14/01/2016, 00:26
mauro ha scritto:cari amici,
giusto per avere un'idea una recensione in rete
http://maurobiglino.it/libri/resurrezio ... arnazione/
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ciao
mauro
18/01/2016, 19:12
wildwind ha scritto:Ma nel libro in questione lui affronta l'argomento come ha fatto x la Bibbia, ossia traducendo letteralmente alcuni passi del Vangelo e dei testi sacri indù e buddisti. Con questo metodo pare che l'idea della rinascita sia confutata ma a me sembra che il significato di molti passi, soprattutto x quanto riguarda le religioni orientali,sia stato forzato.
18/01/2016, 20:03
18/01/2016, 22:15
gippo ha scritto:wildwind ha scritto:Ma nel libro in questione lui affronta l'argomento come ha fatto x la Bibbia, ossia traducendo letteralmente alcuni passi del Vangelo e dei testi sacri indù e buddisti. Con questo metodo pare che l'idea della rinascita sia confutata ma a me sembra che il significato di molti passi, soprattutto x quanto riguarda le religioni orientali,sia stato forzato.
Ho letto parte del libro, ero più interessato all'analisi del buddhimo
Devo dire che il procedimento è quello tipico di Biglino e, per capire se ci sono forzature nelle traduzioni, bisognerebbe chiedere ai buddhisti o traduttori di lingue antiche
Comprendo il tuo punto di vista, probabilmente ti stai riferendo alle parole di Buddha (Siddharta/illuminato): Biglino sostiene che Siddharta non fa alcun riferimento alla reincarnazione ma solo a quanto avviene nella vita in corso. Quindi le varie filosofie buddhiste farebbero interpretazioni secondo le proprie convenienze.
Tuttavia il libro tibetano dei morti (testo molto più recente rispetto alle parole di Buddha) si riferisce chiaramente alla reincarnazione di "qualcosa" che conserva memoria della vita passata
Per verificare eventuali forzature, come ho detto, bisognerebbe assistere ad un contraddittorio con esperti nel settore.
Dal mio punto di vista non sono così sconcertato dalle parole di Biglino, concordo con lui quando dice che ognuno intepreta o modifica i "testi religiosi" (o presunti tali) secondo le proprie esigenze. Inoltre penso che quando vai a scavare a fondo, sui testi antichi originali, non è detto che ti trovi di fronte a delle verità assolute, anzi !!!
Biglino esegue una traduzione letterale ma la verifica dei contenuti chi può farla? Come dice spesso "se la bibbia racconta favole io racconto favole"
Leggendo sempre la parte del libro dedicata al buddhismo ricevo conferme nel verificare quanto il buddhismo sia una religione alquanto caotica, ognuno dice la sua ed il mio vicino potrebbe credere in una versione del buddhimo completamente diversa dalla mia. Forse non si dovrebbe nemmeno chiamare religione ma stile di vita o filosofia dove ognuno può giocare di interpretazione ...
18/01/2016, 22:42
wildwind ha scritto:Sono d'accordo con te nel definire il buddismo più una filosofia di vita che una vera religione,a dire il vero grazie a questo libro ho scoperto l'esistenza di molte più correnti di quante pensassi.
Tornando nel discorso, se ognuno legge e traduce i libri sacri a seconda del suo scopo,credo che di definitivo non ci sia nulla e che il libero pensatore tanto caro a Biglino tenda a rimanere un po' confuso,no?
Thethirdeye ha scritto:Il Buddhismo NON è una religione ma una filosofia di vita. In ogni caso, trovo non corretto il concetto da te espresso, che chiami "gioco di intepretazione". Diciamo che le religioni, sono sostanzialmente "statiche" (la cattolica ne è un fulgido esempio) mentre la filosofia Buddhista tende ad "evolvere", a mutare nel tempo (e questo si evince anche dalle molteplici visioni all'interno della filosofia stessa), cioè a mettere in discussione se stessa e ad adeguare con il tempo l'approccio nei confronti di ciò che sarà. In altre parole la filosofia buddhista è un eterno divenire....
19/01/2016, 02:55
gippo ha scritto:Thethirdeye ha scritto:Il Buddhismo NON è una religione ma una filosofia di vita. In ogni caso, trovo non corretto il concetto da te espresso, che chiami "gioco di intepretazione". Diciamo che le religioni, sono sostanzialmente "statiche" (la cattolica ne è un fulgido esempio) mentre la filosofia Buddhista tende ad "evolvere", a mutare nel tempo (e questo si evince anche dalle molteplici visioni all'interno della filosofia stessa), cioè a mettere in discussione se stessa e ad adeguare con il tempo l'approccio nei confronti di ciò che sarà. In altre parole la filosofia buddhista è un eterno divenire....
Forse è come dici, stiamo assistendo all'evoluzione delle religioni ...
Leggendo le parole di Biglino la sensazione è diversa e la parola "interpretazione" sembra più adatta di "evoluzione", anzi, in taluni casi, sembra più adatto il termine "invenzione"
Non so dove sta portando questa evoluzione, avrebbero fatto prima a dargli un nome diverso poichè se il buddismo è quello di Buddha allora quello che si è evoluto è una cosa completamente diversa. E non è nemmeno una cosa, è una pluralità di cose adattate dal credente di turno
Mi rendo conto che le parole di Biglino sono sempre impietose e andrebbero verificate almeno da un contraddittorio ma se le cose stanno così penso che sarebbe più corretto cambiare la parola buddhista con buddhaiolo
19/01/2016, 04:07
Thethirdeye ha scritto:Io concordo con ciò che dicono i grandi maestri spirituali. E cioè che tutte le verità che ricerchiamo e sperimentiamo durante la nostra esistenza terrena, sono "verità punto di passaggio". Cioè verità relative all'esistenza che stiamo vivendo e NON verità assolute. "Verita" (le virgolette qui ci stanno tutte) che - vita dopo vita - hanno contribuito, e contribuiranno, alla Evoluzione della nostra Coscienza. In questo senso, ANCHE le religioni rappresentano delle "verità punto di passaggio". Inutile, quindi, ricercare verità relative (nelle religioni, a maggior ragione, visto che vengono sistematicamente strumentalizzate) che hanno senso solo in quanto funzionali ad un determinato spazio/tempo. Il Buddhismo, da questo punto di vista, merita almeno di essere preso in considerazione e/o studiato, mentre tutto il resto è e rimane cristallizzato in qualcosa che sembra non appartenerci più. Perchè non ci appartiene più? Proprio perchè si autodefinisce come "verità assoluta", anche fuori dallo spazio/tempo in cui si manifesta. Il Buddhismo, almeno, anche se non ci appartiene (almeno dal punto di vista culturale), viaggia con grandissima UMILTA', dalla "verità punto di passaggio" precedente alla "verità punto di passaggio" successiva..... non so se mi sono spiegato....
In realtà, molte religioni hanno poi rivisto la questione reincarnazione nel corso dei secoli (Cattolica in primis). Questo perchè il concetto di reincarnazione trasforma in "autonomo" il nostro atteggiamento nei confronti dell'esistenza, ci libera la mente e la coscienza dalle trappole o dalle gabbie in cui vivono i seguaci o i fervidi credenti, che autonomi non lo sono mai stati, e perchè rappresenta un vero antidoto per la politiche di dominio perpretate dalle religioni stesse.
19/01/2016, 14:12
19/01/2016, 19:49
wildwind ha scritto:A me ha sconvolto il fatto che,stando a quanto asserisce Biglino,il Dalai Lama stesso (per quanto concerne il buddismo tibetano,ovvio) ha detto di non cercarlo in altri bambini,alla sua morte.
se questo è vero,è un cambiamento ENORME,non vi pare?
19/01/2016, 20:55
19/01/2016, 21:54
19/01/2016, 21:59
wildwind ha scritto:Credo che il suo ritorno nella carne sia per proseguire il suo ruolo di guida,ma questa è solo la mia personale opinione.
20/01/2016, 13:38
gippo ha scritto:wildwind ha scritto:A me ha sconvolto il fatto che,stando a quanto asserisce Biglino,il Dalai Lama stesso (per quanto concerne il buddismo tibetano,ovvio) ha detto di non cercarlo in altri bambini,alla sua morte.
se questo è vero,è un cambiamento ENORME,non vi pare?
Infatti, circa l'usanza della ricerca del bambino in cui si sarebbe reincarnato il Dalai Lama dopo la morte ha detto: I tempi sono cambiati, non c’è alcun motivo per preservare questa istituzione. Alla mia morte i monaci dovrebbero riunirsi per nominare uno in mezzo a loro come nuovo Dalai Lama.
Sempre Tenzin Gyatso ha detto che, se un giorno qualcuno dovesse riuscire a dimostrare che la reincarnazione non esiste, lui non avrebbe nulla da obiettare.
A proposito della ricerca del bambino nel quale il Dalai Lama si reincarnerebbe mi chiedo come mai il Dalai Lama si reincarna?
Se nemmeno il Dalai Lama riesce a liberarsi dal limbo delle reincarnazioni chi altri potrebbe farlo?
21/01/2016, 22:21
goldilocks ha scritto:Per quanto mi riguarda devo dire che più approfondisco e più mi disilludo riguardo l'esistenza di ciò che da millenni viene insegnato dalle varie religioni o filosofie. Per prima, perchè la più evidente, è la fede cristiana considerando che si basa su un testo che tutto dice tranne ciò che sostiene la Chiesa. Se anche le filosofie orientali si dimostrano contraddittorie e incoerenti... Per quanto non ne sia certo entusiasta, mi convinco sempre di più che abbia ragione Biglino quando dice che, da un certo momento in poi, tutto ciò che trattava discorsi prettamente materiali sia stato traslato su un piano spirituale. Il discorso della reincarnazione farebbe parte di questo processo.
Ad esempio, non so se vi sia capitato di sentire quando ultimamente racconta della sua ipotesi, condivisa anche da una egittologa che vuole rimanere anonima, sul fatto che la mummificazione (propedeutica per il viaggio verso l'aldilà) non fosse altro che un goffo tentativo di imitare ciò che avevano visto fare agli "dei" che "andavano a morire da una parte per svegliarsi da un'altra". Sappiamo a cosa questo si riferirebbe nel caso di viaggiatori spaziali. Nulla a che vedere con morte e rinascita in senso stretto, niente reincarnazione insomma. Devo dire che questa ipotesi, nel puzzle che si delinea seguendo il suo discorso, è più che plausibile. Anzi, l'unica che non richieda voli pindarici.
Ecco TTE, per quanto mi riguarda non potrebbe esserci un momento più adatto di questo per proseguire la discussione che avevamo sospeso nell'altro topic riguardo le basi delle tue certezze
22/01/2016, 15:59
goldilocks ha scritto:goldilocks ha scritto:Per quanto mi riguarda devo dire che più approfondisco e più mi disilludo riguardo l'esistenza di ciò che da millenni viene insegnato dalle varie religioni o filosofie. Per prima, perchè la più evidente, è la fede cristiana considerando che si basa su un testo che tutto dice tranne ciò che sostiene la Chiesa. Se anche le filosofie orientali si dimostrano contraddittorie e incoerenti... Per quanto non ne sia certo entusiasta, mi convinco sempre di più che abbia ragione Biglino quando dice che, da un certo momento in poi, tutto ciò che trattava discorsi prettamente materiali sia stato traslato su un piano spirituale. Il discorso della reincarnazione farebbe parte di questo processo.
Ad esempio, non so se vi sia capitato di sentire quando ultimamente racconta della sua ipotesi, condivisa anche da una egittologa che vuole rimanere anonima, sul fatto che la mummificazione (propedeutica per il viaggio verso l'aldilà) non fosse altro che un goffo tentativo di imitare ciò che avevano visto fare agli "dei" che "andavano a morire da una parte per svegliarsi da un'altra". Sappiamo a cosa questo si riferirebbe nel caso di viaggiatori spaziali. Nulla a che vedere con morte e rinascita in senso stretto, niente reincarnazione insomma. Devo dire che questa ipotesi, nel puzzle che si delinea seguendo il suo discorso, è più che plausibile. Anzi, l'unica che non richieda voli pindarici.
Ecco TTE, per quanto mi riguarda non potrebbe esserci un momento più adatto di questo per proseguire la discussione che avevamo sospeso nell'altro topic riguardo le basi delle tue certezze
Mi auto cito. Mi farebbe piacere sapere il vostro parere