23/08/2015, 14:03
greenwarrior ha scritto:L'ammiraglio Credendino: "Possiamo fermare gli scafisti"
L'ammiraglio Credendino spiega la missione Eunavformed: "L'Onu deve darci l'ok per l'intervento"
Mario Valenza - Dom, 23/08/2015 - 11:35
"La missione Eunavformed per il contrasto agli scafisti, su cui il Consiglio Ue ha deliberato il 22 giugno, è nella fase 1, raccolta di informazioni, ma è pronta a passare alla fase 2, che consente di arrestare gli scafisti e di distruggere le imbarcazioni. Lo spiega in un’intervista alla Stampa l’ammiraglio italiano Enrico Credendino, a capo della missione. "Il mandato è ’imporre la legge con l’uso della forza. Il nostro obiettivo sarà di disarticolare il business dei trafficanti. Per fare ciò nella fase 2, se autorizzata dalla Ue, noi avremo il potere di salire a bordo dei natanti, ispezionarli, accogliere i migranti, arrestare gli scafisti, distruggere le loro imbarcazioni. Tutto ciò, però, restando in acque internazionali", dice Credendino. "Occorre una decisione delle Nazioni Unite e/o un invito del governo libico per poter fare qualcosa del genere in acque territoriali libiche. A maggior ragione nella fase 3, che prevede il temporaneo sbarco sul terreno per la distruzione degli assetti degli scafisti".
La missione Eunavformed, sottolinea l’ammiraglio, "non prepara l’invasione della Libia. Se la Ue si è affidata alle marine militari è perchè soltanto le nostre navi hanno la capacità di stare in alto mare a lungo, di ospitare aerei e elicotteri, di ospitare uno stato maggiore multinazionale, di accogliere centinaia di naufraghi alla volta, di interfacciarsi con gli apparati di comando e controllo".
23/08/2015, 14:20
23/08/2015, 15:39
ubatuba ha scritto:ma mik che pretese,magari pagano pure chi li accompagna nel trasbordo,quando fu pensata l'idea di distruggere le imbarcazioni,fu detto che cio'poteva essere considerato un atto di guerra dai vari governi che si litigano le spoglie della libia,come se ora vigesse la pace paradisiaca........![]()
23/08/2015, 15:41
23/08/2015, 15:43
MaxpoweR ha scritto:ubatuba ha scritto:ma mik che pretese,magari pagano pure chi li accompagna nel trasbordo,quando fu pensata l'idea di distruggere le imbarcazioni,fu detto che cio'poteva essere considerato un atto di guerra dai vari governi che si litigano le spoglie della libia,come se ora vigesse la pace paradisiaca........![]()
Atto di guerra contro chi?
23/08/2015, 15:53
23/08/2015, 15:59
23/08/2015, 17:35
23/08/2015, 17:39
mik.300 ha scritto:http://www.corriere.it/esteri/15_agosto_22/macedonia-migliaia-migranti-forzano-blocco-polizia-86bd2a9e-48d2-11e5-adbb-a52649bc660c.shtml
Macedonia,migranti forzano il blocco
La polizia usa gas e granate stordenti
In centinaia sono riusciti a passare la frontiera. La polizia ha di nuovo usato i gas lacrimogeni e granate stordenti. Donne e bambini svenuti nella calca
e come li fermi questi?
sparando?
ma non si possono aiutare
i profughi siriani in loco?
fornendo di quanto necessario
i campi in libano, giordania e turchia?
http://www.corriere.it/cronache/15_agos ... 660c.shtml
Migranti, in tre mila alla deriva Salvati dalle navi italiane
Almeno tre mila le persone su 16 gommoni e sette barconi in arrivo dalla Libia. 23 le richieste arrivate. Salvini: «Aiutateli ma non fateli sbarcare»
alè, tutti salvi..
avanti i prossimi !
23/08/2015, 19:56
Adesso anche il Nord Europa vuole respingere gli immigrati
Mentre l'ondata di immigrati prosegue nella sua marcia verso nord, i Paesi dell'Europa centrosettentrionale si scoprono meno tolleranti di quel che pensavano. Non riescono più a scaricare il peso dell'accoglienza solo su Italia e Grecia: e i cittadini iniziano a ribellarsi
Non c'è solo Quinto di Treviso. Gli abitanti del centro veneto che oltre un mese protestarono furibondi per l'installazione di un centro di accoglienza ora trovano emuli, all'estero.
Complice l'allargarsi dell'emergenza immigrazione verso i Paesi dell'Europa centrosettentrionale, anche negli altri Stati dell'Unione si moltiplicano gli episodi di intolleranza e fastidio verso il moltiplicarsi degli arrivi.
I tedeschi contro gli arrivi di nuovi profughi
A Heidenau, vicino alla città tedesca di Dresda, due giorni fa circa mille persone si sono scontrate con la polizia dopo che si era diffusa la voce dell'arrivo di 250 migranti, provocando il ferimento di almeno 31 agenti. Le proteste sono state capeggiate da alcuni esponenti del partito di estrema destra dell'NPD. A seguito di questi scontri altri cittadini hanno organizzato contromanifestazioni di benvenuto per accogliere i profughi nel modo migliore. La Germania è attualmente il Paese europeo con il maggior numero di rifugiati in assoluto in tutta l'Unione.
La Gran Bretagna si scopre islamofoba
In Gran Bretagna, invece, ha suscitato grande clamore l'affissione, fuori da un pub di Feltham, nel Middlesex, di un manifesto islamofobo: "Musulmani, non vi va bene il nostro Paese? La nostra cultura vi offende? Preferireste vivere sotto la sharia? Abbiamo una soluzione semplice. Toglietevi dalle p... e tornatevene a casa." Il messaggio sarebbe attribuibile a un gruppo chiamato "Infedeli contro l'islam". Nonostante la locandina fosse stata affissa senza che i proprietari del pub se ne fossero accorti, spiega The Independent, la catena "Whetherspoon" ha presentato le proprie scuse ai clienti, ribadendo il proprio impegno nella lotta contro ogni discriminazione.
In Scandinavia trionfano i partiti anti-immigrazione
Mentre in Inghilterra c'è chi preferisce affidare il proprio malcontento per l'affermarsi di una società multietnica ai volantini anonimi, in Svezia gli elettori danno un chiaro segno in tal senso accordando sempre più preferenze, nei sondaggi, ai "Democratici Svedesi". Un partito di destra di impronta nazionalista, fortemente contrario all'immigrazione incontrollata e spesso dipinto, in patria e all'estero come intollerante e xenofobo. Un partito che nelle ultime rilevazioni è diventato il primo del Paese.
Secondo i dati di YouGov per agosto, i Democratici Svedesi hanno quasi raddoppiato la propria percentuale rispetto alle parlamentari di settembre, arrivando a raggiungere il 25,2%. Rispetto alla popolazione, la Svezia è il Paese europeo che ha accolto il maggior numero di rifugiati. Analogamente, in Danimarca il Partito del Popolo Danese si è attestato come secondo partito alle elezioni di giugno, mentre quello dei Veri Finlandesi è la seconda formazione finlandese. Nonostante l'ostracismo degli altri partiti e di gran parte dei media, i cartelli populisti continuano a raccogliere sempre più consensi.
La linea dello scontro si sposta a Nord
Se fino a qualche mese fa la strategia dei Paesi dell'Unione Europea sembrava orientata a "scaricare" l'onere dell'accoglienza sui Paesi in prima linea (Grecia e Italia), ora il processo pare essersi invertito. Gli Stati meridionali lasciano che i migranti, diretti a nord, attraversino il proprio territorio, spesso senza effondere troppi sforzi nell'identificazione. Essi vengono imitati dai Paesi di "seconda linea" - si pensi che stamattina la Macedonia ha aperto le frontiere, lasciando i profughi siriani e afghani provenienti dalla Grecia liberi di proseguire verso la Serbia.
La linea dello scontro si sposta così ai confini meridionali della parte settentrionale del Continente. Austria, Ungheria, Francia, Svizzera: è qui che si giocherà la partita delle frontiere, questa volta chiuse per davvero.
23/08/2015, 20:17
23/08/2015, 20:41
alf ha scritto:..speriamo che il papa visto che esorta tanto all'accoglienza,sia disposto a sobbarcarsene un 3/4 milioni tra vaticano monasteri semi vuoti e enormi chiese varie
23/08/2015, 20:56
23/08/2015, 23:18
Aztlan ha scritto:In acque territoriali libiche appunto... in quelle italiane no, per il diritto internazionale non possono dire proprio niente se a casa nostra affondiamo gli scafisti.
24/08/2015, 01:17
Islamizzazione della Gran Bretagna
« Un giorno milioni di uomini dell’emisfero meridionale andranno nell’emisfero settentrionale. E non ci andranno come amici. Perché ci andranno per conquistarlo. E lo conquisteranno con i loro figli. I ventri delle nostre donne ci daranno la vittoria »
Il Regno Unito è il primo dei paesi occidentali, dove la ‘profezia’ si sta avverano è ora sede di più le famiglie che contengono quattro o più bambini che in qualsiasi momento, a partire dai primi anni 1970.
La donna media afghana che vive nel Regno Unito ha 4,25 figli e la donna media somala ha 4,19 bambini.
La media per le donne pakistane è 3,82. Le donne nate nel Regno Unito hanno una media di 1,79 figli. E visto che non tutte le donne nate nel Regno Unito sono davvero autoctone, ma immigrate di seconda generazione, il numero reale per le donne inglese, gallesi o scozzesi è ancora più basso.
Che si confronta con il 2,19 per le donne che vivono nel Regno Unito e che sono nate in uno dei 12 Stati dell’Europa orientale, e 1,52 per le donne nate nei paesi dell’Europa occidentale.
Nel frattempo le donne nate in Australia e Nuova Zelanda che vivono nel Regno Unito hanno una media di 1,38 figli.
Il motivo è semplice: le favorevoli condizioni del welfare britannico hanno un effetto ‘positivo’ su chi è abituato a vivere in capanne. Questo deve farci riflettere sulle politiche a favore della natalità, che rischiano di finire per avere l’effetto opposto a quello desiderato.
Ann Buchanan, professore di lavoro sociale all’Università di Oxford, ha detto che il numero crescente di famiglie con 4 figli è guidato da crescenti livelli di immigrazione.
Tra le autoctone, solo le donne che fanno parte dell’élite, “l’uno per cento” delle donne più ricche della Gran Bretagna, che possono permettersi una tata o una pausa nella carriera, stanno avendo un gran numero di bambini.
Probabilmente, proprio per la presenza di colf immigrate low-cost. Stiamo regredendo all’800.