30/10/2015, 19:36
Ufologo 555 ha scritto:
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30/10/2015, 19:49
30 ott 2015 12:10
ARIDAJE COL MARZIANO A ROMA: QUELLO DI FLAIANO DOPO TRE GIORNI AVEVA SFRANTUMATO I COJONI A TUTTI, MARINO INVECE E' RIUSCITO A DIVENTARE L'ULTIMA SPERANZA DEGLI ANTI-RENZIANI DEL PD - - ALTRO CHE FORREST GUMP: QUESTO RIDE E FOTTE... - - -
Per una volta non siamo d'accordo con l'analisi di Filippo Ceccarelli: qui di Alieni (dalla politica) ce n'è solo uno: matteo Renzi, abituato a giocare a flipper a Rignano sull'Arno, anziché attovagliarsi al Bolognese o ai Due Ladroni dove avrebbe capito subito che razza di tipo era il gaio chirurgo...
Dispiace riconoscerlo, ma da qualche tempo la politica appartiene agli Alieni. Personaggi un po’ strambi, arrivati da chissà quale pianeta, che fanno cose ancora più strambe e anche per questo assurgono a ruoli di grande responsabilità, ma pure di terribile visibilità.
Alcuni sono autentici e spontanei marziani; altri, come si dice, ci fanno. Ma Ignazio Marino – che in pochi mesi ha visto mutare il suo soprannome da “Ignaro” a “Disgrazio” - sbaraglia qualsiasi concorrenza perché incarna entrambe le attitudini ed esprime tutti e due i modelli di comando extraterrestre.
Per cui non si capisce mai bene se è davvero così, una via di mezzo tra Forrest Gump e il principe Myskin dell’”Idiota” di Dostoevskij, oppure se fa il furbo – furbetto o furbacchione essendo già una distinzione di secondo grado.
In ogni caso questo sospetto si fa avanti allorché il sindaco, nelle circostanze che meno lo prevedono, ride - cosa che gli accade piuttosto di frequente. Lo fa apposta? Oppure gli viene naturale? E si ritorna al dubbio di partenza.
Inoltre a Roma la faccenda è aggravata dal fatto che i problemi sono tali e tanti da aver generato la credenza che solo un matto può pensare di risolverli. Lungi da ogni diagnosi psichica, tale “follia” è dapprima glorificata, poi esecrata. Adesso nessuno capisce più bene.
Sia che parli, sia che stia zitto, Marino suscita una curiosità che fuoriesce dai canoni della politica per inoltrarsi nel mondo delle maschere che restano rigide e impassibili anche quando ridono.
Enumerare le pubbliche stranezze di cui fin dai primissimi giorni egli si è reso protagonista è un gioco francamente troppo facile. Lo zainetto. La bicicletta. La folta scorta dei vigili pedalatori. La prima caduta, con il pantalone strappato. Il piccolo circo sanitario allestito a “Un giorno da pecora”, il sindaco di nuovo in camice bianco e la partecipazione straordinaria di Valeriona Marini.
Quindi l’invenzione, l’ostensione e la vestizione della sciarpa ecumenica, metà della Roma e metà della Lazio. Addirittura la radiofonica promessa di mostrarsi nudo nel caso in cui i giallorossi avessero vinto lo scudetto. E la minaccia di “bloccare” la città se non fosse passato l’ennesimo decreto “salva-Roma”, pure indirizzando la rabbia del popolo verso i potenti “fortunati nelle loro autoblù”.
“Lo vedi, ecco Marino” suona un’innocente canzonetta su una certa sagra dell’uva da festeggiarsi in un omonimo paese dei Castelli romani. L’alieno Marino che i romani si erano scelti sembrava un uomo sinceramente ingenuo e insieme vanitoso - complicato miscuglio - un chirurgo così bravo e di successo da potersi permettere un po’ di spocchia, del genere accademico.
Ma le tecniche della più evoluta comunicazione, quelle che trasformano i politici in divi, demoni, esibizionisti e fenomeni da baraccone, devono averlo stravolto. E’ ovviamente arbitrario appigliarsi a questo o a quel segno, ma certo un giorno, era il settembre dell’anno scorso, si è presentato con la barba. Come se volesse nascondersi, ma anche metterci un’altra faccia.
Inutile a questo punto ritornare agli schemi tradizionali e alle vicende della politica – l’odi et amor con Renzi, i ladroni del Pd, le Olimpiadi, l’immondizia, i debiti, l’Ama, l’Atac, le ruspe sui campi rom in vista del Giubileo - quando mute immagini al tempo stesso eloquenti e stranianti accompagnavano l’intero corso amministrativo.
Basti pensare all’affollato ritiro della giunta e della maggioranza in un hotel di Tivoli, prove fisiche e di autocoscienza, nella sala ormai deserta si poteva leggere su una lavagna la summa del team building: “Riflettere prima. Distribuzione caratteristiche fisiche. Gestire emozioni. Piegare le ginocchia”.
Come pure alla lunga si è avuta la sensazione che la presenza stessa di Marino calamitasse sorprese di stralunata intensità, scene a loro modo fantasmatiche, vedi la recente intitolazione di una piazza a Martin Lutero, con tanto di sosia ufficiale e germanico del monaco presentatosi in costume con un pupazzetto di Lego in braccio, mentre dietro ai cordoni della polizia i Fratelli d’Italia esprimevano rumorosamente il loro dileggio.
Dalla diffusa iconografia di strada sulla Panda rossa alle foto delle spensierate immersioni caraibiche, dal controverso logo “Rome and you” al titolo della celebre conferenza universitaria americana (“Il trapianto: dalla chirurgia alla rianimazione della Città Eterna”), in un luogo di radicato cinismo, nel mezzo di Mafia Capitale, ma prima della sagra degli scontrini, Marino il Marziano ha trovato il tempo, ma in fondo anche il cuore, di donare del barattoli celebrativi e personalizzati di Nutella agli assessori e ai consiglieri di maggioranza.
Quegli stessi che oggi sono chiamati a privarsi dell’Alieno, vero o fasullo che sia, ma forse proprio per questo destinato a restare, almeno per qualche tempo- anche se del tutto a prescindere dal destino di Roma.
30/10/2015, 19:54
30/10/2015, 19:59
30/10/2015, 21:08
31/10/2015, 09:47
Aztlan ha scritto:Ragazzi, ma che ci è successo? Noi siamo soliti pubblicare le notizie prima degli altri, non dopo...
Marino decade, dimissioni di 26 consiglieri, lunedì il commissario - Il Fatto Quotidiano
Ignazio Marino non è più sindaco di Roma. Ventisei consiglieri hanno depositato le proprie dimissioni dall’Assemblea capitolina decretando la decadenza di giunta e consiglio. Con i 19 esponenti del Pd hanno rimesso il mandato altri 7 consiglieri, di cui due della maggioranza (Centro democratico e Lista civica Marino) e 5 dell’opposizione. Tra questi ultimi anche due della Lista Marchini, Alfio Marchini compreso, due della lista di Fitto Conservatori riformisti, uno del Pdl. M5S e Sel non hanno firmato le dimissioni.
“Vergogna” urlano i sostenitori di Marino ai consiglieri del Pd che escono dal Campidoglio. “Siete tutti Scilipoti” gridano ancora, in una serata che rappresenta la fine dai toni “drammatici” della fine della giunta Marino, quella che avrebbe dovuto portare pulizia e cambiamento e non ha raggiunto neanche metà mandato. “Il prefetto Gabrielli potrebbe nominare anche subito il commissario – ha spiegato Stefano Esposito, per pochi mesi assessore ai Trasporti – in ogni caso al massimo entro lunedì il commissario sarà operativo”.
Così finisce la “resistenza” del chirurgo diventato sindaco dopo l’amministrazione di Gianni Alemanno, il “marziano” come l’avevano definito, il cui mandato era iniziato con il progetto di pedonalizzare i Fori imperiali. Le dimissioni date e poi ritirate sono state solo l’ultimo atto di chi non aveva niente da perdere: il Partito democratico, dopo le trattative degli ultimi giorni, è finalmente riuscito a scrivere la parola fine sull’esperienza di governo che aveva dato per morta ormai venti giorni fa, quando è esplosa l’ultima polemica – l’ennesima – che ha travolto il sindaco non solo a livello comunicativo: gli scontrini, i pranzi rimborsati, ora sono diventati il centro di un’inchiesta in cui Marino è indagato per peculato e falso. Per tutta la giornata l’ex sindaco si è battuto, continuando a inaugurare parchi e a celebrare nuovi cda, ma è risultato sempre più debole sotto i colpi del suo stesso partito, le parole della Chiesa e del Vaticano e con l’ultima frustata di due inchieste sulla testa.
Un accordo trasversale, quello cui il Partito Democratico ha fatto ricorso per far cadere il sindaco di Roma. Ai 19 membri del Pd chiamati a dimettersi da Matteo Orfini, commissario del partito romano con piene deleghe ad agire da parte di Matteo Renzi. Ormai intorno a Marino si era creato il vuoto, almeno tra i vertici del partito e all’interno della giunta. L’ultimo messaggio era stato quello dell’assessore alle Attività produttive Marta Leonori, che su Twitter aveva pubblicato una foto che la ritrae vicino a dei pacchi e il commento “esperienza conclusa”.
“Insieme a Marino hanno violentato la nostra città” spiega in una nota il gruppo consiliare M5S -parlando di “ammucchiata per far cadere Marino”. E’ stata una “brutta pagina di democrazia – dice Paolo Cento, segretario cittadino di Sel, che ha sostenuto fin qui il sindaco – Si impedisce a Marino e alle forze politiche di fare un dibattito trasparente, questa è un’anomalia che va denunciata. Mi colpisce negativamente lo schieramento delle firme. Mettere insieme il Pd, lista Marchini e pezzetti di centrodestra è un’operazione di trasformismo”. Fabrizio Ghera, capogruppo dei Fratelli d’Italia in Campidoglio, spiega che “è anomalo che il Pd selezioni con chi raccogliere le firme, evidentemente flirtano in privato con altre forze politiche…”.
I sostenitori del sindaco erano arrivati in Campidoglio già nel pomeriggio. “Marino sindaco. Noi siamo gli anticorpi di Roma”, recita un cartello esposto. “Io sto con Marino”, si legge sulla maglietta di una ragazza. “La democrazia è morta – spiegano due manifestanti – e le responsabilità più gravi sono del Pd di Renzi”. “Siamo qui per vedere in faccia questi traditori”, dice uno dei supporter.
31/10/2015, 11:24
31/10/2015, 14:30
31/10/2015, 15:05
31/10/2015, 18:04
Ufologo 555 ha scritto:Oppure hanno fatto più porcate i tuoi compagni ...
31/10/2015, 18:59
bleffort ha scritto:Lo sbaglio che ha fatto Marino è stato:essere un semplice ladro di Galline e mettersi contro le direttive del Clero.
31/10/2015, 19:46
31/10/2015, 21:30
Ufologo 555 ha scritto:"Il problema è che là fuori è pieno di gente che pensa che sia onesto..."
Appunto: i compagnucci ..
01/11/2015, 09:34
Ufologo 555 ha scritto:...èh! quanti compagnucci ( e artisti) magnano ...![]()
01/11/2015, 10:54
bleffort ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:"Il problema è che là fuori è pieno di gente che pensa che sia onesto..."
Appunto: i compagnucci ..
Come non detto!.Se ad un Picchio ci togli il tronco dell'albero lui continuerà a picchiare lo stesso a qualsiasi altra cosa!.
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