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Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

27/06/2015, 14:55

Aztlan ha scritto:


Io sono perplesso dalla data scelta. E preoccupato, perchè due sono le cose.

O gli americani sono scemi e di strategia ne sanno quanto un giocatore di Risiko e a West Point insegnano come truccare i dadi,

oppure quella che vogliono non è nemmeno una guerra mondiale nel senso che noi intendiamo con la parola guerra, ma una campagna di sterminio con armi non convenzionali, a cominciare da quelle nucleari per gli obiettivi strategici per finire con quelle chimiche biologiche per la popolazione.


E se invece il potere "invisibile" avesse già deciso di fare combattere la terza guerra mondiale per fare perdere l'occidente?

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

27/06/2015, 15:08

Ufologo 555 ha scritto: [;)] ... e te pare poco?


Bo, Putin avra' i suoi motivi...

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

27/06/2015, 15:26

è da 3 estati che leggo che dovremmo entrare in guerra

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

27/06/2015, 16:17

E' una lunga gestazione... ma siamo alle fasi finali.

Atlanticus81 ha scritto:
Aztlan ha scritto:


Io sono perplesso dalla data scelta. E preoccupato, perchè due sono le cose.

O gli americani sono scemi e di strategia ne sanno quanto un giocatore di Risiko e a West Point insegnano come truccare i dadi,

oppure quella che vogliono non è nemmeno una guerra mondiale nel senso che noi intendiamo con la parola guerra, ma una campagna di sterminio con armi non convenzionali, a cominciare da quelle nucleari per gli obiettivi strategici per finire con quelle chimiche biologiche per la popolazione.


E se invece il potere "invisibile" avesse già deciso di fare combattere la terza guerra mondiale per fare perdere l'occidente?


Ritengo più probabile che vogliano uno scenario MAD (Mutual Assured Destruction) con un mondo distrutto sulle cui ceneri costruire il NWO sul consenso di una popolazione pronta ad accettare tutto pur di evitare un' altra guerra.

O che effettivamente il blocco BRICS costituisca un intralcio ai progetti neomondialisti, cosa di cui ci sono diversi indizi.

Ma anche questo scenario non è impossibile. I problemi sono: perchè rompere un giocattolo che funziona bene? E come contano di prendere il controllo del gruppo BRICS?

A me sembra uno scenario meno probabile dei primi due.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

27/06/2015, 17:37

Bah .... Ipotesi, supposizioni, previsioni ...
Ricordate quando otto anni fa era stato aperto un topic dal nome: "Sta per accadere qualcosa di grosso"?
Sto ancora aspettando ... [^]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

27/06/2015, 19:02

Ufologo 555 ha scritto:Bah .... Ipotesi, supposizioni, previsioni ...
Ricordate quando otto anni fa era stato aperto un topic dal nome: "Sta per accadere qualcosa di grosso"?
Sto ancora aspettando ... [^]


Uh quanta fretta [:)] [:)]
come dicono gli Jihadisti...“Voi calcolate il tempo di una guerra in termini di anni. Noi in termini di eternità. vale anche per gli illuminati, forse in tempi meno lunghi che l'eternità.
Ultima modifica di Wolframio il 27/06/2015, 19:06, modificato 1 volta in totale.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

27/06/2015, 19:04

Ecco, da LI' sapremo tutto! [:D]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

28/06/2015, 15:24

Fate l'amore, non fate la guerra

lennon_guerra.jpg


http://www.beppegrillo.it/2015/06/fate_ ... uerra.html

“Visti gli ultimi sviluppi geopolitici in Medioriente e nell'Est Europa, con ogni probabilità, il mondo sarà in guerra quest'estate. Probabilmente entreremo in guerra quest'estate, se siamo fortunati non sarà uno scontro nucleare”. A parlare è un alto funzionario NATO all'analista esperto di servizi di intelligence USA John Schindler. Ci sono davvero rischi di una possibile terza guerra mondiale dalle potenziali conseguenze apocalittiche in un'epoca termonucleare? E il responsabile è davvero Putin come vuole far credere la stampa?

La posta in gioco

Gli Stati Uniti e la NATO hanno dichiarato recentemente di voler riconsiderare il modo di confrontarsi con una Russia “più assertiva”. E anche se tutti gli indizi portano ad una riproposizione del "contenimento" della guerra fredda, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Ashton Carter, ha precisato che gli USA “non si faranno trascinare” nel passato dalla Russia, e che la NATO resta aperta a un miglioramento delle relazioni, ma che “la decisione spetta al Cremlino”.

VIDEO Il costo delle sanzioni alla Russia per gli stati europei
http://www.beppegrillo.it/2015/06/fate_ ... uerra.html

In realtà il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ammesso che la NATO sta portando avanti “il più grande rafforzamento militare” fin dai tempi della guerra fredda.
Il 23 giugno, invece, Carter ha annunciato che Washington inizierà a posizionare carri armati, artiglieria e altri equipaggiamenti militari nei Paesi del centro e dell'est Europa. Le nazioni che ospiteranno gli armamenti e i battaglioni «che verranno spostati per addestramento ed esercitazioni» saranno: Estonia, Lituania, Lettonia, Bulgaria, Romania, Polonia e la stessa Germania nonostante buona parte della stampa tedesca scriva che “tale proposito non può che destabilizzare e dividere il mondo occidentale”.

L'aggressività degli USA

La conferma del dispiegamento di carri armati, armi pesanti e truppe USA nei paesi membri della NATO al confine con la Russia “sarà l'atto più aggressivo degli Stati Uniti dalla fine della Guerra Fredda”, ha commentato un ufficiale del ministero dell’Interno russo. Alla notizia, il presidente russo Vladimir Putin, aveva già risposto annunciando che Mosca quest'anno aggiungerà 40 nuovi missili balistici al suo arsenale nucleare e dichiarando, recentemente, che “Non appena sorgerà una minaccia per la Russia in uno Stato vicino, la Russia risponderà in modo adeguato e costruirà la sua politica di difesa al fine di neutralizzare questa minaccia potenziale”.
Secondo Putin, “è la NATO che si sta avvicinando alle nostre frontiere, non il contrario. Al momento non c'è nulla di cui la Finlandia debba preoccuparsi”.

Scenari di “guerra gelida”

In questo contesto, creatosi dopo il colpo di stato in Ucraina del febbraio del 2014, spalleggiato da USA e UE per portare la NATO ai confini russi, Stephen Cohen ha scritto recentemente che gli USA sono vicini ad una guerra contro la Russia come ai tempi della crisi missilistica cubana. Il nuovo governo e il nuovo Parlamento ucraino hanno votato per l'ingresso nella NATO, cosa non tollerabile per qualunque leader russo. Noam Chomsky era stato più chiaro nel far comprendere la questione: “è come se il Patto di Varsavia fosse stato allargato al Sud America e fosse oggi in trattativa con Messico e Canada. Quindi certo che la situazione è molto complessa. Voglio dire tutto ciò che si scrive su Putin è folle. [...] la sua posizione politica è perfettamente comprensibile”.

Fallimento Nato: quali rischi futuri?

Quello che sta accadendo in Ucraina dimostra come il sistema “di sicurezza” occidentale ci espone dunque a gravissimi rischi. E l'Italia con la sua cieca obbedienza agli Stati Uniti sta portando il Paese in una vicolo cieco che pone a rischio importanti interessi strategici nazionali.
Per comprendere le intenzioni di USA e NATO basta ricapitolare le esercitazioni militari in atto. Dopo una prima fase definita “Noble Jump” tenutosi in aprile in Polonia con la partecipazione di forze tedesche e italiane, si è avuta la seconda recentemente a largo della Scozia, definita “Joint Warrior”, che per ammissione della stessa NATO è stata la maggiore esercitazione navale di sempre. Il tutto serve a preparare la madre di tutte le esercitazioni, vale a dire la cosiddetta “Trident Juncture 2015”, la maggiore esercitazione dalla caduta del Muro di Berlino ad oggi che si terrà in Italia dal 28 settembre al 9 novembre, alla quale parteciperanno tutte le forze della Nato. Tutto questo ha un costo enorme. Soldi che per sanità, istruzione e occupazione giovanile non si trovano mai, ma l'Italia spende, secondo dati della Nato, 80 milioni di euro al giorno per la sua difesa e la NATO preme per arrivare al 2% del PIL ovvero di 100 milioni di euro al giorno.

La Russia alla ribalta

Tutto ciò, ha almeno isolato la Russia? Mentre la stampa occidentale enfatizza l’isolamento russo, in realtà Mosca continua a guadagnare partner in tutto il mondo. Gli accordi di cooperazione con l’Arabia Saudita e l’Iran, il Forum di San Pietroburgo che pullulava di aziende internazionali, il lancio della Banca BRICS prevista per il 7 luglio, un’alleanza sempre più stretta con Pechino, tutti questi movimenti avvengono nel “mondo isolato” creato da UE e USA per il futuro di Mosca.
Per “isolare” Mosca e imporre un cambiamento di regime in Ucraina che permettesse l'ingresso della NATO ai confini della Russia, per assecondare in poche parole questa strategia folle di politica estera degli Stati Uniti da sudditi e non da alleati, il governo italiano sta giocando con il fuoco in scenari di guerra potenzialmente apocalittici.

No alla guerra!

Il mondo sta cambiando a nostra insaputa, perché nessuno ce lo racconta, con la costituzione di un sistema di integrazione finanziaria da parte dei BRICS che sarà definitivamente lanciato a Mosca il 7 luglio e che sfiderà il dollaro e le istituzioni del Washington Consensus. Esisterà forse a breve un'alternativa alle catene dell'euro e del Fondo Monetario Internazionale che hanno distrutto benessere, democrazia e diritti, come dimostra in modo non più opinabile il caso della Grecia. Per ora l'Italia ha scelto la via dell'eutanasia economica con la partecipazione ad un'unione monetaria fallita e con le sanzioni ad un partner economico e commerciale fondamentale come la Russia che ci costano e costeranno miliardi di euro (-18% nella meccanica, -19% nei semilavorati, -22% in moda e accessori, -45% nell'alimentare, -22% nell'arredamento ed edilizia e -59% nei mezzi di trasporto).

L'Italia deve dire no alla corsa verso il baratro che Washington e Bruxelles hanno imposto al nostro Paese e che il governo sta portando a compimento. Noi siamo pronti a guidare il Paese fuori dal guado ma, prima, tutti insieme, dobbiamo cacciare i delinquenti che ci governano.

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

29/06/2015, 15:37

“NATO mai così vicina alla guerra con la Russia nella storia”


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Lo storico americano Stephen Cohen osserva che gli Stati Uniti per la prima volta nella storia hanno dispiegato le loro armi pesanti e truppe così vicino alla linea di difesa della Russia.

L'ultima decisione degli Stati Uniti e della NATO sul dislocamento delle armi pesanti vicino al confine con la Russia può essere classificata come una mossa radicale e sconsiderata che fomenta l'escalation sotto pretesti completamente falsi, ritiene lo storico americano e professore di Princeton Stephen Cohen.

"Quello che sta accadendo ora è quello che volevano alla NATO da 15 anni. Carter mantiene letteralmente l'equilibrio sull'orlo della guerra con la Russia," — ritiene lo storico.

Cohen ricorda che questa è la prima volta che gli USA hanno dispiegato le sue armi pesanti e truppe così vicino alla linea di difesa russa.

Secondo lo storico, le autorità russe hanno bisogno di fare qualcosa in questa situazione, ma in questo caso Washington farà una mossa di ritorsione.

Così il gioco "occhio per occhio" può portare ad un'ulteriore escalation militare e a tensioni sul modello della "crisi dei missili di Cuba."

Cohen ha osservato che negli ultimi anni l'Occidente sta aumentando la propaganda per convincere la comunità internazionale che la Russia rappresenti una minaccia per tutti gli Stati Baltici. La regia è in mano a persone che da molti decenni volevano un'offensiva contro la Russia.

Secondo lo storico, il corso della NATO è da tempo uscito dagli argini della crisi ucraina: "Non si tratta dell'Ucraina, che è protetta, ma della NATO che espande la NATO. Cerchiamo di essere ancora chiari: mai la potenza militare americana si era trovata fisicamente così vicino ai confini russi. Mai in passato".

Cohen ha osservato che i Paesi europei, sostenuti da Washington, non devono dimenticare che gli Stati Uniti non saranno in grado di salvare l'euro o sostenere l'economia morente dell'Unione Europea, così come di fornire risorse energetiche a prezzi competitivi per l'Europa.

http://it.sputniknews.com/mondo/20150628/643776.html


Non mi riconosco più in niente ... [8)]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

29/06/2015, 22:27

Il passo avventato che vogliono fare gli Americani contro la Russia è il segno che la loro potenza volge al tramonto,la storia insegna; tutte le potenze imperiali che hanno voluto fare il passo più lungo della gamba sono caduti:vedi l'Impero Romano,l'Impero Inglese,la Germania Nazista,l'Impero Giapponese ecc., ora è il turno del suicidio dell'impero u.s.a. [:305]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

30/06/2015, 10:13

magari

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

30/06/2015, 13:02

.. sì? E dopo con chi starete con i cinesi? [^] Affari vostri! [:292]

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

30/06/2015, 13:14

Scenari di guerra
Grecia, le mani di Russia e Cina sugli affari di Atene: i timori della Nato

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La crisi greca, per qualcuno, è anche un'opportunità. Qualcuno di lontano (e anche molto lontano) dall'euro e dal Vecchio Continente in crisi. Si parla di Russia e Cina. Si pensi alle parole di Li Kequiang, premier del Dragone, ieri in visita a Bruxelles. Nel giorni più difficile della crisi greca ha spiegato di essere "pronto a giocare un ruolo costruttivo", per poi ricordare che "Pechino ha già fatto i propri sforzi per aiutare la Grecia a superare la crisi". Formalmente, Li Kequiang ha tentato di difendere gli investimenti cinesi nella zona euro poiché maggior partner commerciale, eppure è chiaro come Pechino, sfruttando la crisi di Atene, miri ad estendere la propria zona di influenza. Proprio ciò a cui mira anche la Russia di Valdimir Putin, che nel frattempo ha già messo a segno un importante colpo: il nuovo gasdotto che porterà il metano in Europa non passerà più per l'Ucraina, ma per la Grecia, appunto. Un accordo che potrebbe essere un preludio ad altre intese di natura strategico-militare. Una serie di circostanze che preoccupa la Nato: la Grecia, infatti, sostenuta da Mosca e Pechino potrebbe uscire dal Patto Atlantico, per giunta in un momento storico in cui le relazioni diplomatiche tra Usa e Russia vivono una profonda crisi.

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... ussia.html

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

30/06/2015, 13:24

Intanto ....


Kiev bussa alla porta di Obama: "Putin non sta ai patti. Armateci"

L'Ucraina chiede a Washington di riempirgli gli arsenali. E il presidente accusa: "I russi armano i terroristi"

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Cessate il fuoco, ritiro dell'artiglieria pesante, rilascio dei prigionieri e accesso garantito alle aree del conflitto per gli ispettori dell'Osce.

Erano queste le quattro condizioni degli accordi firmati a febbraio tra Russia e Ucraina. Un patto, dice il presidente di Kiev, Petro Poroshenko, che Mosca non sta rispettando.

"Non è successo nulla", spiega al Corriere della Sera, sottintendendo un sostanziale fallimento del tentativo di mediazione di Germania e Francia. Cita un rapporto dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e aggiunge: "La Russia sta continuando a mandare truppe, armi e finanziamenti per un miliardo di dollari ai terroristi nel Donbass".

Se la scorsa settimana si è sparsa la voce di una telefonata tra Barack Obama e Vladimir Putin, il presidente ucraino sostiene però che, al di là di questo, non si sono visti altri segnali che possano far pensare a un serio passo in avanti per la risoluzione del conflitto.

"Per ordine di Putin sul nostro territorio sono ammassati 200 mila uomini e un arsenale rifornito di carri armati, sistemi sofisticati lancia missili, razzi per la contraerea. Uno di questi ha abbattuto l’aereo civile della Malesia lo scorso anno", accusa Poroshenko.

E la richiesta che rivolge alla Casa Bianca è chiarissima: armi letali americane. "Fa parte del nostro diritto di Stato sovrano. Ma finora non ne abbiamo ricevute. Stiamo negoziando con loro".

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/por ... 46494.html

Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale

30/06/2015, 13:30

Russia: l’Europa non c’è e i cinesi ballano


Mosca, 30 giu – Rapporti russo-cinesi: tre notizie in un solo giorno, tutte dello stesso segno. Un lunedì 29 giugno destinato a lasciare traccia nella storia.

La prima:

la Cina inizia la costruzione del gasdotto “Power of Siberia”, in grado di trasferire annualmente 38 miliardi di metri cubi dai giacimenti siberiani della Russia al gigantesco consumatore cinese. Lungo 4.500 km, dalla Siberia a Shanghai, con il suo costo di 55 miliardi di dollari, si tratta della più grande infrastruttura del mondo. La Russia, dal canto suo, ne iniziò la costruzione sul proprio territorio lo scorso anno, subito dopo la sottoscrizione del mega-accordo per 400 miliardi di dollari nel maggio 2014. Il flusso di metano lungo la “via orientale” inizierà intorno alla fine del 2017. Il premier russo Dmitry Medvedev, intervenendo alla cerimonia inaugurale dei lavori cinesi, ha aggiunto che la realizzazione di un ulteriore gasdotto, detto “Power of Siberia 2”, o “via occidentale”, sarà presto avviata, appena concluso il nuovo accordo per altri 30 miliardi di metri cubi all’anno destinati a Pechino. Tutti gli investimenti e il commercio di gas, tra l’altro, eseguiti nelle valute nazionali.


Mega complesso lattiero-caseario in territorio misto russo-cinese

Considerando che la Federazione Russa è in grado di esportare annualmente poco meno di 200 miliardi di metri cubi di gas naturale (senza segnali di aumento negli ultimi dieci anni), che 150 di questi sono attualmente conferiti all’Europa (41% del totale delle importazioni), di cui 39 alla Germania, 27 alla Turchia e 21 all’Italia, che la produzione interna europea è in declino, indirizzare alla Cina ben 68 miliardi di metri cubi all’anno renderà necessariamente la coperta molto più corta, sottraendo all’Europa per decine di miliardi di metri cubi all’anno. A meno che questa semplice aritmetica non sia smentita dalla scoperta, in pochi anni, di altri giacimenti importanti in grado di sostenere e incrementare la produzione.


La seconda notizia:

Cina e Russia iniziano la costruzione di una gigantesca produzione congiunta lattiero-casearia, con almeno 100 mila vacche da latte foraggiate su una superficie di 100 mila ettari distribuiti tra i due paesi e prodotti destinati al mercato russo, così come agli stessi consumatori saranno destinati i prodotti agricoli che un grande complesso agricolo cinese prevede di sviluppare direttamente su centinaia di migliaia di ettari in territorio russo, “affittati” per i prossimi 50 anni. Un “piano B” tempestivo e in grande stile, a fronte dell’embargo proclamato dalle autorità del Cremlino in risposta alle ultime sanzioni europee contro Mosca.

La terza notizia:

la Russia è diventata il terzo azionista della mega-banca Aiib a guida cinese, con il 5,92% dei voti (e il 7,5% delle azioni) contro il 20,06% di Pechino e il 7,5% dell’India, guadagnandosi un posto nel “board” della banca e quindi un potere di controllo sulle strategie e gli investimenti infrastrutturali. La Aiib, si ricorderà, si pone quale naturale competitore della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, insieme alla costituenda Banca dei Brics prevista per fine anno. Con quote molto inferiori partecipano alla Aiib anche alcuni paesi europei tra cui Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia.

Sull’altro versante, invece, oltre al ricordato rinnovo delle sanzioni americane ed europee contro il Cremlino, è da registrare la caparbia attuazione della “dottrina Wolfowitz”, perseguita anche all’ultimo summit dei ministri della difesa della Nato, concluso senza troppi clamori lo scorso 25 giugno a Bruxelles, il secondo punto della cui dichiarazione congiunta finale merita una lettura integrale: “… la Russia sta minacciando la sicurezza Euro-Atlantica attraverso l’azione militare, la coercizione e l’intimidazione dei suoi vicini. Continuiamo a essere preoccupati rispetto alle azioni aggressive della Russia, che abbiamo discusso anche in un meeting con il nostro collega ucraino, il ministro Poltorak, per cui riaffermiamo il nostro forte impegno per una Ucraina indipendente, pacifica e prospera e il nostro fermo supporto alla sua integrità territoriale, entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti [quindi, inclusa la Crimea, ndr]. Siamo anche preoccupati rispetto alla crescente instabilità regionale al nostro Sud causata da una combinazione di diverse sfide e minacce, inclusa la minaccia posta da Isil/Daesh [denominazioni dello Stato Islamico, ndr]. Al fine di affrontare tutte queste sfide all’est e al sud, la Nato continua a fornire un approccio a 360 gradi per la deterrenza di queste minacce e, se necessario, [è pronta] a difendere gli Alleati contro qualsiasi avversario”.

Chiaro l’ordine delle priorità della Nato, cioè degli Usa? E mentre l’Europa scappa sotto le ali protettrici di Washington, la Cina si espande a sue spese.

http://www.ilprimatonazionale.it/esteri ... ono-26491/
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