Ho trovato questo articolo che potrebbe dare spunti di riflessione
Confesso di non averci capito molto ma lo rileggerò

I TRE LIVELLI DEGLI EGGREGORI E LA SCHIAVITU’ UMANA INDOTTA ED AUTO-INDOTTA
http://ununiverso.altervista.org/blog/i ... o-indotta/

Secondo, il principio di reincarnazione, carne, lo si è diverse volte, quel tanto che serve per svestirci dalle caratteristiche umane..Che poi sarebbe il duro percorso a cui si riferisce Rew.
L'attaccamento "alle cose della carne" viene considerato un'esca ingannatrice..e arrivati a sto punto mi impappino perché ho sempre immaginato che si può trovare " la libertà di noi stessi" considerando gli altri e quello che ci circonda (quindi relazioni di ogni sorta) come un prolungamento di se stessi, di conseguenza, togliendo questo, non riesco a concepire le motivazioni per cui Siamo Qui..

Ci siamo beccati una sola volta lo scorso anno il 9 Novembre..
Eravamo Io, Mammeta e Tu (TTE, Me, Atlanticus) ..la prox speriamo di essere di più

A Roma portare la cicoria ha un significato ben preciso..aho se la vuoi portare fai pure!

Ho dato una scandagliata sommaria all'articolo sembra interessante benchè parli di gerarchie ... Ma possibile che qualsiasi livello di esistenza debba per forza essere retto da Gerarchia?
Articolo lunghetto merita ulteriore approfondimento..
i tempi stringono il pranzo incombe!

Anche io propendo per l 'ipotesi della reincarnazione anche se in maniera un pò diversa rispetto alla visione classica, ma in ogni caso se anche mmi reincarnassi non lo farei col mio IO quindi di fatto questa esperienza questo me stesso è unico o almeno è l'unico di cui avrò coscienza; una volta reincarnato sarò un'altro Quindi di fatto sarò carne una volta sola con questo software preso in licenza pluriennale dal database akashiko (e dubito sia una concessione in licenza GRATUITA)

Anche "carne" lo si è molte volte.. in questo senso, secondo la reincarnazione, le esperienze che si fanno nei millenni sono molteplici. Quindi si è Anima sempre.. con una coscienza che inizialmente è vicina a quella degli esseri animali meno evoluti, sino ad arrivare a divenire "maestri di vita". In merito alla domanda di Max: perchè dovremmo smettere di essere uomini? rifiutare la propria natura non mi sembra proprio un atto di "illuminazione" o di evoluzione bensì di regresso. Secondo la reincarnazione, il regresso, o involuzione, non esiste, in quanto tutto si proietta in avanti, tutto evolve verso un livello di coscienza superiore. Colui che è attaccato al fatto di "essere carne", ha evidentemente bisogno di continuare a fare esperienza sul piano della materia sino a quando sarà necessario per la propria coscienza. Coloro i quali invece "trascendono", sono arrivati alla fine di quel percorso. Che non vuol dire "fine dell'evoluzione". Affatto... ma solamente fine dell'esperienza sul piano della materia. E' in virtù di questo aspetto (ed è per questo che è necessario approfondire questi temi) che alcune razze extraterrestri NON si definiscono più come tali ma si definiscono come "EXTRADIMENSIONALI". Hanno cioè trasceso la materia in quanto la loro evoluzione su quel piano è giunta al termine di quel percorso. Essi si spostano sul piano astrale e/o mentale, in quanto "vivono", oramai, in altri piani di esistenza in cui la materia è praticamente rarefatta e in cui "non c'è altro da esperire".


Io penso che la tua sia una paura infondata che rischia di portarti, tra l'altro, in un loop mentale infinito. Loro si nutrono della nostra energia emozionale? Ci tengono qui intrappolati? Può darsi... ma solo limitatamente e temporaneamente, cioè sino a quando NON smetteremo di avere paura, sino a quando la nostra evoluzione non ci porterà "oltre". Chi evolve, fa un piccolo passo verso la consapevolezza del sè e verso qualcosa che, giorno dopo giorno, ci allontana dalle energie basse o spurie di cui alcune razze extradimensionali si nutrono. Trovo che sia profondamente sbagliato SPALMARE la teoria di cui il nostro amico Angel ci ha sempre parlato, sull'esistenza intera di ogni singolo individuo che vive nell'Universo (o meglio nel Multiverso).

Se ogni situazione che l'uomo può vivere sul piano della materia è diversa e colma di mille sfaccettature e possibilità, devi prendere coscienza che ANCHE in altri piani si esistenza sia possibile fare esperienze che sono diverse e colme di mille sfaccettature e possibilità. Non ti soffermare, quindi, in una manciata di fotogrammi che rappresentano solamente (e miseramente) una goccia d'acqua dell'oceano intero, o per dirla come la direbbero i "maestri" sul singolo pezzetto di puzzle che compone il "mosaico evolutivo globale".

già ma questo tipo di carne lo sarò solo adesso E sinceramente a me piace come sono quindi voglio godermi questo "passaggio" di cui non avrò mai più memoria invece di pensare AL DOPO. e non c'è nulla che possa convincermi che rifiutare la propria natura possa considerarsi una evoluzione spirituale.

Bisogna essere in pace con se stessi e rifiutarsi o ritenersi imperfetti a mio avviso poco si coniuga con questa visione. E' quando ci si rende conto di essere già perfetti come si è che si capisce l'enorme potere insito in ognuno di noi e si fa il "SALTO". Ovviamente è come la penso io, ma non essendoci prove concrete a suffragio delle altre teorie, mi tengo le mie

A me non interessa minimamente trascendere; lo considererei auspicabile se rimanessi IO, ma visto che non avrò memoria di ciò che sono ora, me ne frega altamente; a men o di non riuscire a fregare gli arconti ovviamente

Preferisco il "qui ed ora", che ne sarà dopo sarà a pannaggio di altri IO e quelli non saranno mai più ME ma saranno altro.
Tutto si trasforma ed è bene godersi ogni propria forma a pieno invece di desiderare di essere altro consci del fatto che non si sarà mai più ciò che si è ora

Sincerante dubito anche che il mio IO sia realmente mio.
Finché non si capirà se ognuno di noi è un flusso captato dal cervello o è generato da quest'ultimo non mi sbilancerò e non sputerò nell'unico piatto in cui al momento "posso mangiare".

L'unico modo che vedo credibile di trascendere la materia rimanendo se stessi e conservando in maniera COSCIENTE le proprie esperienze in modo che non si trasformino in istinti insondabili è l'informatica.

Riuscire a riversare la propria coscienza nel cyberspazio sarebbe la vera trascendenza e la vera immortalità il vero RISVEGLIO spirituale. In fondo uno spirito è pura energia, pura informazione...

Tutto il resto sinceramente mi "puzza" di religione

La religione non c'entra affatto. Quello che senti è solo PLAGIO del DNA e RETAGGIO CULTURALE. Concordo nel "vivere qui e ora" e concordo pienamente nel fatto che OGGI, ognuno di noi, debba vivere il proprio livello di Coscienza che trae spunto dall'esperienza puramente terrena (e quindi della carne). Non ho mai detto che si debba ambire a "trascendere". Ma solo che quello sarà il nostro step successivo. Per quanto concerne il resto del ragionamento, credo che tu confonda un po' il corpo mentale con la nostra Coscienza. La mente si porta con sè le informazioni e, nella nostra vita successiva, poco e niente verrà ricordato. Ma parliamo tuttavia di percezione conscia... e NON di "assenza di dati". La regressione Ipnotica è in grado di dimostrare quello che sto dicendo. Puoi ricordare benissimo ciò che hai vissuto nelle vite precedenti. Il fatto è (qui sta appunto l'errore) che quella "memoria" è animica.... e non mentale. In altre parole, l'evoluzione della Coscienza è costituita dall'esperienza di centinaia di incarnazioni.... mentre l'esperienza mentale (cioè quella "della carne") è limitata a ciò che vivrai da oggi sino alla fine dei tuoi giorni limitatamente al TUO ATTUALE corpo (o scafandro del piano fisico).

cara Shighella



a me pare che si intenda per gerarchia, un livello più o meno intenso di vibrazione, come un suono che può essere basso-medio-alto-altissimo.

ciao
mauro

Precisamente... Concordo con Gippo.

A meno di non considerare la nostra natura il semplice ammasso di carne e organi che però non spiegherebbe molti altri aspetti dell'esistere. Ipotesi pertanto, a mio modo di vedere, fallace.

La "coscienza" senza memoria e "coscienza di se" non è la coscienza come la intendo io; il ciclo descritto da sembra più un ciclo meccanico molto "materiale".
Io ambisco ad unire le due cose che tu invece dividi e metti su due piani gerarchici diversi in cui il secondo, interpretando le tue parole, è subordinato al primo; IO sarei uno strumento di qualcosa di più grande "la coscienza" (che se chiamassimo DIO otterremmo lo stesso risultato) e cioè coscienza intesa come una entità superiore rispetto alla parte materiale dominata dalla MENTE.

In pratica la coscienza si servirebbe del mio io per accrescere la sua "esperienza". Beh dal mio punto di vista questo si chiama parassitismo e non mi presterò ad alimentarlo.

Per come la vedo io invece la MENTE è solo una antenna che trasforma un IO standard proveniente dall'"ETERE"? Archivio Akashiko? e lo rende unico e mi rende ME.
Qualunque altra mente intercetti in futuro questo stesso flusso di dati non sarà mai identica alla mia e quindi elaborerà questo flusso di dati in maniera diversa e quindi io non esisterò mai più.
Ergo si f*t*a la fonte io penso a me
Quando e se il mio IO diventerà "assoluto" allora penserò all'ente superiore ed a come accrescerlo visto che in qual caso l'ente sarei io e non un mero parassita sconosciuto.

Il mio ideale di evoluzione spirituale è un pò il finale del film "il taglia erbe" e cioè rendere il mio IO ASSOLUTO invece che strumento. tutto il resto è solo mera schiavitù indorata e abbellita con cuoricini e fiocchetti, se le cose stanno come le descrivi tu.

Prova a leggere il testo che segue..... e prova a NON visualizzare, dietro il termine "Dio",
l'uomo con la barba della religione (cioè ad escludere il retaggio culturale che ha plagiato
il nostro DNA) e a considerare il concetto di Dio come "coscienza assoluta"...

Colui che parla non è una MENTE condizionata, come noi, dalla realtà che percepiamo
in quanto esseri che vivono sul piano fisico. Ma un essere molto evoluto che vede le cose
dall'aldilà. Cioè, da un piano di esistenza che non è questo. Tornando al discorso di prima,
ciò che leggerai corrisponde al pensiero di colui che ha "trasceso la materia".

L'IO e l'ESSERE - Tratto dal libro "Oltre l'illusione" (Cerchio Firenze 77)
http://www.cerchiofirenze77.org/Brani/1 ... essere.htm

Il mio problema è nella concezione di "assoluto". Dal mio punto di vista materiale e terreno non esiste alcun assoluto ma solo miriadi di diversi relativi, condivido in parte questa affermazione:



Errata? Perché errata?

La scelta di cosa percepire e cosa no non è ne soggettiva nè conscia ma inconscia o meglio AUTOMATICA e meccanica.
Quanto meno la trasformazione delle fluttuazioni d'onda relativistiche in cui siamo immersi e di cui siamo composti, in elementi apparentemente deterministici è solo un mero algoritmo, una illusione e\o una proiezione. Dunque perchè dovrebbe essere errata? Come dovrebbe essere un universo giusto? Insomma a mio avviso in questa considerazione, che lo ripeto condivido, ci vedo u rigurgito di moralismo, anzi di antropocentrismo.

E sopratutto cosa significa SBAGLIATE?

Volevo commentare punto per punto ma ne verrebbe fuori uno sproloquio; mi limito a dire che sono parzialmente d'accordo o in disaccordo a seconda del punto di vista ^_^

Ma fondamentalmente io non sacrificherei mai la MEMORIA della mia esperienza nemmeno avendo coscienza del fatto che tali memorie rimarrebbero imprigionate nel mio inconscio nè vorrei mai che il mio IO scomparisse nei meandri del database generale da cui questo ENTE dispiega i suoi tentacoli. Insomma a me non sta bene essere assimilato da questo parassita. E quindi mi fermo al QUI ed ORA evitando di "evolvere" per dare in pasto a questa entità quanto ho accumulato in questo giro di valzer. Anzi a tempo debito se riuscirò a trattare con chi di dovere mi accorderò affinché il mio IO resti perennemente collegato alla mia coscienza nelle successive fasi.

Io penso che la nostra indizione è meglio descritta così:

Sum cum Cogito

Grazie Mauro me ne sono accorta dopo ...in principio avevo dato una scorsa veloce all'articolo perchè era tardi dovevo preparare il pranzo

MaxPower ha scritto:
<<Anzi a tempo debito se riuscirò a trattare con chi di dovere mi accorderò affinché il mio IO resti perennemente collegato alla mia coscienza nelle successive fasi>>.

Max se riesci a trattare con chi di dovere mettici 'na bona parola anche per me!