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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 16:24 
Ufologo 555 ha scritto:
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http://voxnews.info/2015/11/20/islamico ... ano-video/

In Afganistan eravamo andati anche per questo (ho colleghi che sono ancora lì); impararono tra l'altro a giocare con gli aquiloni e a fare ...musica; ma ................... chi li comanda sono poco più delle bestie! [8]



toh..
16 febbraio 2014..

http://www.ilfoglio.it/articoli/2014/02 ... e_c409.htm

I pedofili dell’Onu

Nuovi casi di bambini molestati dai Caschi blu.
Il Palazzo di vetro inquisisce il Vaticano ma insabbia lo scandalo “Sex for food”

L’arrivo dei Caschi blu è stato associato a una rapida crescita della prostituzione infantile” (Graça Machel, ex first lady del Mozambico, autrice di un documento sull’Onu)

Quella a Bamako, in Mali, doveva essere una grande spedizione umanitaria sotto l’egida dell’Onu. Ma nella città di Gao, nord-est del paese, i Caschi blu delle Nazioni Unite sono stati trovati a molestare bambini del posto. La denuncia è da settimane sul tavolo del segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, accanto a un’altra identica proveniente dalla missione Onu in Costa d’Avorio. Nella città di Toulépleau, i peacekeeper hanno abusato di bambine in cambio di cibo. Alla Bbc una bambina di tredici anni, “Elisabeth”, ha raccontato di come dieci Caschi blu abbiano abusato di lei nella sua casa in Costa d’Avorio. E’ lo scandalo “Sex for Food”. A favore dell’Onu va il principio di precauzione che l’agenzia non ha garantito al Vaticano, inquisito a Ginevra per i presunti abusi sessuali dentro al clero cattolico. Ma la storia della pedofilia dentro al Palazzo di vetro si va configurando coma una delle più straordinarie e mai davvero sviscerate. Per dirla con il quotidiano americano Christian Science Monitor, “ovunque l’Onu abbia piantato la sua bandiera sono seguiti abusi sessuali”.

Uno dei portavoce dell’Onu, Michel Bonnardeaux, ha confermato che i dieci comandanti e i sei soldati rimpatriati dal Mali non potranno mai più lavorare per le Nazioni Unite. “I comandanti non sono riusciti a mantenere un ambiente sicuro che prevenisse sfruttamenti e abusi sessuali”. Dall’inchiesta è emerso che su un campione di dieci ragazze – tutte con meno di diciotto anni – otto hanno avuto rapporti sessuali con i Caschi blu. Da un memo interno del Palazzo di vetro è venuto fuori che il 63 per cento delle accuse contro le forze multinazionali dei Caschi blu delle Nazioni Unite sono riconducibili a crimini sessuali, abusi, stupri, pedofilia, per un terzo legati alla prostituzione minorile. Anche Save the Children, celebre ong umanitaria impegnata in molti conflitti, ha accusato l’Onu di pedofilia dilagante.

e l'occidente vorrebbe dare patenti di moralità agli altri..

qui addirittura risaliamo al 2006..

http://www.disinformazione.it/abusi_caschi_blu.htm

Quanti di noi si chiedono come mai anche nei paesi controllati dai Caschi blu dell'Onu, come Haiti e la Liberia, avvengono violenze e vessazioni di ogni genere? I Caschi blu dell'Onu che missione svolgono veramente? Non sembrerebbe che stiano lì, come dicono, per proteggere le popolazioni oppure per ristabilire la pace, dato che in ciò hanno sempre fallito. Ad esempio, in Sierra Leone, non limitarono in nessun modo l'attività criminale delle Corporation che pagavano milizie per contendersi le risorse diamantifere. Al contrario, difesero gli interessi delle Corporation combattendo contro tutti coloro che volevano una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse del paese.

I Caschi blu dell'Onu, ovunque abbiano attuato missioni di "peacekeeping", hanno commesso una serie di crimini contro la popolazione civile, e soltanto in pochissimi casi si è avuto un processo e una condanna penale. Hanno ucciso migliaia di civili e praticato violenze di ogni genere. La lista dei casi documentati è lunghissima. Anche quest'anno sono emersi numerosi casi di abusi sessuali commessi dai Caschi blu ad Haiti e in Liberia. Ad Haiti, secondo un rapporto pubblicato su The Lancet nell'agosto del 2006, i casi di stupro su donne e bambine sono 32mila negli ultimi due anni. Secondo lo studioso Royce Hutson, coautore della ricerca, almeno nel 25% dei casi, i responsabili degli abusi sono soldati dell'Onu e polizia locale.

Un rapporto del maggio 2006 sui campi profughi liberiani, curato da "Save the Children", accusa i Caschi blu di aver obbligato bambini a prestazioni sessuali in cambio di cibo, birra o per un giro in automobile.
Questi crimini vanno aggiunti ad una lista lunghissima di violenze commesse dai Caschi blu in Bosnia, Congo, Rwanda, Kosovo, Ucraina, Somalia ecc. In quasi tutte le missioni, i Caschi blu combattono come eserciti in guerra, e sono sempre schierati dalla parte del potere tirannico che opprime i popoli.

cioè contro nemici armati restano imbelli,
poi si sfogano su civili, donne e bambini..
che vigliacchi..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 16:58 
Il Vaticano, l' ONU, tutti uguali.

Che schifo di mondo in cui viviamo.

E poi ci tocca pure sentirci dare dei pazzi dai bovini di turno che pascolano ignari perchè non crediamo alla propaganda...



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 19:24 
Forse eri troppo giovane, ma nella ex Jugoslavia l'ONU fece altrettanto .... Anzi, permisero pure gli eccidi ...



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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 19:55 
L’ Onu autorizza la guerra all’Isis

New York, 21 nov – Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha approvato, su proposta francese, la risoluzione che chiede ai membri di “raddoppiare e coordinare gli sforzi per prevenire e reprimere gli atti terroristici” e di “adottare tutte le misure necessarie in linea con il diritto internazionale” per sconfiggere lo Stato Islamico. Un provvedimento che sembrerebbe preannunciare il via libera del Consiglio a un intervento militare in Siria ma che non cita il capitolo 7 della Carta Onu, richiamato in occasione delle grandi missioni internazionali come la guerra del Golfo (risoluzione 678 del 1990) e l’intervento francese in Libia (la 1973 del 2011). Sul tema è intervenuto anche l’ambasciatore russo Vitaly Churkin, chiedendo che qualsiasi intervento avvenga “con il consenso dei governi degli Stati colpiti“ e continuando quindi a sostenere il legittimo governo del presidente Assad.

http://www.ilprimatonazionale.it/esteri ... sis-34697/

Allora come mai sono entrati in azione solo due Stati ....? [:291]



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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 20:22 
Esteri

Ma chi comanda all’Onu? Ormai non ci sono più dubbi: l’Arabia Saudita


novembre 20, 2015 Leone Grotti

Riyad da una parte ha fatto approvare una mozione al Consiglio Onu per i diritti umani per condannare l’intervento del nemico russo in Siria, dall’altra ha nascosto le violazioni dei diritti umani in Yemen

Chi comanda alle Nazioni Unite? L’Arabia Saudita. È questa l’unica conclusione possibile dopo le ultime vergognose decisioni del Consiglio per i diritti umani dell’Onu, presieduto proprio da Riyad. Da una parte, con una mozione ha condannato Russia e Iran per il loro intervento in Siria, dall’altra ha fatto sparire nel nulla la richiesta di inviare una missione in Yemen per verificare i responsabili delle violazioni dei diritti umani.

LE ACCUSE DI PUTIN. Dopo che il presidente Vladimir Putin ha apertamente accusato Arabia Saudita e altri paesi della Regione di finanziare l’Isis, ieri Riyad ha fatto approvare a tutto il Consiglio Onu per i diritti umani una mozione che accusa Iran e Russia di «favorire il cosiddetto Stato islamico e altri gruppi terroristici, come il Fronte al-Nusra (fazione siriana di Al-Qaeda, ndr)». Lo scopo politico della mozione è chiaro: al Re Salman non va giù che la Russia sia intervenuta in Siria, impedendo la caduta del governo di Bashar al-Assad e preservando così il governo sciita nemico dei sunniti sauditi.

TRAGEDIA YEMEN. Al contrario, gli sceicchi hanno fatto orecchie da mercante sullo Yemen, che non rientra certo tra le priorità mondiali, ma nel paese della Penisola arabica sono morte 5.700 persone dal 26 marzo, giorno in cui è cominciata l’offensiva dell’Arabia Saudita per eliminare i ribelli sciiti Houthi, che avevano conquistato il potere con la forza.
Su 5.700 vittime, ricorda il New York Times, almeno la metà sono rappresentate da civili, tra i quali 830 donne e bambini. La coalizione saudita guidata da Riyad, e appoggiata dagli Stati Uniti, ha prima bombardato a tappeto il paese e poi l’ha invaso con truppe di terra, cacciando gli Houthi da alcune importanti roccaforti ma lasciando campo libero per l’avanzata di Isis e Al-Qaeda, che hanno conquistato due importanti città.

EMERGENZA UMANITARIA. Ma la crisi yemenita non è finita qui: secondo un rapporto delle Nazioni Unite, che ha fornito anche il dato delle vittime, su 21,2 milioni di persone ben l’82 per cento ha bisogno di assistenza umanitaria. Ci sono 14 milioni che non hanno un accesso adeguato alle cure sanitarie e 1,8 milioni di bambini non possono andare a scuola da marzo.

VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI. La crisi di Sana’a non è causata solo dalla guerra ma anche dalla decisione dell’Arabia Saudita di bloccare nel paese tutte le importazioni di carburante e medicine. Secondo il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per lo Yemen, Johannes Van Der Klaauw, anche le scorte di cibo stanno per finire. Infine, ha dichiarato, 120 mila persone hanno già abbandonato il paese, 2,3 milioni sono sfollate internamente e almeno 8.800 violazioni dei diritti umani si sono verificate da marzo.

ARABIA SAUDITA. Il disastro non è paragonabile in alcun modo alla guerra siriana, ma i numeri elencati dalle Nazioni Unite giustificherebbero almeno un’indagine ufficiale per determinare i responsabili. Lo stesso Van Der Klaauw ha più volte chiesto al Consiglio per i diritti umani dell’Onu di dare il via libera a una missione nel paese, ma non se ne è mai fatto niente. Come mai? Come già detto, proprio l’Arabia Saudita è a capo di questo Consiglio Onu e secondo quanto dichiarato da Human Rights Watch «è la fortissima pressione di Riyad» che ha affossato la proposta di avviare l’indagine. Ennesima dimostrazione che non tutte le violazioni dei diritti umani sono uguali e che all’Onu comandano i petrodollari sauditi.

Leggi di Più: Yemen e Siria. All'Onu comanda l'Arabia Saudita | Tempi.it
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http://www.tempi.it/chi-comanda-onu-ara ... lDD0b9hLs0



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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 20:25 
L'America sempre più ... giù! [8)]




«I raid Usa in Siria evitano apposta l’Isis». Altro «schiaffo di Putin a Obama»

novembre 19, 2015 Redazione

L’attacco del ministro degli Esteri russo Lavrov: «Lo Stato islamico serve a Washington contro Assad». E il capo dell’intelligence curda alla Bbc: «Al Baghdadi annientato in pochi mesi se le potenze occidentali si impegnano»



Un altro “schiaffo di Putin all’America”. Così titola la Stampa un articolo del suo corrispondente da Gerusalemme Maurizio Molinari che racconta come stia proseguendo da parte di Mosca il tentativo di mettere in imbarazzo Obama mostrando al mondo l’ambiguità e la debolezza della sua politica verso la Siria. Appena due giorni dopo la mossa a sorpresa al vertice del G20 ad Antalya, dove il presidente russo aveva usato informazioni provenienti anche dallo stesso governo americano per dimostrare davanti a tutti che «l’Isis è finanziato da individui di 40 Paesi, inclusi alcuni membri del G20» (e soprattutto inclusi gli alleati di Washington Turchia, Arabia Saudita e Qatar), ieri è stato il turno del ministro degli Esteri di Putin, Sergey Lavrov, che ha imputato all’America di fare «un gioco pericoloso in Siria, evitando di nuocere troppo a Isis». Un affondo rafforzato anche dalla visibilità appena acquisita dalla Russia con la decisione di affiancare le forze francesi «come si fa fra alleati».

ARMA ANTI-ASSAD. L’attacco di Lavrov, affidato alla tv Rossiya 1, è anche un tentativo di rivoltare contro gli Stati Uniti l’accusa di mancare appositamente il bersaglio nei bombardamenti contro lo Stato islamico in Siria. «Abbiamo analizzato i raid aerei della coalizione guidata dagli Usa nel corso dell’ultimo anno arrivando alla conclusione che sono realizzati in maniera selettiva, nella maggioranza dei casi non toccano le unità di Isis che sono capaci di portare le minacce più serie all’esercito del governo siriano», ha detto Lavrov. Gli Stati Uniti, secondo il ministro degli Esteri russo, «vogliono che Isis indebolisca Assad il più in fretta possibile, per obbligarlo a lasciare, ed al tempo stesso non vogliono rafforzare troppo Isis perché ciò potrebbe consegnargli il potere».

«NESSUN RISULTATO». Una versione, quella di Lavrov, che mira a mettere Obama in una luce molto imbarazzante perché – ricorda Molinari – arriva proprio dopo il vertice del G20 dove «il presidente Usa ha ribadito, in pubblico e privato, di non voler usare le truppe di terra contro Isis, mostrandosi esitante davanti allo scenario di un maggiore coinvolgimento militare». Ancora Lavrov: «Se guardiamo bene i risultati dei loro raid hanno dato scarsi risultati, per non dire nessun risultato, tranne il fatto che Isis è cresciuto nei territori che controlla». Secondo Mosca dunque «la politica americana indebolisce la prospettiva della Siria di rimanere uno Stato laico, dove tutti i gruppi etnici e religiosi saranno garantiti».

PARIGI? «UNA SVEGLIA». Una indiretta conferma – quanto meno a livello “strategico” – della lettura dei fatti offerta da Lavrov l’ha fornita martedì il capo dei servizi segreti del Kurdistan iracheno Masrour Barzani in una intervista alla Bbc. Alla tv britannica Barzani ha detto che la strage di Parigi «farà da sveglia alle potenze occidentali», che ora hanno tutto l’interesse a muoversi in fretta perché lo Stato islamico «può essere sconfitto in pochi mesi se la comunità internazionale si impegnasse davvero».

«AIUTATECI A FERMARLI». Barzani è stato intervistato dalla Bbc a Sinjar, importante città irachena (strategica perché a metà strada tra Raqqa e Mosul, le “capitali” del califfato in Siria e in Iraq) appena strappata ai terroristi grazie alla grande controffensiva lanciata dai peshmerga e durata appena due giorni proprio grazie al supporto aereo della coalizione a guida Usa. Tuttavia secondo il capo dell’intelligence curda lo Stato islamico non è ancora abbastanza indebolito. «Possono aver perso terreno qua e là, ma per diffondere il terrore usano mezzi diversi». Come indicano, appunto, gli attentati in Francia. «Potrebbero tentare di fare altre cose del genere se non saranno fermati e non li teniamo sotto pressione». E se i paesi occidentali sono riluttanti all’idea di mandare i propri soldati sul terreno, ha concluso Barzani, allora che intensifichino gli aiuti all’esercito peshmerga. Almeno nelle aree di loro interesse, i curdi hanno dimostrato di volere e potere combattere contro i jihadisti.

Leggi di Più: Siria, Russia: «Raid Usa evitano apposta Isis» | Tempi.it
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http://www.tempi.it/raid-usa-siria-isis ... lDEs79hLs0



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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 20:27 
E ... in Israele ...


Il terrorismo dei coltelli gemello diverso dell'Isis


Ieri Israele ha avuto altri 4 uccisi per terrore. Uno stillicidio, un'ondata di terrorismo parallelo a quello di Parigi prosegue la continua tortura che nelle ultime settimane ha fatto 18 morti, 350 feriti e 1500 episodi di terrore nella strade di Gerusalemme e in tutta Israele fra accoltellamenti, spari, esplosioni, uso delle auto per travolgere i passanti. Oggi si aggiungono alla lista altre quattro persone, due pugnalate all'ingresso di una sinagoga nello scenario metropolitano di Tel Aviv, l'altro nel Gush Etzion, uno di 25 anni e uno di 50, 10 i feriti.

L'assoluta casualità degli attacchi risulta lampante se si guarda all'immensa differenza fra gli obiettivi prescelti: gente di Tel Aviv che va alla sinagoga per la preghiera serale, e due automobilisti fermi in coda vicino a Alon Shvut, nei Territori del Gush Etzion. Agli attentatori non interessava affatto l'identità dei loro obiettivi, perché questo è il terrorismo: basta che siano ebrei, come ai terroristi di Parigi bastava che fossero francesi. Ebrei, cristiani, imperialisti, oppressori, corrotti occidentali… La scelta casuale delle vittime, nella più occidentale città israeliana, o negli insediamenti è tipica del terrorismo contemporaneo, dal Daesh a Hamas agli altri terroristi palestinesi. Gli uccisi sono per il terrorista, esattamente come a Parigi, o a Londra, o a Madrid o a Tolosa e Bruxelles, segnali piantati nella terra del suo piano di dominazione che, nella prima fase, si esprime nella confusione che riesce a seminare, nella gente che perde fiducia nel potere costituito e resta a casa avvilito nella sua vita quotidiana, per poi sfociare nella seconda fase, quella della compiuta dominazione, nel caso di Israele nella cacciata del popolo ebraico; nel caso dell'Occidente intero in spazi sempre più vasti per il Califfato.

Per l'uomo del Daesh, o Isis, gli attentati, dal Canada alla Francia, già delimitano i confini dello Stato islamico, così come per i palestinesi gli attentati sul territorio israeliano lo destinano a entrare alla fine a far parte del dominio islamico. Israele ha messo due giorni fa fuori legge il Movimento Islamico del nord dello sceicco Ra'ad Salah, ne ha tagliati i finanziamenti e chiuse le sedi, una mossa che Netanyahu ha accompagnato con rassicurazioni ai musulmani di rispetto e accettazione: ma la decisione del Gabinetto israeliano è quella di non consentire che un’organizzazione contigua al terrorismo sia libera di spargere il suo seme. Ultimamente l'Isis, in un video postato lunedì, ha lanciato una campagna in cui incita i palestinesi ad attaccare ovunque gli israeliani, chiunque essi siano, mentre in ben sei video i loro predicatori invitano a uccidere gli infedeli sullo sfondo delle immagini degli attacchi coi coltelli. Un video intitolato "Restituite il terrorismo agli ebrei" rispecchia il tipico atteggiamento per cui qui Israele, là gli occidentali, vengono accusati delle "colpe" che causano il terrorismo che si rovescia su di loro.

Si calcola per altro che nelle file del Daesh si annidino circa 200 palestinesi, la loro presenza è maggiore a Gaza mentre nell'West Bank gran parte dei palestinesi lo rifiuta, ma di sicuro ormai nell'estremizzazione corrente migliaia sono ispirati dall'ideologia islamista del gruppo. L'uso sconsiderato anche da parte dell'Autonomia Palestinese della bugia che Israele vuole occupare la Moschea di Al Aqsa ispira l'islamismo che porta i giovani al terrore. L'ondata dei coltelli è un tentativo di imitare l'Isis e le sue decapitazioni; l'attacco a luoghi sacri agli ebrei, come l'incendio alla tomba di Giuseppe mima altri attacchi ai vari luoghi sacri. Israele è abituata a rispondere al terrorismo sin dagli anni '20, ben prima che esistesse il problema dei territori. Il mondo invece non è abituato a prendersi cura del terrore in Israele, che è sempre stato lasciato solo a fronteggiarlo mentre invece si adoperava a fare muro per tutti quanti.

http://www.fiammanirenstein.com/articol ... =3&Id=3756



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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 21/11/2015, 21:09 
Ufologo 555 ha scritto:

«I raid Usa in Siria evitano apposta l’Isis».


E lo credo bene..... ahahhaah



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 22/11/2015, 10:35 
Infatti, l'unica strada che permette ai loro convogli (ISIS) di spostarsi, tra l'Irak e la Syria, non ha nemmeno una buca (schifoso di Obama)! [:294]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 22/11/2015, 10:37, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 22/11/2015, 10:36 
voglio vedere se vince un repubblicano che succede


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MessaggioInviato: 22/11/2015, 11:16 
.. anch'io; bisogna anche vedere lo sviluppo della situazione però ...



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MessaggioInviato: 22/11/2015, 12:20 
Ufologo 555 ha scritto:
Infatti, l'unica strada che permette ai loro convogli (ISIS) di spostarsi, tra l'Irak e la Syria, non ha nemmeno una buca (schifoso di Obama)! [:294]


x forza sennò i sauditi si inkazzano..
con tutti i soldi che spendono !!
gli rovini pure il giocattolo ??



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


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il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 22/11/2015, 12:25 
Ufologo 555 ha scritto:
Esteri

Ma chi comanda all’Onu? Ormai non ci sono più dubbi: l’Arabia Saudita


novembre 20, 2015 Leone Grotti

Riyad da una parte ha fatto approvare una mozione al Consiglio Onu per i diritti umani per condannare l’intervento del nemico russo in Siria, dall’altra ha nascosto le violazioni dei diritti umani in Yemen

Chi comanda alle Nazioni Unite? L’Arabia Saudita. È questa l’unica conclusione possibile dopo le ultime vergognose decisioni del Consiglio per i diritti umani dell’Onu, presieduto proprio da Riyad. Da una parte, con una mozione ha condannato Russia e Iran per il loro intervento in Siria, dall’altra ha fatto sparire nel nulla la richiesta di inviare una missione in Yemen per verificare i responsabili delle violazioni dei diritti umani.

LE ACCUSE DI PUTIN. Dopo che il presidente Vladimir Putin ha apertamente accusato Arabia Saudita e altri paesi della Regione di finanziare l’Isis, ieri Riyad ha fatto approvare a tutto il Consiglio Onu per i diritti umani una mozione che accusa Iran e Russia di «favorire il cosiddetto Stato islamico e altri gruppi terroristici, come il Fronte al-Nusra (fazione siriana di Al-Qaeda, ndr)». Lo scopo politico della mozione è chiaro: al Re Salman non va giù che la Russia sia intervenuta in Siria, impedendo la caduta del governo di Bashar al-Assad e preservando così il governo sciita nemico dei sunniti sauditi.

TRAGEDIA YEMEN. Al contrario, gli sceicchi hanno fatto orecchie da mercante sullo Yemen, che non rientra certo tra le priorità mondiali, ma nel paese della Penisola arabica sono morte 5.700 persone dal 26 marzo, giorno in cui è cominciata l’offensiva dell’Arabia Saudita per eliminare i ribelli sciiti Houthi, che avevano conquistato il potere con la forza.
Su 5.700 vittime, ricorda il New York Times, almeno la metà sono rappresentate da civili, tra i quali 830 donne e bambini. La coalizione saudita guidata da Riyad, e appoggiata dagli Stati Uniti, ha prima bombardato a tappeto il paese e poi l’ha invaso con truppe di terra, cacciando gli Houthi da alcune importanti roccaforti ma lasciando campo libero per l’avanzata di Isis e Al-Qaeda, che hanno conquistato due importanti città.

EMERGENZA UMANITARIA. Ma la crisi yemenita non è finita qui: secondo un rapporto delle Nazioni Unite, che ha fornito anche il dato delle vittime, su 21,2 milioni di persone ben l’82 per cento ha bisogno di assistenza umanitaria. Ci sono 14 milioni che non hanno un accesso adeguato alle cure sanitarie e 1,8 milioni di bambini non possono andare a scuola da marzo.

VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI. La crisi di Sana’a non è causata solo dalla guerra ma anche dalla decisione dell’Arabia Saudita di bloccare nel paese tutte le importazioni di carburante e medicine. Secondo il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per lo Yemen, Johannes Van Der Klaauw, anche le scorte di cibo stanno per finire. Infine, ha dichiarato, 120 mila persone hanno già abbandonato il paese, 2,3 milioni sono sfollate internamente e almeno 8.800 violazioni dei diritti umani si sono verificate da marzo.

ARABIA SAUDITA. Il disastro non è paragonabile in alcun modo alla guerra siriana, ma i numeri elencati dalle Nazioni Unite giustificherebbero almeno un’indagine ufficiale per determinare i responsabili. Lo stesso Van Der Klaauw ha più volte chiesto al Consiglio per i diritti umani dell’Onu di dare il via libera a una missione nel paese, ma non se ne è mai fatto niente. Come mai? Come già detto, proprio l’Arabia Saudita è a capo di questo Consiglio Onu e secondo quanto dichiarato da Human Rights Watch «è la fortissima pressione di Riyad» che ha affossato la proposta di avviare l’indagine. Ennesima dimostrazione che non tutte le violazioni dei diritti umani sono uguali e che all’Onu comandano i petrodollari sauditi.

Leggi di Più: Yemen e Siria. All'Onu comanda l'Arabia Saudita | Tempi.it
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http://www.tempi.it/chi-comanda-onu-ara ... lDD0b9hLs0


ma questa cosa dell'arabia a capo dei diritti umani
è R-I-D-I-C-O-L-A..

sembra lo facciano apposta
prima gheddafi (poi finito ammazzato),
adesso i tagliatori di teste..
come mettere dracula a capo dell'avis,
ecc.
battute del genere a gò-gò..

vorrei sapere in commissione
chi ha votato cosa..
mi informerò..


a naso,
non credo che l'arabia saudita
sia tra i firmatari dei vari protocolli
e convenzioni sui diritti umani..
e la mettono a capo della relativa commissione..
ma veramente NON MI CAPACITO..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
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 Oggetto del messaggio: Re: ISIS: pronto il nuovo spauracchio per l'Occidente
MessaggioInviato: 22/11/2015, 12:52 
Ma loro fanno quello che vogliono siamo noi che passivamente accettiamo tutto, anche perchè nn abbiamo più alcuna leva di controllo.



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Vaticano: è dietro il più grosso produttore d’armi italiano? Chi è dietro l’Hatù? Lo IOR, una lunga storia assai controversa

https://escogitur.wordpress.com/2013/04 ... ntroversa/


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