il politico spagnolo. "Sappiamo da varie fonti che ci sono documenti consolidati definitivi, che illustrano la parte europea e gli Stati Uniti già raggiunta. Su quelli non abbiamo accesso. Vorrei anche affermare che i documenti memorizzati nella sala di lettura per ogni individuo che vuole leggere sono già declassificati”. Urtasun ha poi denunciato come la semplice esistenza di quella stanza viola gli stessi regolamenti comunitari. "Il Trattato di Lisbona è molto chiaro nel sottolineare che, in tutto ciò che riguarda gli accordi internazionali, i deputati dovrebbero essere pienamente informati".

Per quella che molti in Italia considerano ancora un simbolo di democrazia, riprendendo le parole della Malmstrom, è un simbolo di trasparenza il solo fatto che alcuni rappresentanti dei popoli accedano senza penna, carta, telefono (e trattati come spie o criminali) per due ore a visionare la parte non importante e già declassificata dei documenti del TTIP. Tutto questo è l'Unione Europea di oggi, ma state tranquilli Repubblica, Corriere e gli altri giornali italiani stanno preparando la versione "ufficiale" dei fatti, quella a cui crederete ed, alla fine, accetterete anche quest'ultima imposizione, che rappresenterà la fine di tutti i diritti sociali conquistati dal dopoguerra ad oggi. Ma questo non ve lo diranno...

Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... 2&pg=11158

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

15/04/2015, 14:15

Stop TTIP, il 18 aprile mobilitazione mondiale

Sostenibilità ambientale e sociale dell’accordo, ma anche denuncia ricorrente di scarsa trasparenza nei negoziati in corso: non piace ad ampi settori della società civile il Trattato di libero scambio che l’Unione europea e gli Stati Uniti stanno negoziando e il prossimo 18 aprile cittadini e movimenti scenderanno in piazza in oltre trecento città in tutto il mondo, e decine in Italia, per chiedere di fermare i trattati di libero scambio. Lo slogan è: “Le persone e il pianeta prima dei profitti”.

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Il principale trattato sotto l’occhio dei riflettori è appunto il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), che gli Stati Uniti stanno discutendo “in sostanziale segreto con l’Unione Europea”, denuncia la campagna Stop TTIP, che spiega: “L’accordo prevede l’abbattimento di tutte le barriere non tariffarie al commercio, ossia normative e regolamenti a protezione di beni comuni e servizi pubblici, che le grandi compagnie multinazionali che spingono per la chiusura dell’accordo ambiscono a monetizzare. In cambio di un abbassamento degli standard qualitativi, nonostante le promesse dei promotori, gli studi più ottimistici prevedono nel caso improbabile in cui tutte le condizioni fossero soddisfatte un aumento del PIL europeo appena dello 0.5%, a partire dal 2027. Quelli meno ottimistici, una perdita di posti di lavoro in UE di minimo 600 mila unità”.

Il sistema economico che si avrebbe da un trattato di questo genere viene considerato rischioso per la sostenibilità ambientale e sociale, tanto più in Italia dove sarebbero a rischio – dicono i promotori della campagna – agricoltura, settore industriale e servizi pubblici. Le oltre 200 organizzazioni nazionali che hanno aderito alla Campagna Stop TTIP Italia parteciperanno alla giornata di azione globale di sabato 18 aprile con circa 30 iniziative in tutto il Paese. Vi saranno manifestazioni e flash mob nelle grandi città – da Roma a Milano, da Torino a Napoli, fino a Firenze – e in molti centri minori.

Un ampio movimento sta chiedendo da tempo alla Commissione europea maggiore trasparenza nelle trattative del TTIP. E denuncia a più riprese – oggi stesso è convocato l’usuale TTIPtuesday, la giornata del martedì in cui si inviano tweet ai parlamentari europei con l’invito a fermare il trattato – il rischio di un abbattimento dei regolamenti, e degli standard di sicurezza, che porterebbero a una diminuzione dei livelli di salute dell’ecosistema, dell’assistenza sanitaria, dell’accesso all’istruzione e al mondo del lavoro. “Oltre un milione e 700 mila cittadini europei hanno sottoscritto la petizione per chiedere alla Commissione l’immediato arresto delle trattative sul TTIP – dicono dalla campagna – Una raccolta di firme che prosegue intercettando il crescente consenso dell’opinione pubblica sul tema, con l’intento di tagliare il traguardo dei 2 milioni ad ottobre”.

L’intenzione di Stati Uniti e Commissione europea è di arrivare a una bozza di accordo entro quest’anno; al Parlamento europeo, nel frattempo, sono stati presentati 898 emendamenti in un progetto di risoluzione per fare il punto sui progressi compiuti nei colloqui con gli Stati Uniti sul TTIP.

http://www.helpconsumatori.it/diritti/s ... iale/93589


Ovviamente il mainstream mediatico nazionale tace (dimostrando l'asservimento agli interessi atlantisti)...

Però porca di una miseria... c'è l'EXPO qui a Milano?!?

E ALLORA COSA CI VUOLE A ORGANIZZARE UNA FORMA DI PROTESTA ALL'INTERNO DEI PADIGLIONI?!!?

E in questo caso chiamo in causa il M5S... Sono gli unici a parlarne, ma parlarne non basta... è ora di iniziative importanti per costringere i media a parlarne!

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

17/04/2015, 12:02

A caccia dei fantasmi del T-tip

di Monica Di Sisto*

Il 18 aprile tutti in piazza, a caccia di fantasmi. A Roma alle 11 in piazza del Pantheon, e in piazza SS. Apostoli dalle 16. A Milano in Piazza Duomo, in Piazza Dante a Napoli, alla Stazione Leopolda e al Ponte Santa Trinità a Firenze, e poi a Reggio Emilia, Modena, Bari, Cosenza e in oltre trenta città italiane grandi e piccole dove la Campagna Stop T-tip ci invita tutte e tutti a smascherare il Trattato transatlantico di liberalizzazione del commercio e degli investimenti tra Europa e stati Uniti, che ha l’obiettivo, però, non tanto di farci commerciare di più oltreoceano, quanto di azzerare tutte quelle regole e quei diritti a protezione di cittadini e consumatori. Il tutto costi quel che costi, considerato che, stando ai calcoli dell’Università Tufts del Massachusetts questo porterebbe ad altri 600mila lavoratori a spasso nella sola Europa entro il primo anno d’entrata in vigore del trattato.

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Sono più di seicento in tutto il mondo, trenta solo in Italia, le iniziative e le mobilitazioni che coinvolgeranno migliaia tra organizzazioni della società civile,sindacati, associazioni di consumatori, ambientaliste, organizzazioni non governative, religiose per dire No al Trattato Transatlantico tra Stati Uniti e Unione europea a pochi giorni dal nuovo ciclo di trattative tra Commissione europea e Governo Usa, che si terrà a New York nella settimana dal 20 al 24 aprile. Sessantasei iniziative si terranno negli Usa, ma sono molti altri i Paesi coinvolti tra cui Giappone, Filippine, Ecuador e Messico, dove il coordinamento internazionale dei sindacati dei servizi Psi tiene la sua Conferenza interamericana e porterà in Piazza della Rivoluzione a Mexico City tutti i suoi sostenitori.

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Il 18 Aprile è uno degli appuntamenti importanti di una mobilitazione grazie alla quale si è cominciata a creare una crepa nel muro di omertà e di segretezza che nascondeva agli occhi dei più la natura e gli obiettivi del T-tip. Senza le mobilitazioni delle campagne e dei cittadini, non ci sarebbe stato nessun processo di progressiva pubblicazione di documenti e di posizioni della Commissione Europea, un percorso ancora ampiamente insufficiente e ancora inquinato da vere e proprie operazioni di marketing politico.

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La realtà del T-tip è, infatti, quella raccontata da molti parlamentari europei, ultimo dei quali lo spagnolo Ernest Urtasun, che nella sua recente intervista al quotidiano El Diario ha denunciato di essere stato perquisito personalmente prima e dopo il suo ingresso nella sala di lettura dei documenti negoziali del T-tip allestita all’interno del Parlamento europeo, per impedirgli di prendere su un taccuino anche solo appunti personali sul testo.

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Che cosa puoi fare tu?

1 – Unisciti a una delle decine di iniziative organizzate in Italia

trovi un elenco aggiornato su http://stop-ttip-italia.net/iniziative-18-04-2015/

2 – Aderisci e diffondi la petizione contro il TTIP, che ha già raccolto quasi un milione e settecentomila firme in tutta Europa

https://stop-ttip.org/firma/

3 – Invia tweet alle persone che conosci inserendo l’indirizzo della raccolta firmehttps://stop-ttip.org/firma/ l’hashtag #18ADoA e l’account @StopTTIP_Italia

4 – Partecipa anche tu all’iniziativa Uno scatto Stop T-tip

http://stop-ttip-italia.net/uno-scatto-stop-ttip/

5 – Condividi sui tuoi social network la pagina della campagna Stop TTIP dedicata alla mobilitazione globale del 18 Aprile http://stop-ttip-italia.net/18-aprile-2 ... litazione/

6 – Aggiungi il tuo “Mi piace” e diffondi il profilo facebook della Campagna

https://www.facebook.com/StopTTIPItalia

7 – Invia un’email ai Parlamentari italiani che siedono alla Commissione Commercio Internazionale del Parlamento Europeo chiedendo loro una posizione forte e chiara di opposizione al T-tip.

Sul sito della campagna, alla pagina http://stop-ttip-italia.net/2015/04/15/ ... i-fare-tu/ un testo-standard che potresti inviare, e le email dei parlamentari che potresti provare a convincere

http://www.sapereeundovere.it/a-caccia- ... del-t-tip/


FORZA!!! FACCIAMOCI SENTIRE!!!

[8D]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

17/04/2015, 16:33

TTIP E TPP: CHI RACCOGLIERA' L'IRA POPOLARE ?
Postato il 15/04/2015 di cdcnet

Economia ImmagineDI THOMAS FAZI
opendemocracy e sinpermiso

Parallelamente all'accordo commerciale attualmente in discussione con l'Unione Europea (il TTIP), gli USA stanno negoziando un accordo analogo con 11 paesi dell'Asia e del Pacifico: l'accordo TransPacifico (Trans-Pacific Partnership, TPP). Walden Bello, uno dei critici più importanti della globalizzazione neoliberista delle multinazionali, identifica qual è la strategia globale che sostiene i due trattati. Il giornalista italiano Thomas Fazi l'ha intervistato per il sito web Open Democracy.

Thomas Fazi: Oggi gli accordi di libero commercio bilaterali e regionali (o meglio, gli accordi megaregionali, come il TTIP e il TPP) hanno di fatto sostituito i negoziati nel seno dell'OMC. Siamo entrati in una nuova fase della globalizzazione?

Walden Bello: Si. Credo che la fase trionfale della globalizzazione, che ebbe il suo zenith negli anni '90 e poi cominciò a decadere dopo le mobilitazioni di Seattle del 1999, sia definitivamente finita.

Oggi ci troviamo in una situazione nella quale la globalizzazione spinta dalle grandi imprese e dal neoliberismo ha condotto ad una grande crisi. Potremmo dire che il concetto stesso di globalizzazione spinto dalle grandi imprese è in crisi. La sua credibilità è stata gravemente danneggiata. Però, naturalmente, esistono tutt'ora interessi molto forti (appoggiati dalle elites tecnocratiche e da gran parte del mondo accademico) che continuano a promuovere soluzioni neoliberiste, come il TTIP e il TTP.

In che misura il movimento anti-globalizzazione e anti-libero commercio del finale dei '90 e primi 2000 ha contribuito a minare il paradigma della globalizzazione spinta dalle grandi imprese?

Credo che il risultato più importante del movimento fu che diede un autentico scossone al trionfalismo e alla credibilità di tutto il progetto di una globalizzazione spinta dalle grandi imprese. Seattle fu un avvenimento veramente storico, nel quale l'azione della gente nelle strade rivelò alla fine che il Re era nudo. Anche prima di Seattle, risultava già chiaro in molte statistiche che la globalizzazione stava portando ad una maggior povertà e disuguaglianza e stava creando vari tipi di inefficienze, però in un certo senso questa realtà non riusciva a farsi strada. Ciò a cui assistemmo fu non solo lo sgretolarsi del livello ministeriale dell'OMC, ma quello di tutto il paradigma. Credo che questo fu un risultato chiaro del movimento antiglobalizzazione: esso realmente mostrò che c'era un lato oscuro della globalizzazione, che stava creando il contrario di ciò che prometteva.

L'erosione dell'OMC è stata fondamentale, perché si supponeva che sarebbe stato strumento primordiale della globalizzazione. Stiamo parlando del più ambizioso codice legale commerciale della storia, e questa architettura è ora ad un punto morto.

Questa è la ragione per cui negli anni recenti hanno cominciato a ritirarsi verso accordi di libero commercio (ALC) bilaterali e multilaterali. Però gli ALC (promossi inizialmente da UE, USA e Giappone) sono considerati da questi paesi come disposizioni proprie di una seconda opzione, risultata dal mancato raggiungimento di quella sorte di consenso universale che avevano cercato di far funzionare nel seno dell'OMC. Questo non significa sottostimare la dannosa ripercussione di accordi come il TTIP e TPP. Però credo che siano anche molto fragili. E' sufficiente vedere la crescente opposizione della società civile al TTIP in Europa, o la resistenza degli interessi dall'agrobusiness al TPP in una serie di paesi asiatici.

Quali sono le somiglianze tra il TTIP e il TPP?

I due trattati sono molto simili. In primo luogo, entrambi si stanno negoziando in segreto; come dichiarò il vecchio rappresentante commerciale nordamericano, Ron Kirk, se si negoziassero apertamente, non avrebbero la minima opportunità di ottenere l’approvazione della gente. In secondo luogo, non ha a che vedere tanto con il commercio, anche se ci sono aspetti commerciali in tutto ciò (come maggiori riduzioni delle tariffe doganali); ha a che vedere in realtà con l'affermazione del controllo imprenditoriale su ogni aspetto delle nostre vite, per mezzo dei diritti di proprietà intellettuale e le disposizioni investitori-Stato (le infami ISDS), nelle quali basicamente, i diritti sovrani degli stati sono menomati tramite la possibilità di essere citati in giudizio dalle grandi aziende.

In terzo luogo, ambedue hanno una componente geopolitica: Il TTIP è in realtà il braccio economico della NATO e ha chiaramente come obiettivo contenere la Russia; il TPP, d'altro canto, è evidentemente un tentativo molto forte di contenere la Cina e di creare un blocco economico contrario in Asia.

Più in generale mi sembra molto chiaro che tra gli obiettivi di ambo i progetti c’è il sorgere dei BRICS e gli sforzi che si stanno facendo per creare un blocco economico alternativo a quello occidentale. In fine, credo che il TTIP e il TTP hanno una componente ideologica in sé, nella misura in cui si spacciano come rappresentazioni dei "buoni" valori occidentali (libero commercio, civiltà, Stato di diritto, ecc...) contrapposti ai valori alieni degli "altri".

Questo anche sottolinea l'ipocrisia del racconto del "libero commercio": in un quadro coerente di libero commercio, questi accordi dovrebbero estendersi a paesi come Russia e Cina. Però è chiaro che non è questo il caso.

Sarebbe il caso di considerare questi accordi (e specialmente il TPP) come forme di neocolonialismo o neoimperialismo, nello stesso stile degli accordi di libero commercio imposti dalle nazioni egemoniche ai paesi in via di sviluppo?

Considerando che sia nel caso del Ttip che del Tpp non siamo di fronte a "semplici" accordi multilaterali di libero commercio, ma a dei trattati in cui la componente geopolitica e securitaria è importante tanto quanto quella economica, non sarebbe esagerato definirli una forma di neoimperialismo. Attraverso questi trattati, le potenze egemoni (Stati Uniti ed Europa) puntano innanzitutto a rafforzare la loro sfera di influenza e ad arginare quelle forze che minacciano la supremazia dell'Occidente. In questo senso, così come il Ttip è da considerarsi un'estensione economica della Nato, anche il Tpp è strettamente legato alla politica di espansionismo militare degli Stati Uniti in Asia, detta "pivot to Asia". In questo senso, questi trattati rischiano di avere un effetto fortemente destabilizzante dal punto di vista geopolitico.

Lei ha citato l'aspetto della segretezza, che è uno dei punti su cui i movimenti anti-Ttip battono maggiormente il chiodo. Nel caso dell'Europa, sappiamo che in molti casi anche gli stessi parlamenti nazionali sono tenuti all'oscuro dei negoziati, che sono gestiti dalla Commissione europea. Nel caso del Tpp, dove gli USA non hanno un interlocutore «privilegiato» come la Commissione con cui dialogare, come si svolgono i negoziati?

Quello che sta succedendo è che l'accordo lo stanno discutendo i più alti negoziatori commerciali. E alle grandi imprese si concede un accesso speciale agli stessi, però ciò non è concesso ai cittadini in generale e neanche ai parlamenti nazionali. In modo che fondamentalmente i gruppi dei grandi affari sono gli unici ad averne accesso. Questo è qualcosa di totalmente antidemocratico. I parlamentari dovrebbero disporre di questo accesso. La verità è che mi lascia assai perplesso il perché non si sottometta tutto ciò ad un giudizio, perché i parlamenti non pongano una sfida più forte a questa mancanza di trasparenza o facciano uso delle diverse leggi informative di questo paese.

Credo che parte del problema risieda nel fatto che i parlamenti della maggioranza dei paesi che fanno questi accordi sono dominati da partiti conservatori che sono ideologicamente di parte rispetto al neoliberismo, sono vincolati al capitale imprenditoriale e non valorizzano la trasparenza. Lo stesso può dirsi, per certo, dell'Europa.

Negli ultimi anni una serie di paesi asiatici europei (come le antiche "tigri asiatiche") hanno reagito di fronte al disastroso effetto delle "riforme strutturali" imposte dal FMI e dalla Banca Mondiale praticando misure politiche più protezioniste e facendo "retrocedere" parzialmente il processo di globalizzazione. Come sta influenzando tutto ciò i negoziati del TPP, che vanno in direzione opposta?

La globalizzazione si è sempre appoggiata con forza nella produzione orientata all’esportazione, però la crisi e la depressione di lungo periodo negli USA e Europa, che erano mercati centrali chiave per le esportazioni asiatiche, hanno obbligato molti paesi asiatici a riesaminare i modelli di economia politica che stavano seguendo.

Credo che in molti paesi si sono resi conto che dovevano tornare ad una crescita interna orientata alla domanda, e quello che significa è, chiaramente, che tra l'altro, bisogna prestare reale attenzione al mercato interno e ad una distribuzione più egualitaria della rendita.

E questo ha significato utilizzare qualsiasi piccolo spazio politico restante per imporre restrizioni al commercio, per mezzo di norme sanitarie e di sicurezza, così come ai flussi finanziari, per mezzo del controllo dei capitali (che addirittura il FMI ha riconosciuto essere efficaci per prevenire crisi destabilizzanti). In questo senso, accordi come il TTIP e il TPP, che sono un tentativo di fermare questo processo di de-globalizzazione, vanno contro il corso della storia. Lo stesso si può dire della strategia neomercantilista diretta dalla Germania e cercata dall'Europa.

Parlando di Europa, i movimenti sociali della fine dei '90 e della prima decade del 2000 ebbero successo nel riunire centinaia di migliaia di persone contro la globalizzazione neoliberale. Oggi giorno, questo sembra un impresa impossibile, anche se l'accordo che attualmente si sta negoziando, il TTIP, concerne i cittadini europei e nordamericani molto di più rispetto ad anteriori accordi di libero commercio.

La dinamica dei movimenti è strettamente legata alla dinamica contraddittoria della crisi. Ad esempio, dovremmo chiederci perché, in mezzo alla crisi, tanti paesi europei si sono spostati a destra.

Mi pare che questo dimostri che la crisi porta con sé le sue proprie dimensioni, che ripetutamente tolgono energia ai movimenti politici. Tuttavia, i devastanti effetti sociali di quattro anni d'austerità in Europa stanno creando le condizioni per il sorgere di un solido movimento anti-neoliberista e contro le grandi imprese.

La questione è sapere chi sarà capace di approfittare dell’ira popolare, la sinistra radicale o la destra populista? Purtroppo, quest'ultima sembra stia vincendo in questo stesso momento. Credo veramente che la sinistra debba muoversi con molta rapidità.

Walden Bello Rappresenta Akbayan (Partito d'Azione Cittadina) nel parlamento filippino ed è autore e coautore di 19 libri. Gli ultimi sono Capitalism's Last Stand? (London Zed, 2013) e State of Fragmentation: The Philippines in Transition (Quezon City: Focus on the Global South and FES, 2014).

Fonte: www.sinpermiso.info

Link: http://www.sinpermiso.info/textos/index.php?id=7464

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MATTANZA

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

17/04/2015, 16:42

Io penso che dovrebbero organizzare flash mob all'interno dei padiglioni EXPO.

EXPO è una vetrina internazionale... bisognerebbe che i movimenti di dissenso la utilizzassero a questo scopo...

#occupyEXPO

[:246]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

17/04/2015, 17:11

...e' supponibile che x evitare tale inconveniente,la sorveglianza sara' particolarmente attiva................... [:292]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

18/04/2015, 17:45

Osservate la differenza di linguaggio e il focus diverso che viene utilizzato da due quotidiani nazionali sull'evento di oggi contro il TTIP.

Ttip: fermiamo il trattato fantasma
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04 ... a/1599466/

Il mondo in piazza contro l'accordo Ttip di libero scambio tra Ue e Usa
http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... 53167/?rss

Il secondo corredato da una infografica realizzata da Eurostat, Commissione Europea, FMI...

Giudicate voi... io il mio giudizio l'ho già dato e ho già usato le pagine di uno dei due per la sabbietta del gatto...

[:305]

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

19/04/2015, 14:17

Milano, Stop Ttip: ‘Su Ogm l’Ue decide da sola. Come in Usa solo chi ha soldi potrà curarsi’

Tra i servizi oggetto di liberalizzazione, infatti, ci sono anche quelli sanitari, tanto che “se il trattato fosse approvato, potrà curarsi solo chi potrà permetterselo”, commenta Vittorio Agnoletto. Altri problemi secondo chi si oppone al trattato sono l’abbassamento del livello di sicurezza sulla vendita dei farmaci e “un’invasione, sul mercato europeo, degli OGM americani”, racconta Francesco Lauria di Stop Ttip Milano. Sul Trattato l’esecutivo europeo vuole arrivare a una bozza di accordo entro il 2015, ma oltre un milione e 700mila persone hanno sottoscritto una petizione per chiedere alla Commissione l’immediato arresto delle trattative, che in gran parte si stanno svolgendo in segreto. Intanto il 15 aprile la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha chiesto di escludere cinque settori chiave dal negoziato: servizi sanitari, carne agli ormoni, normativa sulle sostanze chimiche, clonazione e, appunto, gli OGM. Ma l’esecutivo comunitario non ha ancora dato segnali di aperture verso l’europarlamento, segnale del fatto che “l’Europa ha un evidente deficit democratico – conclude Lauria – e a rimetterci sono i cittadini” di Elisa Murgese
http://tv.ilfattoquotidiano.it
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/04/ ... si/362630/

Re: TTIP Accordo Commerciale Transatlantico (USA - EU)

28/04/2015, 17:35

TTIP, il tribunale sul libero scambio tra Usa e Ue bocciato dai cittadini europei
La consultazione tra oltre 150 mila cittadini europei ha evidenziato le perplessità dei consumatori sul funzionamento di quella sorta di tribunale internazionale chiamato a decidere su eventuali dispute tra investitori e governi nazionali in materia sicurezza alimentare legate al TTIP - di Francesco de Augustinis /CorriereTv


http://video.corriere.it/ttip-tribunale ... 5b17b54795