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Re: Re:

07/03/2016, 02:50

MaxPower ha scritto:Il problema è il vostro che pensate che farsi l'orticello risolva il problema o l mitighi e così vi sciacquate la coscienza pensando di non essere complici.


Sciacquarsi la coscienza? Sei proprio fuori strada. Semmai e' giusto il contrario.
Non potrei mai perdonarmi di non fare nulla per cambiare lo stato delle cose, convinto che l'unica possibilita' che abbiamo e' quella che l'unione fa la forza.
Non so se vinceremo la battaglia, anzi forse la perderemo sicuramente, ma almeno moriremo combattendo.
Qui, mi perdoni il buon ArtisAll per lo scippo, ma occorre riproporre questo:

Formato file: swf



MaxPower ha scritto:Sono almeno coerenti. Gli altri metodi oltre ad essere ugualmente fallaci sono anche incoerenti perchè poggiano le loro basi nell'ipocrisia.


Coerenti? Quindi stupratori/assassini/ladri/ecc. coerenti? Be, allora preferisco l'incoerenza.

Re:

17/03/2016, 15:48

http://sociale.corriere.it/militari-usa ... improvero/

Militari USA rasero al suolo ospedale di MSF, le pene? Lettere di rimprovero

Tra i colpevoli anche ufficiali, ma la pena è solo una lettera di rimprovero

I diversi tipi di sanzione, secondo alcune indiscrezioni, sono già state comminate agli oltre 12 responsabili dei fatti di Kunduz, ma ad oggi nulla fa pensare che i militari saranno processati per “crimini di guerra”, come aveva invocato all’epoca dei fatti l’Onu: lettere di rimprovero e in alcuni casi la sospensione dall’esercizio delle funzioni. Sanzioni che impediranno agli ufficiali e ai sottufficiali coinvolti di compiere avanzamenti di carriera. nulla di più.

Re:

17/03/2016, 16:03

secondo me si va verso la prima dittatura negli stati uniti, trump il duce

Immagine

Re:

17/03/2016, 16:17

hillary è peggio..
quella è la classica cretina alla eichmann
che esegue senza fiatare..


trump potrebbe essere il classico ex affiliato
che si ribella al sistema..
(basta vedere come lo trattano
tutti i media embedded..da ultimo l'economist,
posseduto in parte dagli agnelli/elkann)
il che è buono..

Re: Re:

18/03/2016, 01:48

xfabiox ha scritto:secondo me si va verso la prima dittatura negli stati uniti, trump il duce

Trump non lo vogliono neanche i Repubblicani.
Quindi non credo che ce la farà mai....

La Clinton piuttosto.... credo sia lei la predestinata.

Re: Re:

18/03/2016, 08:29

Thethirdeye ha scritto:
xfabiox ha scritto:secondo me si va verso la prima dittatura negli stati uniti, trump il duce

Trump non lo vogliono neanche i Repubblicani.
Quindi non credo che ce la farà mai....

La Clinton piuttosto.... credo sia lei la predestinata.


Quoto, ed intanto l'Obama gli sta "apparecchiando la tavola" con la nomina di Merrick Garland alla Corte Suprema (se non ricordo male erano decenni che i democratici se ne stavano in minoranza)

Re: Re:

18/03/2016, 18:31

zakmck ha scritto:Non so se vinceremo la battaglia, anzi forse la perderemo sicuramente, ma almeno moriremo combattendo.
Qui, mi perdoni il buon ArtisAll per lo scippo, ma occorre riproporre questo:

Formato file: swf





No, nessuno scippo. Anzi, non mi dispiace affatto. Ci mancherebbe. [;)]





Riguardo Trump, concordo pienamente con Thethirdeye.

Re:

18/03/2016, 20:03

Bilancio della politica estera alla Casa Bianca

Meno male che quello stupido era Bush

L’intervista del presidente degli Stati Uniti d’America Barak Obama a “The Atlantis” sul bilancio della sua politica internazionale ha ragione di lasciare uno spesso velo di inquietitudine nei lettori. A memoria non ricordiamo un presidente statunitense che abbia confidato un qualche errore durante l’adempimento del suo mandato e quando ne sono stati commessi di incontrovertibili, il Watergate, ci si è affidati alle penne migliori, come quella di Kissinger, per giustificarsi. Qui invece abbiamo il caso di un presidente che con assoluto candore ammette di aver commesso un errore nel fare, non le registrazioni delle conversazioni private dei suoi avversari, Obama ha intercettato tutti i suoi alleati, ma una intera guerra ad un altro Stato. E non solo Obama oggi ritiene sbagliato l’intervento militare in Libia, ma anche di più l’essersi fidato dei suoi principali alleati, ovvero i leader della Francia e della Gran Bretagna, Sarkozy ed Cameron, il secondo dei quali è attualmente in carica. Se Obama voleva congedarsi dalla Casa Bianca ricordando al mondo che la leadership occidentale è inaffidabile, non poteva farlo in maniera migliore. Peggio, i governi di Francia ed Inghilterra soni anche irresponsabili. Perché è possibile ovviamente prendere la decisione sbagliata, molti sono convinti che quella di Bush sull’Iraq lo sia stata. Ma Bush si era preoccupato prima di guidare l’intervento in prima persona e poi di presidiare il territorio e non di lasciar sbrigare la faccenda alle truppe locali una volta raggiunto l’obiettivo. Infine, cosa non proprio irrilevante, Bush aveva un piano per gestire la transizione. Se il presidente Obama può vantare come principale successo, l’accordo sul nucleare con l’Iran, questo è stato consentito dalla guerra del suo predecessore al nemico mortale dell’Iran, ovvero il regime di Saddam Hussein e nonostante che Obama si sia ritirato frettolosamente dall’Iraq, senza rendersi conto del contagio che avveniva in Siria nella ribellione ad Assad. L’accusa di Obama a Francia ed Inghilterra è però ancora più grave sul versante dell’incapacità di misurare le conseguenze dei propri atti. Quando mai l’America dopo aver intrapreso una campagna bellica ha pensato di delegare ad altri i compiti di ricostruzione del paese sconfitto? Se tale questione dipendesse dalle vicinanze geografiche, Obama nota che la Libia e più vicina all’Europa, perché lasciare i sondati americani in Germania ed in Italia, tanti anni? Potevano restarci i soli inglesi. Non ci permettiamo nemmeno di entrare nelle questioni che concernono i passaggi legali delle azioni di guerra del presidente americano e sottolineare le critiche severe che gli sono venute dalla sua stessa amministrazione, Illary Clinton in testa. Nè ci permettiamo di criticare altri incredibili testa coda della amministrazione statunitense in l’Egitto, o l’assoluto dilettantismo mostrato nei rapporti con la Turchia. Il fatto che con Obama si sia tornati ad un passo da una nuova guerra fredda a quasi 30 anni dalla caduta del regime sovietico, è sufficiente a dare l’idea della capacità diplomatica mostrata da questa presidenza. Possiamo solo consolarci pensando che meno male che “quello stupido” era Bush.

Roma, 11 marzo 2016



http://www.partitorepubblicanoitaliano. ... LANCIO.HTM


Trump lo stanno considerando come Berlusconi nel '94 ....! (Ne hanno tutti paura) [;)]
Hilary Clinton ha fatto solo disatri ("primavere arabe") perdendo tutto il Medio Oriente!

Re:

18/03/2016, 20:48

Considerando che questi sono i candidati migliori che gli USA riescono a proporre c'è poco da stare allegri
Dove è cambiamento, il risveglio delle coscienze ?
Sono due canditati terribilmente conservatori dello status quo
Ma se questi sono i candidati significa anche che la popolazione la pensa come loro, alla fine ogni paese ha i politici che si merita ...

Tuttavia, ribadisco e so che molti concordano, Trump o Clinton non cambierà nulla, è solo un gioco di campagna elettorale
Alla fine camandano sempre quelli che stanno nell'ombra, totalmente anonimi.

Re: Re:

18/03/2016, 21:48

gippo ha scritto:Considerando che questi sono i candidati migliori che gli USA riescono a proporre c'è poco da stare allegri
Dove è cambiamento, il risveglio delle coscienze ?
Sono due canditati terribilmente conservatori dello status quo
Ma se questi sono i candidati significa anche che la popolazione la pensa come loro, alla fine ogni paese ha i politici che si merita ...

Tuttavia, ribadisco e so che molti concordano, Trump o Clinton non cambierà nulla, è solo un gioco di campagna elettorale
Alla fine camandano sempre quelli che stanno nell'ombra, totalmente anonimi.



Che coscienza vuoi che gli si risvegli a gente che si ingozza da Mc Donald's...

Re:

19/03/2016, 15:53

Attenti, è una donna malefica ... [8)]
(Questa donna alla Casa Bianca metterebbe in serio pericolo la pace nel mondo, speriamo bene, e che gli americani capiscano e la mandino subito a casa)



Da qualche settimana, Washington Post e New York Times stanno raccontando, con dovizia di particolari, le “imprese” libiche della candidata alla presidenza Usa Hillary Clinton. Ci sarebbe lei, infatti, dietro l’intervento in Libia del 2011.

La notte del 14 marzo del 2011 non è una notte come tutte le altre. La Clinton è a Parigi. Tutto ormai è buio e l’aereo con a bordo Mahmoud Jibril, uno dei principali leader della rivolta libica, sembra non voler arrivare. È un incontro importante non solo per la storia americana, ma anche per quella mondiale. Una nuova guerra è alle porte. Jibril comprende che per convincere Obama a portare la guerra in Libia è necessario convincere la Clinton. Riuscirà nel suo intento e farà sprofondare la Libia nel caos, come nota anche il New York Times: “Oggi la Libia pone una minaccia sproporzionata alla sicurezza della regione, tanto da domandarsi se l’intervento, anziché scongiurare una catastrofe umanitaria, non abbia semplicemente contribuito a crearne una di diversa natura. Il saccheggio, durante l’intervento, dei vasti arsenali di armi del colonnello ha alimentato la guerra civile siriana, rafforzato gruppi terroristici e criminali dalla Nigeria al Sinai, e destabilizzato il Mali. Un crescente traffico di esseri umani ha indotto 250mila rifugiati a spingersi verso Nord e attraversare il Mediterraneo, e centinaia sono morti annegati”. A ciò deve essere aggiunto anche il dilagare dello Stato islamico in Libia.

Passa un mese e la Clinton e Jibril si incontrano nuovamente. Questa volta a Roma. Un incontro lunghissimo: oltre un’ora. Jibril spinge per l’intervento e dipinge un futuro radioso per la Libia: elezioni, libertà di stampa e di pensiero. La Clinton ne è entusiasta. Mai profezia fu più sbagliata.

Il volto nuovo della Libia è tumefatto da mille ferite, proprio come quello del colonnello Gheddafi, brutalmente ucciso nell’ottobre del 2011. L’ira dei ribelli è tutta rivolta contro di lui: calci, pugni e botte. “Venimmo, vedemmo ed è morto”, queste le parole – secondo il New York Times, pronunciate dalla Clinton, che subito organizzò la sua marcia trionfale in Libia.

Ma nel curriculum della Clinton non c’è solamente la Libia. C’è anche l’Ucraina, come spiega bene Diana Johnstone in Hillary Clinton regina del Caos (Zambon Editore). Non tanto (o, meglio, non solo) nell’organizzazione delle proteste, quanto nel diffondere sentimenti anti-russi.

Subito dopo la tragedia del volo 17 della Malaysian Airlines, Kiev accusa i filorussi di aver commesso il fatto. Non ci sono prove però. Né a favore né contro i russi. Ma subito la Clinton, come scrive la Johnstone, fornisce agli europei la linea da seguire: “Se vi sono prove che collegano la Russia a questo evento, ciò dovrebbe indurre gli europei a fare molto di più, su tre fronti. Primo, inasprire le loro sanzioni. Rendere molto chiaro che c’è un prezzo da pagare. Secondo, (…) trovare alternative a Gazprom. E terzo, fare di più, di concerto con noi, per aiutare gli ucraini”. Questo incidente viene usato come casus belli. Si rischia un conflitto mondiale.

Il 4 dicembre 2014, scrive la Johnstone nel suo libro, “la camera dei rappresentanti degli Stati Uniti approvò una risoluzione che condannava la Russia per un’immaginaria ‘aggressione armata contro alleati e partner degli Stati Uniti’ (…). Il testo fu approvato senza alcun dibattito da una maggioranza di ben 411 rappresentanti apparentemente indifferenti, che stavano lasciando l’aula in quel momento; solo dieci votarono contro. Con questa risoluzione si potrebbe giustificare una guerra contro la Russia di Vladimir Putin e, come scrive la Johnstone, “questa leggerezza dimostra che il problema rappresentato da Hillary Rodham Clinton va ben al di là di lei come individuo, e rivela la crisi profonda del sistema politico americano”.

http://www.occhidellaguerra.it/il-lato- ... book+Ghost


.. e così l'America perse tutto il Medio Oriente!

Re: Re:

19/03/2016, 23:23

Ufologo 555 ha scritto:Attenti, è una donna malefica ... [8)]
(Questa donna alla Casa Bianca metterebbe in serio pericolo la pace nel mondo, speriamo bene, e che gli americani capiscano e la mandino subito a casa)

Non so cosa sia peggio, non faccio il tifo per nessuno dei due
Tuttavia la situazione delle primarie è abbastanza chiara http://www.repubblica.it/static/special ... dario.html
Penso che il vero ostacolo per la Clinton era Sanders, le elezioni nei paesi occidentali si vincono convincendo i moderati e Trump sta facendo l'opposto
A dirla tutta ho quasi la sensazione che Trump sia sceso in campo per fare vincere la Clinton, altrimenti farebbe una campagna per convincere i moderati
Con la sua aggressività è riuscito a fare fuori i candidati più moderati dei repubblicani
Personalmente penso che la Clinton stravincerà le elezioni proprio grazie a Trump

Re:

20/03/2016, 11:11

Donald Trump: l’Europa deve sperare che vinca lui e non la Clinton

Lo sport preferito dei mezzi d’informazione italiani sembra essere diventato quello di parlare malissimo del candidato repubblicano Donald Trump. Ma per il loro bene, i cittadini italiani ed europei dovrebbero sperare che a vincere le elezioni presidenziali americane di novembre sia proprio Donald Trump piuttosto che la candidata democratica Hillary Clinton.

La ex First Lady ha votato a favore degli interventi americani in Afghanistan e in Iraq, era favorevole ad intervenire in Libia contro il Rais Gheddafi e in Siria avrebbe voluto sostenere maggiormente i cosiddetti ribelli moderati anti-Assad. Facendo un rapido riassunto, dopo più di tredici anni di guerra in Afghanistan la situazione ancora non si è stabilizzata, la guerra in Iraq che ha spodestato Saddam Hussein ha destabilizzato il Medio Oriente e di fatto ha portato alla nascita dell’autoproclamato Stato Islamico, la Libia post-Gheddafi è nel caos più assoluto, ed è meglio non aprire il capitolo Siria (i ribelli moderati che la Clinton voleva appoggiare quasi non esistono: il ministro della Difesa americano Ashton Carter nel luglio 2015 riportò che solo 60 ribelli anti-Isis hanno completato l’addestramento).

Tutte queste guerre, oltre ad essere costate molto sia dal punto di vista economico che umano, hanno portato a drammatiche conseguenze per l’Europa. Per i terroristi fare attentati negli Stati Uniti è decisamente complicato considerando che Washington si trova dall’altra parte del mondo rispetto al Medio Oriente. L’Europa, invece, è vicinissima e quindi più facile da attaccare (gli attentati a Londra, Madrid, alla redazione di Charlie Hebdo e al centro di Parigi ne sono la dimostrazione). Inoltre, le guerre degli Stati Uniti sono la causa degli enormi flussi migratori verso l’Europa. Il 12 febbraio l’Ansa ha riportato che «dall’inizio dell’anno sono arrivati in Europa 83.201 tra migranti e rifugiati».

Donald Trump ha posizioni che farebbero gli interessi dell’Italia e dell’Europa. Non è certo un segreto il fatto che voglia dialogare con il Presidente della Russia Vladimir Putin, il quale era l’unico che, prima del cessate il fuoco, bombardava i terroristi in Siria con il benestare di Damasco (mentre gli Stati Uniti se ne stavano con le mani in tasca a guardare e sperare che il legittimo presidente siriano cadesse). Donald Trump ha imparato le lezioni dell’Iraq e della Libia, infatti ha dichiarato che con Saddam e Gheddafi il mondo ora sarebbe un posto migliore. Più in generale, Trump ha fatto capire di avere una posizione molto distante da quella di George W. Bush prima e Obama poi (e quindi anche della Clinton che fu Segretario di Stato di Obama). Nell’ottobre del 2015, infatti, ha detto (ecco il link all’adnkronos) che gli Stati Uniti dovrebbero preoccuparsi dei loro problemi invece di andare in giro per il mondo a fare operazioni di “nation building” che spesso hanno fallito. Se Bush e Obama avessero seguito questa logica, probabilmente il Califfato nero non sarebbe mai nato e il problema dei migranti avrebbe ben altre dimensioni.

Invece di badare al politicamente corretto, cioè alla sola apparenza dei candidati, non sarebbe il caso che i commentatori italiani ed europei discutessero del merito delle posizioni di Trump, della Clinton e delle loro ricadute sul Vecchio Continent

http://www.wakeupnews.eu/donald-trump-e ... a-clinton/

Re:

20/03/2016, 13:13

Trump mi piace spero vinca in modo che scateni l'inferno e scoppi una bella ecatombe nucleare! [:298] Almeno ci sarà da divertirsi.

Re: Re:

20/03/2016, 14:34

MaxpoweR ha scritto:Trump mi piace spero vinca in modo che scateni l'inferno e scoppi una bella ecatombe nucleare! [:298] Almeno ci sarà da divertirsi.


Se le tue parole risultassero profezie realizzate, avresti ben poco da divertirti! [:246]
Hai voglia a sciacquare la coscienza! [:o)] [:246]
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