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Re: GAZA: la guerra infinita

31/07/2015, 17:02

Atlanticus81 ha scritto:
Forse non fu cosa molto buona caro "dio"...


Forse, il loro "dio", non è quello universalmente riconosciuto come tale.

Re: GAZA: la guerra infinita

31/07/2015, 17:07

Purtroppo gli ebrei sono rimasti ai tempi della Bibbia: l'applicazione della Legge (fiscale, non quella basata sull'Amore data dalla Rivelazione, Nuovo Testamento); fu anche detto loro: "... “Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice."
E così, ogni tanto si comportano da aguzzini ... [8)] (Non giustifico nulla, s'intende) [:0]

Re: GAZA: la guerra infinita

01/08/2015, 21:29

Questo non é il frutto dell'adesione alla religione abramitica ma semplicemente il frutto di un ideologia quale il sionismo.

Semplicemente il loro Dio non é affatto un dio per come lo intendiamo noi, né in senso assoluto. E lo sanno bene.

Re: GAZA: la guerra infinita

02/08/2015, 12:13

Atlanticus81 ha scritto:Ma non è che senza la "Bibbia" il mondo sarebbe stato un posto migliore?!


L' hai detto.

Re: GAZA: la guerra infinita

02/08/2015, 22:11

Come se fosse colpa di un libro... Quella é solo un feticcio da sventolare in faccia a babbei col gene bovino attivo. Non ci fosse la Bibbia ci sarebbe un altro libro di favole a dare autorevolezza a chiunque volesse imporre una ideologia idiota.

Il problema é che l'evoluzione umana, o per meglio dire l'addomesticamento, é andato alla perfezione ed i risultati dell'homo boviniens sono sotto gli occhi di tutti noi privi del gene magico

Re: GAZA: la guerra infinita

02/08/2015, 22:19

MaxpoweR ha scritto:Come se fosse colpa di un libro... Quella é solo un feticcio da sventolare in faccia a babbei col gene bovino attivo. Non ci fosse la Bibbia ci sarebbe un altro libro di favole a dare autorevolezza a chiunque volesse imporre una ideologia idiota.

Il problema é che l'evoluzione umana, o per meglio dire l'addomesticamento, é andato alla perfezione ed i risultati dell'homo boviniens sono sotto gli occhi di tutti noi privi del gene magico


Max, m'hai fatto mori..... [:302]

Re: GAZA: la guerra infinita

13/10/2015, 18:07

Veramente chi vive nel terrore sono ... altri:



Per i media Israele ha torto anche quando ha ragione

Il Giornale, 12 ottobre 2015

Anche quando la ragione grida e gli eventi parlano da soli la stampa internazionale, serrata in un automatismo coattivo, con noiosa, stanca ripetitività cerca e trova la strada di dare ragione ai palestinesi. Qui gli eventi sono palmari: sulla scorta di una menzogna ripetuta fino all'ossessione dai media palestinesi, ovvero che la Moschea di Al Aqsa sta per essere dissacrata, anzi distrutta, anzi occupata dagli israeliani, un risveglio di odio palestinese ha fatto di Israele, e specie di Gerusalemme, un inferno punteggiato da attacchi terroristici. Per la strada chiunque incontri può nascondere un coltello e colpire te e i tuoi bambini. Oppure puoi viaggiare in macchina ed essere fronteggiato da un'auto che corre verso di te a tutta velocità per fungere da lancia pietre.

E poi ci sono i cacciavite, le bombe molotov, e da ieri c'è anche la minaccia dei terroristi sucidi: una donna, fermata a un check-point vicino a Maale Adumim, sulla strada di Gerusalemme, al grido di "Allah è grande" si è fatta saltare per aria, ora è all'ospedale. Se fosse arrivata a un caffè di Gerusalemme chissà cosa sarebbe successo. Da Gaza il leader di Hamas, Ismail Haniyeh invita i giovani a unirsi al terrorismo, e quando a centinaia (qualche decina è riuscita a entrare) si precipitano sul confine e l'esercito li respinge ci scappano i morti. E' biasimo internazionale, e nessuno spiega il rischio che centinaia di giovani di Hamas, mentre oltretutto da Gaza partono i razzi, infliggono alla gente di Israele. Così come quando la polizia o qualche cittadino ferma un terrorista armato: certo, non hanno tempo di valutare la sua età o la sua condizione sociale, ma cercano di fermarlo per impedire un altro omicidio.

Mancano nei media le coordinate fondamentali per capire: Israele è un Paese spaventato, sotto assedio; i social network palestinesi sono impegnati a criminalizzare gli ebrei secondo stereotipi impresentabili. L'incitamento a colpire idealizza gli shahid e condanna a morte gli ebrei. D'altra parte, se uno sente la radio israeliana ascolta una discussione accorata, priva di odio, con molte voci dalla parte dei problemi dei palestinesi, preoccupate, nelle interviste a politici e militari di riabilitare la leadership e portarla al tavolo delle trattative. Essere un giornalista che copre la vicenda mediorentale da molti anni è sinonimo di vicinanza alla "causa palestinese" e anche questa volta i conti devono tornare. Israele alla fine deve risultare responsabile del sangue, lo sfondo deve esser quello della sofferenza dei giovani terroristi, ignorando le responsabilità della leadership palestinese; l'occupazione è il facile leit motiv di fondo, anche se Arafat prima e Abu Mazen poi hanno rifiutato molte proposte di concluderne la vicenda e la formula "due stati per due popoli" è stata erosa dalla certezza di riuscire a cancellare lo Stato d'Israele.

La manipolazione è audace. Sul New York Times un titolo diceva sull'assassinio di Alexander Levlovich "Un ebreo muore quando una pietra colpisce la sua auto". Sempre sullo stesso giornale "Polizia e giovani palestinesi si scontrano" e non si sa perché; forse la polizia era nervosa. La BBC ha scritto "Un palestinese ucciso dopo che un attacco (uno qualunque ndr) a Gerusalemme uccide due persone". Un titolo scandaloso per la famosa rete inglese che infatti l'ha poi modificato. Due giorni or sono, poi, da molti titoli anche in Italia non era possibile capire come mai "sette palestinesi" fossero stati uccisi, e di nuovo lo scontro era colpa di Israele. Si riporta senza discuterla la tesi delle Moschee minacciate, si esprime comprensione per la "mancanza di speranza" dei palestinesi attribuendone la responsabilità a Israele. Nessuno si avventura alla ricerca del perché, per esempio nel rifiuto di Abu Mazen a accettare l'invito di Netanyahu a trattare senza precondizioni, nella corruzione dei capi, nell'incitamento sfrenato a odiare gli ebrei. Si mette da parte tutto ciò che è contraddittorio rispetto all'immagine conformista dei cattivi contro gli oppressi dall'imperialismo creato dalla Guerra Fredda. Siamo ancora là, mentre l'islamismo avanza.

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=3732

Re: GAZA: la guerra infinita

19/10/2015, 19:35

Poi dice che non sono sempre gli altri a ... cominciare! [^]



I palestinesi che insegnano sul web come accoltellare e uccidere gli ebrei
Il Giornale, 18 ottobre 2015


E' certamente peccato che Bian Asila, 17 anni, abbia tentato di colpire una soldatessa a Hebron, l'abbia ferita a una mano e poi sia rimasta uccisa quando la soldatessa ha reagito. E'peccato, come lo è che un altro ragazzo abbia seguito la stessa sorte, e la soldatessa ha anche detto che "non ne ricavava nessuna soddisfazione". Ma ieri sono stati di nuovo tre gli attentati terroristici, due a Hebron e uno a Gerusalemme: i giovani che brandiscono il coltello cercano di colpire chi gli capita a tiro, soldati o civili, e la reazione che li ferma può essere letale.

Molte volte non è così e allora, come nel caso per esempio di Shuria Dweyat, 17 anni, o di Feli Alloun o del tredicenne Ahmed Manasra (la cui vittima 13enne è ancora in gravissime condizioni) che Abu Mazen aveva dato per "giustiziato", i giovani vengono ricoverati all'ospedale e curati. E poichè tutti hanno la carta d'identità azzurra, ovvero sono arabi israeliani, oltre alla doverosa cura che i soccorritori e i medici riservano loro ("per me è solo un ferito" ho sentito ripetere un infermiere del Mada giunto sull'ambulanza), si attiva anche tutto il trattamento assicurativo che ogni israeliano paga con le sue tasse. E di fatto moltissimi dei giovani terroristi vivono come ogni israeliano, hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri, salvo quello di votare alla Knesset e di fare il servizio militare.

Per il resto, se si guarda alle loro case e alle loro vite, si scorgerà una doppia immagine che complica molto la definizione semplicistica che in genere si dà dei terroristi come di giovani senza speranza. Infatti molti di loro sono studenti, molti proprio (come i loro genitori lamentano quando ne rivendicano l'innocenza) "guardano Tom e Jerry alla tv", molti hanno una moto, amano i vestiti, le ragazze si fotografano con allegri selfie. La loro vita, in cui c'è la musica e il cinema e si può parlare fra i ragazzi dei due sessi puntando a un futuro migliore, è però avvelenata da quella che è la causa scatenante di questa guerra senza un generale.

Un bruco infame scava nella loro testa sin dai tempi dell'asilo infantile, quando la tv mostra loro Mickey Mouse ucciso dai soldati israeliani, o si applaude quando durante uno show una bambina di cinque anni dice che vuole diventare grande perché così potrà uccidere un israeliano. E l'intervistatrice sorride. L'incitamento ha ucciso qualsiasi processo di pace, l'obiettivo si distruggere Israele è molto più presente di quello della pace, Abu Mazen può ringraziare la sua condiscendenza al fiume d'odio che lo ha portato a legiferare per uno stipendio fisso ai terroristi in carcere e a dare il loro nome alle piazze se ora questa Intifada ne mette a repentaglio il potere.

In questi giorni se prendiamo i social network troveremo una quantità di orrifiche indicazioni su come ammazzare. Zahrab Barbah spiega dove infilare il coltello sotto l'hashtag "Stab", pugnala, e lo fa Yussuf sotto l'hashtag "Uccidere gli ebrei". Si presenta uno schema scientifico del corpo umano e si indica bene la giugulare: " A destra, se colpita dà solo un minuto di vita". Si deve anche "colpire la testa, poi girare il coltello e dopo estrarlo". Karen da Gaza suggerisce di avvelenare l'arma prima di usarla: "Affonda il coltello nel veleno, così anche se il pugnale non uccide, il veleno lo farà". Altrove si scrive di badare che non ci siano vie di fuga, ma più che altro molti spiegano che non importa usare armi grosse "perché gli israeliani usano metal detector", basta munirsi di una siringa caricata a veleno". Quale veleno? E' facile: acido solforico, o gas. Questa indicazione appare particolarmente ghiotta, si chiede di impegnarsi nel circolarla.

La lista dell'incitamento è infinita, impossibile non conoscerla, ma lo è anche quella dell'incitamento di chi sui mezzi di stampa ama definire i poveri cittadini colpiti dal pugnale "settler","coloni", "ebrei ultraortodossi" per privarli della loro identità di israeliani o meglio per segnalare una connivenza con il politically correct che non considera esseri umani uguali i cittadini del West Bank. Non si ricorda che si tratta di territorio conquistato dalla Giordania (non dai palestinesi) durante una guerra, destinato dall'ONU a essere discusso in una trattativa che i palestinesi non vogliono affrontare. La verità è che sotto tutta questa ignominia ce n'è una maggiore, ovvero il sogno di vedere un giorno sparire lo Stato d'Israele.

Netanyahu e Kerry stanno per incontrarsi a Berlino. Dopo le affermazioni avventate del primo unite a quelle del portavoce del Dipartimento di Stato che accusavano Israele di costruire troppo (Netanyahu è il Premier che ha costruito meno di tutti nell'West Bank) e di usare forza eccessiva nel difendersi, Obama ha invece riconosciuto il diritto di Israele a difendersi dall'ondata terroristica. Finalmente. Chissà che lo studio forzato dei documenti non induca il modo intero a raccontarsi un giorno la verità.

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=3740

Re: GAZA: la guerra infinita

19/10/2015, 20:54

Ufologo 555 ha scritto:Poi dice che non sono sempre gli altri a ... cominciare! [^]



I palestinesi che insegnano sul web come accoltellare e uccidere gli ebrei
Il Giornale, 18 ottobre 2015



http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=3740

c scommetto che questi
sono tutti agenti provocatori cia
o collaborazionisti al servizio
dei sionisti..

i fessi abboccano..

Re: GAZA: la guerra infinita

19/10/2015, 20:57

http://www.corriere.it/esteri/15_ottobr ... 3d85.shtml

Choc in Israele, migrante eritreo ucciso «per il colore della pelle»
La stampa israeliana indignata per la morte del 29enne, scambiato per un terrorista
Colpito da un poliziotto israeliano, è stato poi preso a calci dala folla inferocita

Ucciso «per il colore della pelle»: questa, secondo Yediot Ahronot, la ragione della morte violenta di Mila Haftom Zarhum, 29 anni, il cittadino eritreo che domenica è rimasto ucciso durante un attentato nella stazione centrale degli autobus di Beer Sheva (Neghev). Scambiato erroneamente per un complice dell’attentatore arabo - un beduino del Neghev - è stato colpito dal fuoco di un agente di sicurezza. Quindi, mentre era a terra incapace di esprimersi in ebraico, è stato ancora colpito alle gambe da spari di un agente della guardia di frontiera e percosso da persone persuase che fosse un terrorista palestinese. Su di lui sono piovuti sputi e calci. Nella notte tra domenica e lunedì è spirato in un ospedale di Beer Sheva.

Re: GAZA: la guerra infinita

20/10/2015, 00:23

questi sionisti sono i primi razzisti -_- si credono una razza superiore, se non è razzismo questo. Speriamo che prima o poi all'Iran s tappi la vena e...

Re: GAZA: la guerra infinita

12/11/2015, 18:15

Tecnicamente parlando ............. Quando (purtroppo) in guerra si è sleali (e poi si accusano di stragi).


Guarda su youtube.com



Lo dico sempre: bisogna conoscere le circostanze! Eccole qua, ad esempio .... [8)]

Re: GAZA: la guerra infinita

12/11/2015, 18:59

giudei i peggiori

Re: GAZA: la guerra infinita

12/11/2015, 19:03

. [:291]

Re: GAZA: la guerra infinita

12/11/2015, 23:05

xfabiox ha scritto:giudei i peggiori



Io direi Sionisti non giudei :)

Il sionismo identifica una ideologia mentre con Giudei si colpevolizza un popolo.
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