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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 20/08/2016, 18:33 
1° Essendo per un mussulmano, un DOVERE mentire agli infedeli, noi nella fattispece, io non mi fiderei troppo di quanto dice uno dei loro capi/preti, perciò suore o non , ma chissenef....

2° Per il fatto del burkini, io sarei dell'idea di "prescriverlo" anche alle nostre donne, perlomeno certe; mentre renderei "obbligatorio" il bikini anche alle islamiche , perlomeno certe. [:302] [:302]



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 20/08/2016, 18:51 
ORSOGRIGIO ha scritto:
Essendo per un mussulmano, un DOVERE mentire agli infedeli, noi nella fattispece, io non mi fiderei troppo di quanto dice uno dei loro capi/preti, perciò suore o non , ma chissenef....

2° Per il fatto del burkini, io sarei dell'idea di "prescriverlo" anche alle nostre donne, perlomeno certe; mentre renderei "obbligatorio" il bikini anche alle islamiche , perlomeno certe. [:302] [:302]


[?] non ho capito il senso di questo intervento
a parte che buttare un pò di mer.da
sui musulmani..
senza giustificativo peraltro..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 20/08/2016, 19:26 
In tutta questa diatriba, il punto fermo è il proibire di uscire da casa mascherati, poi ognuno in spiaggia si metta i capi di abbigliamento che vuole, mentre nelle piscine non si deve poter entrare in acqua vestiti con gli stessi indumenti con i quali ci si reca ma si deve indossare un costume da bagno, che sia integrale o no non fà differenza.
Se qualcuno và a trascorrere le vacanze in un campo nudisti è buona norma che si spogli, altrimenti che venga allontanato.
Poi tutto il resto sono parole inutili.



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 20/08/2016, 20:51 
mik.300 ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
Essendo per un mussulmano, un DOVERE mentire agli infedeli, noi nella fattispece, io non mi fiderei troppo di quanto dice uno dei loro capi/preti, perciò suore o non , ma chissenef....

2° Per il fatto del burkini, io sarei dell'idea di "prescriverlo" anche alle nostre donne, perlomeno certe; mentre renderei "obbligatorio" il bikini anche alle islamiche , perlomeno certe. [:302] [:302]


[?] non ho capito il senso di questo intervento
a parte che buttare un pò di mer.da
sui musulmani..
senza giustificativo peraltro..

La tua opinione è tua, perciò non ti sto a rispondere per il punto 1.
Il punto 2 era solo uno scherzare circa quello da mostrare o da nascondere da parte del gentil sesso.



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 20/08/2016, 21:21 
ORSOGRIGIO ha scritto:
mik.300 ha scritto:
ORSOGRIGIO ha scritto:
Essendo per un mussulmano, un DOVERE mentire agli infedeli, noi nella fattispece, io non mi fiderei troppo di quanto dice uno dei loro capi/preti, perciò suore o non , ma chissenef....

2° Per il fatto del burkini, io sarei dell'idea di "prescriverlo" anche alle nostre donne, perlomeno certe; mentre renderei "obbligatorio" il bikini anche alle islamiche , perlomeno certe. [:302] [:302]


[?] non ho capito il senso di questo intervento
a parte che buttare un pò di mer.da
sui musulmani..
senza giustificativo peraltro..

La tua opinione è tua, perciò non ti sto a rispondere per il punto 1.
Il punto 2 era solo uno scherzare circa quello da mostrare o da nascondere da parte del gentil sesso.


ma dire che i musulmani mentono
è fare un complimento?
boh..
ma non capisco l'utilità di questo intervento..

sullo scherzo del punto 2..
ho capito...
x dirla alla catalano
è meglio che le racchie si coprono,
mentre quelle fi.ghe vanno bene
con le chiappe in vista..
di qualunque religione esse siano..

in linea di massima
potrei anche essere d'accordo
ma non c'è niente di comico
nell'affermazione..



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 21/08/2016, 10:10 
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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 21/08/2016, 10:26 
Mi viene in mente una situazione ridicola che mi trovo confrontato tutti i giorni.
Dal 2014 è entrata in vigore la legge che di giorno i fari delle automobili devono essere accesi.
Prima, quando li dimenticavo accesi c'era sempre qualche poliziotto e qualche automobilista che mi faceva segno di spegnerli. Ora mi fanno segno di accenderli. [:302]



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 24/08/2016, 20:43 
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http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 3d0e.shtml

Nizza, burkini bandito: in spiaggia la polizia obbliga una donna a svestirsi
Divieto burkini, un fotografo ha sorpreso poliziotti a far togliere i vestiti a una donna sulla spiaggia. Il costume da bagno islamico è stato bandito in 15 città

Immagine



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 25/08/2016, 17:41 
mik.300 ha scritto:
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http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 3d0e.shtml

Nizza, burkini bandito: in spiaggia la polizia obbliga una donna a svestirsi
Divieto burkini, un fotografo ha sorpreso poliziotti a far togliere i vestiti a una donna sulla spiaggia. Il costume da bagno islamico è stato bandito in 15 città

Immagine

http://www.lemonde.fr/big-browser/artic ... 32693.html

Voile musulman sur les plages : une « pantalonnade » selon la presse française

Au matin du 25 août, jour où le conseil d’Etat doit se prononcer au sujet des arrêtés interdisant les tenues religieuses à la plage, la gauche se déchire sur la question. En persistant à parler de « burkini » là où les verbalisations les plus médiatisées ont concerné des femmes voilées, et non les femmes habillées de la fameuse tenue de bain, Manuel Valls a répondu sur RMC que les arrêtés municipaux ne sont « pas une dérive », alors que la ministre de l’éducation Najat Vallaud-Belkacem venait de déclarer, sur Europe 1, que la prolifération des arrêtés municipaux « n’est pas la bienvenue ».

A la différence du gouvernement, la presse, elle, est quasiment unanime pour dénoncer une « pantalonnade », un emportement, un faux débat. « Ne sommes-nous pas devenus fous ? », demande Le Parisien dans son édito du 25 août.

« Arrêtez ! »

Libération ordonne : « Chasse au burkini : arrêtez ! ». Le directeur de la rédaction, Laurent Joffrin, a « le mal de mer »
devant le glissement qui n’a pas manqué de s’opérer entre interdiction du burkini et interdiction du voile : « Ainsi dans un pays de liberté, des policiers venus en nombre ont chassé d’une plage une jeune femme qui n’avait commis d’autre crime que de marcher sur le sable avec un foulard et un pantalon. »

« Les forces de l’ordre seront-elles désormais mobilisées pour interdire les plages à des mères de famille en tenue traditionnelle qui ne demandent rien et ne menacent personne ? » demande-t-il, en écho au malaise perceptible des policiers dans les récentes vidéos de verbalisations, montrant leurs argumentations maladroites pour obliger des femmes voilées à retirer leur foulard ou à quitter la plage.

Des situations souvent ubuesques, également vécues par les estivantes qui auraient voulu se baigner habillées : dans Libération, une famille dit avoir choisi d’aller se baigner en Italie pour éviter les problèmes. « On espère que le Conseil d’Etat, qui examine ce jeudi les arrêtés « anti-burkini », dans sa sagesse juridique, mettra fin à cette pantalonnade discriminatoire qui choque les démocrates et embarrasse la police », conclut l’éditorial du quotidien.

« La raison a disparu »

Dans Le Figaro, la pantalonnade est dénoncée sous les traits du fictif gendarme de Saint-Tropez incarné par Louis De Funès, qui faisait en son temps la chasse aux nudistes, sifflet et képi de rigueur. « Où est passé l’adjudant Cruchot ? », se demande Guillaume Tabard. Et de rapprocher le débat sur les tenues religieuses à la plage de la polémique sur les menus de substitution dans les cantines, qui avait divisé la droite : « Les deux fois, ce sont des cas particuliers qui recèlent de manière confuse et parfois implicite toutes les questions sur l’islam, la laïcité, l’identité nationale, la sécurité, la république… Avec cette même propension à s’emporter verbalement sur les effets d’une situation plutôt qu’analyser lucidement les causes ».

Dans Les Echos, Cécile Cornudet déplore, elle aussi, une énième polémique insoluble. « On nage en pleine subjectivité, mais peut-il en être autrement ? La France a une nouvelle fois foncé tête baissée dans l’un de ces débats impossibles dont elle a le secret. » La gauche est écartelée, entre stricte laïcité et tolérance multiculturaliste. « Les positions se radicalisent. Le combat est émaillé de mots durs et d’anathèmes ; la raison a disparu. »
Mettre en avant les partisans de la mesure

Libération publie également un entretien avec le maire Les Républicains d’Antibes, Jean Leonetti, qui fait figure de résistant, sa commune étant l’une des seules de la Côte d’Azur où les tenues « respectueuses de la laïcité » ne sont pas exigées. Cet élu n’a pas jugé utile de prendre un arrêté, après avoir consulté les polices municipale et nationale sur ce sujet. « Rien ne me permet de déceler à ce jour un risque de trouble à l’ordre public ». Et de faire la différence entre une « femme voilée » qui accompagne quelqu’un sur la plage et un hypothétique « groupe de quinze femmes en burkini [qui] débarquerait demain sur mes plages dans un but provocateur ». Mais rien de tel à Antibes, où, il serait donc curieux selon lui d’interdire « sur le sable » ce qui est toléré « sur le bitume ».

Le meilleur moyen de replacer le débat dans ses justes proportions semble alors de donner la parole à ceux qui voient – de près – la fameuse tenue de bain. En l’occurrence, ils en voient peu, témoigne un maître-nageur de la Somme dans Le Parisien : « Il y a plus de femmes qu’avant qui en portent mais cela reste marginal. »


http://www.lemonde.fr/europe/video/2016 ... _3214.html

Le maire de Londres critique les arrêtés anti-« burkini »

Anne Hidalgo, la maire de Paris, a reçu le maire de Londres, Sadiq Khan, lors de sa première visite dans la capitale française. Le premier maire musulman d’une grande ville occidentale, qui se présente également comme féministe, a désapprouvé les arrêtés anti-« burkini » français. « Personne ne devrait dire à une femme ce qu’elle doit ou ne doit pas porter », a-t-il déclaré.



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 25/08/2016, 19:43 
Che buffonata



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 25/08/2016, 20:55 
infatti -_-



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 25/08/2016, 22:34 
ai francesi è partita qualche rotella..
ma x fortuna c'è chi fa notare..



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 27/08/2016, 09:11 
grazie a dio
in francia non si sono tutti rinkoglioniti..
finita la farsa..

http://www.corriere.it/esteri/16_agosto ... 68c8.shtml

Burkini, il Consiglio di Stato
francese sospende il divieto
Secondo la corte il provvedimento adottato nella città di Villenevue-Loubet è lesivo delle libertà fondamentali



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 14/09/2016, 22:01 
Cita:
Un mese di Islam e multiculturalismo in Gran Bretagna: luglio 2016
Siti d'incontri per poligami, no alla presenza di cani negli spazi pubblici e scuse, scuse, scuse


Pezzo in lingua originale inglese: A Month of Islam and Multiculturalism in Britain: July 2016
Traduzioni di Angelita La Spada


"La legge e non la religione dovrebbe essere la base della giustizia per i cittadini. Chiediamo un'inchiesta imparziale condotta dalla magistratura che ponga al centro delle indagini i diritti umani e non la teologia." — Maryam Namazie, fondatrice e portavoce di One Law for All.

"Questa zona è sede di una grande comunità musulmana. Si prega di avere rispetto per noi e per i nostri figli e di limitare la presenza di cani nella sfera pubblica. (...) gli abitanti del Regno Unito devono imparare a comprendere e rispettare il retaggio e lo stile di vita dei musulmani che vivono accanto a loro". — Volantini distribuiti dal gruppo musulmano "Public Purity".

"Non ci vorrà molto prima che l'Islam arrivi sulle coste di questo paese (...) e se lo respingeranno noi li combatteremo. Vogliamo vivere sotto la sharia e non sotto la democrazia." — Il convertito all'Islam Gavin Rae, 36 anni, un ex soldato che è stato condannato a 18 anni di prigione per aver cercato di acquistare armi per lo Stato islamico.

Equality Now, un gruppo che si batte per i diritti umani delle donne, stima che 137.000 donne e bambine che vivono in Inghilterra e nel Galles siano state sottoposte alla pratica della mutilazione genitale femminile (MGF).

1 luglio. A Leicester, un taxista musulmano si è rifiutato di far salire a bordo dell'auto una coppia di non vedenti perché avevano con loro un cane-guida. Charles Bloch e Jessica Graham avevano prenotato un taxi della compagnia ADT Taxis per loro e Carlo, il cane che li accompagna. Ma quando il taxi è arrivato, il conducente ha detto: "Io non faccio salire il cane. È per la mia religione". Molti musulmani credono che i cani siano impuri e haram (severamente proibiti).

1 luglio. A Londra, un giudice ha ordinato l'espulsione di Saliman Barci, 41 anni, un albanese che fingendo di essere un profugo kosovaro è riuscito a beneficiare per 14 anni di tutte le prestazioni previdenziali offerte dalla Gran Bretagna. Si è scoperto che Barci era un cittadino albanese che nel 1997 aveva ucciso due uomini in Albania. Subito dopo l'omicidio, Barci aveva lasciato il paese e raggiunto il Regno Unito, dove ha chiesto asilo come profugo. Nel 2009, un tribunale albanese condannò Barci in contumacia a 25 anni di prigione per il duplice omicidio. Le autorità britanniche hanno scoperto la vera identità dell'uomo in seguito a un alterco scoppiato nella sua casa di Londra, quando la polizia è intervenuta e gli ha preso le impronte digitali.

2 luglio. Un somalo è stato condannato a dieci anni di prigione per aver stuprato due donne a Birmingham. Dahir Ibrahim, 31 anni, nel 2005 era già stato condannato a dieci anni di carcere per lo stupro di un'altra donna a Edgbaston. Un giudice ne aveva ordinato l'espulsione dopo che l'uomo aveva scontato questa prima pena, ma essendosi quest'ultimo appellato gli era stato concesso di rimanere nel paese. L'avvocato di Ibrahim, Jabeen Akhtar, ha argomentato con successo che il suo assistito aveva una scarsa comprensione di ciò che nel Regno Unito è ammissibile.

3 luglio. Azad Chaiwala, un imprenditore musulmano di Manchester, ha lanciato una campagna per "rimuovere il tabù" che si cela dietro la poligamia, aprendo due siti web d'incontri per poligami: secondwife.com, esclusivamente per i musulmani, e poligamy.com, aperto a "musulmani, cristiani, induisti, buddisti, atei, agnostici e a chiunque altro". Chaiwala ha detto:

"Avevo 12 anni quando mi sono dichiarato a favore della poligamia (...) per cambiare la percezione della gente riguardo alla poligamia. Sarei felice, se potessi farlo e dare una maggiore stabilità familiare, felicità e un ampio sostegno all'infrastruttura del sistema. E in dei conti, sono un musulmano e verrò ricompensato se faccio del bene. Pertanto, spero che quando morirò, il mio creatore mi ricompenserà dandomi qualcosa di meglio di quello che ho fatto in questo mondo. È quasi un'ossessione religiosa, quest'attività mi piace molto e ricevo anche molte lettere di ringraziamento".

La poligamia è illegale in Gran Bretagna.

4 luglio. A un uomo musulmano è stato ordinato di riportare nel Regno Unito la figlia di 9 anni, che aveva portato in Algeria e affidato ai suoi parenti. L'uomo ha detto di non approvare il nuovo compagno cristiano della sua ex moglie. Nella sua sentenza, il giudice Hayden ha spiegato che la donna si era convertita all'Islam per sposare l'uomo, al quale ora non piace lo stile di vita che lei conduce dopo la separazione:

"Il padre ha criticato aspramente la madre di sua figlia e il suo stile di vita non islamico, che ha definito "dissoluto". È stato sprezzante riguardo al modo in cui la donna si occupa della figlia e alla scelta del nuovo partner. Chiaramente, l'uomo non ritiene opportuno che la bambina venga educata nella casa in cui la madre vive con un uomo cristiano".

5 luglio. ITV News riportato che un presunto membro britannico del famigerato squadrone della morte dello Stato islamico ha creato un profilo prima di lasciare il Regno Unito e ha messo un annuncio per trovare una moglie che si unisse a lui per andare in Siria. Alexander Kotey, un convertito all'Islam che si fa chiamare anche Abu Salih, a febbraio è stato identificato come uno dei cosiddetti "Beatles" che hanno sequestrato e ucciso una serie di ostaggi occidentali. Secondo ITV, un profilo da lui creato prima di lasciare Londra per la Siria, mostra un "lato più sensibile" del killer:

"Sono un convertito fratello praticante di etnia mista. Mi piace praticare attività all'aperto e scappare dalla routine della città. Spero di riuscire a lasciare (hijrah) Londra e stabilirmi altrove. Sto cercando una sorella che sia, o almeno si sforzi di essere seria in fatto di religione, sincera verso Allah, affettuosa, amorevole e comprensiva, che capisca l'importanza di rimettere sempre le questioni nelle mani di Allah e del suo messaggero. E dovrebbe essere disposta e pronta a migrare in una terra musulmana".

Si pensa che Kotey, dopo aver pubblicato il profilo, abbia usato un convoglio umanitario come copertura per recarsi in Medio Oriente, prima di attraversare il confine con la Siria. Secondo ITV, l'uomo è sospettato di essere ancora un combattente dello Stato islamico.

5 luglio. Il Partito laburista ha reintegrato Naz Shah, una parlamentare musulmana di Bradford, che era stata sospesa a causa dei suoi commenti antisemiti su Facebook in cui suggeriva che gli israeliani fossero deportati negli Stati Uniti. "L'antisemitismo è razzismo. Punto e basta!" ella ha detto. "Come deputata, farò ogni cosa in mio potere per costruire relazioni fra musulmani, ebrei e gente di diverse fedi e che non professa alcuna religione".

6 luglio. Un uomo è apparso davanti a una corte di Chelmsford perché accusato di aver costretto la moglie a indossare il velo islamico fuori dalla camera da letto, di averle vietato di parlare con altri uomini e di averla picchiata. Abdelhadi Ahmed, 39 anni, ha negato l'imputazione di aver esercitato il controllo e aver tenuto un comportamento coatto in una relazione intima; ha negato anche l'accusa di danno criminale e quella di aggressione e percosse.

7 luglio. Una donna che ha pianificato un attentato jihadista a un centro commerciale di Westfield ha avuto una riduzione della pena per "buon condotta". Sana Khan, 24 anni, è stata condannata a 25 anni di prigione per aver progettato insieme a Mohammed Rehman, che all'epoca era suo marito, un attacco terroristico in occasione del decimo anniversario degli attentati avvenuti a Londra il 7 luglio 2005. La pena è stata ridotta di due anni.

8 luglio. A Mohammed Habibullah, un imam di 69 anni che guida le preghiere in una moschea di Dudley, è stata inflitta una sospensione condizionale della pena dopo essere stato giudicato colpevole di un'aggressione sessuale ai danni di una donna. Nella determinazione della pena, il giudice Amjad Nawaz, un musulmano, ha detto che anche se la vittima aveva subito "danni psicologici", Habibullah era un uomo con "un buon carattere" con alle spalle oltre 25 anni di servizio alla comunità musulmana, come imam.

8 luglio. Sir Michael Wilshaw, il capo dell'Ofsted, il servizio nazionale inglese di ispezione scolastica, ha avvertito che la campagna "Cavallo di Troia" volta a imporre idee islamiche radicali nelle scuole di Birmingham "agisce clandestinamente" ma non è stata vanificata. Egli ha detto che la città Birmingham non è riuscita a garantire che "i bambini non subiscano danni, non siano esposti a sfruttamento e al rischio di cadere sotto l'influenza di idee estremiste".

9 luglio. Più di 200 individui e gruppi che si battono per i diritti umani hanno firmato una lettera aperta indirizzata alla premier Theresa May in cui le si chiede di smantellare una commissione incaricata di sorvegliare un'inchiesta governativa sui tribunali della Sharia presenti in Gran Bretagna. Secondo i firmatari della lettera aperta, la nomina a presidente di uno studioso islamico e l'aver attribuito a due imam un ruolo consultivo, fa sì che la commissione non possa fornire una valutazione imparziale di come l'arbitrato religioso sia usato a scapito dei diritti delle donne. "È arrogante se non razzista liquidare le donne appartenenti a minoranze con i cosiddetti esperti religiosi che desiderano legittimare la legge islamica della Sharia come una forma di governance nella famiglia e nelle questioni private", si legge nella lettera.

L'attività di controllo, annunciata a maggio come parte della strategia del governo per combattere l'estremismo e che terminerà entro il 2017, sarà presieduta da Mona Siddiqui, un docente di studi islamici della University of Edinburgh. Siddiqui ha detto che i firmatari della lettera mostrano una "profonda incomprensione della Sharia".

L'attivista iraniana per i diritti umani, Maryam Namazie, che guida la campagna di One Law For All, ha ribattuto:

"La legge e non la religione dovrebbe essere la base della giustizia per i cittadini. Chiediamo un'inchiesta imparziale condotta dalla magistratura che ponga al centro delle indagini i diritti umani e non la teologia".

"Lungi dall'esaminare le connessioni tra il fondamentalismo religioso e i diritti delle donne, lo scopo dell'inchiesta sarà dissimulato. Sembra più orientata ad approvare ad occhi chiusi i tribunali che a difendere i diritti delle donne".

10 luglio. Più di 1500 bambini – di cui 257 con meno di 10 anni – sono stati sottoposti negli ultimi sei mesi al programma "Channel", un progetto di de-radicalizzazione per potenziali terroristi, secondo i dati diffusi dal Consiglio del capo della polizia nazionale ai sensi del Freedom of Information Act. Dal luglio 2015 gli insegnatni sono obbligati per legge a segnalare sospetti comportamenti estremisti alla polizia, come parte di una strategia governativa contro la radicalizzazione.

11 luglio. Un sondaggio del Pew Research Center ha rilevato che più della metà (52 per cento) dei britannici ha detto che l'arrivo di profughi e migranti aumenterà la minaccia di terrorismo nel Regno Unito. Inoltre, più della metà (54 per cento) degli inglesi pensa che i musulmani del paese "vogliono essere distinti dalla società più ampia". Quasi la metà (46 per cento) ha dichiarato che i migranti sono un onere economico per il Regno Unito.

12 luglio. Gli abitanti di Manchester hanno ricevuto dei volantini nelle loro cassette della posta che chiedono l'esclusione dei cani dai luoghi pubblici. Nei volantini, distribuiti da un gruppo chiamato "Public Purity", si legge:

"Questa zona è sede di una grande comunità musulmana. Si prega di avere rispetto per noi e per i nostri figli e di limitare la presenza di cani nella sfera pubblica.

"Come cittadini di una nazione multiculturale, gli abitanti del Regno Unito devono imparare a comprendere e rispettare il retaggio e lo stile di vita dei musulmani che vivono accanto a loro.

"Aiutateci a realizzare questo obiettivo. Fate sapere al vostro deputato locale che cosa ne pensate a riguardo. Fare sentire i musulmani come se vivessero in un luogo sicuro e ospitale, accoglieteli e rispettate le loro convinzioni".

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Un'istantanea del multiculturalismo islamico a Manchester. Un imprenditore musulmano locale di recente ha aperto due siti web d'incontri per poligami (a sinistra un'immagine di secondwife.com) e un gruppo islamico locale ha distribuito volantini che chiedono agli abitanti della città di "limitare la presenza dei cani nei luoghi pubblici". Molti musulmani credono che i cani siano impuri e haram (severamente proibiti).

12 luglio. Il 36enne convertito all'Islam Gavin Rae è stato condannato a 18 anni di prigione per aver cercato di acquistare armi per lo Stato islamico. Rae, un ex soldato dell'esercito britannico, è stato arrestato in un'operazione sotto copertura. Egli ha detto a un agente infiltrato:

"Non ci vorrà molto prima che l'Islam arrivi sulle coste di questo paese (...) e se lo respingeranno noi li combatteremo. Vogliamo vivere sotto la sharia e non sotto la democrazia". Ha anche detto che una volta che la sua famiglia fosse stata in un paese musulmano sarebbe "andato a sacrificare la vita per Allah".

13 luglio. Ian Acheson, incaricato di redigere un rapporto sull'estremismo nelle carceri britanniche ha segnalato la presenza di un gruppo di prigionieri jihadisti il cui "comportamento proselitista" tra i 12.500 detenuti musulmani rinchiusi nelle prigioni dell'Inghilterra e del Galles è talmente pericoloso che essi andrebbero separati dagli altri carcerati. Rivolgendosi alla commissione Giustizia della Camera dei Comuni, Acheson ha detto:

"Vi sono notizie dell'esistenza di un esiguo numero di persone la cui condotta è così disdicevole in relazione all'attività di proselitismo di questa ideologia perniciosa che (...) devono essere fermate, impedendo loro di proselitizzare il resto della popolazione carceraria".

15 luglio. A un insegnante musulmano che si era recato in un pub dell'Hertfordshire è stato chiesto di togliersi la felpa scolastica perché riportava la parola "Islam" sulle spalle e questo infastidiva i clienti. Nurul Islam, 32 anni, ha spiegato che quello era il suo cognome al cameriere del pub che gli si era avvicinato per chiedergli di togliersi la maglia perché "faceva sentire a disagio alcuni clienti" dopo l'attacco jihadista di Nizza. Islam ha aggiunto:

"Non sapevo cosa dire. Non ho subito collegato la richiesta all'attentato in Francia e quindi sono rimasto sconcertato. Sono stato discriminato a causa del mio cognome, quindi ero molto arrabbiato in seguito a quell'incidente. Tutti indossiamo maglie che recano sulle spalle il nostro cognome, il che è una cosa giusta da fare.

"Non sono un musulmano praticante, ma sono musulmano. Mi dispiace che il mio cognome abbia causato questo screzio quando esso significa 'pace'. Se avessi avuto scritto la parola 'pace', quel tizio mi avrebbe ancora chiesto di togliermi la maglia?" [A dir il vero, Islam significa "sottomissione" e non "pace".]

La polizia dell'Hertfordshire ha detto: "Un funzionario specializzato in crimini d'odio sta indagando per stabilire se siano stati commessi dei reati".

18 luglio. Kelvin Mackenzie, un editorialista di The Sun, ha scritto che non si sarebbe dovuto permettere che fosse Fatima Manji, una giornalista televisiva di Channel 4, a raccontare in tv l'attacco jihadista di Nizza, in Francia, perché è musulmana e indossa il velo. Mackenzie ha scritto:

"Non riuscivo a credere ai miei occhi. La conduttrice non era uno dei soliti (...) ma una giovane donna che indossava un hijab. Si chiama Fatima Manji e lavora per l'emittente tv da quattro anni. Era opportuno che ci fosse lei davanti alla telecamera quando è stata compiuta l'ennesima scioccante strage per mano di un musulmano?

"Il direttore di Channel 4 avrebbe scelto un giornalista di religione induista per raccontare la strage al Tempio d'oro di Amritsar? Certamente no. E avrebbe usato un ebreo ortodosso per dare le notizie del conflitto israelo-palestinese? Certo che no.

"Con tutti i principali attacchi terroristici compiuti nel mondo da parte dei musulmani, penso che noi tutti abbiamo diritto a preoccuparci per ciò che batte nei loro cuori religiosi. Chi c'era in studio a rappresentare le nostre paure? Nessuno".

L'Independent Press Standards Organisation (Ipso), l'organizzazione che ha il compito di controllare la stampa britannica, ha detto di aver ricevuto più di 300 reclami riguardo alla column di Mackenzie.

18 luglio. L'Ipso ha stabilito che il Mail Online ha sbagliato a usare l'espressione "delitto d'onore islamico" in un titolo perché questo lascia intendere che il crimine è stato motivato dall'Islam. L'articolo riguardava l'uccisione di Saima Khan avvenuta a Luton, a maggio, mentre la maggior parte della sua famiglia stava partecipando a un funerale in una vicina moschea. La sorella della vittima è stata successivamente accusata dell'omicidio.

Miqdaad Versi, vice segretario generale del Consiglio musulmano della Gran Bretagna, ha protestato. Egli ha detto che "i delitti d'onore" sono radicati nella cultura e non nella religione:

"È di vitale importanza che le agenzie di stampa non incoraggino l'islamofobia attraverso l'uso di titoli chiaramente inaccurati e incendiari, soprattutto nel clima odierno.

"I delitti d'onore sono atti barbarici basati sulla cultura e non sulla fede religiosa. La decisione dell'Ipso dimostra inequivocabilmente che l'uso dell'espressione 'delitto d'onore' è stata un'importante violazione del codice dell'editoria e delle comunicazioni".

Il Mail Online ha così modificato il titolo: "Una madre di quattro figli è stata accoltellata a morte mentre la sua famiglia partecipava a un funerale. 'Potrebbe essere stata vittima di un delitto d'onore'". È stata anche aggiunta una nota a piè di pagina che diceva: "In una precedente versione di questo articolo si diceva che la polizia stava investigando sul fatto che la Khan fosse stata vittima di un 'delitto d'onore islamico'. Desideriamo puntualizzare che l'Islam come religione non appoggia i cosiddetti 'delitti d'onore'".

20 luglio. Abdi Waise, 28 anni, un immigrato clandestino della Somalia, è stato condannato a 12 anni di prigione per aver rapito un'alunna e per tentato rapimento di altre quattro ragazzine tra gli 11 e i 14 anni, in un lasso di tempo di due ore e mezza, in una zona a nord di Londra. I crimini sono stati commessi appena tre settimane dopo che Waise era stato rilasciato in anticipo dal carcere dove stava scontando una pena detentiva di otto anni per stupro. L'uomo era stato colpito da un decreto di espulsione ma poi è stato messo in libertà perché il governo britannico aveva deciso che la Somalia dilaniata dalla guerra era troppo pericolosa per i criminali stranieri.

20 luglio. Due uomini sono stati arrestati e a due donne è stata inflitta una sospensione condizionale della pena per aver gettato dei panini al bacon all'interno di una moschea di Bristol. Al gruppo è stato anche notificato un ordine restrittivo per impedirgli di avvicinarsi a meno di cento metri da una qualsiasi moschea in Inghilterra o nel Galles, per i prossimi dieci anni.

20 luglio. La polizia di Norfolk esorta a una maggiore vigilanza contro i matrimoni forzati e la mutilazione genitale femminile. Il numero dei casi sale nei mesi estivi, quando le scuole sono chiuse e le ragazze vengono condotte all'estero. Equality Now, un gruppo che si batte per i diritti umani delle donne, stima che 137.000 donne e bambine che vivono in Inghilterra e nel Galles siano state sottoposte alla pratica della mutilazione genitale femminile (MGF).

21 luglio. NHS Digital, il fornitore nazionale di informazioni sulla sanità, ha segnalato 5.700 nuovi casi di mutilazione genitale femminile praticata in Inghilterra tra aprile 2015 e marzo 2016. Le statistiche, le prime a essere pubblicate dopo l'introduzione da parte del governo della comunicazione obbligatoria per gli ospedali pubblici, mostrano che in 18 casi la MGF è stata praticata nel Regno Unito. In genere, vengono sottoposte alla pratica le bambine tra i 5 e i 9 anni. In più della metà dei casi, si tratta di donne e ragazze che abitano a Londra.

21 luglio. L'Ufficio di Gabinetto ha reso pubblici dei dossier sulla politica in materia di immigrazione di Margaret Thatcher dal 1982 al 1986, che mostrano come l'ex premier fosse fortemente contraria ad accogliere nel Regno Unito le donne sposate in seconde nozze da uomini favorevoli alla poligamia. Un documento ha mostrato che il ministro dell'Interno Douglas Hurd aveva proposto che i futuri matrimoni poligami non fossero validi, ma riconosceva quelli esistenti. E la Thatcher ha scritto a margine: "Non riconosciamo affatto la poligamia".

23 luglio. Il Ministero dell'Intero ha confermato la formazione di 550.000 insegnanti, infermieri, assistenti all'infanzia e altri lavoratori del settore pubblico, nell'ambito della strategia di prevenzione, un programma di antiterrorismo, per aiutarli a individuare e segnalare potenziali estremisti nei loro luoghi di lavoro. Ai sensi della prevenzione, l'estremismo è definito come "opposizione vocale o attiva ai valori fondamentali britannici, compresa la democrazia, lo stato di diritto, la libertà individuale il rispetto reciproco e la tolleranza di fedi e convinzioni diverse".

26 luglio. I creatori di Sam il pompiere, una serie televisiva animata per bambini, si sono scusati dopo che un episodio trasmesso il 28 giugno mostrava un personaggio che calpestava una pagina del Corano. Gli spettatori musulmani hanno accusato di islamofobia l'episodio intitolato "Acque torbide" perché in una delle scene un personaggio maldestro di nome "Elvis" mancava di rispetto al testo sacro musulmano. Nella scena si vede Elvis che tiene in mano un vassoio da tè e cammina inciampando su una pagina sul pavimento. Le pagine volano in aria e insieme al personaggio finiscono sul pavimento. Gli utenti dei social media hanno detto che una delle pagine mostrava i versetti del Corano. Miqdaad Versi, vice segretario generale del Consiglio musulmano della Gran Bretagna, ha scritto su Twitter: "Non so cosa sia passato per la mente dei produttori quando hanno pensato che questa fosse una buona idea#sono sconcertato".

La serie è stata realizzata da uno studio di animazione in Cina. Un portavoce della Mattel, la multinazionale proprietaria del programma, ha detto: "La pagina intendeva mostrare un testo illeggibile e ci rammarichiamo profondamente per questo errore. Ci scusiamo sinceramente per ogni disagio o offesa che possiamo aver recato. Non lavoreremo più con lo studio di animazione responsabile di questo errore".

26 luglio. Il Ministero dell'Interno ha annunciato un piano da 2,4 milioni di sterline (3,2 milioni di dollari) contro i cosiddetti "crimini d'odio" per "fornire misure di sicurezza e dispositivi intorno a luoghi di culto che necessitano di maggiore protezione". Il piano promette anche di contrastare "atti antimusulmani, antisemiti, omofobi, razzisti e di bullismo nelle scuole".

26 luglio. Due uomini di "aspetto mediorientale" hanno tentato di sequestrare un militare sotto minaccia di un coltello vicino alla base della Royal Air Force Marham, a Norfolk. Il soldato è riuscito a difendersi dagli aggressori. Nella base di Marham operano quattro squadroni di bombardieri Tornado impiegati nei raid contro lo Stato islamico in Siria. Il personale dell'Aeronautica è stato ora avvertito di "mantenere un basso profilo" e gli è stato detto di non indossare le uniformi in pubblico.

28 luglio. La BBC ha riportato che cinque libri considerati "estremisti" dal servizio penitenziario hanno continuato a girare nelle carceri dell'Inghilterra e del Galles dopo che era stata chiesta la loro rimozione. I titoli vietati sono The Way of Jihad di Hassan Al-Banna; Milestones di Sayyid Qutb; The Lawful and Prohibited in Islam di Sheikh Yusuf al-Qaradawi; Towards Understanding Islam di Syed Abul Ala Maududi; e Fundamentals of Tauheed di Bilal Philips.

29 luglio. A Birmingham, un predicatore musulmano di strada è stato accusato di aver commesso reati di ordine pubblico dopo aver cercato di far rispettare la legge della Sharia alle passanti donne. Krissoni Henderson, 31 anni, è stato arrestato con l'accusa di insulti verbali contro una donna di 38 anni perché "indossava jeans stretti".

29 luglio. La piscina olimpionica di Luton ha cominciato a ospitare sessioni di nuoto ripartite per genere per "motivi culturali". I frequentatori della piscina – costruita con il denaro dei contribuenti – sono stati informati all'improvviso che il venerdì sera ci saranno sessioni di nuoto per soli uomini. Un'indignata frequentatrice della struttura ha detto al Luton News: "Ho chiesto spiegazioni a riguardo a uno dei responsabili della piscina... mi ha risposto che era una 'questione culturale'".

Soeren Kern è senior fellow al Gatestone Institute di New York. È anche senior fellow per la politica europea del Grupo de Estudios estratégicos/Strategic Studies Group che ha sede a Madrid. Seguitelo su Facebook e Twitter. Il suo primo libro, Global Fire, uscirà nel 2016.





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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 18/09/2016, 11:29 
a proposito di integrazione avete visto la pubblicita che va in onda in tv in germania? praticamente suggeriscono alle tedesche di mettersi il velo che è bello e si integrano tutti allegramente. come sono ridotti con quella merkellona.

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