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Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 19:34

L'origine dei mali del mondo...

«Papà, lo sai che mi chiameranno putt...?»

Guarda su youtube.com


Genova - Una campagna forte e commovente contro la violenza sulle donne, e per i diritti delle donne.

Arriva dall’organizzazione norvegese Care, con un breve video che mostra come sia importante non dimenticare mai, neppure per un momento, quanto sia facile (e sbagliato) scivolare dalla parte di chi tratta le donne come oggetti, o anche peggio.

Il video, dal titolo “Dear Daddy” (“Caro papà”) è un “discorso” che fa una bambina ancora nella pancia della mamma, immaginando la sua storia dalla nascita alla giovinezza, e facendo leva sull’affetto e l’amore di un padre per una figlia.

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».

«Ma qualcuno dei ragazzi forse non penserà che è solo uno scherzo. Quando avrò 16 anni qualcuno cercherà di infilarmi una mano nelle mutande, e magari io avrò bevuto. E se dirò “no”, loro rideranno. È una cosa da ridere, vero? E se tu in quel momento potessi vedermi, papà, saresti così imbarazzato, e offeso. Perché vedresti quanto mi sentirei usata».

«E magari quando avrò 21 anni e cercherò di tornare a casa, il figlio di uno di quei ragazzi con cui tu facevi le battute sulle donne mi violenterà. Perché lui quegli scherzi li ha sempre fatti sentire a suo figlio e suo figlio ci ha creduto. Magari andrà così».

«E poi finalmente troverò il Signor Perfetto, uno spiritoso, colto, sportivo, con un lavoro fantastico, che fa sci di fondo come te. Ma una sera, non sarà più il Signor Perfetto. Perché sarà stanco, teso. E mi chiamerà passeggiatrice. Come anche tu hai fatto qualche volta e anche lui ha già fatto qualche volta. E un altro giorno mi darà uno schiaffo. Lo so, potrò essere anche io insopportabile. Ma io non saprò cosa fare, perché sarò confusa, lo amerò e lo odierò e un giorno lui quasi mi ucciderà».

«Anche se avrò un dottorato, un lavoro fantastico, l’amore della famiglia e degli amici... non potrò farci niente. E allora ti chiedo un favore. Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamo queste cose. Non lasciare che i miei fratelli chiamino le ragazze prostitute, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzino potrebbe pensare che invece è vero. Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità».

«Caro papà, io so che mi proteggerai da ogni pericolo senza esitare. Armi, auto, leoni, e magari persino, che so, il sushi. Ma caro papà, io nascerò femmina. E allora ti prego, fai il possibile per proteggermi dal più grande pericolo di tutti».

Cinque minuti che hanno fatto già il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube.

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/201 ... putt.shtml

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 20:25

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».


forse i ragazzi norvegesi lo fanno ma io nella mia infanzia non ho mai sentito trattare le donne\ragazze in questo modo dai miei coetanei -_- A me queste campagne mi sanno solo di propaganda e di esasperazione dei toni.

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 20:31

Atlanticus81 ha scritto:L'origine dei mali del mondo...

«Papà, lo sai che mi chiameranno putt...?»

Guarda su youtube.com


Genova - Una campagna forte e commovente contro la violenza sulle donne, e per i diritti delle donne.

Arriva dall’organizzazione norvegese Care, con un breve video che mostra come sia importante non dimenticare mai, neppure per un momento, quanto sia facile (e sbagliato) scivolare dalla parte di chi tratta le donne come oggetti, o anche peggio.

Il video, dal titolo “Dear Daddy” (“Caro papà”) è un “discorso” che fa una bambina ancora nella pancia della mamma, immaginando la sua storia dalla nascita alla giovinezza, e facendo leva sull’affetto e l’amore di un padre per una figlia.

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».

«Ma qualcuno dei ragazzi forse non penserà che è solo uno scherzo. Quando avrò 16 anni qualcuno cercherà di infilarmi una mano nelle mutande, e magari io avrò bevuto. E se dirò “no”, loro rideranno. È una cosa da ridere, vero? E se tu in quel momento potessi vedermi, papà, saresti così imbarazzato, e offeso. Perché vedresti quanto mi sentirei usata».

«E magari quando avrò 21 anni e cercherò di tornare a casa, il figlio di uno di quei ragazzi con cui tu facevi le battute sulle donne mi violenterà. Perché lui quegli scherzi li ha sempre fatti sentire a suo figlio e suo figlio ci ha creduto. Magari andrà così».

«E poi finalmente troverò il Signor Perfetto, uno spiritoso, colto, sportivo, con un lavoro fantastico, che fa sci di fondo come te. Ma una sera, non sarà più il Signor Perfetto. Perché sarà stanco, teso. E mi chiamerà passeggiatrice. Come anche tu hai fatto qualche volta e anche lui ha già fatto qualche volta. E un altro giorno mi darà uno schiaffo. Lo so, potrò essere anche io insopportabile. Ma io non saprò cosa fare, perché sarò confusa, lo amerò e lo odierò e un giorno lui quasi mi ucciderà».

«Anche se avrò un dottorato, un lavoro fantastico, l’amore della famiglia e degli amici... non potrò farci niente. E allora ti chiedo un favore. Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamo queste cose. Non lasciare che i miei fratelli chiamino le ragazze prostitute, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzino potrebbe pensare che invece è vero. Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità».

«Caro papà, io so che mi proteggerai da ogni pericolo senza esitare. Armi, auto, leoni, e magari persino, che so, il sushi. Ma caro papà, io nascerò femmina. E allora ti prego, fai il possibile per proteggermi dal più grande pericolo di tutti».

Cinque minuti che hanno fatto già il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube.

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/201 ... putt.shtml


Questa campagna contro la violenza sulle donne secondo me manca di un fattore fondamentale:
Eradicare alla base il senso di colpa che certe situazioni scaturiscono.
La frase che ho sottolineato in neretto, anche se implicitamente, lascia ad intendere che "le put.t.ane" esistono.. [:(!]...meglio che non proseguo. [V]

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 21:20

Atlanticus81 ha scritto:L'origine dei mali del mondo...

«Papà, lo sai che mi chiameranno putt...?»

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Genova - Una campagna forte e commovente contro la violenza sulle donne, e per i diritti delle donne.

Arriva dall’organizzazione norvegese Care, con un breve video che mostra come sia importante non dimenticare mai, neppure per un momento, quanto sia facile (e sbagliato) scivolare dalla parte di chi tratta le donne come oggetti, o anche peggio.

Il video, dal titolo “Dear Daddy” (“Caro papà”) è un “discorso” che fa una bambina ancora nella pancia della mamma, immaginando la sua storia dalla nascita alla giovinezza, e facendo leva sull’affetto e l’amore di un padre per una figlia.

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».

«Ma qualcuno dei ragazzi forse non penserà che è solo uno scherzo. Quando avrò 16 anni qualcuno cercherà di infilarmi una mano nelle mutande, e magari io avrò bevuto. E se dirò “no”, loro rideranno. È una cosa da ridere, vero? E se tu in quel momento potessi vedermi, papà, saresti così imbarazzato, e offeso. Perché vedresti quanto mi sentirei usata».

«E magari quando avrò 21 anni e cercherò di tornare a casa, il figlio di uno di quei ragazzi con cui tu facevi le battute sulle donne mi violenterà. Perché lui quegli scherzi li ha sempre fatti sentire a suo figlio e suo figlio ci ha creduto. Magari andrà così».

«E poi finalmente troverò il Signor Perfetto, uno spiritoso, colto, sportivo, con un lavoro fantastico, che fa sci di fondo come te. Ma una sera, non sarà più il Signor Perfetto. Perché sarà stanco, teso. E mi chiamerà passeggiatrice. Come anche tu hai fatto qualche volta e anche lui ha già fatto qualche volta. E un altro giorno mi darà uno schiaffo. Lo so, potrò essere anche io insopportabile. Ma io non saprò cosa fare, perché sarò confusa, lo amerò e lo odierò e un giorno lui quasi mi ucciderà».

«Anche se avrò un dottorato, un lavoro fantastico, l’amore della famiglia e degli amici... non potrò farci niente. E allora ti chiedo un favore. Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamo queste cose. Non lasciare che i miei fratelli chiamino le ragazze prostitute, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzino potrebbe pensare che invece è vero. Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità».

«Caro papà, io so che mi proteggerai da ogni pericolo senza esitare. Armi, auto, leoni, e magari persino, che so, il sushi. Ma caro papà, io nascerò femmina. E allora ti prego, fai il possibile per proteggermi dal più grande pericolo di tutti».

Cinque minuti che hanno fatto già il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube.

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/201 ... putt.shtml


questo è fare terrorismo psicologico
alimentare spauracchi immaginifici,
come l'isis ecc.

una vigliaccata..

anzi c sono fior fiore di donne avvenenti
che fanno tanta strada,
con tanto di corsie privilegiate,
grazie alla loro avvenenza
ed essere donna..
qualcuna, figlia del padre,
diventa anche ministro..

loro non si lamentano dei favortismii però..
strano..

ma vi sembra un abbigliamento consono questo??

Immagine

c'era bisogno di sfoderare
tette e kulo?

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 21:45

mik.300 ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:L'origine dei mali del mondo...

«Papà, lo sai che mi chiameranno putt...?»

Guarda su youtube.com


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Arriva dall’organizzazione norvegese Care, con un breve video che mostra come sia importante non dimenticare mai, neppure per un momento, quanto sia facile (e sbagliato) scivolare dalla parte di chi tratta le donne come oggetti, o anche peggio.

Il video, dal titolo “Dear Daddy” (“Caro papà”) è un “discorso” che fa una bambina ancora nella pancia della mamma, immaginando la sua storia dalla nascita alla giovinezza, e facendo leva sull’affetto e l’amore di un padre per una figlia.

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».

«Ma qualcuno dei ragazzi forse non penserà che è solo uno scherzo. Quando avrò 16 anni qualcuno cercherà di infilarmi una mano nelle mutande, e magari io avrò bevuto. E se dirò “no”, loro rideranno. È una cosa da ridere, vero? E se tu in quel momento potessi vedermi, papà, saresti così imbarazzato, e offeso. Perché vedresti quanto mi sentirei usata».

«E magari quando avrò 21 anni e cercherò di tornare a casa, il figlio di uno di quei ragazzi con cui tu facevi le battute sulle donne mi violenterà. Perché lui quegli scherzi li ha sempre fatti sentire a suo figlio e suo figlio ci ha creduto. Magari andrà così».

«E poi finalmente troverò il Signor Perfetto, uno spiritoso, colto, sportivo, con un lavoro fantastico, che fa sci di fondo come te. Ma una sera, non sarà più il Signor Perfetto. Perché sarà stanco, teso. E mi chiamerà passeggiatrice. Come anche tu hai fatto qualche volta e anche lui ha già fatto qualche volta. E un altro giorno mi darà uno schiaffo. Lo so, potrò essere anche io insopportabile. Ma io non saprò cosa fare, perché sarò confusa, lo amerò e lo odierò e un giorno lui quasi mi ucciderà».

«Anche se avrò un dottorato, un lavoro fantastico, l’amore della famiglia e degli amici... non potrò farci niente. E allora ti chiedo un favore. Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamo queste cose. Non lasciare che i miei fratelli chiamino le ragazze prostitute, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzino potrebbe pensare che invece è vero. Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità».

«Caro papà, io so che mi proteggerai da ogni pericolo senza esitare. Armi, auto, leoni, e magari persino, che so, il sushi. Ma caro papà, io nascerò femmina. E allora ti prego, fai il possibile per proteggermi dal più grande pericolo di tutti».

Cinque minuti che hanno fatto già il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube.

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/201 ... putt.shtml


questo è fare terrorismo psicologico
alimentare spauracchi immaginifici,
come l'isis ecc.

una vigliaccata..

anzi c sono fior fiore di donne avvenenti
che fanno tanta strada,
con tanto di corsie privilegiate,
grazie alla loro avvenenza
ed essere donna..
qualcuna, figlia del padre,
diventa anche ministro..

loro non si lamentano dei favortismii però..
strano..

ma vi sembra un abbigliamento consono questo??

Immagine

c'era bisogno di sfoderare
tette e kulo?


Mik il punto non è questo, a me quel tipo di abbigliamento, nello specifico un tailleur-pantaloni con tacchi a spillo non piace, il punto è che il cu.lo e le tette sei tu a vederli "sfoderati"..Io vedo una donna con tailleur-pantaloni-stop.

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 21:59

shighella ha scritto:
mik.300 ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:L'origine dei mali del mondo...

«Papà, lo sai che mi chiameranno putt...?»

Guarda su youtube.com


Genova - Una campagna forte e commovente contro la violenza sulle donne, e per i diritti delle donne.

Arriva dall’organizzazione norvegese Care, con un breve video che mostra come sia importante non dimenticare mai, neppure per un momento, quanto sia facile (e sbagliato) scivolare dalla parte di chi tratta le donne come oggetti, o anche peggio.

Il video, dal titolo “Dear Daddy” (“Caro papà”) è un “discorso” che fa una bambina ancora nella pancia della mamma, immaginando la sua storia dalla nascita alla giovinezza, e facendo leva sull’affetto e l’amore di un padre per una figlia.

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».

«Ma qualcuno dei ragazzi forse non penserà che è solo uno scherzo. Quando avrò 16 anni qualcuno cercherà di infilarmi una mano nelle mutande, e magari io avrò bevuto. E se dirò “no”, loro rideranno. È una cosa da ridere, vero? E se tu in quel momento potessi vedermi, papà, saresti così imbarazzato, e offeso. Perché vedresti quanto mi sentirei usata».

«E magari quando avrò 21 anni e cercherò di tornare a casa, il figlio di uno di quei ragazzi con cui tu facevi le battute sulle donne mi violenterà. Perché lui quegli scherzi li ha sempre fatti sentire a suo figlio e suo figlio ci ha creduto. Magari andrà così».

«E poi finalmente troverò il Signor Perfetto, uno spiritoso, colto, sportivo, con un lavoro fantastico, che fa sci di fondo come te. Ma una sera, non sarà più il Signor Perfetto. Perché sarà stanco, teso. E mi chiamerà passeggiatrice. Come anche tu hai fatto qualche volta e anche lui ha già fatto qualche volta. E un altro giorno mi darà uno schiaffo. Lo so, potrò essere anche io insopportabile. Ma io non saprò cosa fare, perché sarò confusa, lo amerò e lo odierò e un giorno lui quasi mi ucciderà».

«Anche se avrò un dottorato, un lavoro fantastico, l’amore della famiglia e degli amici... non potrò farci niente. E allora ti chiedo un favore. Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamo queste cose. Non lasciare che i miei fratelli chiamino le ragazze prostitute, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzino potrebbe pensare che invece è vero. Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità».

«Caro papà, io so che mi proteggerai da ogni pericolo senza esitare. Armi, auto, leoni, e magari persino, che so, il sushi. Ma caro papà, io nascerò femmina. E allora ti prego, fai il possibile per proteggermi dal più grande pericolo di tutti».

Cinque minuti che hanno fatto già il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube.

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/201 ... putt.shtml


questo è fare terrorismo psicologico
alimentare spauracchi immaginifici,
come l'isis ecc.

una vigliaccata..

anzi c sono fior fiore di donne avvenenti
che fanno tanta strada,
con tanto di corsie privilegiate,
grazie alla loro avvenenza
ed essere donna..
qualcuna, figlia del padre,
diventa anche ministro..

loro non si lamentano dei favortismii però..
strano..

ma vi sembra un abbigliamento consono questo??

Immagine

c'era bisogno di sfoderare
tette e kulo?


Mik il punto non è questo, a me quel tipo di abbigliamento, nello specifico un tailleur-pantaloni con tacchi a spillo non piace, il punto è che il cu.lo e le tette sei tu a vederli "sfoderati"..Io vedo una donna con tailleur-pantaloni-stop.



si si hai ragione..
il kulo..non si nota per niente................................................

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 22:12

Mik, il culo ce l'ha e non può lasciarlo a casa, quindi secondo te dovrebbe coprirlo..ok ne prendo atto...il culo ti turba non poco..Molti sono turbati dagli occhi, dai piedi, dalle mani, dal decolletè..ok non resta che resta il burqa.. [:306]

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

19/12/2015, 22:18

shighella ha scritto:Mik, il culo ce l'ha e non può lasciarlo a casa, quindi secondo te dovrebbe coprirlo..ok ne prendo atto...il culo ti turba non poco..Molti sono turbati dagli occhi, dai piedi, dalle mani, dal decolletè..ok non resta che resta il burqa.. [:306]


ma a me il kulo non dà fastidio..

ho capito che codesta ha tette e kulo,
(lei te lo ricorda ogni secondo..)
ma c'è contesto e contesto..

qui è di una volgarità....................

ma una tailleur gonna?
o con pantaloni "comodi"..?

così è sbattertelo in faccia..

comunque questa
a sensualità sta a ZERO..
una zotica bambocciona,
non me la farei nemmeno a pagamento..

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

20/12/2015, 00:57

mik.300 ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:L'origine dei mali del mondo...

«Papà, lo sai che mi chiameranno putt...?»

Guarda su youtube.com


Genova - Una campagna forte e commovente contro la violenza sulle donne, e per i diritti delle donne.

Arriva dall’organizzazione norvegese Care, con un breve video che mostra come sia importante non dimenticare mai, neppure per un momento, quanto sia facile (e sbagliato) scivolare dalla parte di chi tratta le donne come oggetti, o anche peggio.

Il video, dal titolo “Dear Daddy” (“Caro papà”) è un “discorso” che fa una bambina ancora nella pancia della mamma, immaginando la sua storia dalla nascita alla giovinezza, e facendo leva sull’affetto e l’amore di un padre per una figlia.

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».

«Ma qualcuno dei ragazzi forse non penserà che è solo uno scherzo. Quando avrò 16 anni qualcuno cercherà di infilarmi una mano nelle mutande, e magari io avrò bevuto. E se dirò “no”, loro rideranno. È una cosa da ridere, vero? E se tu in quel momento potessi vedermi, papà, saresti così imbarazzato, e offeso. Perché vedresti quanto mi sentirei usata».

«E magari quando avrò 21 anni e cercherò di tornare a casa, il figlio di uno di quei ragazzi con cui tu facevi le battute sulle donne mi violenterà. Perché lui quegli scherzi li ha sempre fatti sentire a suo figlio e suo figlio ci ha creduto. Magari andrà così».

«E poi finalmente troverò il Signor Perfetto, uno spiritoso, colto, sportivo, con un lavoro fantastico, che fa sci di fondo come te. Ma una sera, non sarà più il Signor Perfetto. Perché sarà stanco, teso. E mi chiamerà passeggiatrice. Come anche tu hai fatto qualche volta e anche lui ha già fatto qualche volta. E un altro giorno mi darà uno schiaffo. Lo so, potrò essere anche io insopportabile. Ma io non saprò cosa fare, perché sarò confusa, lo amerò e lo odierò e un giorno lui quasi mi ucciderà».

«Anche se avrò un dottorato, un lavoro fantastico, l’amore della famiglia e degli amici... non potrò farci niente. E allora ti chiedo un favore. Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamo queste cose. Non lasciare che i miei fratelli chiamino le ragazze prostitute, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzino potrebbe pensare che invece è vero. Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità».

«Caro papà, io so che mi proteggerai da ogni pericolo senza esitare. Armi, auto, leoni, e magari persino, che so, il sushi. Ma caro papà, io nascerò femmina. E allora ti prego, fai il possibile per proteggermi dal più grande pericolo di tutti».

Cinque minuti che hanno fatto già il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube.

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/201 ... putt.shtml


questo è fare terrorismo psicologico
alimentare spauracchi immaginifici,
come l'isis ecc.


Spauracchi immaginifici? Terrorismo psicologico? Questa si chiama EDUCAZIONE delle masse incolte.
E' meglio che le persone alle prime reincarnazioni (con la "clava" in mano appunto) vengano educati
PRIMA che possano fare danni. Che ben vengano quindi questi spot..... anche in ItaGLia, se possibile...

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

20/12/2015, 09:01

Ma le mamme non sono femmine?.
L'educazione dei figli maschi non le concerne ed è compito dei soli padri?.
Per esempio in una famiglia con fratello e sorella, perchè la madre chiede alla figlia di lavare i piatti mentre il figlio puo uscire a tirar calci al pallone?
Perchè quando il maschietto frigna, anche la mamma gli dice di non piangnucolare come una bambina?.
Perchè la mamma desidera che la sua bambina si vesta ed assuma un atteggiamento a sua immagine e somiglianza?.

Che si insegni ai figli che lavare i piatti non è compito per sole donne.
Che si insegni ai figli che piangere non è cosa per sole femminuccie.
Che si insegni ai figli che un certo modo di vestire e di comportamento non è cosa da maschiacci o femminuccie.
(esempio banale, non riesco a capire perchè in spiaggia si vedono bambine di 3 anni costrette ad indossare un inutile reggiseno, è forse il padre che lo pretende?)

L'educazione di entrambi i figli, non è meglio che venga improntata nello sfumare le differenze esistenziali tra maschi e femmine, piuttosto che veicolare uno stupido video come questo?.

Se si pretende che il maschio dipinto dal video come un potenziale orco abusatore e violentatore impari a rispettare le femmine, è meglio che ci si rivolga anche alla mamma, non solo al "DearDaddy".

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

20/12/2015, 09:57

Thethirdeye ha scritto:
mik.300 ha scritto:
Atlanticus81 ha scritto:L'origine dei mali del mondo...

«Papà, lo sai che mi chiameranno putt...?»

Guarda su youtube.com


Genova - Una campagna forte e commovente contro la violenza sulle donne, e per i diritti delle donne.

Arriva dall’organizzazione norvegese Care, con un breve video che mostra come sia importante non dimenticare mai, neppure per un momento, quanto sia facile (e sbagliato) scivolare dalla parte di chi tratta le donne come oggetti, o anche peggio.

Il video, dal titolo “Dear Daddy” (“Caro papà”) è un “discorso” che fa una bambina ancora nella pancia della mamma, immaginando la sua storia dalla nascita alla giovinezza, e facendo leva sull’affetto e l’amore di un padre per una figlia.

Ma la piccola nascitura già sa che «nascerò femmina, e già quando avrò 14 anni i miei compagni di classe mi chiameranno putt*, buco, tr*ia... e molte altre cose. Solo per ridere, certo. Sono cose che i ragazzi fanno. Quindi non c’è da preoccuparsi, penserai. Lo capisco. Forse anche tu da ragazzo lo facevi. Per impressionare gli altri ragazzi, non peraltro. Non lo pensavi davvero, certo».

«Ma qualcuno dei ragazzi forse non penserà che è solo uno scherzo. Quando avrò 16 anni qualcuno cercherà di infilarmi una mano nelle mutande, e magari io avrò bevuto. E se dirò “no”, loro rideranno. È una cosa da ridere, vero? E se tu in quel momento potessi vedermi, papà, saresti così imbarazzato, e offeso. Perché vedresti quanto mi sentirei usata».

«E magari quando avrò 21 anni e cercherò di tornare a casa, il figlio di uno di quei ragazzi con cui tu facevi le battute sulle donne mi violenterà. Perché lui quegli scherzi li ha sempre fatti sentire a suo figlio e suo figlio ci ha creduto. Magari andrà così».

«E poi finalmente troverò il Signor Perfetto, uno spiritoso, colto, sportivo, con un lavoro fantastico, che fa sci di fondo come te. Ma una sera, non sarà più il Signor Perfetto. Perché sarà stanco, teso. E mi chiamerà passeggiatrice. Come anche tu hai fatto qualche volta e anche lui ha già fatto qualche volta. E un altro giorno mi darà uno schiaffo. Lo so, potrò essere anche io insopportabile. Ma io non saprò cosa fare, perché sarò confusa, lo amerò e lo odierò e un giorno lui quasi mi ucciderà».

«Anche se avrò un dottorato, un lavoro fantastico, l’amore della famiglia e degli amici... non potrò farci niente. E allora ti chiedo un favore. Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamo queste cose. Non lasciare che i miei fratelli chiamino le ragazze prostitute, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzino potrebbe pensare che invece è vero. Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità».

«Caro papà, io so che mi proteggerai da ogni pericolo senza esitare. Armi, auto, leoni, e magari persino, che so, il sushi. Ma caro papà, io nascerò femmina. E allora ti prego, fai il possibile per proteggermi dal più grande pericolo di tutti».

Cinque minuti che hanno fatto già il giro del mondo, con milioni di visualizzazioni su YouTube.

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/201 ... putt.shtml


questo è fare terrorismo psicologico
alimentare spauracchi immaginifici,
come l'isis ecc.


Spauracchi immaginifici? Terrorismo psicologico? Questa si chiama EDUCAZIONE delle masse incolte.
E' meglio che le persone alle prime reincarnazioni (con la "clava" in mano appunto) vengano educati
PRIMA che possano fare danni. Che ben vengano quindi questi spot..... anche in ItaGLia, se possibile...



ma invece di mettere al gabbio i singoli maniaci,
si terrorizzano bambine e donne
sulla generalità dell'essere mascolino..
lupo cattivo senza speranza..
alimentando spirali di incomprensione e barriere..
e anzi generalizzando la devianza di alcuni
tanto da renderla costume di massa..
"mi chiameranno putt.na sempre e comunque, ecc."
MA NON HA SENSO..

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

20/12/2015, 10:56

mik.300 ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:Spauracchi immaginifici? Terrorismo psicologico? Questa si chiama EDUCAZIONE delle masse incolte.
E' meglio che le persone alle prime reincarnazioni (con la "clava" in mano appunto) vengano educati
PRIMA che possano fare danni. Che ben vengano quindi questi spot..... anche in ItaGLia, se possibile...

ma invece di mettere al gabbio i singoli maniaci,
si terrorizzano bambine e donne
sulla generalità dell'essere mascolino..
lupo cattivo senza speranza..
alimentando spirali di incomprensione e barriere..
e anzi generalizzando la devianza di alcuni
tanto da renderla costume di massa..
"mi chiameranno putt.na sempre e comunque, ecc."
MA NON HA SENSO..

Una cosa non esclude l'altra Mik.
Si devono punire i singoli maniaci certo...
ma visto che ci sono bulletti e padri di famiglia
che attivano deliberatamente certi comportamenti,
allora la questione diventa culturale.

E un problema culturale, si corregge con l'educazione.
Ha senso eccome....

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

20/12/2015, 13:26

Thethirdeye ha scritto:Si devono punire i singoli maniaci certo...
ma visto che ci sono bulletti e padri di famiglia
che attivano deliberatamente certi comportamenti,
allora la questione diventa culturale.

E un problema culturale, si corregge con l'educazione.
Ha senso eccome...


Per fortuna che qualcuno ha capito il senso e l'importanza del post (peraltro riportato anche sui miei canali facebook)

Grazie TTE.

Terrorismo? Isis? Boschi? Barriere psicologiche per girare la testa da un'altra parte e non voler guardare il problema antropologico-culturale di cui stiamo parlando.

Wolf... sai perché ci si rivolge al padre?

Perché, ad esempio, solitamente sono i padri (non tutti ovviamente, ma solo quelli alle prime reincarnazioni parafrasando TTE) che vanno a mignotte mentre la figlia è a casa davanti alla tv...

Eddai... fate uno sforzo per comprendere il significato di questo video il cui contenuto non trovo ASSOLUTAMENTE stupido...

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

20/12/2015, 13:59

Thethirdeye ha scritto:
mik.300 ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:Spauracchi immaginifici? Terrorismo psicologico? Questa si chiama EDUCAZIONE delle masse incolte.
E' meglio che le persone alle prime reincarnazioni (con la "clava" in mano appunto) vengano educati
PRIMA che possano fare danni. Che ben vengano quindi questi spot..... anche in ItaGLia, se possibile...

ma invece di mettere al gabbio i singoli maniaci,
si terrorizzano bambine e donne
sulla generalità dell'essere mascolino..
lupo cattivo senza speranza..
alimentando spirali di incomprensione e barriere..
e anzi generalizzando la devianza di alcuni
tanto da renderla costume di massa..
"mi chiameranno putt.na sempre e comunque, ecc."
MA NON HA SENSO..

Una cosa non esclude l'altra Mik.
Si devono punire i singoli maniaci certo...
ma visto che ci sono bulletti e padri di famiglia
che attivano deliberatamente certi comportamenti,
allora la questione diventa culturale.

E un problema culturale, si corregge con l'educazione.
Ha senso eccome....


ho capito..ma qui è spaventare le masse..
generalizzare..
terrorizzare e mettere sconforto
presso il genere femminile
e instillare il dubbio e la colpa
in quello maschile..
come si fa con l'antisemitismo, anti-americanismo, ecc.
il sistema è quello..

c vorrebbe un pò più ottimismo,
diffondere e propagandare
i comportamenti virtuosi
piuttosto che insistere su quelli condanabili.
facendoli apparire come inevitabili..

Re: Femminicidio, l'uomo con la clava colpisce ancora

20/12/2015, 14:00

Atlanticus81 ha scritto:
Thethirdeye ha scritto:Si devono punire i singoli maniaci certo...
ma visto che ci sono bulletti e padri di famiglia
che attivano deliberatamente certi comportamenti,
allora la questione diventa culturale.

E un problema culturale, si corregge con l'educazione.
Ha senso eccome...


Per fortuna che qualcuno ha capito il senso e l'importanza del post (peraltro riportato anche sui miei canali facebook)

Grazie TTE.

Terrorismo? Isis? Boschi? Barriere psicologiche per girare la testa da un'altra parte e non voler guardare il problema antropologico-culturale di cui stiamo parlando.

Wolf... sai perché ci si rivolge al padre?

Perché, ad esempio, solitamente sono i padri (non tutti ovviamente, ma solo quelli alle prime reincarnazioni parafrasando TTE) che vanno a mignotte mentre la figlia è a casa davanti alla tv...

Eddai... fate uno sforzo per comprendere il significato di questo video il cui contenuto non trovo ASSOLUTAMENTE stupido...



io non vedo nessun problema..
forse quello esiste nella tua testa..

una cosa che riguarda l'1% non è un problema..
non è nemmeno una devianza..

e non è agitando spauracchi
che si regolarizza quell'1% ..
anzi..
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