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Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

13/07/2015, 20:00

Frase emblematica di una certa sinistra anti-italiana che non muore mai... e che è tutt' altro che rara.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

13/07/2015, 20:02

Una Patria che non tratta nel giusto modo i suoi servitori non è una Nazione seria ...

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

13/07/2015, 20:21

Hai ragione.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

14/07/2015, 02:21

Aztlan ha scritto:Frase emblematica di una certa sinistra anti-italiana che non muore mai... e che è tutt' altro che rara.


E' più arzilla che mai, è al potere, senza essere stata eletta da nessuno.

Ma non la definirei sinistra, che dal mio punto di vista è solo un termine convenzionale per indicare una direzione al posto di un'altra.

Sono solo persone senza un briciolo di amor di patria, senza educazione e senza cultura.
Il fatto che si professino comunisti o capitalisti è solo una facciata, lo schieramento per cui hanno scelto di tifare, senza conoscerne nemmeno a fondo il senso.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

14/07/2015, 19:47

Bisogna guardare al patriottismo (spogliato però da ogni colore o connotazione politica) come a qualcosa di positivo: amare la propria patria, le proprie tradizioni e la propria cultura (a prescindere dai Babbei che si alternano immancabilmente al potere) rafforza il senso di appartenenza e di solidarietà tra i cittadini, quando il popolo è unito si affrontano meglio anche i momenti bui... possiamo dire quello che si vuole sugli americani, ma in questo sono molto meglio di noi, gente che la mattina esce di casa e saluta la propria bandiera [:290]
Una nazione divisa è una nazione debole [^]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

14/07/2015, 20:00

Plutone77 ha scritto:Bisogna guardare al patriottismo (spogliato però da ogni colore o connotazione politica) come a qualcosa di positivo: amare la propria patria, le proprie tradizioni e la propria cultura (a prescindere dai Babbei che si alternano immancabilmente al potere) rafforza il senso di appartenenza e di solidarietà tra i cittadini, quando il popolo è unito si affrontano meglio anche i momenti bui... possiamo dire quello che si vuole sugli americani, ma in questo sono molto meglio di noi, gente che la mattina esce di casa e saluta la propria bandiera [:290]
Una nazione divisa è una nazione debole [^]


d'accordo con quanto tu affermi..........xo'sarebbe opportuno,chiedersi,ma il popolo italiano e' tale,o una miscela indistinta,messa assieme,x interessi altrui...................... [:291] [:291] [:291]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

14/07/2015, 20:03

L' Italia ha più storia da sola di tutti gli altri Paesi del mondo con poche eccezioni (Cina, India, Egitto... le culle della civiltà)

Se non abbiamo un' identità noi chi la dovrebbe avere.

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

15/07/2015, 14:40

Ok... è una candid camera... deve esserlo! Ditemi dove sono le telecamere!!!

Pe: tessera Anpi Schulz, da 'kapò' a partigiano
Marta Bonucci

Nel 2003, l'allora premier italiano Silvio Berlusconi gli aveva dato del ''kapò'' nell'aula di Strasburgo, dove lui era capogruppo socialista. Oggi, Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento europeo, diventa 'partigiano onorario': l'Associazione nazionale partigiani d'Italia (Anpi), infatti, ha conferito al socialdemocratico tedesco la tessera d'onore per il suo impegno a favore dell'antifascismo.

A consegnare la tessera a Schulz, presso la sede del Parlamento europeo a Bruxelles, due partigiani italiani: il presidente nazionale dell'Anpi Carlo Smuraglia e il presidente dell'Anpi Belgio Ennio Odino.

Quello dell'Anpi non è il primo riconoscimento che il presidente dell'Eurocamera riceve per il suo impegno a favore dell'antifascismo come valore fondante della Ue e per le ripetuta partecipazione alle commemorazioni degli eccidi nazifascisti, in particolare a Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema. Già a novembre Schulz è stato insignito dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica Italiana – come riportato da EurActiv.it.

http://www.euractiv.it/it/news/istituzi ... giano.html


QUESTO E' UN PAESE DI DEMENTI!!!!

[:294] [:294] [:294]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

15/07/2015, 14:42

I nostri mirabili partigiani, meno male che ci sono ancora loro, vecchi rincojoniti che si sono fatti egemonizzare dai comunisti e ne seguono le direttive...

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

15/07/2015, 15:43

Ecco, questi sono i "veri" partigiani! [:264]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

15/07/2015, 15:44

Questi sono i veri rincoglioniti... che poi siano ex-partigiani, ex-fascisti o ex-paperini non ha molta importanza.

Nota di colore... non so a quando si riferisca la notizia, perché indagando ulteriormente Ennio Odino risulterebbe morto nel 2014.

https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ennio_Odino

Ok la notizia è del 09 Luglio 2013...

Non cambia la sostanza

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

10/09/2015, 19:52

Visto che si parla molto di "accoglienza"... [:296]

"Tornate a casa vostra". Quando la sinistra sputava sui profughi istriani


Il Pci non conobbe la parola "accoglienza". Per gli italiani di Pola e Fiume solo odio. L'Unità scriveva: "Non meritano la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci il pane"


"Poi una mattina, mentre attraversavamo piazza Venezia per andare a mangiare alla mesa dei poveri, ci trovammo circondati da qualche centinaio di persone che manifestavano.

Immagine

Da un lato della strada un gruppo gridava: 'Fuori i fascisti da Trieste', 'Viva il comunismo e la libertà' sventolando bandiere rosse e innalzando striscioni che osannavano Stalin, Tito e Togliatti". Racconta così Stefano Zecchi, nel suo romanzo sugli esuli istriani (Quando ci batteva forte il cuore), l'accoglienza del Pci agli italiani che abbandonarono la Jugoslavia per trovare ostilità in Italia. Quella che fino a pochi attimi prima era la loro Patria.

Quando alla fine della seconda guerra mondiale, il 10 febbraio 1947 l'Italia firmò il trattato di pace che consegnava le terre dell'Istria e della Dalmazia alla Jugoslavia di Tito, la sinistra non conobbe l'accoglienza. Tutt'altro. Si scaglio con rabbia e ferocia contro quei "clandestini" che avevano osato lasciare il paradiso comunista.

Trecentocinquantamila profughi istriani e dalmati. Trecentocinquantamila italiani che la sinistra ha trattato come invasori, come traditori. Ad attenderli nei porti di Bari e Venezia c'erano sì i comunisti, ma per dedicargli insulti, fischi e sputi. Nel capoluogo emiliano per evitare che il treno con gli esuli si fermasse, i ferrovieri minacciarono uno sciopero.

Giorgio Napolitano ha ragione: il Pd è davvero l'erede del Pci. La sinistra italiana, che di quella storia è figlia legittima, dimentica tutto questo. Ora si cosparge il capo di cenere e chiede a gran voce che l'Italia apra le porte a tutti i migranti del mondo. Predica l'acccoglienza verso lo straniero che considera un fratello. Quando per anni ha considerato stranieri i suoi fratelli. Gli unici profughi che la sinistra italiana ha rigettato con violenza erano italiani. Istriani e Dalmati. "Sono comunisti. Gridano 'fascisti' a quella povera gente che scende dalla motonave (...). Urlano di ritornare da dove sono venuti".

Non sono le parole di Matteo Salvini. "Tornate da dove siete venuti" era lo slogan del Partito Comunista di Napolitano, Violante, D'Alema, Berlinguer e Veltroni.

L'Unità, nell'edizione del 30 novembre 1946, scriveva: "Ancora si parla di 'profughi': altre le persone, altri i termini del dramma. Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città. Non sotto la spinta del nemico incalzante, ma impauriti dall'alito di libertà che precedeva o coincideva con l'avanzata degli eserciti liberatori. I gerarchi, i briganti neri, i profittatori che hanno trovato rifugio nelle città e vi sperperano le ricchezze rapinate e forniscono reclute alla delinquenza comune, non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già così scarsi".

Oggi invocano l'asilo per tutti. Si commuovono alla foto del bambino riverso sulla spiaggia. Lo pubblicano in prima pagina. Dedicano attenzione sempre e solo a chi viene da lontano. Agli italiani, invece, a coloro che lasciatono Pola, Fiume e le loro case per rimanere italiani, la sinistra riservò solo odio. Lo stesso che gli permise di nascondere gli orrori delle Foibe.

"Non dovevamo dimenticare che eravamo clandestini, anche se eravamo italiani in Italia".


http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 69028.html

Per gli interessati, andate a leggere anche i commenti sulla pagina del "Giornalaccio"... [:29]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

10/09/2015, 19:59

..plutone,sai bene che i compagni hanno la memoria corta,e magari cambiano opinione a secondo del venticello che tira,sarebbe opportuno chiedersi come mai tanti compagni ed altri chiamati padri della patria,hanno il curricula vitae da dopo l'8 settembre????? [:291] [:291]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

10/09/2015, 20:12

Eeeehhhh... Voltagabbanismo, sport nazionale [:264]

Re: A sinistra intanto..ovvero, compagni che sbagliano

16/09/2015, 11:54

Gioco d’azzardo alla Festa dell’Unità di Ravenna. Con tanto di mini casinò e locandina all’ingresso: "Il piacere di giocare con stile". A denunciare il fatto è Massimo Manzoli, fondatore di un’associazione per la legalità contro il gioco d’azzardo. La notizia è già diventata un caso, attirando una pioggia di critiche sul Pd. Non si stupisce l’on. Paglia di Sel: "In Parlamento il Pd ha affossato ogni ipotesi di riforma del regime del gioco d’azzardo e ha sempre favorito Lottomatica e soci".

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... enna-.html

...................a gli affari.......................... [:246]
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