In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Re: E' morto Carlo Azeglio Ciampi

18/09/2016, 11:49

E' morto un ignorante che condusse l'Italia verso il baratro del debito pubblico e del signoraggio bancario. Non lo rimpiangeremo.

Re: E' morto Carlo Azeglio Ciampi

18/09/2016, 12:12

faceva parte dell'elite massonica, ovvio che avrebbe fatto quello che ha fatto. non è che dienti presidente di uno stato per bellezza o culo.

Re: E' morto Carlo Azeglio Ciampi

19/09/2016, 18:45

CIAMPI L’INNAMORATO D’EUROPA CHE CONDANNO’
L’ITALIA ALL’OBLIO di A.M. Rinaldi


image-13-e1474297204269.jpeg

http://scenarieconomici.it/ciampi-linna ... m-rinaldi/

Non desidero commemorare la scomparsa di Carlo Azelio Ciampi con argomentazioni controcorrente solo per il gusto di contestare il pensiero dominante dei media allineati ed addomesticati che si sono prodigati come mai in elogi, ma solamente rappresentare il vero ruolo giocato dall’ex Presidente del Consiglio, e poi Presidente della Repubblica, in uno dei momenti storici più importanti dell’Italia sin dai tempi dell’Unità.

Non desidero neanche in questa occasione ricordare gli effetti disastrosi che derivarono dalla scelta concordata con Beniamino Andreatta di non più obbligare la Banca d’Italia di intervenire sul mercato primario dei titoli di Stato, perché sull’argomento sono stati già scritti fiumi d’inchiostro. Mi limiterò a precisare sull’argomento che il “danno” maggiore, che in genere non viene evidenziato, non fu tanto l’aver lasciato ai mercati la determinazione dei tassi dei titoli pubblici, quanto l’aver introdotto un nuovo meccanismo d’asta previsto a margine nella stessa famosa lettera fra il ministero del Tesoro e la Banca d’Italia che sarà ricordata con il termine giornalistico di “divorzio”.

In verità non fu un divorzio, ma un vero e proprio matrimonio d’interesse celebrato sull’altare del neoliberismo, e la risposta consenziente, praticamente già concordata, di Ciampi del 6 marzo 1981 alla lettera di Andreatta del 12 febbraio precedente, ne è la conferma. Ma come dicevo l’accordo ridefiniva soprattutto anche i metodi tecnici con cui il Tesoro si sarebbe finanziato sui mercati, introducendo il nuovo meccanismo delle aste competitive. Questo sistema avrebbe consentito agli operatori, con marginali quantitativi sapientemente non acquistati (non sapremo mai se il duo Andreatta-Ciampi avesse ben chiaro il concetto!), di ottenere tassi altissimi su tutto l’ammontare dell’emissione! Di fatto inizia nel luglio del 1981, data esecutiva dell’accordo, il trasferimento dal potere dello Stato di creare base monetaria per soddisfare il fabbisogno pubblico alla sola determinazione del mercato diventandone di fatto suo ostaggio.

La decisione del divorzio fu quindi una scelta politica e non tecnica: bisognava iniziare a dimostrare di appartenere alle “regole” europee e il prezzo da pagare era il modello neo liberista di riferimento, dove tutto doveva essere lasciato alla determinazione dei mercati nella convinzione-presunzione che solo i mercati, senza la presenza attiva dello Stato, avrebbero autoregolato in modo ottimale il sistema finanziario. Ma sappiamo benissimo che questo non è avvenuto e non poteva avvenire: anzi i mercati, enfatizzati sempre più dall’evoluzione della globalizzazione senza nessuna regolamentazione, hanno provocato sempre più disastri inimmaginabili e difficilmente sanabili.

Ma tutto questo e con quello che avvenne dopo, dalla definizione di Maastricht fino all’adozione dell’euro, rappresentarono per Ciampi la sua missione di vita. Era “innamorato” d’Europa e qualsiasi sua azione tecnica e politica fu tesa al raggiungimento dell’obiettivo di far entrare l’Italia nell’euro a qualsiasi costo. Non capì che l’attacco speculativo contro la lira, che culminò nell’estate del ’92 e che ci costò la famosa manovra da 92.700 Mld di lire del Governo Amato (compreso il prelievo sui conti correnti) dopo aver bruciato inutilmente in pochi giorni le intere riserve valutarie italiane pari a 60.000 Mld di lire, era stata possibile proprio perché i mercati avevano immediatamente intuito che l’aver sottoscritto il 7 febbraio dello stesso anno il Trattato di Maastricht sarebbe stato un “suicidio” economico per l’Italia. Circostanza che avrebbe capito anche un operatore principiante di qualsiasi sala cambi e che permise fra l’altro a George Soros di “guadagnare” in pochi giorni qualcosa come 1,2 Mld di dollari. Forse all’allora Governatore della Banca d’Italia non gli era del tutto chiaro che contro la speculazione internazionale concertata non c’è banca centrale che tenga a meno di chiamarsi Federal Reserve… Si fidò dei suoi omologhi tedeschi Schlesinger e Tietmeyer della Bundesbank che gli promisero a parole aiuti a sostegno della lira ma che nella pratica non alzarono mai un dito non intervenendo neanche con un marco!

Ma la sua colpa più grande fu quella di aver fortemente caldeggiato le imposizioni dei vincoli del Trattato di Maastricht accettandoli a scatola chiusa senza preventivamente verificare quali sarebbero stati gli impatti nell’economia e nell’industria italiana con l’adozione del cambio fisso in uno scenario in cui il mercato unico sarebbe rimasto sempre un’utopia. Preferì invece intraprendere la via di convincere le cancellerie degli altri paesi che l’Italia sarebbe stata in grado di rispettare tutti gli accordi dei Trattati anche a costo di infliggere al Paese i più forti sacrifici come il costante perseguimento di avanzi primari che hanno poi depauperato le capacità reddituali e di consumi degli italiani.

Errore che solo un “innamorato” può compiere in quanto, come tutti gli innamorati, agiscono sempre in modo irrazionale e non ragionato. Per lui bisognava entrare a tutti i costi e a qualsiasi imposizione e gli altri partners europei, ad iniziare dai tedeschi e dai francesi, che avevano capito perfettamente come Ciampi avrebbe accettato anche l’inaccettabile pur di trascinare il paese nella moneta unica. Non capì che invece erano gli industriali tedeschi a voler far entrare l’Italia a tutti i costi e avrebbero fatto tutte le pressioni possibili sul loro governo (come fecero con successo) pur di mettere al guinzaglio l’unica altra economia che poteva impensierirli e che fino ad allora gli aveva creato grossi problemi di competitività.

Non ebbe la lungimiranza di consigliare al suo predecessore Guido Carli, nel frattempo Ministro del Tesoro firmatario di Maastricht, nel seguire l’esempio inglese invocando la famosa opzione dell’opting-out che ci avrebbe consentito di poter esercitare un minimo di potere contrattuale sui tavoli europei nella determinazione dei vincoli macroeconomici. Continuò sempre poi su questa linea ignorando che l’Italia era un grande paese e che l’Europa avrebbe avuto più bisogno di lei che viceversa! Sarebbe bastato battersi per inserire anche i debiti privati rispetto al PIL, oltre a quello noto del debito pubblico nei dettami di Maastricht, per vedere ribaltata completamente la situazione finanziaria italiana e con essa la considerazione che ancora abbiamo in Europa e nel mondo…

La Storia un giorno considererà e trarrà conclusioni da queste circostanze!

Antonio M. Rinaldi

Re: E' morto Carlo Azeglio Ciampi

19/09/2016, 19:36

Approfitto del momento per chiedermi e chiedervi se sia una questione di sfortuna o di conseguenza che noi in Italia siamo sempre destinati ad avere dei TOPPATORI al comando.

Non credo che sia sempre solo sfortuna, comincio a sospettare che sia colpa nostra che permettiamo che altri decidano chi ci comanda ed inoltre una volta eletti non siamo più capaci di criticarli, efficacemente, o di destituirli.

A meno che, l'universo clientelare che ruota intorno a quasi tutte le nostre istituzioni, renda inutile il mio ragionamento.

In effetti tra addetti, famigliari di addetti, amici di addetti, beneficiari degli addetti e così via
si può calcolare qualche milionata di persone che PESA moltissimo, sia elettoralmente sia come approvatori

Salvo guerre, asteroidi o altre disgrazie, siamo destinati a finire come la Grecia, dove il rapporto tra statali, parastatali e cittadini normali è abnorme per un paese occidentale.
IMHO.

Re: E' morto Carlo Azeglio Ciampi

19/09/2016, 20:18

ORSOGRIGIO ha scritto:Approfitto del momento per chiedermi e chiedervi se sia una questione di sfortuna o di conseguenza che noi in Italia siamo sempre destinati ad avere dei TOPPATORI al comando.


Non sono dei "toppatori", accusarli di incapacità equivale a dar loro un alibi, un'attenuante. A mio parere sono dei criminali che svolgono con accortezza il compito loro affidato.


ORSOGRIGIO ha scritto:Salvo guerre, asteroidi o altre disgrazie, siamo destinati a finire come la Grecia, dove il rapporto tra statali, parastatali e cittadini normali è abnorme per un paese occidentale.
IMHO.


L'asteroide purtroppo non arriva.
La Troika, invece, è già dietro l'angolo.

Re: E' morto Carlo Azeglio Ciampi

20/09/2016, 12:01

ORSOGRIGIO ha scritto:Approfitto del momento per chiedermi e chiedervi se sia una questione di sfortuna o di conseguenza che noi in Italia siamo sempre destinati ad avere dei TOPPATORI al comando.

Non credo che sia sempre solo sfortuna, comincio a sospettare che sia colpa nostra che permettiamo che altri decidano chi ci comanda ed inoltre una volta eletti non siamo più capaci di criticarli, efficacemente, o di destituirli.

La colpa è certamente nostra che non abbiamo spostato una paglia che sia una.
Ma loro, secondo me, non sono affatto "toppatori". Loro hanno svolto il compito
che è stato dato loro dall'alto, in modo esatto e scientifico.

Ecco perchè, coloro i quali ricordano Azeglio con la lacrimuccia, grande statista
ed amenità varie, sono solamente degli.....

IPOCRITI

Re: E' morto Carlo Azeglio Ciampi

20/09/2016, 13:10

Ciao TTE.
Pomeriggio incasinato, ti rispondo stasera.
Rispondi al messaggio