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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 11/09/2015, 18:58 
Ignorante ha scritto:
Aztlan ha scritto:
Ti correggo, quelli sono i "ribelli moderati" (rotfl) [:D]


già. la semantica dei giornalisti ha raggiunto vette di imbecillità uniche negli ultimi anni.


E' il NewSpeak orwelliano. [:D]

La lingua usata dal Ministero della Verità per la propaganda del Ministero della Pace.



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/09/2015, 13:48 
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ter ... 69996.html
è evidente che in australia ne hanno di soldi da buttare. due caccia, un aereo radar e un aerocisterna si sono fatti mezzo pianeta per andare a vedere cosa combinano quattro imbecilli col turbante in siria. l'unica cosa che c'è da chiedersi di fronte a episodi come questo è se tony abbot vuole strappare lo scettro di giullare a renzi, oppure se si tratta di un fumo negli occhi per paracadutare qualcosa di utile. all'isis ovviamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 12/09/2015, 14:31 
la'ustralia è una rinomata produttrice di armi abbastanza sofisticate, chissà cosa hanno recapitato...



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 14/09/2015, 12:54 
Il ruolo dei media nella distorsione degli avvenimenti in Siria
di Luciano Lago

Se qualcuno aveva ancora delle perplessità sul ruolo che svolgono i grandi media nel sistema europeo, gli ultimi avvenimenti relativi alla guerra in Siria ed alla fuga verso l’Europa di masse di rifugiati, hanno fugato ogni possibile dubbio: Il ruolo dei grandi media, giornale e Tv si dimostra quello di megafono della propaganda atlantista che parte da Washington e da Londra.

Lo conferma il modo con cui i media occidentali hanno diffuso le notizie circa il presunto intervento militare russo in Siria sulla base di informazioni inizialmente trasmesse da una fonte israeliana (ynet news) e successivamente riprese e diffuse da quasi tutti i media, circa l’incremento degli aiuti da parte di Mosca all’Esercito di Al-Assad, l’arrivo di nuovi aerei da guerra, il passaggio di navi da trasporto con armi e blindati destinati al porto di Tartus (base russa in Siria), un modo che ha fatto amplificare queste notizie a dismisura fino a lanciare titoli quali “Allarme per l’intervento della Russia nella guerra in Siria, Nato in allarme: l’Azione russa non aiuta, ecc..

E’ apparso subito chiaro che la grancassa dei media, su istigazione di fonti israeliane e statunitensi come Reuters, Ass. Press, Fox News ed altre, è stata subito ripresa dai media europei, senza verifiche, per lanciare una campagna di amplificazione di un probabile intervento russo in Siria, sulla base di pochi elementi: qualche nave avvistata sul Bosforo e qualche aereo da trasporto in più visto arrivare vicino Damasco, fino alla notizia della presenza di militari russi sul terreno di battaglia a supporto dell’Esercito siriano.

Il tutto per lanciare un allarme e per tacciare quella dell’intervento russo come di una “pericolosa complicazione” nella guerra in Siria, una “aggressione” della Russia ed una “indebita ingerenza” di questa in Siria.

In realtà il Pentagono, grazie al suo apparato di satelliti ed osservazione, conosceva benissimo quale fosse il livello degli aiuti militari russi alla Siria , e le stesse autorità russe non hanno mai fatto mistero del loro aiuto al governo siriano, dato che esiste un trattato di cooperazione con la Siria fin dai tempi dell’URSS.

Quindi dove stava in fondo la novità? Lo stesso Ministero russo ha infatti smentito una partecipazione diretta russa nella guerra in Siria, salvo poi dichiarare, la portavoce del Cremlino, che la Russia, come ha sempre fatto, stava fornendo assistenza militare ed addestramento ai reparti siriani circa l’utilizzo dei nuovi armamenti forniti.

La campagna di allarme era ormai partita in tromba ed i giornali europei non hanno lesinato titoli allarmistici fino a riportare le dichiarazioni del Pentagono in cui si afferma che “l’Intervento russo in Siria per appoggiare il governo di Al-Assad si considera inammissibile e che questo intervento potrebbe avere un effetto destabilizzante”.

Sarebbe superfluo osservare che, se si è verificato un intervento destabilizzante in Siria questo è stato proprio quello degli USA e delle potenze occidentali che, assieme ai loro alleati regionali (Arabia Saudita, Qatar, Turchia) nel corso di questi 4 anni e mezzo, hanno fatto di tutto e di più, infiltrazione di un esercito di terroristi nel paese, campi di addestramento per i terroristi in Giordania e poi in Turchia, fornitura massiccia di armi ed istruttori ai gruppi terroristi, finanziamento e pagamento dei salari ai mercenari (l’Arabia Saudita), interventi dell’aviazione israeliana in appoggio dei gruppi terroristi, ricovero in ospedali di Israele dei terroristi feriti (Israele con il gruppo di Al-Nusra), fino ai reparti speciali di truppe di elite statunitensi e britanniche, mascherate e mescolate con i terroristi per dirigere alcune operazioni sul terreno, come ammesso ultimamente da diversi organi di informazione USA e britannici. Vedi: Nytimes.com The Guardian

Immagine

Il paradosso della situazione è che, l’accusa di “intervento destabilizzante” fatta alla alla Russia, proviene proprio da quei paesi che hanno destabilizzato la Siria provocando in conflitto che è una vera e propria guerra per procura che ha provocato oltre 260.000 morti, distruzioni immani e milioni di profughi, che adesso vengono sospinti dalla Turchia verso l’Europa in una manovra coordinata con l’intelligence USA, per provocare il caos anche in Europa.

In questo contesto appare chiara la manovra dei media occidentali di presentare la Russia nel ruolo dell’ “aggressore”, del sostenitore del “cattivo” tiranno, Bashar Al-Assad, demonizzato oltre ogni misura come avvenne a suo tempo per Gheddafi e per Saddam Hussein o per Milosevic in precedenza.

Immagine

Niente di nuovo, si tratta del tipico sistema americano delle fasi che precedono l’intervento militare: fase 1) diffamazione (a mezzo dei media), fase 2) demonizzazione dell’avversario da abbattere (voci di armi di distruzione di massa o armi chimiche, presunte stragi di civili, ecc.), fase 3) intervento militare, rovesciamento del governo e rimozione con la forza del “tiranno” (soppressione fisica o carcerazione).

L’altra finalità di questa campagna mediatica di criminalizzazione di Putin e della Russia è quella di distogliere l’attenzione dall’evidente fallimento della strategia degli USA e dei loro alleati in Siria: Washington contava su una sostanziale passività della Russia per procedere nel suo piano, quello di occupare gradualmente la Siria, istituendo delle no “fly zone”, successivamente mandando all’attacco i gruppi di “ribelli moderati” protetti dall’aviazione e reparti speciali americani e britannici per conquistare obiettivi sensibili e debilitare l’Esercito siriano.

Naturalmente la campagna mediatica si muove su enunciazione di falsità evidenti, a partire da quella che i media come la RAI e tutti i grandi giornali europei continuano a definire una “guerra civile” nascondendo al pubblico che in Siria sono arrivati oltre 70.000 (si calcola) jihaddisti delle più disparate nazionalità (82 nazionalità diverse), dai libici agli afghani, ai sauditi, ai tunisini, agli egiziani, pakistani, yemeniti e persino ceceni di lingua russa, senza contare i “foreign fighters” europei arrivati a frotte da Francia, Gran Bretagna, Belgio ed Olanda.

L’obiettivo finale della strategia di USA ed Israele : creare in Siria un protettorato USA con suddivisione del paese in più regioni in base ai gruppi confessionali e realizzazione di un grande stato sunnita tra Iraq e Siria sotto influenza saudita, il vecchio piano elaborato dallo stratega israeliano Oded Yinon per la dissoluzione della Siria come nazione unita.

La Russia di Putin ha visto il gioco, come in una partita di poker, si è mossa in anticipo e manda all’aria tutto il piano americano. Non per nulla sono arrivate davanti alle coste siriane unità navali lanciamissili con truppe da sbarco e sistemi antimissile, impegnate in una esercitazione che durerà diverse settimane oltre ad aver creato un ponte aereo che porterà mezzi ed armi per creare una barriera di difesa nelle città siriane. Sarà difficile attaccare la Siria senza una dura reazione delle forze russe.

Si da il caso poi che la Russia interviene in Siria anche per proteggere la sua stessa sicurezza visto che è già iniziato il tentativo di infiltrare i terroristi dell’ISIS nel Caucaso e minare dall’interno la regione russa. Non è difficile indovinare chi stia coordinando questa operazione da dietro le quinte. Inoltre l’intervento russo inoltre avviene dopo oltre un anno che si è costituita una coalizione anti ISIS, capeggiata dagli USA che, nonostante i 4.000 milioni di dollari spesi, ha dimostrato di non essere in grado di ottenere risultati significativi ed anzi esiste il più che fondato sospetto (ormai certezza) che la coalizione anti ISIS abbia fatto di tutto per non ostacolare l’ISIS nella sua avanzata, vista l’utilità di questa organizzazione terroristica, utilizzata come “spauracchio” per le finalità geopolitiche che si propone Washington nella regione. Ne fa fede la vendita del petrolio estratto dai pozzi in Iraq e Siria, consentita all’ISIS attraverso la Turchia, ne fa fede il mancato bombardamento delle linee di rifronimento dell’ISIS, con le centinaia di camions che transitano per strade scoperte ed individuabili tra la Turchia la Siria e l’Iraq, e tanti altri episodi di contiguità fra la coalizione ed il gruppo terrorista, come gli aviolanci di rifornimenti ed armi sulle posizione dell’ISIS in Iraq, effettuati da aerei ed elicotteri della coalizione e registrato e denunciato dai combattenti iracheni. Vedi: Gli USA sostengono militarmente l’ISIS. La denuncia di un deputato iracheno

La Russia interviene per annientare veramente l’ISIS non per contenerla o blandirla come hanno fatto fino ad ora gli americani ed i loro alleati e possiamo stare sicuri che inizierà una nuovo fase decisiva del conflitto.

Rimane poi da fare una considerazione importante: tutte le navi che arrivano in Siria con il loro carico e le navi da guerra che vanno ad integrasi nella flotta del Mediterraneo partono dai porti della Crimea come Sebastopoli. Esattamente da quella penisola, che in precedenza faceva parte dell’Ucraina, da cui gli USA avevano pianificato di estromettere la Russia, per impedirle di svolgere un ruolo di grande potenza. La Russia senza la Crimea non avrebbe avuto più l’accesso facile al Mediterraneo e non avrebbe potuto facilmente intervenire in soccorso dell’alleato siriano.

Questo spiega in buona parte tutta l’operazione del golpe di Kiev del 2014, fagocitato dagli USA e dalla UE , nonchè tutti i piani di ridimensionare la potenza russa. Anche in quel caso, Putin aveva giocato d’anticipo e, con la mossa del referendum, aveva spiazzato l’avversario riannettendosi la Crimea che, d’altra parte a buon ragione è sempre stata terra russa. Un’altro fallimento della politica di Obama che si ritorce contro gli Stati Uniti ma che i media europei, prostituiti alle centrali di potere atlantiste, cercano di nascondere sostenendo il ruolo di presunto aggressore di Putin, ignorando il diritto all’autodeterminazione, lo stesso che aveva giustificato il distacco del Kossowo dalla Serbia. Il famoso doppio standard dell’ipocrisia occidentale.

http://www.controinformazione.info/il-r ... -in-siria/



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 15/09/2015, 19:51 
Un Paese molto diverso dagli altri Stati arabi e che prima del 2011 era un luogo ricco e di grande cultura, dove cristiani e musulmani convivevano e si rispettavano

La Siria, ufficialmente Repubblica Araba di Siria, impantanata in una guerra da oltre quattro anni fa, è oggi una terra devastata e distrutta e, nel migliore dei casi, impiegherà un paio di decenni per risollevarsi. RT, attraverso 12 immagini, presenta un lato diverso, meno conosciuto, di questo paese molto diverso dagli altri Stati arabi, che prima del 2011 era un luogo ricco e di grande cultura, dove cristiani e musulmani convivevano e si rispettavano.

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... 6&pg=12639

di tutto questo dobbiamo ringraziare il prenio nobel x la pace.........obi, e tutti gli accoliti che lo hanno seguito in questo disastroso disegno................ [:293] [:293]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 15/09/2015, 21:17 
gli ultimi 3 punti sono eloquenti nel comprendere perchè secondo gli occidentali, assad deve andarsene.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 16/09/2015, 12:17 
Ecco il blindato russo in Siria: ad Hama la foto verità
Aggiunto da Alberto Palladino il 16 settembre 2015.

nDamasco, 16 set – Sono giorni che sui media internazionali viene ripresa la notizia, mai del tutto smentita e mai del tutto confermata, della presenza di personale militare russo sul fronte siriano.

Che i russi soggiornino in Siria si sa da sempre, non è un segreto infatti che lo storico rapporto tra la Siria e l’Unione Sovietics abbia portato in dote alla Russia contemporanea una base rifornimenti e riparazioni situata nel porto di Tartous, uno dei più grandi del paese arabo.

Ma da quando anche dal ministero della difesa russo era arrivata la conferma dell’invio di mezzi e consiglieri a sostegno della Siria di Assad si era scatenata una vera caccia allo scoop per scoprire se i soldati di Mosca fossero o meno impiegati sulla linea del fuoco.

Tra dichiarazioni rivelatesi infondate e foto vaghe da “avvistamento alieno” il premio per aver scovato, senza ombra di dubbio, il primo mezzo russo in azione sul fronte
Si tratta di un mezzo blindato della serie BTR, nella versione P-149BMR “Couch-B”, non in dotazione all’esercito siriano in movimento su una strada di Hama, nella Siria centrale.
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Si scorge addirittura un soldato, seduto sopra la torretta frontale, di cui si scorge appena il viso.

Una prima traccia, questa, dell’impegno Russo contro le milizie Isis e in supporto alle legittime istituzioni siriane.

Tuttavia la “caccia al russo” in Siria rimane aperta: chi riuscirà ad immortalarne uno?

http://www.ilprimatonazionale.it/esteri ... ita-30529/

ma obi anzike'prenderasela con i russi,dovrebbe avere maggiore attenzione verso l'isis,forse la preoccupazione puo' riguardare il fatto che un eventuale successo sull'isis venga accreditato a putin,forse obi avrebbe dovuto accettare l'uscita di assad con la mediazione russa,che era stata proposta,ma evidentemente il nobelx la pace?????pensava che la cosa non lo riguardava,ed ora deve accettare volenti o nolenti il loro intervento,poi come gia' detto in precedenza,non intendo come l'intervento possa infastidirlo,ma chi ha fomentato le primavere arabe?????un esame di coscienza sarebbe opportuno [:306] [:306]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 16/09/2015, 12:25 
ubatuba ha scritto:
ma obi anzike'prenderasela con i russi,dovrebbe avere maggiore attenzione verso l'isis,forse la preoccupazione puo' riguardare il fatto che un eventuale successo sull'isis venga accreditato a putin


Forse la preoccupazione non è nell'accreditare a questo o quello un eventuale successo... forse la preoccupazione E' l'eventuale successo

Forse la preoccupazione è che Putin gli smonti il giocattolino con il quale gli USA cercano di seminare il caos nelle regioni dove gli interessa che ci sia caos... Siria in primis.



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/09/2015, 15:18 
Guarda su youtube.com


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/09/2015, 18:16 
Atlanticus81 ha scritto:
ubatuba ha scritto:
ma obi anzike'prenderasela con i russi,dovrebbe avere maggiore attenzione verso l'isis,forse la preoccupazione puo' riguardare il fatto che un eventuale successo sull'isis venga accreditato a putin


Forse la preoccupazione non è nell'accreditare a questo o quello un eventuale successo... forse la preoccupazione E' l'eventuale successo

Forse la preoccupazione è che Putin gli smonti il giocattolino con il quale gli USA cercano di seminare il caos nelle regioni dove gli interessa che ci sia caos... Siria in primis.


....forse il giocattolo sta x essere smontato,il portavoce del ministero degli esteri russo,ha comunicato che a richiesta siriana la russia e'pronta ad inviare militari combattenti,e' un segnale di un prox intervento,e speriamo riesca.................. [:289] [:289]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/09/2015, 18:18 
in un contesto del genere, la russia invierebbe solo reparti speciali, il grosso delle truppe di terra lo manderebbe l'iran che è la patria della corrente sciita e quindi "nemico naturale" dell'isis che ha radice sunnita/wahabita. e se riescono a sradicare l'isis dalla siria, l'occidente farebbe una figura di ********** colossale.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/09/2015, 18:25 
Eliminare l' ISIS per Putin è un gioco da ragazzi.


Il problema sono i jihadisti cannibali che Obama e i media occidentali allineati continuano a chiamare "ribelli moderati".

Se Putin li attacca l' America avrà il pretesto per far scoppiare la guerra. Ma se non si fanno fuori anche loro Assad rimarrà in bilico.


Forse una volta tolto di mezzo l' ISIS e riconquistato la maggior parte della Siria questi diventeranno un obiettivo facile pure per l' esercito di Assad.


Di sicuro Putin sa quello che fa.

Aztlan



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/09/2015, 18:32 
non penso che gli usa in caso di aiuto diretto dei russi ad assad,facciano scoppiare un conflitto,se ricordi,quando si paventava un intervento di no fly zone in sirya,al no russo,tutto e' stato accantonato,poi c'e' da dire che fra poco ci sara' un ulteriore incontro a mosca fra putin e netanyau,che avviene pochi mesi dopo ad un altro summit bilaterale.........e questo avvenimento ha una certa valenza.............. [:305] [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/09/2015, 18:44 
i ribelli moderati sono già sconfitti dall'esercito regolare siriano, l'isis è intervenuto a dar loro manforte e rifornimenti, ma tolto di mezzo l'isis, i ribelli moderati si dilegueranno, russia, siria e iran si ritroveranno ad essere paladini contro il terrorismo e la propaganda neocon farà fatica a tacciarli nuovamente come nemici.
sull'incontro putin-netanyau, non so, i due paesi sono un po' ai ferri corti e probabilmente si tratta di una mossa di israele per trattare la "cessione legale" del golan da parte della siria e in cambio israele non farà più pressioni per togliere assad dal potere.

edit.
dimenticavo che qualche settimana fa avevo letto di un accordo tra gazprom e israele per lo sfruttamento di un giacimento di gas sul mediterraneo, probabilmente netanyahu va a mosca per siglare qualche patto.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 18/09/2015, 19:04 
guarda che questa e' la seconda visita di netanyau in russia in pochi mesi,e come tu hai gia' detto,oltre l'accordo con gazprom,hanno concluso numerosi accordi economici,e considera che attualmente israele si fida maggiormente di putin che di obama,e da considerare che allo stato attuale israele non ha alzato nessuna protesta ad un eventuale intervento in sirya...... [:306] [:306]


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