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Lancio di Ariane 5 ECA (24 Aprile, ore 21.38 da Kourou).
L'assetto e la traiettoria del lanciatore sono interamente controllati dai due computer di bordo posti nel compartimento delle apparecchiature. Dopo l'accensione il veicolo libera la torre di lancio in verticale (per ovvie ragioni di sicurezza) e poco dopo inizia a picchiare. A 70 km di quota si libera dei razzi a propellente solido e a 100 si separa dal guscio protettivo (per convenzione si ritiene che lì finisca l'atmosfera terrestre). A circa 200 km di quota si conclude lo stadio criogenico principale (che rientra in atmosfera) e interviene quello superiore. Allo spegnimento dello stadio superiore il veicolo percorre per inerzia l'orbita cosiddetta di "trasferimento" (in verde): è un'orbita ellittica necessaria a raggiungere la quota dell'orbita geostazionaria (circa 36.000 km). Nel frattempo posso essere effettuate le operazioni di separazione. Una volta raggiunta la quota obbiettivo i satelliti utilizzano una propulsione propria per l'inserimento in orbita geostazionaria (in arancione), mentre lo stadio superiore del vettore resta nell'orbita di trasferimento, diventando un detrito spaziale.