Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1391 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56 ... 93  Prossimo
Autore Messaggio

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1436
Iscritto il: 07/03/2009, 13:06
Località: vigevano
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 09/04/2015, 14:37 
Ufologo 555 ha scritto:
.. e ne sei sicuro ...?

io di sicuro non lancio missili....quel giorno c'era parecchio traffico militare e di quello siamo sicuri

Secondo la corte d'appello di Palermo è stato un missile....ok che tu ultimamente non credi più a niente [:)] ....



_________________
quando tornerà Kachinas prenderò mio figlio e andrò a nord come mi è stato detto
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 09/04/2015, 15:40 
Meno che meno credo che abbiano (volontariamente o no) buttato giù l'aereo dell'Itavia ... Anche perché, vedendolo planare, gli avrebbero lanciato un'altra "doppietta" di missili; e quelli di prima lo hanno solo danneggiato? [8]
Nelle esercitazioni "puoi" prendere un aereo amico, ma militare però ... A parte che il lancio di missili è sempre a vuoto, nel senso che non si lanciano contro un aereo (il costo sarebbe elevato!) ma o contro un bersaglio eltettronico, fittizio per intenderci, poi i dati sono sempre quelli.
Quindi se è stato colpito da missili si voleva proprio buttare giù quell'aereo!
Altrimenti non rimane che la tesi ufologica, che ho spiegato un sacco di volte ... che spiegherebbe il perché è stato affondato, una volta ... ammarato! Perché TUTTO, secondo me, gira attorno a quel punto: cosa i passeggeri non avrebbero dovuto testimoniare ..? L'erroe? No, perché ogni volta che è successo è sempre stato ammesso ...



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1436
Iscritto il: 07/03/2009, 13:06
Località: vigevano
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 09/04/2015, 15:52 
Può essere stato colpito per sbaglio, forse si è trovato in mezzo a un duello aereo e poi non bisogna dimenticare il caccia Libico caduto nella Sila. Il DC 9 era in ritardo sul volo e per sua sfortuna deve essere capitato in una zona di scontro



_________________
quando tornerà Kachinas prenderò mio figlio e andrò a nord come mi è stato detto
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 09/04/2015, 16:14 
Il MIG-27 della Sila non centra affatto; riguardo ad uno scontro in volo (con chi?); il DC-9 poi veniva da Nord ...



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 11074
Iscritto il: 04/12/2008, 15:57
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 09/04/2015, 16:15 
Anche con questa sentenza la vicenda è tutt' altro dall' essere chiarita.

Ma è un enorme passo avanti rispetto alla ridicola tesi ufficiale della bomba. Almeno così si accerta il coinvolgimento militare nel caso.



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
Top
 Profilo  
 

Marziano
Marziano

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 1436
Iscritto il: 07/03/2009, 13:06
Località: vigevano
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 10/04/2015, 11:35 
Ufologo 555 ha scritto:
Il MIG-27 della Sila non centra affatto; riguardo ad uno scontro in volo (con chi?); il DC-9 poi veniva da Nord ...


http://www.huffingtonpost.it/2013/06/27 ... de=2625913
Strage di Ustica: Giulio Linguanti: "Il Mig libico cadde sulla Sila molto prima. La stessa sera del DC9, il 27 giugno 1980"
BARI - “Quando sarà, io me ne voglio andare con la coscienza a posto. Perché se lassù incontrerò anche uno solo di quegli ottantuno poveretti che stavano sull’aereo, non voglio che mi sputi in faccia”. Il maresciallo Giulio Linguanti ha 76 anni e una memoria testarda che non perde un colpo. Nel 1980 era in forza al reparto del Sios Aeronautica nell’aeroporto di Bari. E a Bari lo incontro oggi, nella sua casa, davanti a un caffè. Lui con le sue carte piene di appunti, io con un registratore.

È un uomo d’un pezzo, Linguante. Con la vita segnata da un evento che per un mese, in due riprese, l’ha portato sulle montagne della Sila a organizzare il recupero del Mig23 libico che, a giudicare dai vermi lunghi cinque centimetri che avevano fatto il nido nel cadavere già putrefatto del pilota, non precipitò il giorno del suo ritrovamento ufficiale (18 luglio) ma almeno tre settimane prima. Cioè il 27 giugno, la stessa sera dell’abbattimento del DC9 Itavia. “Risolvete il giallo del Mig23 e avrete trovato la chiave per scoprire la verità su Ustica”, disse nel 1982 Giovanni Spadolini. Un giallo nel quale il maresciallo del Sios ha una parte da protagonista.

Prima di quell’estate, i libici Linguante li aveva già visti volare e pure atterrare in tranquillità sul territorio italiano. “Una volta ci ritrovammo una intera squadriglia di elicotteri di Gheddafi sull’aeroporto di Bari. Mandammo gli equipaggi in mensa e scattammo più foto che potevamo”. Non fu l’unico episodio. Il 22 giugno del 1980, mentre i capi di stato e di governo scendevano dai loro aerei sull’aeroporto di Tessera per raggiungere Venezia e partecipare al summit dell’allora G7 presieduto da Francesco Cossiga, poco distante erano parcheggiati dei C-130 dell’aviazione della Jamahiria araba libica che noi italiani stavamo trasformando in segreto da cargo per uso civile in aerei da supporto militare. Gli stessi C-130 venduti a Tripoli con una mediazione in pieno embargo organizzata da Billy Carter, fratello del presidente americano Jimmy Carter, che grazie anche a quello scandalo passato alla storia come “Billygate” si giocò la rielezione per un secondo mandato alla casa Bianca.

Per non parlare dei piloti che Gheddafi mandava in segreto ad addestrarsi a Galatina, alla scuola di volo dell’Aeronautica. O dei Mig che sempre a Galatina i nostri piloti videro atterrare più di una volta, prima e dopo la strage di Ustica. Ma non si poteva dire. Anzi, bisognava negarlo. Gheddafi a quel tempo era il nemico numero uno dell’Occidente. Di americani e francesi, soprattutto. Mentre noi ci flirtavamo, un po’ per minaccia e molto per interesse. Tanto da salvargli la vita parecchie volte. Forse pure quella notte in cui avrebbe dovuto fare la fine che toccò al DC9 Itavia. La stessa notte e nello stesso cielo in cui volò quel pilota libico ai comandi del Mig23 che forse era di scorta al colonnello, che sfuggì al missile che colpì l'aereo di linea italiano ma poi venne inseguito e precipitò sulla Sila. Un mistero nel mistero di quella strage.
Trentatre anni dopo, il maresciallo Linguante ricorda parole, facce. Tutto. “Arrivai sulla Sila la notte del 18 luglio, insieme a un altro sottufficiale di Bari. È caduto un aereo libico e a Roma vogliono sapere, ci dissero. Era tardi, andammo a dormire in una caserma dei carabinieri. La mattina dopo, mentre preparavo la macchina per raggiungere Castelsilano, arrivò un appuntato che aveva appena partecipato alla sepoltura del pilota del Mig23. Era stravolto, ci mancava poco che vomitasse. Puzza che non ci si può stare vicino, diceva. Strano, pensai. Io ne ho visti di morti. E anche se fa caldo, dopo appena un giorno nessun cadavere è ridotto a quel modo”.

Il Mig23 si era schiantato contro un costone di roccia a strapiombo su una pietraia. Per raggiungerlo, il maresciallo camminò per chilometri in mezzo a un bosco. “Da lontano pareva un camion ribaltato, con le ruote in aria. Era grosso e praticamente intatto. Tanto che quando dopo un mese lo portarono via, dovettero spezzare le ali. Altra cosa strana, perché un caccia che va dritto per dritto contro un muro di roccia normalmente finisce in pezzi. Poi vidi dei buchi sulla coda, fori di cannoncino. Tornando in macchina verso il paese, lo dissi al colonnello Somaini. Li ha visti anche lei? Lui girò la testa vago, guardò il cielo e fece: mah, chissà da che parte è arrivato ‘st’aereo… E capii subito che di quella faccenda dei fori era meglio non parlare”.

Non era un’allucinazione. Anni dopo, il giudice istruttore Rosario Priore riuscì a trovare una serie di testimoni che la sera del 27 giugno 1980 si trovavano in punti diversi della Calabria, lungo una rotta ideale che da Ustica andava su Lamezia e fino a Castelsilano. Esattamente sul punto del ritrovamento del Mig23. Più d’uno raccontò di aver visto due caccia che ne inseguivano un terzo sparando con il cannoncino. Sui rottami i fori erano parecchi, una raffica. Gli abbiamo sparato noi nel poligono della Snia a Colleferro per testare la resistenza della lamiera, dichiarò l’Aeronautica. Che per questa giustificazione meriterebbe un posto nella top ten del ridicolo che affiora a tratti in questa strage. Pari a quella con cui il portavoce dell’Arma azzurra, generale Mangani, cercava di sostenere la tesi del cedimento strutturale: prima di entrare nella flotta Itavia, il DC9 trasportava pesce alle Hawaii, e siccome il pesce sta in mare e nel mare c’è il sale e il sale corrode, per la proprietà transitiva l’aereo era marcio.

Intorno alla carcassa del Mig23, Linguante organizzava, accompagnava, trasportava. “C’erano rottami sparsi ovunque. Anche se appena arrivammo la cloche era già sparita, e chissà chi e quando se l’era portata via”. Già, chi e quando? Ma soprattutto come? Dall’alto del costone di roccia era impossibile scendere. Dal basso, si dovette attendere che il Genio aprisse appositamente uno sterrato. Faceva caldo ed era facile perdersi. Solo Linguante e pochi altri sapevano orientarsi nel bosco. Il presidente della commissione d’inchiesta, colonnello Ferracuti, che poi certificò come il pilota del caccia sarebbe arrivato da Bengasi alla Sila per colpa di un infarto dopo aver innestato l’autopilota e anni dopo sarebbe diventato capo di stato maggiore dell’Aeronautica, una mattina pretese di fare tutto da solo e s’incamminò a testa alta. “Sbucò dal bosco dopo tre ore, con la tuta fradicia di sudore, assetato, stremato”.
Altra storia quella dell’Americano spedito di corsa a ispezionare il relitto, che alcuni ritengono fosse il responsabile di una squadriglia di Mig “donati” da Sadat agli Stati Uniti dopo l’abbandono del padrinato sovietico. E altri pensano fosse il capostazione della Cia a Roma: Duane “Dewey” Clarridge, l’uomo che durante lo scandalo Iran-Contras (armi a Teheran in cambio di denaro per i controrivoluzionari in Nicaragua) stava per mandare a casa Reagan con un impeachment e fu graziato da George Bush senior il giorno prima di lasciare la Casa Bianca, l’uomo che secondo il Washington Post non lavorava per gli interessi degli Stati Uniti ma “solo per quelli della Cia”. In una intervista che gli avevo fatto a bruciapelo, Clarridge aveva messo in crisi la versione del governo italiano sulla caduta del Mig23 sostenendo di aver mandato i suoi uomini sulla Sila il 14 luglio, quattro giorni prima del ritrovamento ufficiale. Lo confermò anche a Priore, durante una rogatoria a Washington, ma ritrattò tutto nel processo contro i generali dell’Aeronautica accusati per depistaggio e poi assolti. Mostro a Linguante la foto di Clarridge sull’Iphone. “È lui. L’ho portato io a vedere l’aereo. È rimasto un paio d’ore. Gli avevo organizzato anche un panino e una bottiglia d’acqua. Ha solo bevuto, il panino me lo sono mangiato io alla sua salute”.

Il maresciallo era diventato uno dei perni intorno a cui ruotava l’operazione di recupero del Mig23. Accompagnava generali italiani, ufficiali libici, controllava i soldati piazzati a circondare la zona. Il giorno dell’autopsia, fu scelto come staffetta per consegnare a un colonnello piombato da Roma in elicottero alcuni resti prelevati dal cadavere del pilota. “Mi diedero un barattolo pieno di formalina con dentro un dito e il pene di quel poveretto e un fumogeno per segnalare all’elicottero dove sarebbe dovuto atterrare. Mi dissero che servivano per le impronte digitali e per accertare se fosse circonciso. La cosa mi faceva un po’ schifo, trovai un pezzo di carta geografica e la arrotolai intorno al barattolo, accesi il fumogeno e per poco non prendeva fuoco il campo. L’elicottero arrivò, io consegnai il barattolo e ripartirono subito”. Ed è bene sapere che di quei resti, come di tutti i reperti organici, di tutte le foto scattate, di tutti gli effetti personali del pilota non è mai più stato ritrovato nulla. Svaniti dal giorno dell’autopsia nel cono d’ombra del grande mistero di Ustica.
“Dopo un mese passato in quel posto, mi fu chiaro che quell’aereo non era caduto il giorno in cui avevano detto di averlo ritrovato. Era caduto molto prima, la stessa sera della strage di Ustica, era stato colpito e tutto quello che vedevo davanti ai miei occhi era solo una messinscena. Io sono fiero di avere servito l’Aeronautica, ma mi vergogno delle bugie che sono state dette da alcuni miei superiori. Ho una coscienza e me la devo tenere pulita fino alla fine. Per me e per i miei figli. Costi quel che costi”, dice Giulio Linguante. Al processo contro i generali, gli avvocati della difesa hanno cercato in tutti i modi di delegittimarlo, metterlo in difficoltà, sgretolare il suo racconto. Ma il maresciallo non ha fatto neanche mezzo passo indietro.

Di lui, il giudice istruttore Priore ha scritto: “Questo teste appare uno dei rarissimi che riferiscono fatti e notizie, mostrando ottima memoria e completo distacco all’Arma di appartenenza. Delle sue dichiarazioni dovrà tenersi conto in più occasioni, dalle considerazioni sullo stato del cadavere a quelle sul relitto”. Peccato che cadavere e relitto siano spariti. Non le bugie. Ma nemmeno l’onestà di qualche militare che ancora crede in una verità possibile sulla strage di Ustica.



_________________
quando tornerà Kachinas prenderò mio figlio e andrò a nord come mi è stato detto
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7014
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 23/01/2016, 20:52 
Cita:
Strage di Ustica, un documentario svela le bugie di Stato dei francesi

Immagine

L’inchiesta di Canal Plus: "Le autorità francesi mentirono sulla presenza di una portaerei nel Mediterraneo e sull’attività della base militare in Corsica". La tv d’Oltralpe, a 35 anni di distanza, rilancia l’ipotesi dell’abbattimento del Dc9 da parte di caccia di Parigi. Una tesi già sostenuta nel 2007 da Cossiga, presidente del Consiglio in carica all’epoca dei fatti. I familiari delle vittime: "Il governo italiano chieda conto di quelle reticenze"

PARIGI - Una serie di "bugie di Stato" che riaprono l'ipotesi di un coinvolgimento francese nella strage di Ustica. Trentacinque anni dopo, è una televisione d'Oltralpe che indaga sui misteri della notte del 27 giugno 1980, rilanciando l'ipotesi dell'abbattimento del Dc9 da parte di caccia dell'esercito francese. Il giornalista Emmanuel Ostian firma un'inchiesta che sarà trasmessa lunedì da Canal Plus con il titolo "Il disastro di Ustica: un errore francese?".

Il documentario svela almeno due affermazioni false delle autorità di Parigi, a cominciare dal fatto che la base militare di Solenzara in Corsica era "chiusa a partire dalle ore 17" il giorno del disastro, cioè quattro ore prima che il Dc9 precipitasse. Gli autori dimostrano che non era vero grazie alle testimonianze di militari dell'epoca. Tra questi, l'ex generale dei carabinieri Niccolò Bozzo presente a Solenzara che ricorda come invece fino a tarda sera nella base militare ci fosse "un'intensa attività", con "decine di aerei" decollati dalla Corsica mentre il Dc9 di Itavia era in volo tra Bologna e Palermo.

L'inchiesta della tv francese smentisce anche la difesa delle autorità secondo cui "nessuna portaerei francese era in mare il giorno della tragedia": è la risposta data nel 2007 quando Francesco Cossiga, Presidente del Consiglio in carica al momento dei fatti, affermò che era stata Parigi responsabile dell'abbattimento del Dc9, ribadendo poi le sue dichiarazioni davanti agli inquirenti. Cossiga aveva parlato della presenza della portaerei "Clemenceau" nel Mediterraneo, subito negata dalle autorità francesi. Gli autori del programma confermano invece l'ipotesi, rivelando che si trattava della portaerei "Foch", come risulta da documenti inediti che certificano l'attività della nave il 27 giugno 1980.

È una delle prime volta che i media d'Oltralpe riprendono quello che nel documentario viene definito come "terribile scenario ": le 81 vittime sarebbero state il danno collaterale di un'operazione militare in corso. Secondo la ricostruzione di Canal Plus, i caccia francesi volevano abbattere un Mig libico che seguiva da vicino il Dc9 e avrebbero così lanciato per errore un missile contro l'aereo di linea Itavia. All'epoca, ricorda il documentario riprendendo dichiarazioni del capo dei servizi segreti, Muhammar Gheddafi era il "nemico pubblico numero uno" di Parigi. All'Eliseo c'era Valéry Giscard d'Estaing che non ha voluto incontrare il giornalista dell'emittente, nonostante numerose sollecitazioni.

Le autorità francesi continuano a mantenere il " Secret Défense" sugli eventi di quella sera. Le rogatorie dei magistrati italiani sono andate per lo più a vuoto. "È importante che la tragedia di Ustica e le possibili responsabilità della Francia siano portate all'attenzione dell'opinione pubblica da un canale televisivo nazionale", commenta Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage.

Proprio ieri il Tribunale di Palermo ha condannato, con tre diverse sentenze, i ministeri della Difesa e dei Trasporti a risarcire 31 familiari delle vittime di Ustica per complessivi 12 milioni di euro, confermando l'ipotesi di un disastro aereo causato, "con elevata probabilità", da un missile o da una "quasi collisione" con un altro velivolo intruso. Si tratta solo dell'ultima sentenza di condanna, arrivata dopo altre simili. Resta da vedere se il documentario di Canal Plus convincerà Parigi a dare nuove risposte. "Il governo italiano potrebbe finalmente chiedere conto con forza ai francesi delle tante reticenze e bugie di questi anni ", dice Bonfietti. La verità, o almeno una parte, si trova forse negli archivi militari custoditi nel Château de Vincennes.


http://www.repubblica.it/esteri/2016/01 ... 131783536/


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 13956
Iscritto il: 03/12/2008, 20:45
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 23/01/2016, 21:05 
Mi domando che guadagno abbiamo avuto fare questa Unione,che cosa ci unisce!,secondo me solo invidia,rancori,gelosia,sorprusi e sottomissione,sin'ora si è agito sempre a "frega compagno". [:(]


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 24/01/2016, 12:09 
Qui una porzione del documentario francese....
http://video.repubblica.it/mondo/strage ... 738/225012



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 07/02/2016, 21:10 
http://www.corriere.it/spettacoli/16_fe ... 8e4e.shtml

Nuovo film sulla strage di Ustica
Una storia tra verità e finzione
Il regista Martinelli: «La mia tesi sulla tragedia del DC-9 poggia su testimonianze e perizie.
Ho letto tutte le 5.000 pagine dell’istruttoria del giudice Priore»

ROMA Sul trailer del film appare la scritta: «Una verità inconfessabile». Renzo Martinelli si presenta con la carta geografica dell’Italia. Il regista ha segnato le rotte degli aerei coinvolti nella strage del 27 giugno 1980, quando un DC-9 della compagnia Itavia, decollato dall’aeroporto di Bologna e diretto a Palermo, si squarciò in volo provocando 81 morti. Il film uscirà il 7 aprile e si intitola Ustica. Martinelli, abituato alle polemiche (Barbarossa, Vajont), si aspetta un pandemonio.



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Astronave
Astronave

Non connesso


Messaggi: 507
Iscritto il: 25/07/2015, 22:07
Località: Emilia Romagna
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 08/02/2016, 00:26 
mik.300 ha scritto:
http://www.corriere.it/spettacoli/16_febbraio_07/renzo-martinelli-racconta-strage-ustica-un-film-d4284818-cd07-11e5-a5a3-6d487a548e4e.shtml

Nuovo film sulla strage di Ustica
Una storia tra verità e finzione
Il regista Martinelli: «La mia tesi sulla tragedia del DC-9 poggia su testimonianze e perizie.
Ho letto tutte le 5.000 pagine dell’istruttoria del giudice Priore»

ROMA Sul trailer del film appare la scritta: «Una verità inconfessabile». Renzo Martinelli si presenta con la carta geografica dell’Italia. Il regista ha segnato le rotte degli aerei coinvolti nella strage del 27 giugno 1980, quando un DC-9 della compagnia Itavia, decollato dall’aeroporto di Bologna e diretto a Palermo, si squarciò in volo provocando 81 morti. Il film uscirà il 7 aprile e si intitola Ustica. Martinelli, abituato alle polemiche (Barbarossa, Vajont), si aspetta un pandemonio.


Già il film sul Vajont faceva discretamente schifo (IMHO superficiale e troppo romanzato), mò questo ci prova pure con Ustica... Speriamo che stavolta faccia qualcosa di meglio [8]


Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 19763
Iscritto il: 06/06/2009, 15:26
Località: VARESE
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 10/02/2016, 10:15 
http://www.corriere.it/cronache/16_febb ... 1480.shtml

Giallo di Ustica, spunta una nuova testimone: «Quel rottame bruciacchiato che poi sparì nel nulla»
Adriana Morici, sorella di una delle 81 vittime della tragedia del 27 giugno 1980, rivela: «A Palermo, un addetto allo scalo mi fece vedere un pezzo dell’aereo caduto con un grosso buco bruciacchiato. Poi aggiunse: lo guardi adesso, che poi sparirà...»



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 10/02/2016, 10:18 
mik.300 ha scritto:
http://www.corriere.it/cronache/16_febbraio_09/giallo-ustica-spunta-nuova-testimone-quel-rottame-bruciacchiato-che-poi-spari-nulla-90bf8bb4-cf59-11e5-a78b-52d074ea1480.shtml

Giallo di Ustica, spunta una nuova testimone: «Quel rottame bruciacchiato che poi sparì nel nulla»
Adriana Morici, sorella di una delle 81 vittime della tragedia del 27 giugno 1980, rivela: «A Palermo, un addetto allo scalo mi fece vedere un pezzo dell’aereo caduto con un grosso buco bruciacchiato. Poi aggiunse: lo guardi adesso, che poi sparirà...»


Che maledetti........



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

U.F.O.
U.F.O.

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 346
Iscritto il: 22/12/2008, 21:34
Località: Polignano a Mare (Bari)
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 12/02/2016, 18:20 
---

Tranquilli (e contenti) finalmente.
Il Film è un "documentario" basato sui fatti. Il migliore ad oggi.
Onore alla descrizione della verità, come mai prima ... :) :)

...



_________________
*
Cieli e giorni sereni. Riccardo Giuliani - Ik7FMO > Polignano a Mare (Bari) JN80OX .
*
Va dove ti porta il cielo. (RG)
.
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Nonno sapienteNonno sapiente

Non connesso


Messaggi: 49592
Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: Ustica: 35 anni dopo, speranze per la verità?
MessaggioInviato: 12/05/2016, 19:42 
Riccardo aeritel ha scritto:
---

Tranquilli (e contenti) finalmente.
Il Film è un "documentario" basato sui fatti. Il migliore ad oggi.
Onore alla descrizione della verità, come mai prima ... :) :)

...


Eppure il segreto di Stato sui delitti di strage non esiste. La legge 124 del 2007 esclude tassativamente che il segreto di Stato possa riguardare informazioni relative a fatti eversivi dell’ordine costituzionale o concernenti terrorismo, delitti di strage, associazione a delinquere di stampo mafioso, scambio elettorale di tipo politico-mafioso.
Evidentemente le cose non stanno così, pensi al caso Abu Omar. L’ex direttore del Sismi Nicolò Pollari è stato assolto nel febbraio 2014 con sentenza della Corte di Cassazione dopo che lo Stato italiano aveva opposto il segreto di Stato. E per quanto riguarda il passato, se lei legge l’ultima intervista del giudice Rosario Priore, che ha indagato su Ustica, vedrà che lui dice che non ha potuto avere accesso ai documenti che ho letto io, perché c’era il segreto di Stato.



Invece lei e altri avete avuto accesso a documenti sconvolgenti, ma non potete dirci cosa avete letto.
È così. Possiamo parlarne fra di noi, perché tutti coloro che hanno legittimamente accesso ai documenti possono parlarne fra loro, ma la loro divulgazione è punibile. Il paradosso è che in Italia si continuano ad accusare americani e francesi di essere colpevoli dell’abbattimento dell’aereo: c’è un film che attribuisce la responsabilità dell’accaduto agli americani, in cui caccia “sperona” il velivolo italiano, e la tv ha trasmesso un documentario che attribuisce la responsabilità a un missile sparato da un aereo francese, mentre noi abbiamo in mano carte che smentiscono queste storie di battaglie aeree, e raccontano tutta un’altra verità.


Da: http://www.tempi.it/giovanardi-so-la-ve ... zS-DOR_ns0


State a vedere che aveva ragione il sottoscritto (come sempre ne ho parlato) ...... [;)]

Non possono spezzare un "anello" di un'eventuale "catena": quella degli U.F.O (intesi come Astronavi Extraterrestri)!



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 1391 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56 ... 93  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
cron
Oggi è 26/08/2025, 05:45
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org