La guerra in Siria

[Ignorante]

guarda che questa e' la seconda visita di netanyau in russia in pochi mesi,e come tu hai gia' detto,oltre l'accordo con gazprom,hanno concluso numerosi accordi economici,e considera che attualmente israele si fida maggiormente di putin che di obama,e da considerare che allo stato attuale israele non ha alzato nessuna protesta ad un eventuale intervento in sirya......

non la vedo affatto in questo modo. nel 2006 russia e iran rifornirono hezbollah di armi grazie alle quali i libanesi quasi annientarono un'intera divisione corazzata israeliana ponendo le basi per un cessate il fuoco, nel 2008 in ossezia i russi catturarono diversi "esperti" militari israeliani e costrinsero israele a cessare il rifornimento di armi alla georgia in cambio della loro liberazione, poi vari battibbecchi tra putin e diplomatici israeliani.
al momento più che alleanza, diciamo che esiste una convergenza di interessi economici che portano a un presunto avvicinamento diplomatico o un "basso profilo" israeliano, ma ritengo si tratti di uno specchio per le allodole, due galli non li puoi tenere nello stesso pollaio senza che si ammazzino fra loro.

[mik.300]

fateci caso,
da quando c sono i russi
i bombardieri stanno ancora a terra..

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09 ... a/2048306/

Siria, segretario Difesa di Washington chiama il collega russo: prime prove di riavvicinamento tra Usa e Russia

[ubatuba]

@x ignorante..penso che tu sappia che la politca non e' un qualkosa di rigido,in base alle condizioni del momento,possono essere trovate allenaze od intese pure fra avversari,magari chi si e combattuto aspramente in determinati periodi,poi ci sono periodi d' interessi comuni,poi come detto allo stato attuale israele si fida + di putin che di quell' incapace di obi. ....................come sai la storia ne e' piena di giravolte

[Ignorante]

vero che la politica non è qualcosa di rigido, ma bisogna sempre tenere conto dell'intero scacchiere. il discorso è assai lungo ed estenuante, ma riassumo gran parte della questione con 2 parole chiave che da sole riassumono perchè israele e russia non andranno mai a braccetto: iran, brics.

[Wolframio]

Guarda su youtube.com

Intervistato da RT, il presidente siriano Assad fa il punto sulla situazione della guerra nel suo paese, spiega quali siano le dinamiche che portano all'esodo dei rifugiati verso l'Europa, e chiarisce il quadro delle alleanze che operano in questo momento in medio oriente. In estrema sintesi, a proposito dell'esodo dei rifugiati, Assad dice all'occidente: "Smettetela di finanziare il terrorismo, e i siriani smetteranno di scappare dal loro paese".

Source: Luogocomune - Intervista a Bas... news internazionali - Notizie

[ubatuba]

vero che la politica non è qualcosa di rigido, ma bisogna sempre tenere conto dell'intero scacchiere. il discorso è assai lungo ed estenuante, ma riassumo gran parte della questione con 2 parole chiave che da sole riassumono perchè israele e russia non andranno mai a braccetto: iran, brics.

ma potrebbe pure darsi che putin possa in qualke modo garantire la sicurezza israeliana,a volte certe dichiarazioni riguardano il "fronte"interno,mentre magari in segreto la situazione differisce,dalle dichiarazioni di facciata..................

[MaxpoweR]

Guarda su youtube.com

Intervistato da RT, il presidente siriano Assad fa il punto sulla situazione della guerra nel suo paese, spiega quali siano le dinamiche che portano all'esodo dei rifugiati verso l'Europa, e chiarisce il quadro delle alleanze che operano in questo momento in medio oriente. In estrema sintesi, a proposito dell'esodo dei rifugiati, Assad dice all'occidente: "Smettetela di finanziare il terrorismo, e i siriani smetteranno di scappare dal loro paese".

Source: Luogocomune - Intervista a Bas... news internazionali - Notizie

Direi che la descrizione che ne ha fatto Assad è in linea con quanto diciamo qui da mesi e questo non può che essere segno che riusciamo a vedere i fatti con abbastanza oggettività a fronte di una informazione main stream propagandistica.

[Wolframio]

La Turchia ci vuole affondare In arrivo sei milioni di profughi



L'intelligence prevede per l'anno nuovo uno tsunami di migranti calamitati dai confini aperti. E spinti da Erdogan che vuole portare l'Europa al collasso



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Uno tsunami di sei milioni di profughi pronti, dai primi mesi del 2016, ad invadere l'Unione Europea stravolgendone l'identità sociale, etnica e religiosa.



L'apocalittica previsione non è la trama di un nuovo film fanta-catastrofico, ma la sintesi delle previsioni d'intelligence elaborate da alcune agenzie dell'Unione Europea e sottoposte, secondo quanto appreso da Il Giornale, all'attenzione di un allarmato presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Previsioni tracimate, generando non poca preoccupazione, nelle sale in cui giovedì erano riuniti deputati e membri del Partito Popolare Europeo. Per capire meglio la dimensione e la consistenza della minaccia che sta per travolgerci bisogna tener presenti due considerazioni inserite nelle analisi sottoposte a Donald Tusk. La prima è che la Turchia non genererà da sola la nuova ondata, ma diventerà sin dai primi mesi del 2016 il terminale di tutti i movimenti di migranti in atto nel Medioriente e nelle zone contigue. La seconda, è che - secondo le analisi d'intelligence da cui derivano le previsioni da incubo - il regime del presidente turco Recep Tayyp Erdogan non solo non fa niente per fermare l'afflusso di profughi verso la Grecia, ma lascia mano libera ai trafficanti di uomini per sbarazzarsi di quanti più migranti possibile.

Ma partiamo dai numeri elaborati nelle proiezioni europee. La Turchia attualmente ospita circa 1milione 800mila rifugiati siriani. A questi vanno aggiunti, secondo le statistiche dell'Alto Commissariato per i Rifugiati, circa 68mila profughi iracheni, 36mila afghani e 29mila di altre nazionalità per un totale di 1milione 933mila rifugiati. Le previsioni europee però non si fermano alla Turchia. L'ipotesi elaborata nelle proiezioni ipotizza che l'«accoglienza senza limiti» evocata da Angela Merkel generi un effetto calamita simile a quello registrato nel 2014 quando l'operazione Mare Nostrum moltiplicò gli afflussi verso la Libia portando gli sbarchi dai 43mila del 2013 ai 170mila del 2014. Per questo le proiezioni europee prendono in considerazione 1 milione 450mila rifugiati siriani presenti in Libano, gli oltre 800mila siriani e iracheni ospitati in Giordania, i 6 milioni e mezzo di sfollati in movimento dentro la Siria e gli oltre 2 milioni fra sfollati interni e rifugiati contabilizzati in Iraq. In totale una massa di 10milioni e 800mila persone pronte a muoversi verso i confini di Ankara e tentare il passaggio verso l'Europa. Le previsioni, visionate da Tusk e discusse in una conversazione a cui erano presenti tre membri italiani del Ppe, ipotizzano però che solo il 50 per cento del 1 milione e 800mila rifugiati presenti in Turchia e dei 10 milioni 800mila in movimento tra Siria e paesi circostanti decida di tentare la traversata verso il Vecchio Continente. Sei milioni e passa di disperati in marcia verso occidente sono però quanto basta per affondare l'Unione Europea e i suoi paesi membri. A questo va aggiunto, secondo gli analisti d'intelligence europei, l'ambiguo comportamento del presidente Erdogan che non solo rifiuta di contribuire all'identificazione e alla registrazione di chi muove verso la Grecia, ma non muove un dito per bloccare l'attività dei trafficanti d'uomini intenti a traghettare 3mila rifugiati al giorno verso l'Europa. Per questo il comportamento di Erdogan è assimilato ad una guerra non dichiarata. Una guerra asimmetrica decisa e pianificata allo scopo di destabilizzare l'Europa infrangendone identità religiosa, composizione sociale e integrità territoriale. In questa prospettiva l'ondata di 6 milioni di profughi in transito dal prossimo anno sul territorio turco non verrebbe vissuta da Ankara come un problema, ma come una nuova fornitura di armi per il proprio arsenale strategico. Un arsenale di sei milioni di disperati con cui portare al collasso l'Unione Europea e le sue radici cristiane.

http://www.piovegovernoladro.info/2015/ ... =pulsenews

Ma vogliamo continuare a pagare le tasse? che è il solo ed unico modo per dire, bastaa!!, andate a casa governanti del cavolo!!

[ubatuba]

fonti gionalistiche afferamno che i tank e para' russi gia' operano in sirya,e sono gia' alle porte di hama,,tale mossa russa sembra avere smosso il sonno dell'amministrazione usa,nella giornata di ieri si sono detti disposti a trattative riguardo la situazione militare,magari obi si e' svegliato dal torpore,che il premio nobel lo aveva indotto......

[Ignorante]

ma potrebbe pure darsi che putin possa in qualke modo garantire la sicurezza israeliana,a volte certe dichiarazioni riguardano il "fronte"interno,mentre magari in segreto la situazione differisce,dalle dichiarazioni di facciata..................

per come la vedo io, la russia che protegge israele è un po' un paradosso. secondo me putin sta cercando di tenere buoni gli israeliani con la carota (accordi economici) per dare una certa libertà d'azione all'iran così da poter spazzare via l'isis dalla siria. come detto la cosa come è momentanea convergenza di interessi, il think tank americano "deriva" da quello israeliano quindi si coprirebbe, momentaneamente, le spalle da eventuali ingerenze occidentali.
in secondo luogo però, con la scusa dell'isis, putin si sta garantendo una massiccia presenza in mediterraneo per imporre la propria egemonia sull'area, in vista di un futuro tornaconto economico. da anni è ormai palese che russia e cina mirano alle risorse africane e hanno bisogno di garantirsi dei salvacondotti, di mare e di terra, verso il continente nero, quindi il medioriente, o una parte di esso, va per forza di cose pacificato e stabilizzato, facendo ricorso alla diplomazia e al dialogo piuttosto che fomentando guerre di religione.

[Wolframio]

magari obi si e' svegliato dal torpore,che il premio nobel lo aveva indotto......

Piu che svegliarsi dal tropore deve modificare il copione della sua recita, con l'improvvisazione.

[ubatuba]

....dato come gia' detto,a breve un nuovo summit a mosca russo/israeliano,a distanza di pochi mesi dall'altro,e dato avrebbero pure stipulato un accordo x il gas/petrolio,tutto puo' essere,a volte gli equilibri politici necessitano di certi accordi,magari non scritti,e come la storia e politica insegna,tutto e' possibile,potrebbe pure essere che la russia abbia garantito israele,e almeno ad ora,putin si e' dimostrato uno statista di poke parole ma che vengono mantenute,come detto la politica e' quanto mai varia e non c'e'mai limite dove possa sortire...................

[ubatuba]

magari obi si e' svegliato dal torpore,che il premio nobel lo aveva indotto......

Piu che svegliarsi dal tropore deve modificare il copione della sua recita, con l'improvvisazione.

...sette annidi recitazione maldestra, non sa ancora il tipo di recitazione sia propria: tragica o farsesca????

[Ignorante]

non lo metto, in dubbio, dal punto di vista diplomatico putin, o meglio lavrov (putin è essenzialmente un nazionalista sulla scia del nostro puzzone, mentre lavrov è uno statista di polso come von bismark) ha dimostrato nel recente passato di essere decisamente una spanna sopra gli altri, quindi sulla loro credibilità non si discute. ma è la credibilità di israele che è un po' più traballante. parliamo di una delle nazioni più guerrafondaie del mondo che ha sempre violato unilaterlamente gli accordi di pace con le varie fazioni musulmane delle nazioni vicine, che non si fa scrupolo di bombardare civili inermi, che detiene il più grosso campo di concentramento del mondo (gazah), che non si abbassa nemmeno a ratificare accordi sugli armamenti e sul nucleare (nessuno sa di quante testate atomiche dispone) ma pretende lo facciano l'iran o qualsiasi altra nazione, insomma a livello diplomatico, non proprio il partner ideale.
tuttavia è anche vero che per ora putin porta avanti una real politik prettamente nazionalista e di non intervento, ma lo scacchiere mediorientale è il più difficile di tutti e quindi deve muoversi con una certa circospezione per non impantanarsi con guerriglie inutili.
dimenticavo un altro dettaglio. l'accordo con israele potrebbe portare a più miti consigli i sionisti di kiev, tra i promotori del casino ucraino, magari putin spera di poter riprendersi il donbass senza colpo ferire.
vorrei far presente che non sto portando questa linea di pensiero perchè sono contro di te a priori, semplicemente è il mio punto di vista sulla situazione e potrei benissimo sbagliarmi.

[ubatuba]

vorrei far presente che non sto portando questa linea di pensiero perchè sono contro di te a priori, semplicemente è il mio punto di vista sulla situazione e potrei benissimo sbagliarmi.

ma di certo fai una cosa ottima a esporre il tuo pensiero,ci mancherebbe,tranquillo non penso proprio che sei contro di me,si sta discutendo,e non e' detto che quello che affermo,sia vangelo,poi trovo produttivo potere discutere con chi ha idee differenti dalle mie,tutto e' utile x integrare il proprio pensiero....

certamente putin e'un nazionalista,ma e' pragmatico,e cerca giustamente di fare gli interessi del suo paese,e da buon pragmatico agisce a 360°,cogliendo tutte le occasioni che fanno al caso proprio,senza barriere ideologiche,quello che dovrebbe essere x ogni responsabile di un paese di un certo peso,......

p.s.non x questo sono filo russo.....