01/08/2015, 18:51
![Silente [:303]](./images/smilies/UF/silente.gif) !!!!
 !!!!![Silente [:303]](./images/smilies/UF/silente.gif) ....
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		01/08/2015, 19:06
Atlanticus81 ha scritto:Vivere in questo paese di dementi inizia a diventare faticoso... Anzi inizia a farmi schifo...
Il M5S finanzia e fa costruire una bretella stradale quale paliativo al crollo di un viadotto autostradale e carta igienica come giornalettismo.com presenta un articolo simileLa Trazzera a 5 Stelle (che non sarà mai come la A19). Dove finisce il merito e inizia la propaganda
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... -come-a19/
E ovviamente sui social i dementi renziani iniziano a criticare e ad attaccare l'iniziativa ispirati da quell'altro demente di Vittorio Zucconi...
Che paese di m!!!!
Ma tenetevi la mafia allora e andate tutti a fare in c....
12/08/2015, 12:15
 Guarda su vimeo.com
 Guarda su vimeo.com16/08/2015, 14:56
 
			
		19/08/2015, 15:42
21/08/2015, 13:20
 
			
		21/08/2015, 13:35
Atlanticus81 ha scritto:
21/08/2015, 14:28
23/08/2015, 17:52
Atlanticus81 ha scritto:Da tabù a tema accettato da tutti, il viaggio delle idee secondo Overton
Quali metodi usano politici e pubblicisti per influenzare l'opinione pubblica? Tutti quanti assumiamo un atteggamento scettico verso le idee politiche create artificialmente nei diversi uffici dei think tank, come mai?
Queste tecnologie però sembrano un gioco da bambini rispetto alla metodologia chiamata a rendere accettabile dalla società perfino ciò che in passato era stato assolutamente inaccettabile e impensabile.
Si tratta di un modello d'ingegneria sociale denominato The Overton Window. Questo modello è stato elaborato negli anni '90 da Joseph P. Overton (1960-2003), l'ex vice-presidente del centro d'analsi americano Mackinac Center for Public Policy. La sua teoria è un intervallo di idee che possono essere recepite dalla società in un determinato momento e che possono essere apertemente enunciate dai politici che non vogliono passare per estremisti.
Le idee attraversano le seguenti fasi:
- impensabili (inaccettabile, vietato);
- radicali (vietato ma con delle eccezioni);
- accettabili
- sensate (razionali)
- diffuse (socialmente accettabili)
- legalizzate (consacrazione nella politica statale)
La tecnologia di manipolazione della coscienza della società per una graduale accettazione da essa delle idee considerate in precedenza aliene, ad esempio la revoca di un tabù, si basa sull'utilizzo di The Overton Window. La sostanza di questa tecnologia consiste nella divisione di un desiderato spostamento delle opinioni in alcuni step, ciascuno dei quali sposta l'accettazione delle idee di una fase, e una norma universalmente accettabile verso il suo margine. Ciò causa il successivo spostamento della "finestra" cosicché la posizione raggiunta si trova di nuovo al centro, il che dà una possibilità di compiere un ulteriore passo verso la fase successiva.
I think tank producono e diffondono le opinioni oltre The Overton Window allo scopo di rendere la società più ricettiva a diverse idee. Quando un simile centro vuole introdurre un'idea che la società ritiene inaccettabile usa gradualmente il modello della "finestra".
Prendiamo a d'esempio, il tema dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, e spieghiamo come si può far cambiare gradualmente l'opinione pubblica. Per molti anni nel sistema The Overton Window l'idea del matrimonio tra le persone dello stesso sesso si trovava all'interno della zona vietata poiché la società non poteva accettare l'idea di matrimonio tra le persone dello stesso sesso. I mass media però hanno influenzato in continuazione l'opinione pubblica, sostenendo le minoranze sessuali. I matrimoni tra persone dello stesso sesso sono diventati prima accettabili, ma con deroghe, poi come accettabili e infine come neutrali. Ora sono recepiti come "accettabili, ma con deroghe". Tra poco, probabilmente, diventeranno totalmente accettabili.
Un enorme quantità di specialisti per la manipolazione dell'opinione pubblica assicura il funzionamento dell' Overton Window: esperti in tecnologie politiche, scienziati, giornalisti, esperti in relazioni pubbliche, personalità, insegnanti. E' curioso che i temi come matrimoni tra le persone dello stesso sesso oppure eutanasia non ci sembrano più strani. Hanno semplicemente percorso l'intero processo "tecnologico" di trasformazione da "inaccettabili" fino alla "legalizzazione".
Il regista russo Nikita Mihalkov nel suo videoblog Besogon.TV propone lo schema di questo processo sull'esempio di un fenomeno finora impensabile nella società: il cannibalismo. Lo spostamento di The Overton Window può attraversare le sequenti fasi:
Fase 0 – è lo stato attuale, il problema è inaccettabile, non si discute sulla stampa e non si ammette tra gli esseri umani.
Fase 1 – Il tema si modifica da "totalmente inaccettabile" a "vietato, ma con deroghe". Si afferma che non ci deve essere alcun tabù, il tema comincia a essere dibattuto in piccoli convegni dove stimati scienziati fanno delle dichiarazioni sotto forma di discussioni "scientifiche". Nello stesso tempo, in sintonia con il dibattito pseudoscientifico si costituisce l'"Associazione dei cannibali oltranzisti", le cui dichiarazioni a volte sono citate dai mass media. L'argomento cessa di essere un tabù e si introduce nello spazio d'informazione. Conclusione: il tema intoccabile è inserito nella circolazione, il tabù è desacralizzato, è avvenuta la distruzione dell'univocità del problema, sono create le sue diverse gradazioni.
Fase 2 – Il tema del cannibalismo passa da "oltranzista" all'accettabile. Come prima sono citati gli scienziati e sono coniati termini eleganti: non esiste più il cannibalismo, che può essere però chiamato, ad esempio, "antropofagia". Questo termine, come un sinonimo temporaneamente sostitutivo, sarà sostituito con una parola scientifica più bella "antropofilia". Più tardi da questo "termine" potranno essere coniati i derivati, ad esempio, "antropofili" - "amanti del genere umano". Lo scopo – è di staccare nella coscienza collettiva la forma della parola dal suo contenuto. Nello stesso tempo per avvalorare il concetto si crea un precedente storico. Probabilmente è un fatto mitico, reale o semplicemente inventato ma, principalmente, ciò contribuisce alla legittimazione di un'idea inaccettabile. Lo scopo principale di questa tappa è di rimuovere parzialmente dall'"antropofagia" la sua illegittimità, almeno in un periodo storico.
Fase 3 – The Overton Window si sposta, trasferendo il tema dal campo "inaccettabile" a quello "ponderato/razionale", ciò che giustifica con la "necessità biologica". Si afferma che il desiderio di mangiare la carne umana può essere dovuto a una predisposizione genetica. Anche in caso di una carestia, "insuperabili circostanze", un essere umano deve avere il diritto di fare la scelta. Non c'è bisogno di nascondere le informazioni in modo che ciascuno possa scegliere tra "antropofilia" e "antropofobia".
Fase 4 – "Da sensato a diffuso (socialmente accettabile).Si crea la polemica non solo basata su figure storiche o mitiche, ma anche su quelle reali mediatiche. L' antropofilia comincia a essere dibattuta in massa nei notiziari, nei talk-show, nel cinema, nella musica pop, negli spot. Uno dei metodi di diffusione è il trucco "guardati intorno!". Chi lo sapeva che un famoso compositore fosse antropofilo?
Fase 5 – "Da socialmente accettabile alla legalizzazione". Il tema si lancia nel top delle notizie d'attualità, si riproduce automaticamente nei mass media, nel mondo dello spettacolo e...acquisisce un'importanza politica. In questa fase per giustificare la legalizzazione si utilizza l'"umanizzazione" dei seguaci del cannibalismo. Per modo di dire, sono delle "persone creative", vittime di un'educazione sbagliata e, "chi siamo noi per giudicare?".
Fase 6 – Cannibalismo da un "tema diffuso" passa sul piano delle "legalizzazione, ossia consacrazione nella politica di uno stato". Si crea la base legislativa, spuntano gruppi di lobbismo, si pubblicano ricerche sociologiche che sostengono i sostenitori delle legalizzazioni di cannibalismo. Spunta un nuovo dogma: "Non si deve vietare antropofilia". Si approva la legge, l'argomento arriva nelle scuole e negli asili nido e una nuova generazione non sa già che si può pensare diversamente.
Per ora l'esempio del cineasta Nikita Mihalkov è ipotetico. Tuttavia molte idee contemporanee decenni fa sembravano del tutto impensabili. Sono diventate invece totalmente accettabili sia per legge sia per la società. E se tutto ciò fosse merito di Joseph Overton?
http://italian.ruvr.ru/2014_09_27/Overt ... bile-4088/
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 Guarda su youtube.com![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif) 
			
		04/09/2015, 20:28
 materia. Ma ad un analisi più attenta però le cose sono ben diverse: l’informazione è materia strategica che plasma la coscienza e gli intendimenti dei popoli, dunque la notizia è da considerarsi di primaria importanza. In sostanza l’Unione Europea dichiara ufficialmente di avere messo sotto commissariamento politico le informazioni – diffuse nel territorio europeo – riguardanti la Federazione Russa.
materia. Ma ad un analisi più attenta però le cose sono ben diverse: l’informazione è materia strategica che plasma la coscienza e gli intendimenti dei popoli, dunque la notizia è da considerarsi di primaria importanza. In sostanza l’Unione Europea dichiara ufficialmente di avere messo sotto commissariamento politico le informazioni – diffuse nel territorio europeo – riguardanti la Federazione Russa.05/09/2015, 13:24
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		09/09/2015, 15:40
10/09/2015, 00:53
La disinformazione di Repubblica #iononleggorepubblica
Questo è un titolo di Repubblica dell’8 settembre 2015. Ed è una tale collezione di assurdità, condita da un tale livello manipolatorio, da meritare l’analisi quasi lettera per lettera.
“Lavorano e fanno figli” è la frase d'apertura. Allude -senza parere- ad una differenza tra i migranti e i cittadini europei: i primi “lavorano”, come se i secondi non lo facessero. In realtà, oltre alla indiscutibile realtà della disoccupazione nei Paesi del Sud Europa (che porta al triste fenomeno della migrazione interna), quel “lavorano” ammicca a ciò che non si può dire: ovvero che gli immigrati sono disponibili a lavorare come schiavi dei caporali al sud e per un pugno di noccioline al nord, e soprattutto non hanno pretese su quei diritti dei lavoratori che ormai fanno parte del DNA degli europei. Insomma, lavorano e basta ed è ciò che serve al capitale.
Inoltre, “fanno figli”. Diventa un merito: essi “fanno figli” a differenza degli europei, e si trascura che in molti casi il calo della natalità europea sia dovuto a politiche economiche insensate che impediscono ai nostri giovani persino di metter su casa, figuriamoci figliare. Ne consegue che le famiglie occorra importarle già fatte, particolarmente gradite quelle di poche pretese che con un piatto di minestra crescono frotte di bambini.
Proseguendo nell’esame di questo interessantissimo titolo, troviamo il “PIL dei migranti”. Ovviamente ci si riferisce al PIL eventualmente prodotto da questi, che sarebbe “una risorsa per finanziare l’Europa”. La frase non ha senso alcuno: i migranti non si presentano portandosi il PIL da casa, né consentono in alcun modo di aumentare un PIL che potrebbe essere ugualmente aumentato assumendo personale locale. Questa frase, del tutto assurda, sembra intendere che in Europa ci sia una carenza di forza lavoro e solo importandola si potrà aumentare la produzione. Sarebbe bello sapere cosa pensano i milioni di disoccupati europei di tali farneticanti asserzioni: probabilmente si sentono un filino presi per il culo.
Siamo solo a metà del titolo, e il bello arriva adesso. “Per salvare le nostre pensioni”: qui la propaganda si fa sfacciata, coinvolgendo quella parte dell’opinione pubblica più indifesa alle manipolazioni. E cioè i pensionati, a cui si comunica che le pensioni sarebbero “da salvare” da chissà quale incombente pericolo, per renderli così disponibili a qualsiasi soluzione. Soluzione rappresentata appunto dai migranti, anzi per l’esattezza da “250 milioni di rifugiati”: l’apoteosi del ridicolo. I “rifugiati” sono principalmente i profughi di guerra, e se si auspica l’arrivo di ben 250 milioni di essi - un numero sbalorditivo - evidentemente in qualche modo bisogna pur produrli: a quante guerre dobbiamo andare incontro per creare tutta questa enorme manodopera a basso costo? Perché di manodopera si tratta, visto che è stata usata la parola “servono”. Ma naturalmente non è così, è semplicemente la solita sostituzione (ultimamente obbligatoria su tutti i media) della parola “immigrati” con “rifugiati”, in spregio a qualunque logica e persino alla lingua italiana.
Qualcuno potrebbe stupirsi dell’uso di decine di righe per esaminare un titolo di sole quattro righe. Ma qui non si tratta di un semplice titolo di giornale: questo è un manifesto politico, la summa degli eventi delle ultime settimane, l’uscita allo scoperto delle intenzioni dei governi riguardo all’immigrazione e al futuro economico del continente, e soprattutto il risultato dell’immensa manipolazione mediatica a cui siamo stati sottoposti. D’altronde, è un progetto dell’ONU che risale a qualche anno fa: l’Europa dovrà accogliere centinaia di milioni di persone come “immigrazione di rimpiazzo” (definizione ONU) per fronteggiare il calo delle nascite.
Per i governi, evidentemente, sovrappopolazione e disoccupazione non sono più un problema: e dove ce n’è per 350 milioni, ne dovrà bastare per 600. La stampa, come sempre, ottempera...