07/01/2016, 12:11
xfabiox ha scritto:ma comunque ho letto che cè stata una scossa di assestamento sta mattina quindi qualcuno dice balle, secondo me e molti altri è stato solo un terremoto ma il tutto è stato manipolato dagli anti ciccio kim per farlo passare come test, poi è capace che kim ha cavalcato l'onda per farsi grosso agli occhi del mondo.
oppure è stata davvero una nomba h tutto può essere
07/01/2016, 12:33
07/01/2016, 12:58
07/01/2016, 14:18
Thethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Thethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:lox1 ha scritto:I Nord Coreani fanno più che bene.Al mondo d'oggi si ha certezza di pace quando si hanno ordigni di tale portata.Ci saranno condanne,sanzioni,moralismi ed appelli sul civismo(Stati Uniti).Non accadrà nulla di più.
Sono d'accodo.
Nessuno stato dovrebbe consegnarsi inerme alle mire colonialistiche ed espansionistiche di uno stato terzo che vuole imporre la propria ideologia su quella locale (giuste o sbagliate che siano. il concetto è sempre relativo).
Se l'unico modo per avere un minimo di deterrenza è sviluppar armi del genere hanno il pieno diritto di farlo. Dal mio punto di vista per difendersi, più che per attaccare, ogni arma è lecita. difendersi vuol dire preservarsi, cosa che in natura è l'istinto PRINCIPALE.
Non deve essere piacevole essere spazzati via dalla faccia della terra come certe società utopistiche di cui si parla
Ok... ma dire che sono degli IMBECILLI entrambi.... no eh?
Non so se sono imbecilli entrambi sinceramente.
Se tu mi minacci con una mazza ed io pur potendo disporre di una spranga i faccio colpire a morte sono un imbecille? SI.
Se mentre tu mi stai colpendo con la tua mazza io uso la mia spranga per spezzarti il braccio sono un imbecille? Direi di NO.
Se tu non tenti di coprimi io non ho nessun motivo di procacciarmi una spranga per difendermi.questa cosa di dover sempre DISTRIBUIRE equamente responsabilità che sono singole sinceramente ha rotto un pò le balle.
A me sembra che da una parte ci sia l'imperialismo e la voglia/necessità di dover sopraffare altre nazioni/culture/etnie per scopi puramente economici.
Dall'altra, la necessità di difendersi, non di uno stato sovrano ma.. da parte di un unico soggetto, con un IO IPERTROFICO da far impallidire chiunque sul pianeta Terra. Hitler compreso.
Quando in realtà, un diverso modello o sistema, culturale ed economico, potrebbe far convivere entrambi, SENZA DOVERSI CANCELLARE A VICENDA.
Era in questo senso, ovviamente, che reputo entrambi gli interlocutori dei veri imbecilli.....![]()
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07/01/2016, 16:34
MaxpoweR ha scritto:Thethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Thethirdeye ha scritto:MaxpoweR ha scritto:lox1 ha scritto:I Nord Coreani fanno più che bene.Al mondo d'oggi si ha certezza di pace quando si hanno ordigni di tale portata.Ci saranno condanne,sanzioni,moralismi ed appelli sul civismo(Stati Uniti).Non accadrà nulla di più.
Sono d'accodo.
Nessuno stato dovrebbe consegnarsi inerme alle mire colonialistiche ed espansionistiche di uno stato terzo che vuole imporre la propria ideologia su quella locale (giuste o sbagliate che siano. il concetto è sempre relativo).
Se l'unico modo per avere un minimo di deterrenza è sviluppar armi del genere hanno il pieno diritto di farlo. Dal mio punto di vista per difendersi, più che per attaccare, ogni arma è lecita. difendersi vuol dire preservarsi, cosa che in natura è l'istinto PRINCIPALE.
Non deve essere piacevole essere spazzati via dalla faccia della terra come certe società utopistiche di cui si parla
Ok... ma dire che sono degli IMBECILLI entrambi.... no eh?
Non so se sono imbecilli entrambi sinceramente.
Se tu mi minacci con una mazza ed io pur potendo disporre di una spranga i faccio colpire a morte sono un imbecille? SI.
Se mentre tu mi stai colpendo con la tua mazza io uso la mia spranga per spezzarti il braccio sono un imbecille? Direi di NO.
Se tu non tenti di coprimi io non ho nessun motivo di procacciarmi una spranga per difendermi.questa cosa di dover sempre DISTRIBUIRE equamente responsabilità che sono singole sinceramente ha rotto un pò le balle.
A me sembra che da una parte ci sia l'imperialismo e la voglia/necessità di dover sopraffare altre nazioni/culture/etnie per scopi puramente economici.
Dall'altra, la necessità di difendersi, non di uno stato sovrano ma.. da parte di un unico soggetto, con un IO IPERTROFICO da far impallidire chiunque sul pianeta Terra. Hitler compreso.
Quando in realtà, un diverso modello o sistema, culturale ed economico, potrebbe far convivere entrambi, SENZA DOVERSI CANCELLARE A VICENDA.
Era in questo senso, ovviamente, che reputo entrambi gli interlocutori dei veri imbecilli.....![]()
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Tutto quello che vuoi ma questi non sono affari nostriI popoli devono RISVEGLIARSI da soli
quando per i Nord Koreani questo ego ipertrofico sarà di troppo lo appenderanno a testa in giù fino ad allora NESSUNO deve sentirsi in diritto di interferire con le loro questioni interne.
07/01/2016, 18:29
Thethirdeye ha scritto:
Questa gente che "gioca", sperimenta o prova a giocare con il fuoco, è estremamente pericolosa PER IL MONDO INTERO.
E tu dici che questi NON sono affari nostri?
07/01/2016, 20:59
Thethirdeye ha scritto:
Tutto giusto. A parte un dettaglio: La 'bomba H', è fino a mille volte più potente di quella di Hiroshima (http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/a ... cf429.html)
Questa gente che "gioca", sperimenta o prova a giocare con il fuoco, è estremamente pericolosa PER IL MONDO INTERO.
E tu dici che questi NON sono affari nostri?
08/01/2016, 10:30
bleffort ha scritto:Certo!come sono affari nostri toglierli dalle mani di tutti gli altri Stati del mondo il possesso, la costruzione e la vendita di queste armi che; non solo le hanno usate,ma hanno dimostrato di volerle usare ancora!.
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Io credo come molti, che se la Corea del Nord non avesse dimostrato questo ,già sarebbe stata rasa al suolo dagli Americani.![]()
A buon intenditore poche parole!. [;)
12/01/2016, 14:23
12/01/2016, 23:00
12/01/2016, 23:01
lox1 ha scritto:L'avessero fatto i russi.....Sarebbe suonato l'allarme generale nella Nato(Stati Uniti)....E riunioni del consiglio di sicurezza.....Appelli ad aggressioni della propria sovranità nazionale.....Quando si è trattato di attaccare Iraq e Serbia,queste cose erano superflue e le conseguenze erano "spiacevoli" effetti collaterali.....in fondo i bunker con civili(Iraq) e treni in corsa(Serbia) erano considerati obiettivi militari....Alla faccia della democrazia legittima....
12/01/2016, 23:48
Atlanticus81 ha scritto:lox1 ha scritto:L'avessero fatto i russi.....Sarebbe suonato l'allarme generale nella Nato(Stati Uniti)....E riunioni del consiglio di sicurezza.....Appelli ad aggressioni della propria sovranità nazionale.....Quando si è trattato di attaccare Iraq e Serbia,queste cose erano superflue e le conseguenze erano "spiacevoli" effetti collaterali.....in fondo i bunker con civili(Iraq) e treni in corsa(Serbia) erano considerati obiettivi militari....Alla faccia della democrazia legittima....
Ma infatti non si capisce perché agli USA tutto sembra concesso...
13/01/2016, 01:06
Armi nucleari, gli Usa testano ordigni in miniatura
I nuovi missili B61 model 12 degli Usa dovrebbero rimpicciolire l’arsenale nucleare americano, e renderlo meno distruttivo. Una strategia che secondo alcuni, aumenterebbe il rischio di un’escalation atomica
Sul finire dello scorso anno, mentre la Corea del Nord portava ancora a termine i preparativi per il collaudo della sua prima bomba all’idrogeno, in America si svolgeva un test nucleare di tutt’altro tipo. Nell’arco del 2015 gli Stati Uniti hanno infatti portato avanti tre voli di prova (l’ultimo è dello scorso novembre) per valutare l’efficacia della più recente aggiunta all’arsenale americano: la bomba B61 model 12. E se la fantomatica bomba H nordcoreana punta ad aumentare la potenza nucleare di Pyongyang, quella statunitense ha l’obbiettivo opposto: rendere più piccole, tattiche e maneggevoli le armi nucleari americane. Lo scopo dell’amministrazione Usa, sulla carta, è quello di diminuire l’arsenale nucleare, all’interno del progetto del presidente Obama di un “nuclear-free world”. Come riporta un recente articolo del New York Times, molti esperti oggi criticano invece l’operazione, convinti che puntare su armi meno potenti rischi di produrre esattamente l’effetto opposto.
La B61 model 12 è un nuovo modello di arma nucleare, sviluppata nell’ambito di un progetto da un bilione di dollari che sulla carta dovrebbe rivitalizzare il parco bombe americano: non un’espansione quindi, ma semplice manutenzione che con l’occasione apporta qualche piccola modifica. Si tratta infatti delle più classiche bombe risalenti alla guerra fredda, le B61 che compongono larga parte dell’arsenale Usa, che con piccole modifiche al sistema di guida e al cervello computerizzato dell’ordigno si trasformano in missili estremamente manovrabili, capaci di colpire con precisione postazioni sotterranee (come siti missilistici), e la cui potenza può essere modificata a piacere, in base all’obbiettivo scelto e al livello di distruzione che si vuole apportare.
Secondo gli attuali luogotenenti del presidente americano, l’operazione dovrebbe produrre un arsenale più piccolo, ma anche più affidabile e di facile utilizzo, e che proprio per questo rappresenterebbe un deterrente ancora maggiore per eventuali avversari, scongiurando ulteriormente il pericolo di un conflitto nucleare. In molti però, ritengono che questa lettura sia scorretta.
La nuova arma infatti permetterà attacchi atomici ad altissima precisione e con danni collaterali minimi. E questo, nelle mani di un militare, vuol dire molti meno scrupoli all’idea di preme il famigerato bottone. “Quel che si ottiene rimpicciolendo le bombe è renderne più pensabile l’utilizzo”, ha raccontato al New York Times il generale James E. Cartwright, ex consulente del presidente Obama per le strategie nucleari.
Come lui la pensano diversi ex collaboratori del presidente, delusi da una scelta che potrebbe compromettere gli sforzi in direzione del disarmo fatti dall’amministrazione. Quell’impegno che nel 2009 era stato premiato con l’assegnazione del premio Nobel per la pace al presidente americano, e che nel 2010 era culminato con la promessa di non sviluppare “nuove testate nucleari, portare avanti nuove missioni militari o aumentare le sue capacità belliche”.
Per sapere chi ha ragione non resta che aspettare, e sperare. Per ora, non si può fare altro che citare le risposte arrivate all’indomani dei test americani, definiti dalla Russia “irresponsabili” e “apertamente provocatori”, e dalla Cina “preoccupanti”. Dal canto suo, la Corea del Nord ha citato proprio il “pericolo nucleare in continua crescita” rappresentato dagli Stati Uniti, per difendere la necessità di sviluppare la sua bomba all’idrogeno.
13/01/2016, 01:24
Craig Roberts: sono pazzi, vogliono una guerra atomica
Il collasso dell’Unione Sovietica nel 1991 ha dato vita ad una pericolosa ideologia statunitense chiamata neoconservatorismo. L’Unione Sovietica era servita fino ad allora come vincolo alle azioni unilaterali da parte degli USA. Con la rimozione di questo vincolo su Washington, i neoconservatori hanno intrapreso il loro piano di egemonia statunitense sul mondo. Gli USA erano improvvisamente diventati “l’unica superpotenza”, “l’unico potere”, che avrebbe potuto agire senza limiti, ovunque nel mondo.”
Il giornalista neoconservatore del Wahington Post Charles Krauthammer ha riassunto la “nuova realtà” come segue:
“Abbiamo uno schiacciante potere a livello mondiale. Siamo i custodi designati dalla storia del sistema internazionale. Quando l’Unione Sovietica è caduta, è nato qualcosa di nuovo, qualcosa di totalmente nuovo – un mondo unipolare dominato da una sola superpotenza scevra dal controllo di rivali e con possibilità di raggiungere ogni angolo del globo. Questo è uno sconvolgente sviluppo nella storia, mai visto dai tempi della caduta di Roma. Persino Roma non può essere presa a modello di quello che rappresentano gli USA oggi”.
L’incredibile potere unipolare che la storia ha dato a Washington deve essere protetto ad ogni costo. Nel 1992 uno dei massimi ufficiali del Pentagono, il sottosegretario Paul Wolfowitz, ha scritto la Dottrina Wolfowitz, la quale è diventata la base della politica estera degli USA.
La Dottrina Wolfowitz sentenzia che il “primo obiettivo” della politica estera e militare degli Stati Uniti è “prevenire il riemergere di un nuovo rivale, sia sul territorio dell’ex Unione Sovietica o da qualche altra parte, che possa creare minaccia [alle azioni unilaterali degli Stati Uniti] nell’ordine di quella creata precedentemente dall’Unione Sovietica. Questa considerazione è fondamentale per sottolineare la nuova strategia di difesa regionale e richiede uno sforzo atto a prevenire che qualsivoglia potenza ostile possa controllare una regione, le cui risorse potrebbero, se sfruttate a dovere, essere sufficienti a generare un potere globale”. (Una “potenza ostile” è una nazione abbastanza forte da avere una politica estera indipendente dai dettami di Washington).
La dichiarazione unilaterale del potere statunitense è iniziata seriamente durante l’amministrazione Clinton, con l’intervento in Yugoslavia, Serbia, Kosovo e la no-fly zone imposta sull’Iraq. Nel 1997 i neoconservatori hanno stilato il “Progetto per un nuovo secolo statunitense”. Nel 1998, 3 anni prima dell’11 settembre, i neocon hanno inviato una lettera al Presidente Clinton chiedendo un cambio di regime in Iraq e la “rimozione di Saddam Hussein dal potere”. I neoconservatori hanno preparato un programma per rimuovere sette governi in cinque anni.
http://www.globalresearch.ca/we-re-goin ... -iran/5166
Gli eventi dell’11 settembre 2001 sono considerati dalla gente informata come “la nuova Pearl Harbor”, che i neocon hanno definito come necessari per iniziare le loro guerre di conquista in Medio Oriente. Paul O’Neil, il primo Segretario del Tesoro del Presidente G. W. Bush, ha dichiarato pubblicamente che il programma del primo meeting con il suo gabinetto riguardava l’invasione dell’Iraq. Questa invasione era stata pianificata prima dell’11 settembre. Dall’11 settembre Washington ha distrutto in toto o in parte 8 nazioni ed ora si oppone alla Russia sia in Siria sia in Ucraina.
La Russia non può permettere che un Califfato jihadista si stabilisca nell’area tra Siria e Iraq, per che sarebbe la base per esportare le destabilizzazioni nella parte musulmana della Confederazione Russa. Henry Kissinger stesso lo ha detto ed è abbastanza chiaro ad ogni persona dotata di buon senso. Comunque i neocon, fanatici ed impazziti per il potere, che hanno controllato le amministrazioni Clinton, Bush e ora controllano l’amministrazione Obama, sono così presi dalla loro stessa arroganza che per pungolare la Russa sono stati disposti a far abbattere un aereo russo da un loro burattino, la Turchia, e a rovesciare un governo eletto democraticamente in Ucraina, il quale era in buoni rapporti con la Russia, sostituendolo con un governo fantoccio, controllato dagli USA.
Con questo background, possiamo capire che la situazione pericolosa a cui si affaccia il mondo è il prodotto delle arroganti politiche di egemonia statunitense sul mondo dei neoconservatori. La mancanza di giudizio e i pericoli nei conflitti siriano e ucraino sono conseguenze stesse dell’ideologia neoconservatrice.
Per perpetuare l’egemonia, i neocon hanno gettato al vento le garanzie che Washington aveva dato a Gorbachev che la NATO non si sarebbe spinta nemmeno di un centimetro verso est. Questi hanno fatto in modo che gli USA si tirassero fuori dal Trattato Anti Missili Balistici (ABM), il quale specificava che né USA né Russia avrebbero sviluppato o dispiegato missili anti-balistici. I neocon hanno riscritto la dottrina militare statunitense e innalzato le armi nucleari dal loro ruolo di minaccia a forza di attacco preventiva. Hanno iniziato a posizionare basi ABM ai confini russi, sostenendo che le basi servivano per difendere l’Europa da inesistenti missili balistici intercontinentali (ICBM) iraniani.
La Russia ed il suo Presidente Putin sono stati demonizzati dai neocon e dai loro burattini del governo e dei media. Per esempio, Hillary Clinton, un candidato Presidente del Partito Democratico, ha definito Putin “il nuovo Hitler”. Un ex ufficiale della CIA ha inneggiato all’omicidio di Putin. I candidati alle presidenziali di entrambi gli schieramenti litigano per chi sarebbe più aggressivo nei confronti della Russia e il più scurrile contro il Presidente russo.
L’effetto è stato la distruzione della fiducia tra potenze nucleari. Il governo russo ha imparato che Washington non rispetta le proprie stesse leggi, men che meno il diritto internazionale, e che non può essere considerata affidabile nel rispettare gli accordi. Questa mancanza di fiducia, unita alle aggressioni contro la Russia vomitate da Washington e dai media prostituiti, ripetuti a pappagallo nelle capitali europee, hanno preparato il terreno per una guerra nucleare. Dato che la NATO (di base gli USA) non ha la possibilità di sconfiggere la Russia in una guerra convenzionale, ancor meno in caso di alleanza Russia-Cina, la guerra sarebbe nucleare.
Per evitare la guerra, Putin evita le rappresaglie e mantiene un basso livello quando risponde alle provocazioni occidentali. Il comportamento responsabile di Putin, comunque, è mal interpretato dai neocon come segno di debolezza e paura. Questi suggeriscono al Presidente Obama di mantenere la pressione sulla Russia, per farla arrendere. Putin, tuttavia, ha dichiarato chiaramente che non intende mollare. Il messaggio è stato mandato in più occasioni. Per esempio il 28 settembre 2015, al settantesimo anniversario delle Nazioni Unite, Putin ha affermato che la Russia non può più tollerare la situazione a livello mondiale. Due giorni dopo Putin ha preso il comando della guerra contro l’ISIS in Siria.
I governi europei, specialmente Germania e Regno Unito, sono complici del declino verso una guerra nucleare. Questi due stati vassalli degli USA spingono l’aggressione senza sosta da parte di Washington contro la Russia, ripetendone la propaganda e supportandone le sanzioni e gli interventi militari contro altri paesi. Fino a che l’Europa non sarà altro che un’appendice di Washington, la prospettiva dell’Apocalisse sarà sempre più concreta.
A questo punto della storia una guerra nucleare può essere evitata solo in due modi. Uno è che Russia e Cina si arrendano ed accettino l’egemonia di Washington. L’altro è che un leader indipendente in Germania, Regno Unito o Francia decida di abbandonare la NATO. Ciò scatenerebbe un fuggifuggi dalla NATO, la quale è il primo mezzo che Washington possiede per creare conflitto con la Russia e, dunque, è la forza più pericolosa sulla faccia della Terra per qualsiasi nazione europea e per l’intero globo. Se la NATO continuerà ad esistere, questa e l’ideologia neoconservatrice di egemonia statunitense renderanno la guerra nucleare inevitabile.
Paul Craig Roberts è un ex assistente segretario del Tesoro USA e Editore Associato del Wall Street Journal. Il suo libro How the Economy Was Lost è disponibile su counterpunh in formato digitale.Il suo ultimo libro è How America Was Lost.
14/01/2016, 19:01