15/09/2015, 13:35
15/09/2015, 14:24
shighella ha scritto:bleffort ha scritto:Di questi sketch in Italia, NISBA !,tutti "baciano le mani" al Padrino usa,politici di mer....a,che nel vocabolario mafioso sarebbero dei quacquaraquà.
![]()
Avete visto come vogliono risolvere la vicenda MUOS in Sicilia?,se la stanno facendo sotto appena hanno replicato gli Americani dicendo che la vicenda la vogliono gestire direttamente loro se è possibile "sott'inteso"con la forza.
Hai ragione Bleff!
Ma la Serena Dandini e co. di "Avanzi"che fine avrà fatto?
Per quanto riguarda il MUOS, ma non era stato reso inattivo? ( almeno mi era sembrato di leggere in tal senso qualche tempo fa)
15/09/2015, 14:40
15/09/2015, 17:20
Ufologo 555 ha scritto:Ma ... non erano quei cattivoni di americani che appoggiavano i sionisti ...? (Strano 'sto mondo, èh ?!)![]()
15/09/2015, 17:34
15/09/2015, 18:44
16/09/2015, 15:11
Ufologo 555 ha scritto:APPUNTO!(Strano 'sto mondo ... Succede il contrario di una volta)
16/09/2015, 16:57
16/09/2015, 21:38
Usa, i militari hanno fornito informazioni manipolate sulla guerra all'Is
Il New York Times anticipa i risultati di un'inchiesta condotta da analisti dell'intelligence. Lo Us Central Command ha falsificato le notizie sull'andamento delle operazioni
WASHINGTON - I vertici militari dello Us Central Command (Centcom), che coordinano le operazioni americane contro l'Is in Iraq e in Siria, hanno manipolato i rapporti preparati dagli uomini dei servizi, dando alla Casa Bianca, al Pentagono e al Congresso informazioni distorte sull'andamento della guerra. Il sospetto circola da tempo e oggi il New York Times - che un mese fa rivelò l'apertura di un'inchiesta da parte del Pentagono - svela che a questa conclusione è giunto un gruppo di analisti dell'intelligence Usa. Notizie sull'effetto dei raid aerei compiuti sulle roccaforti jihadiste o sulla reale preparazione delle truppe irachene sarebbero state falsificate. Obiettivo: mostrare ai vertici dello Stato un quadro più roseo, più positivo della lotta ai militanti dello stato islamico.
Gli analisti stanno esaminando tutti i rapporti inviati dagli 007 agli ufficiali del Centcom, facendo il confronto con le carte poi giunte sul tavolo anche del presidente Barack Obama. "L'indagine verificherà - ha spiegato un portavoce dell'ispettore generale del Pentagono - se ci sono state falsificazioni e insabbiamenti sul fronte delle informazioni o se ci sono stati ritardi nel fornirle alle autorità competenti. Esamineremo ogni singola responsabilità e ogni cattiva condotta o falla sarà perseguita". La vicenda - sottolinea il Nyt - potrebbero in parte spiegare alcune discrepanze tra la descrizione dell'andamento delle operazioni in Iraq fatta dalla Casa Bianca e dal Pentagono negli ultimi mesi e la realtà della situazione sul campo, dove l'Is arretra meno del previsto.
17/09/2015, 19:55
Il combattente inglese dell’Isis: «State alla larga dalle brigate arabe»
LONDRA - In Occidente c'è più educazione, parola di Abu Said al Britani, tagliagole dello Stato Islamico già addetto alla sicurezza dei magazzini britannici Morrison di High Wycombe dove nacque 27 anni fa con l'identità di Omar Hussain. In un blog il giovane combattente dell'Isis suggerisce agli aspiranti jihadisti cresciuti nel mondo occidentale di arruolarsi con le brigate internazionali e di stare alla larga da quelle di soli arabi. «Lo scontro culturale è fastidioso. Mi rubano le scarpe, staccano il caricatore del cellulare e lo usano senza chiedere il permesso, mangiano ignari delle più elementari buone maniere», s'è lagnato via web in un crescendo di surreale lamento.
Lo infastidisce l'eccessivo russare dei commilitoni, il loro parlare sguaiatamente quando altri cercano di dormire, l’assoluta mancanza di privacy che affligge - nella sua lettura - il modus vivendi arabo. E che dire di quell’abitudine imbarazzante che spinge i «fratelli arabi a piantarti gli occhi addosso, scrutandoti per decine di minuti senza motivo».
Ma quello che più lo irrita è il disordine in coda. «Aspetti il tuo turno per mezz’ora, poi arriva uno qualsiasi, si piazza davanti e si fa servire prima». I compagni d'armi, dice in sostanza, sono un po’ troppo rozzi nei gusti e nelle esigenze. Anche quelle più intime. Fu un altro britannico, Imran Khawaja, in volontaria «missione» fra Iraq e Siria a mettere in rete un appello. «Al fronte - disse - non trovo crema emolliente e anche la carta igienica è troppo ruvida...». Follie di terroristi cresciuti western style ? Il blog rilanciato dalla stampa popolare e non britannica apre uno squarcio inedito sulla schizofrenia di chi non trova disdicevole segare il collo di un innocente con una lama, ma s'inalbera se il vicino dà di gomito per farsi avanti in un negozio. Inedito e agghiacciante.
18/09/2015, 10:16
18/09/2015, 10:45
18/09/2015, 14:19
Aztlan ha scritto:Questa umanità mi fa sempre più schifo...
18/09/2015, 17:41
22/09/2015, 19:09