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17/10/2014, 22:42

shighella ha scritto:

ubatuba ha scritto:

cmq se confermato si troverebbe ai poli,pure se cio'stravolge completamente le ns piccole conoscenze [;)]


Certamente Uba! [;)]
Solo mi piacerebbe sapere, qual è il fattore che determina questa conservazione del freddo nel bel mezzo dell'inferno? [8]


Assenza di un meccanismo di distribuzione del calore (=atmosfera) e velocita' di rotazione molto bassa.

Mercurio e' il pianeta del sistema solare che presenta le escursioni termiche piu' elevate: da 330 gradi per la parti al sole ai -180 della parti in ombra.

17/10/2014, 23:05

zakmck ha scritto:

shighella ha scritto:

ubatuba ha scritto:

cmq se confermato si troverebbe ai poli,pure se cio'stravolge completamente le ns piccole conoscenze [;)]


Certamente Uba! [;)]
Solo mi piacerebbe sapere, qual è il fattore che determina questa conservazione del freddo nel bel mezzo dell'inferno? [8]


Assenza di un meccanismo di distribuzione del calore (=atmosfera) e velocita' di rotazione molto bassa.

Mercurio e' il pianeta del sistema solare che presenta le escursioni termiche piu' elevate: da 330 gradi per la parti al sole ai -180 della parti in ombra.






Grazie per le informazioni zak...ora inizio ad accettarla meglio [:p]

18/10/2014, 14:14

zakmck ha scritto:

shighella ha scritto:

ubatuba ha scritto:

cmq se confermato si troverebbe ai poli,pure se cio'stravolge completamente le ns piccole conoscenze [;)]


Certamente Uba! [;)]
Solo mi piacerebbe sapere, qual è il fattore che determina questa conservazione del freddo nel bel mezzo dell'inferno? [8]


Assenza di un meccanismo di distribuzione del calore (=atmosfera) e velocita' di rotazione molto bassa.

Mercurio e' il pianeta del sistema solare che presenta le escursioni termiche piu' elevate: da 330 gradi per la parti al sole ai -180 della parti in ombra.


Senza atmosfera quindi è impensabile che vi sia una zona di transizione tra questi estremi e quindi fasce per così dire "vivibili"?

18/10/2014, 17:11

..se puo' esserci una linea neutra sara' al confine fra zona illuminata e quella buia....[;)]

18/10/2014, 19:46

Come nei vecchi racconti di fantascienza... [;)]

19/10/2014, 01:24

MaxpoweR ha scritto:
Senza atmosfera quindi è impensabile che vi sia una zona di transizione tra questi estremi e quindi fasce per così dire "vivibili"?


In effetti puo' esserci una trasmissione del calore in parte per contatto tra le due zone, intendo attraverso il terreno, e in parte per l'albedo delle superfici (riflessione) che appunto riflettono parte della radiazione solare.
Credo comunque che la parte significativa sia esclusivamente dovuta all'irraggiamento solare diretto e quindi escluderei zone di transizione intermedie significative.

19/10/2014, 09:19

consideraimo che pure circa 2anni orsono,i dati messenger confermarono la presenza di ghiaccio e materia organica nella zona del polo nors mercuriano,e magari quello sopradetto ne e' òa conferma definitiva,consideriamo pure che la zona dove e' presente il ghiaccio e' perennemente in ombra,oltretutto la presenza di materia organica e' importante,x spiegare come si e' evoluta la vita sulla terra,questa notizia e' stata pubblicata nel 2012
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La sonda Messenger ha confermato l'esistenza di ghiaccio e materia organica su Mercurio. Lanciata nello spazio nel 2011 dalla Nasa, la sonda orbita attorno al pianeta più vicino al sole dal 2011 e i primi dati sono di estrema rilevanza: all'interno dei numerosi crateri situati al polo nord ci sono enormi quantità di ghiaccio solido. Com'è possibile se la temperatura media di Mercurio si aggira intorno ai 400 gradi impedendo qualsiasi forma vivente? È presto detto: Messenger ha rilevato che la zona a nord rimane perennemente all'ombra e sempre sottozero, in grado quindi di mantenere l'acqua allo stato solido. Già negli anni '90 un radar aveva individuato nei crateri del polo delle zone chiare ed altre più scure, come se fosse un riflesso dato dal ghiaccio e ora la conferma, si tratta di ghiaccio a tutti gli effetti. Lo strumento utilizzato dalla sonda spaziale è un altimetro laser a infrarossi.

Grazie ad un altro strumento, il GRNS, è stato inoltre possibile individuare dei composti organici, arrivati sul pianeta insieme all'acqua probabilmente in seguito ad uno schianto di asteroidi o comete risalente a miliardi di anni fa. I depositi di ghiaccio si stimano essere spessi 20-30 cm e gli scienziati suppongono che siano presenti in milioni di tonnellate. La scoperta è di estrema rilevanza non tanto per stabilire se possa esistere vita su Mercurio - è già appurato che non è possibile - ma per spiegare l'origine della vita sulla Terra, nata probabilmente da un impatto del genere. L'ipotesi infatti è che molecole basilari arrivate da corpi celesti abbiano trovato un ambiente fertile per prodursi ed evolversi fino alle forme di vita che conosciamo oggi.

https://it.notizie.yahoo.com/blog/foto- ... 59796.html

17/12/2014, 09:27

[img][img]http://i.imgur.com/R1r9HsD.jpg[/img][/img]

Illustrazione artistica della zona in cui Mercurio potrebbe incontrare i detriti del passaggio della Cometa Encke. Credit: NASA

La sonda MESSENGER, in orbita intorno a Mercurio dal 2011, continua a regalarci grandi sorprese! Una delle più recenti scoperte riguarda una possibile pioggia di meteore sulla superficie del pianeta, forse provenienti dalla scia di detriti della Cometa Encke. La notizia arriva proprio mentre sulla Terra ci godiamo il picco delle Geminidi. Su Mercurio però, non c'è alcuna atmosfera in cui i frammenti possono bruciare, e quindi anche se piccolissimi colpiscono direttamente la superficie. E sono questi impatti che hanno fatto scoprire il fenomeno al team di scienziati.

Analizzando la sottilissima esosfera di Mercurio, composta da particelle del vento solare e particelle della superficie che rimbalzano dopo collisioni, è stato possibile creare in questi ultimi anni una mappa dettagliata delle variazioni visibili nella composizione di questa. E' venuto fuori che periodicamente si nota un aumento nell'abbondanza di atomi di calcio, e non bastano le collisioni con la polvere interplanetaria o il vento solare per spiegarlo. Data la ciclicità e la composizione, sembra molto più probabile che Mercurio passi periodicamente attraverso i resti della coda di una cometa, come succede anche alla Terra per le sue piogge meteoriche.

[img][img]http://i.imgur.com/ycawjrf.gif[/img][/img]

Le comete C/2012 S1 (ISON) ed 2P/Encke, continuano la loro corsa nel Sistema Solare Interno e sono viste qui dalla sonda solare STEREO-A. Se l'animazione non parte, cliccate sull'immagine. Credit: Karl Bottoms/NRL/NASA-CIOC

Analizzando le comete i cui detriti potrebbero arrivare fino all'orbita di Mercurio, hanno permesso di trovare un possibile colpevole: la Cometa Encke! L'unico problema nelle simulazioni sembra essere una leggera distanza di troppo di Mercurio, ma è spiegabile se si prendono in considerazione le grandi influenze gravitazionali che subisce dagli altri pianeti, specie Giove.

"La variazione nei livelli del calcio nell'esosfera di Mercurio è una cosa studiata da anni, ma la proposta che si tratti dei detriti di una cometa è nuova." ha spiegato Sean Solomon, investigatore principale per la missione. "Questo studio fornirà la base per nuove future indagini sulle piogge di meteore su Mercurio e per studiare l'interazione tra il pianeta e il suo ambiente spaziale."

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Perielio e Afelio di Mercurio nella sua orbita. Credit: Russell Kightley

"Se il nostro scenario è giusto, allora Mercurio è un enorme raccoglitore di polvere" ha spiegato Joseph Hahn, scienziato planetario e co-autore dello studio. "il pianeta è continuamente sotto bombardamento da parte di polvere interplanetaria, e regolarmente passa attraverso una tempesta di polvere da parte della Cometa Encke."

Dopo ormai quasi 4 anni in orbita, MESSENGER concluderà la sua pionieristica missione (è stata la prima sonda ad essere mai entrata in orbita di Mercurio), l'anno prossimo, con una collisione guidata sul pianeta.

http://www.nasa.gov/press/goddard/2014/ ... n-mercury/

http://www.link2universe.net/2014-12-15 ... -mercurio/

19/12/2014, 09:54

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Vista del bordo di Mercurio, ottenuta pochi giorni fa dall'orbiter MESSENGER, della NASA, in orbita intorno al primo pianeta del Sistema Solare! Nel 2015 la sonda abbasserà ulteriormente la sua orbita e concluderà la sua missione collidendo con la superficie (dopo aver ormai esaurito il carburante). Nata come una missione a basso costo per la NASA, MESSENGER ha rivoluzionato la nostra comprensione di Mercurio, mostrandoci segni di passati vulcani, movimenti tettonici, la crosta ripiegata quando il pianeta si è rimpicciolito, segni di attività recente ancora tutta da spiegare e ghiaccio d'acqua e composti organici in depositi nascosti ai poli. Ha anche svelato la complessità della coda di particelle di Mercurio e come cambia nell'orbita, passando anche attraverso la coda delle Cometa Encke, che provoca grandi piogge di meteore.

https://www.facebook.com/Link2Universe/ ... =1&theater

24/12/2014, 11:43

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Una bella foto della superficie di Mercurio, ottenuta dalla sonda MESSENGER, della NASA. Si intravede qui la complessità geologica del pianeta, con in alto un cratere di nome Seuss, con grandi raggi ancora intatti intorno e con all'interno misteriosi aloni di materiale (qui blu, per sottolineare la loro diffusione e presenza). Ancora rimane un mistero l'esatta origine degli aloni che si trovano in molti crateri su Mercurio (e da nessun'altra parte del Sistema Solare). In basso a destra invece, potete vedere una forma irregolare molto arancione. Probabilmente si tratta di un'antico vulcano, risalente a quando il pianeta era molto più attivo.
[Adrian]

Re: Sonda messenger sta per arrivare su mercurio

03/02/2015, 20:20

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Link2Universe

Stupendo primo piano di crateri e zone bianche sulla superficie di Mercurio, ottenuta dalla sonda MESSENGER, della NASA. Non è ancora chiaro che cosa sono le zone chiare, ed esistono soltanto su Mercurio in tutto il Sistema Solare. Forse hanno a che vedere con l'esposizione al Sole di alcuni particolari depositi minerali, o forse con attività chimica e geologica nel passato di Mercurio.
Tra due mesi, MESSENGER concluderà la sua lunga missione schiantandosi contro la superficie di Mercurio, e nel frattempo, la ESA e la JAXA si preparano alla missione congiunta BepiColombo, che nel 2019 arriverà in orbita intorno al pianeta con ben 2 orbiter, per studiarlo più in dettaglio che mai.
[Adrian]

Re: Sonda messenger sta per arrivare su mercurio

05/03/2015, 19:51

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Quello che vediamo qui è il cratere Caloris, su Mercurio, ed è uno dei più grandi crateri da impatto del sistema solare e si estende per circa 1500km! Questa foto è stata realizzata dalla sonda Messenger attraverso la Mercury Dual Imaging System (MDIS), una camera che effettua la foto ne visibile e nel vicino infrarosso; nell'immagine in blu probabilmente sono i materiali più antichi del bacino mentre in arancione le probabili bocche vulcaniche.


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Re: Sonda messenger sta per arrivare su mercurio

17/03/2015, 13:02

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Interno di un cratere creato da un vulcano, miliardi di anni fa sulla superficie di Mercurio. La pianura liscia sul bordo esterno del cratere è lava che si è solidificata dopo essere uscita fuori durante l'eruzione. Le striature e canali interni sono dovute a frane avvenute poco dopo la solidificazione, quando il terreno ha iniziato a cedere. Foto scattata dalla sonda MESSENGER della NASA, la prima sonda da essere entrata in orbita intorno a mercurio.

da link2universe

Re: Sonda messenger sta per arrivare su mercurio

19/03/2015, 11:57

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Link2Universe

Terminatore su Mercurio, visto dalla sonda MESSENGER della NASA.Si tratta della regione dove lato notturno e diurno si incontrano. Pensate che data la lenta rotazione di Mercurio,un anno dura solo di poco più che un giorno! Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

Re: Sonda messenger sta per arrivare su mercurio

14/04/2015, 16:17

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Volo ravvicinato sopra Mercurio, da parte della sonda MESSENGER, della NASA, che si sta avvicinando alla fine della sua missione, dopo 4 anni in orbita intorno al pianeta.
Il cratere in basso a sinistra è battezzato in onore di Lessing ed ha 95 km in diametro.
In mezzo alla foto potete vedere anche una parte della crosta rialzata per via della contrazione del pianeta, nel momento in cui tutto Mercurio si è rimpicciolito per il raffreddamento, oltre 4 miliardi di anni fa.

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