28/09/2015, 13:52
28/09/2015, 15:15
mik.300 ha scritto:obama non è fesso..
è un furbacchione matricolato..
fa la stessa politica di bush,
28/09/2015, 15:38
28/09/2015, 18:00
28/09/2015, 18:08
28/09/2015, 19:20
29/09/2015, 01:36
Atlanticus81 ha scritto:A me sembra lineare in politica estera... è da tre anni che gli USA rompono i cogl[:303] in Siria...
29/09/2015, 10:47
29/09/2015, 11:22
mik.300 ha scritto:è il ministero dell'interno (alfano)
che mette il visto?
29/09/2015, 11:46
Atlanticus81 ha scritto:A me sembra lineare in politica estera... è da tre anni che gli USA rompono i cogl[:303] in Siria...
29/09/2015, 12:01
29/09/2015, 12:36
Emergenza rifugiati, la Germania al collasso: risse e campi pieni. Musulmani aggrediscono cristiani. La proposta Cdu: "Separiamoli per religione"
Separare i profughi cristiani da quelli musulmani. I primi da una parte, i secondi dall'altra, soluzioni "ghetto" per evitare una escalation di violenza. Il sistema di ospitalità in Germania è giunto al limite ed è una bolla pronta a scoppiare. Oggi i principali giornali tedeschi, dal Die Welt allo Spiegel sino a Faz, riportano decine di episodi che raccontano una tensione sempre più forte nel paese della Merkel.
Non solo "non si sa più dove metterli" e "abbiamo una capacità limitata" (dice il presidente federale Gauck), ma l'emergenza profughi adesso sta per scoppiare perché accesa da conflitti religiosi fra le diverse etnie arrivate oltre le Alpi in cerca della libertà.
L'ex ministro degli Interni tedesco, Hans Peter Friedrich (attuale vice presidente del gruppo parlamentare CDU nel Bundestag) è arrivato a chiederlo con chiarezza: "Separate le persone per religione e provenienza". Una richiesta motivata da "attacchi da parte di musulmani nei confronti di cristiani" che si sono verificati negli ultimi giorni all'interno dei campi profughi.
Una separazione "necessaria" avanzata anche dal presidente del gruppo parlamentare CDU, Volker Kauder e dal leader dei Verdi, Cem Özdemir. "Dobbiamo evitare attacchi e discriminazioni". I primi segnali c'erano stati a fine agosto in Turingia quando per conflitti di natura religiosa in un campo per i rifugiati rimasero ferite 17 persone, tra cui sei agenti.
Poi l'escalation, fino a venerdì scorso quando nella zona di Lipsia afgani e siriani - si parla di quasi 200 persone coinvolte - hanno innescato una rissa con tavoli, sedie e qualunque arnese trovassero. Risse che spesso nascono da motivi più futili che religiosi: come ad esempio la coda per i bagno.
Ma che poi, alzata la bandiera del proprio credo, diventano vere e proprie rivalità di appartenenza o provenienza. Il più delle volte la polizia teutonica deve intervenire in divisa anti sommossa (anche con spry) per cercare di sedare le risse: "Siamo arrivati a un punto di rottura" ha dichiarato ai giornali tedeschi Joerg Radek, vice capo del sindacato di polizia (PIL), favorevole alla separazione per religione e deciso a richiedere al governo "più personale per l'emergenza profughi".
Domenica sera anche il campo di Kassel-Calden ha vissuto scene di ordinaria guerriglia, qui dove invece i profughi cercano una base verso la pace. In una maxi rissa di persone provenienti da diverse nazioni- c'è chi dice addirittura 400 coinvolti - sono rimasti feriti sia rifugiati che agenti, intervenuti con lacrimogeni e manganelli. La miccia questa volta è stata una incomprensione in sala mensa. A scontrarsi albanesi e pachistani. Per riportare la situazione alla calma "ci sono volute diverse ore", spiega la polizia. "Le nostre opzioni sono limitate. Facciamo fatica a gestire la dimensione di questo fenomeno" ha detto il presidente federale Joachim Gauck parlando di incidenti "sempre più comuni".
Stessa tipologia di "scontri" interni si è verificata infatti in settimana a Heidenau e Meissen. A questo punto, con l'intelligence tedesca preoccupata per eventuali "infiltrazioni terroristiche", la questione "separazione" - che sia per credo o per provenienza - comincia a diventare "più che necessaria" spiegano alcuni politici della Cdu al Die Welt. Oltretutto, a preoccupare i "servizi" di intelligence della Merkel, non c'è solo la questione "interna" dei profughi ma anche quella esterna dei movimenti di ultra destra che in diverse manifestazioni del weekend si è fatta sentire con il suo moto "anti-migranti".
Hans-Georg Maassen, capo del Federal Office for the Protection of the Constitution, ha parlato di inclinazione alla violenza: "Ci sono 22 casi di incendio o principi di rogo nei confronti di case di migranti da inizio anno" ha spiegato dicendosi preoccupato. Soltanto ieri, nella vicina Polonia, centinaia di persone sono scese in strada a Varsavia imbrattando muri con scritte razziste e intonando i loro cori di odio contro i rifugiati.
29/09/2015, 12:42
Svezia, blogger denuncia: governo può confiscare case dei residenti per darle a profughi
Al momento arrivano in Svezia mille profughi richiedenti asilo al giorno, non è ipotizzabile ritenere che le abitazioni esistenti siano sufficienti per tutti.
Johan Westerholm, attivista socialdemocratico e fondatore del blog indipendente "Ledarsidorna", che si dichiara "sempre all'opposizione", ritiene che il governo possa cominciare a confiscare gli immobili a beneficio dei profughi. Lo ha scritto nel suo blog:
Al comune di Täby comparirà il primo grande centro per profughi: è una delle conseguenze subite dal comune a seguito dell'aumento della maggior pressione del flusso migratorio. Il Servizio di Migrazione ha firmato un contratto con la società "Täby Åkerby 12", per l'affitto del "Täby Park Hotell" dal 25 settembre 2015 e al 31 dicembre 2020. Secondo le previsioni, presto arriveranno 100 richiedenti asilo, dopodichè ci saranno altri 550 arrivi.
Ora nel comune si trovano 58 persone richiedenti asilo. È possibile che questa cifra aumentidi 10 volte, dopodichè l'opinione della comunità cambierà.
La mancanza di alloggi liberi ha indotto il Servizio di Migrazione a ridurre i requisiti per lo spazio abitativo da assegnare ad ogni persona: da 5 a 3,3 metri quadri. Secondo le esigenze degli allevatori, un suino adulto ha bisogno di uno spazio maggiore. Dal momento che sappiamo come viene considerato il maiale nell'Islam, possiamo aspettarci che i richiedenti asilo si indigneranno.
La scorsa settimana il ministro della Giustizia e dell'Immigrazione Morgan Johansson aveva riferito che il governo aveva incaricato le aziende statali di trovare e ripulire alcune prigioni.
Tutto evidenzia come la Svezia sia sulla strada dello stato di emergenza. La maggior parte della gente lo comprende, ma l'attuale governo non vuole ammetterlo. Sugli effetti a lungo termine non abbiamo nemmeno iniziato a pensarci. L'analisi della richiesta d'asilo dura 1 anno, quasi la metà dei richiedenti non va a lavorare nei primi 8 anni. I costi gravano sui comuni, quello che ci troviamo ad affrontare oggi è solo un primo effetto.
29/09/2015, 13:09
29/09/2015, 16:24
alcar ha scritto:mik.300 ha scritto:è il ministero dell'interno (alfano)
che mette il visto?
Ovviamente l'ambasciata Nigeriana in Italia:
http://www.ufficiovisti.com/index.php/a ... -in-italia