Cita:
Regionali, Toti si prende la Liguria e in Veneto Zaia asfalta la Moretti
Per Renzi il 7 a 1 è un lontano miraggio
di Monica Gasbarri - 1 giugno 2015 03:28
Il 7 a 1? Solo un miraggio per Matteo Renzi, che si vede sfilare – a sorpresa – la Liguria da Giovanni Toti, che alcuni pensavano addirittura si sarebbe dovuto arrendere alla candidata del Movimento 5 Stelle, Alice Salvatore. Invece, in queste elezioni Regionali 2015, la prima grossa sorpresa arriva proprio da qui, dove il centrodestra unito dimostra di avere ancora qualche carta da giocarsi: Toti batte Raffaella Paita e si avvicina vertiginosamente alla soglia del 35% necessaria a governare la Regione da solo, costringendo il Pd a fronteggiare le prime vere conseguenze dei dissidi con la sua minoranza (e con i civatiani in particolare). L’altra grande sorpresa è quella che arriva dall’Umbria, dove i primi dati delle proiezioni parlano di un vantaggio chiaro per il candidato governatore Ricci. Un risultato che aveva fatto esultare il centrodestra (forte già della vittoria di Perugia alle scorse comunali) e che aveva fatto sperare in un 4 a 3 finale che avrebbe avuto un chiaro peso politico anche su piano nazionale (anche se, di fatto, perdere la governatrice Catiuscia Marini, espressione della vecchia guardia, non avrebbe impensierito più di tanto Renzi). Man mano sono iniziati ad arrivare i voti reali e che si andavano consolidando anche gli esiti delle proiezioni, però, è stato chiaro che il dato era destinato a ribaltarsi e i sogni di gloria del centrodestra umbro si sono spenti. Mentre procede assolutamente a rilento, invece, lo scrutinio in Campania, dove, comunque Vincenzo De Luca dovrebbe portarsi a casa la partita contro Caldoro (nonostante, o forse per merito, del tentato sgambetto di Rosy Bindi), ci sono almeno altre tre regioni in cui il dato è praticamente certo. Si tratta in primis della Toscana, dove Enrico Rossi si riconferma senza troppi problemi superando la soglia necessaria per evitare il ballottaggio, ma non sfondando come alla precedente tornata elettorale. Terra rossa per eccellenza, la Toscana però restituisce un altro dato importante che riguarda la Lega Nord, con il candidato Borghi che è secondo, seguito dal grillino Giannarelli. Altra partita sicura per Renzi & Co. è quella delle Marche. Qui, mentre Spacca viene spazzato via a causa di un infausto cambio di casacca, il candidato del csx Luca Ceriscioli vince senza troppi problemi. Ottima la performance grillina e anche quella del candidato di Fdi e Lega Nord che chiude in terza posizione sancendo il fallimento politico dell’appoggio di Forza Italia al Governatore uscente. Vittoria certa anche in Puglia, dove, per altro, gli occhi di tutti non erano puntati tanto su Emiliano, quanto sul centrodestra: Schittulli fa meglio della Poli Bortone (tirando la volata a Fitto a livello nazionale), ma la verità è che tra i due litiganti il terzo gode. Il terzo in questione è rappresentato dalla grillina Laricchia che arriva seconda e viene già corteggiata da Emiliano che la vorrebbe come assessore all’ambiente. L’altro dato nettissimo, è quello della vittoria di Luca Zaia in Veneto. Nessuno aveva dubbi di sorta sulla sua rielezione, ma per quelli che avevano sperato che il Pd, schierando uno dei pezzi grossi del renzismo (della seconda ora), avrebbe potuto salvare la faccia, la batosta è davvero pesante: Alessandra Moretti non riesce a fare neanche la metà del risultato elettorale del leghista Zaia, nonostante proprio quest’ultimo si sia visto anche sottrarre parte dei voti dal fuoriuscito Flavio Tosi. Questo dato, assieme a quello della Liguria, pesano tantissimo per Renzi e i suoi, che si sono comunque affrettati a sottolineare le differenze di campo esistenti tra il voto delle Europee e quello delle Regionali e a ricordare che nel computo complessivo delle Regioni (se proprio lo si volesse fare) il Pd batte il centrodestra per 10 a 2. A livello nazionale, però, la vera gatta da pelare è l’esito del Movimento 5 Stelle, unico partito in grado di presentarsi unito ovunque. Proprio questa compattezza gli permette di non pagare, in termini di voti alla lista, la dispersione che gli altri sperimentano, invece, a causa del moltiplicarsi di civiche: e i grillini si avviano ad essere primo partito in molte delle Regioni chiave per la vittoria democratica.
http://italia-24news.it/2015/06/01/regi ... 933-38612/A me pare che in Veneto la Lega Nord non si sia limitata ad "asfaltare" il PD, ne ha pure sradicato le fondamenta e costruito sopra un bel condominio (spero che Renzi non voglia approfittare e usarlo come residence per i clandestini
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
).
Qualcuno dica a Zaia di pulirsi, che ha ancora dei pezzi della Moretti tra i denti!!
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