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Grigio
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 23/10/2016, 12:47 
si può essere anche una mail falsa, ma non credo, il video del ministro iraqeno è ufficiale è passato pure nei tg all'estero, poi tutto può essere. bisogna vedere cosa è davvero sto nibiru, magari sitchin si era avvicinato ma potrebbe anche aver sbagliato. i testi antichi parlano spesso per metafore, simbologia e robe del genere, è tutto il contrario di tutto a volte.


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Astronave
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 23/10/2016, 19:17 
Cita:
Arabia Saudita e Israele, solida alleanza contro la “Mezzaluna sciita”

Immagine

Da tempo i due presunti nemici storici cooperano in un’alleanza ibrida ormai consolidata fino all’ultimo, recente svelamento, operato da un lobbista saudita che chiama in causa la storia, l’economia e ragioni strategiche a sostegno di un’attiva collaborazione tra Arabia Saudita e Israele.

Saudi-IsraelSi cominciò a sussurrare di una strana alleanza tra Israele ed Arabia Saudita, quando i due nemici storici cooperavano contro i Fratelli Musulmani in Egitto, estromessi poi dal governo nel 2013, come pure nel tentativo di rovesciare il governo di Assad in Siria, e nelle pressioni esercitate in comune per spingere gli Stati Uniti ad adottare una posizione più ostile nei confronti dell’Iran. Così Israele e Arabia Saudita hanno fatto fronte comune per creare difficoltà al presidente russo, Vladimir Putin, considerato un supporter di massima importanza sia dell’Iran che della Siria.

Nell’agosto 2013, quando Robert Parry pubblicò il suo primo articolo sulle crescenti relazioni tra Israele e l’Arabia Saudita, con il titolo “The Saudi-Israel Superpower”(La superpotenza israelo-saudita), tutta la storia venne accolta con molto scetticismo.

Nel settembre del 2013, l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Michael Oren, in un’intervista rilasciata al Jerusalem Post dichiarava: “Il pericolo maggiore per Israele viene dall’arco strategico che si estende, da Teheran, fino a Damasco e Beirut. E noi consideriamo il governo di Assad come la chiave di volta di questo arco. Noi continuiamo a volere che Assad se ne vada, continuiamo a preferire i cattivi non sostenuti da Teheran, ai cattivi che lo sono”. E ha aggiunto che la cosa valeva anche se i cattivi erano affiliati ad Al-Qaeda.

Immagine Israele guardandosi attorno attualizzava su scala mediorientale il famoso assunto secondo cui “il nemico del mio nemico è mio amico”. E l’amico diventa sempre più amico all’annuncio dell’accordo di Vienna sul nucleare iraniano, silenzi pesanti da parte di Riyad e risposte acide da parte di Israele “accordo sul nucleare iraniano è come accordo con Hitler”. Un Iran sciita sdoganato e protagonista nei vari scenari di crisi nel Grande Medio Oriente (dalla Siria all’Iraq, dalla guerra all’Isis all’Afghanistan) veniva percepito come una grave minaccia dai regimi sunniti come da Israele, gli “sconfitti di Vienna”.

Nel corso del 2015, l’assenza di relazioni diplomatiche non ha impedito questa alleanza ibrida, fatta di contatti non ufficiali, incontri segreti in India, Italia, Repubblica Ceca, rapporti apparsi nella stampa araba di visite segrete del capo del Mossad a Riyad, probabili negoziati tra l’allora direttore generale dell’Agenzia intelligence saudita, il principe Bandar bin Sultan, con gli alti funzionari dei servizi segreti israeliani a Ginevra.

In seguito l’alleanza tra Israele e Arabia Saudita in Medio Oriente è andata evolvendosi sempre più velocemente a livello di convergenze geo-politiche, militari ed economiche, fino a prendere la forma di un’alleanza politica e militare con incontri e contatti sempre più frequenti.

A dimostrazione della stabilizzazione diversi svelamenti.

La notizia dell’avvio dei lavori di costruzione da parte della monarchia saudita di una gigantesca ambasciata in territorio israeliano, molto probabilmente la più grande ed importante a Tel Aviv, con la designazione del principe Walid Bin Talal come futuro ambasciatore saudita a Tel Aviv.

Le dichiarazioni saudite che lasciano pochi dubbi: “Le relazioni tra Riyad e Tel Aviv sono arrivate ad un punto di cooperazione congiunto contro i loro nemici comuni (Iran, Siria ed Hezbollah), a tal punto che lo Stato saudita si impegna ad incoraggiare tutti i Paesi arabi per normalizzare le loro relazioni diplomatiche con Israele”, con l’unica condizione che Israele accetti la “mezza” e ipocrita proposta di pace presentata dalla monarchia saudita relativa ai Territori Occupati (Palestina ed Alture del Golan). La visita in Israele dell’ex generale saudita, Anwar Eshki, accompagnato da una delegazione di professori universitari e di uomini d’affari per incontrare alcuni responsabili governativi e parlamentari della Knesset.

Quanto alla cooperazione militare ormai consolidata c’è la conferma della realizzazione di una base militare in territorio saudita gestita da truppe Usa, nella zona di Tabuk con sofisticati sistemi radar e missilistici.

Voli diretti Riyad-Tel Aviv stabiliti da luglio scorso da Saudi Arabian Airlines, piano di buon auspicio per Israele che mira a rompere il suo crescente isolamento regionale tra i suoi vicini arabi ostili e di iniziare un nuovo capitolo con i suoi ex avversari arabi.

Ultimo svelamento qualche giorno fa.


Un invito senza precedenti da parte di un lobbista saudita a Washington per una “alleanza di collaborazione” tra la culla del Wahhabismo e il “tempio” del giudaismo, una “occasione storica” da non perdere per stabilire relazioni durature e promuovere la pace e la prosperità.

Salman al-Ansari, presidente del comitato saudita di recente istituzione American Public Relations Affairs a Washington Dc, ha scritto nel quotidiano The Hill martedì scorso che Israele occupa una posizione unica per aiutare il suo vicino nel suo sviluppo economico negli anni a venire. “In realtà, scrive Salman, ci sono alcune opinioni che suggeriscono che avere un nemico comune in Iran aiuterà ad accelerare qualsiasi tipo di riavvicinamento tra due delle nazioni più potenti del Medio Oriente. Mentre questo potrebbe essere parzialmente vero, un fondamento più solido per stabilire legami profondi radicati tra i due Paesi potrebbe manifestarsi nel contesto di una partnership economica reciprocamente vantaggiosa”.

“Quando si parla di storia abbastanza recente, è risaputo che l’Arabia Saudita ed Israele si sono impegnati in politiche estere razionali ed equilibrate nel corso degli ultimi 70 anni, senza mai cercare eventuali azioni provocatorie o ostili contro l’altro”, ha continuato Ansari.

Certo l’Iran, la Siria, lo Yemen ed Hezbollah conoscono bene le azioni estere razionali ed equilibrate di cui hanno dato prova finora gli architetti di questa alleanza, Benjamin Netanyahu e il principe ereditario Mohammed Bin Salman.

Fonte: Il Faro sul Mondo



http://www.controinformazione.info/arab ... na-sciita/


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 23/10/2016, 20:49 
Thethirdeye ha scritto:
gippo ha scritto:
Per es. Putin che rivela la presenza di Nibiru nel caso vinca la Clinton
Dopo la vittoria della Clinton non accadrà nulla ma Putin resterà il Robin Hood nella mente di molti

A prescindere da quanto ci sia di vero in ciò che è stato divulgato e quanto no, è anche vero che personaggi come la Clinton o come Putin, possono verosimilmente sapere qualcosa in più rispetto a noi comuni mortali. E quindi, non è così assurdo che la rivelazione di determinati "segreti di stato" (pensiamo al 9/11, ad esempio), vengano utilizzati per fare leva o addirittura per ricattate la controparte. Strano, tuttavia, che non sia la Clinton a minacciare la fuoriuscita di scheletri negli armadi russi. E non che non ce ne siano.... ti pare?
Inoltre bisognerebbe capire, tra Clinton e Putin, a chi farebbe "comodo" (se si può usare questo termine) questo scontro dai contorni apocalittici.

A nessuno dei due, per questo non parlerà nessuno dei due ...
Sono solo illusioni che servono per il gioco politico, ovvero catturare consenso senza mai arrivare al dunque
Non fanno forse questo i politici di tutto il mondo? Promettono, promettono ...

zakmck ha scritto:
Vabbe, che ci sia gente che cerca di approfittare delle situazioni per fare il grano lo posso capire. Posso anche capire che i paesi cerchino di influenzare l'opinione delle masse o che facciano propaganda, anche se credo che i Russi in questo campo abbiano davvero molta strada da fare prima di raggiungere il livello di manipolazione a cui ci hanno abituato i nostri, ma quello che mi sembra alquanto strano e' perche' concentrarsi su questa bufalazza di Nibiru.
Secondo me e' tutta una strategia tesa a gettare discredito sui paesi antagonisti degli americani. Guarda caso Russi e Iraniani. Cioe' si vuole far credere che i leader di questi paesi stiano dando credito a storie assurde come quella di Nibiru e che quindi siano semplicemente dei fuori di testa pericolosi e da eliminare.

Non la vedo così ...
Quando leggo che Putin vuole rivelare la verità sul 9/11 o su Nibiru ... sotto sotto un po' ci spero sempre, poi passano i mesi, gli anni e non accade nulla ma in fondo ci spero ancora
Sono un pirla? SI e Putin mi diventa meno antipatico quando leggo questi articoli e ti assicuro che mi sta sulle palle da sempre
Quegli articoli sono mirati ad una ristretta cerchia di utenza, noi !!! Osservati quando leggi quegli articoli ...
Questa è una lotta per nulla diversa da quella di Don Camillo e Peppone, sono cambiati gli strumenti poichè sono cambiati i tempi, l'ideale del comunismo non esiste più, cosa resta? Lo zar, solo il suo prestigio può fare presa, c'è sempre il suo nome dietro queste promesse ...
Dall'altra parte? Bohh, comanda Obama, non direi ... ma allora chi? Bohhh, però è certo che comandano i canali di informazione principale


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 24/10/2016, 19:59 
https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_pazzo

La teoria del pazzo (o del folle) è un tipo di politica estera che punta a spaventare i propri nemici convincendoli che li si potrebbe attaccare con reazioni enormemente sproporzionate, cioè appunto da pazzi.

È stata attribuita a Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti d'America dal 1969 al 1974.

Indice

1 Storia
2 Note
3 Bibliografia
4 Voci correlate

Storia

Noam Chomsky riporta un documento ufficiale USA (rapporto STRATCOM):
« È importante che "i pianificatori non siano troppo razionali nel determinare [...] quali siano gli obiettivi che contano di più per l'oppositore", che vanno comunque tutti colpiti. "Non è bene dare di noi stessi un'immagine troppo razionale o imperturbabile". "Il fatto che gli USA possano diventare irrazionali e vendicativi, nel caso che i loro interessi vitali siano attaccati, dovrebbe far parte dell'immagine che diamo in quanto nazione." È "giovevole" per la nostra condotta strategica che "alcuni elementi possano sembrare fuori controllo". »
(Noam Chomsky 2000, p. 189)

Chomsky contestualizza e interpreta questo passaggio in questo modo. In seguito al crollo dell'Unione Sovietica, gli Stati Uniti si sono trovati ad affrontare degli stati che prima erano inseriti in una delle orbite contrapposte di USA e URSS o comunque si tenevano nel mezzo (i paesi del mondo «terzo»), e quindi erano relativamente sotto controllo, mentre adesso vi sfuggono e non vogliono assoggettarsi all'ordine mondiale guidato dagli USA (fra questi i cosiddetti «Stati canaglia»).[1] Per avere influenza su questi paesi, gli Stati Uniti sentono la necessità di condurre una politica di deterrenza[2] che a molti sembra risuscitare la cosiddetta teoria del pazzo, attribuita originariamente a Nixon (della cui politica estera sarebbe stata la pietra angolare), il quale avrebbe spiegato la propria gestione della guerra del Vietnam, apparentemente irrazionale, dicendo che voleva far credere che, essendo ossessionato dal comunismo, avrebbe potuto attaccare dovunque e con qualunque forza, anche contro gli stessi interessi degli USA, e che perciò sarebbe stato meglio assecondarlo per evitare rischi.

Usando questa strategia (di cui l'incursione in Cambogia del 1970 sarebbe stata una parte), Nixon convinse il governo del Vietnam settentrionale a negoziare la pace.[1] In realtà pare che il concetto sia stato elaborato in Israele negli anni cinquanta dal governo laburista, il cui primo ministro pacifista Moshe Sharret scrisse nel proprio diario che esponenti del governo «parlavano a favore di atti di follia», e che «noi diventeremo pazzi [se ci faranno arrabbiare]». Tale politica del pazzo ante litteram era diretta in parte contro gli stessi USA, ritenuti ai tempi poco affidabili.[1]

Un ingrediente necessario della teoria del pazzo è la disponibilità di armamenti pericolosi e inarrestabili, come le armi atomiche, che conservano perciò sostanzialmente la stessa funzione che avevano ai tempi della Guerra Fredda: nessuna altra arma infatti può sprigionare una simile potenza in tempi rapidi.[1]

Ma ciò che è più importante è dimostrare con delle dimostrazioni di forza che non è poi tanto remota le possibilità che le si usi. Solo così si può dare credibilità alle proprie minacce e pressioni internazionali sugli altri Stati del mondo. Infatti, secondo Chomsky il tutto si riduce a una questione di credibilità.[1]

L'utilità delle armi nucleari è effettiva solo se si abbandona la politica che ne prevede l'uso solo per difesa, stabilendo che potrebbero anche essere usate come misura preventiva. In generale, tutte le guerre preventive rientrerebbero in questa strategia, compresa dunque la guerra in Iraq.[1]

Recentemente gli Stati Uniti hanno cambiato la propria politica in merito all'uso di armi nucleari: il Pentagono ha rilasciato la Dottrina per le Operazioni Nucleari Congiunte, dove si dice fra l'altro che «per massimizzare la capacità di dissuasione, è essenziale che le forze americane si preparino effettivamente ad usare armi nucleari», e che prevede la possibilità di usarle in attacchi preventivi, in particolare contro nemici che si preparassero ad attaccare con armi di distruzione di massa e contro installazioni atte a produrli (si noti che secondo le convinzioni degli Stati Uniti ai tempi della guerra in Iraq secondo queste norme sarebbe stato possibile attaccare con armi nucleari). Inoltre le Direttive Presidenziali sulla Sicurezza Nazionale permettono al Presidente di ordinare un attacco con armi nucleari anche senza l'approvazione del congresso.[1]

Retrospettivamente, si può dire che già il lancio delle bombe atomiche sul Giappone aveva una funzione simile, e cioè dimostrare la potenza degli Stati Uniti e la loro disponibilità a farne uso, se come sostenuto da alcuni storici[3], in realtà non era necessaria una simile strage per terminare la guerra, essendo ormai il Giappone – unico a resistere ancora – incapace di proseguire il conflitto; tesi però contrastata da altri.[1]

cioè in pratica è la stessa strategia
usata delle scimmie equatoriali
quando urlano e strepitano
per impressionare il nemico..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 24/10/2016, 20:28 
si classica teoria usata dai tamarri o bulli nei locali o in giro per le città o scuole, copiata ovviamente dai nostri simili primati, cioè urlare e farti vedere pazzo agli occhi del tuo avversario e lui 9 volte su 10 ci crede, si spaventa e arretra. ma 1 su 10 non si mette paura e ti riempie di mazzate. prima o poi.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 24/10/2016, 21:19 
appunto..

Guarda su youtube.com



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 25/10/2016, 10:07 
Consiglio vivamente la lettura di questo articolo o la visione del video presente all'interno...

paolobarnard 10/24/2016

BASTA CON STA IDIOZIA DELLA CLINTON NUCLEARE. E’ L’IMPERO.
24/10/2016


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VIDEO: http://agorastrea.dyndns.info/videos/551/

Diciottesimo video rilasciato su internet nel 2016 dal Giornalista Paolo Barnard. 24/10/2016

Una cosa è certa, quando parte un’isteria, dilaga e fa un’unica cosa, sempre la stessa: spegne i cervelli di tutti e nessuno si fa la seconda domanda, mai, tutti si bloccano sul Mantra isterico e lì i neuroni vanno ai Caraibi. Volo di sola andata.

Adesso è partita l’isteria HILLARY CLINTON SCATENERA’ LA GUERRA ATOMICA CON LA RUSSIA, TRMUP E’ MEGLIO. Un’idiozia.

Il famoso secondo pensiero al quale nessuno del 99% arriva è questo: Non va visto il candidato, va visto il Paese. Il Paese è gli Stati Uniti d’America. Gli Stati Uniti d’America sono un Impero. Un Impero che sta crollando. Tutto, tutto dipende da questo, va visto il Paese non il candidato.

Sui motivi del crollo dell’Impero ci vorrebbe un saggio e non è possibile qui dire quasi nulla, ma due cose vanno segnalate: l’annuncio ufficiale del presidente cinese Xi Jinping di ricostruire la Via della Seta, cioè di ricostruire l’Impero cinese dallo stretto di Malacca fino alle porte della Turchia, e che è già in pieno svolgimento. E la seconda cosa è il girone infernale del Medioriente, quel manicomio criminale alla deriva in cui gli USA letteralmente si sono persi, e che li ha già succhiati dentro a una catastrofe che dissanguerà Washington anemica fino alla morte di tutta la sua politica estera. E forse, come dirò dopo, fino a una guerra nucleare.

Allora il punto è questo: se si accende il cervello oltre l’isteria, diventa ovvio che qualsiasi candidato americano, qualsiasi presidente, in tutto l’arco che va da Bernie Sanders a Ted Cruz, DOVRA’ AFFRONTARE IL CROLLO DELL’IMPERO, e questo significa letteralmente che ogni giorno nei prossimi cento anni è il giorno del possibile scoppio della Terza Guerra mondiale, guerra convenzionale o meno, ma ripeto INDIPENDENTEMENTE DAL CANDIDATO ALLA CASA BIANCA.

La questione non è, assolutamente non è, che la Clinton è più guerrafondaia di Trump. La questione è quale candidato americano assillato dal crollo dell’Impero RESISTERA’ PIU’ TEMPO prima di una dichiarazione di guerra mondiale. Solo questo è il punto. E la risposta fra Trump e Clinton è senza dubbio la Clinton. Perché Hillary almeno pensa e almeno deve rispondere ai suoi padroni, Trump non pensa e risponde solo agli sbalzi di serotonina del suo cervello da mucca pazza, basta.

Detto questo vengo all’isteria della Clinton atomica con la Russia.

Sappiamo con certezza chi, fin dai tempi della giovane coppia Clinton in Arkansas, chi, dicevo, governa e possiede quella coppia di criminali internazionali. Ne conosciamo nomi cognomi e soprattutto gli INTERESSI, che oggi si sono spostati da quelli delle lobby agricole e immobiliari degli anni ’90, a quelli di Wall Street. E QUI VIENE IL PUNTO CRUCIALE, se si vuole in particolare capire le possibilità dell’altra guerra, quella atomica:

L’ultima cosa al mondo che la finanza vuole è una guerra nucleare, semplicemente perché non esiste modello algoritmico, statistico, o tendenza di Borsa che racconti all’uomo con le scarpe da 5.000 dollari a Manhattan o a Francoforte cosa accadrebbe alla finanza in caso di guerra nucleare. NON ESISTE, NON CE L’HANNO. E gente che oggi ha in mano assets per oltre 30 volte il PIL mondiale, non rischia il culo su un modello che NON CONOSCE. Al contrario, sanno benissimo che bottoni premere, dove investire, che profitti si fanno in caso di guerra convenzionale, ma NON in caso di guerra atomica. La Clinton dovrà guardarli tutti in faccia prima di schiacciare il bottone rosso e non lo farà mai per prima. Trump guarderà solo la sua faccia contorta quel giorno, Trump non risponde a nessuno all’esterno del suo encefalo di pecorino. Capite ora la realtà del pericolo Trump?

E qui s’innestano altri 4 fattori che fanno di Trump il candidato più probabile per una guerra sia convenzionale che nucleare. 1) L’espansionismo NATO alle soglie di Mosca. 2) Le nuove bombe nucleari “MINI”. 3) Israele e Iran. 4) L’espansionismo delle basi militari USA.

Come dicevo all’inizio, il vero rischio di conflitto, anche atomico è il crollo dell’Impero americano, e ripeto che qualsiasi candidato alla Casa Bianca potrebbe scatenare una Terza Guerra da un giorno all’altro perché qualsiasi candidato alla Casa Bianca dovrà preservare l’Impero per la sopravvivenza di 350 milioni di americani nel loro stile di vita, che non verrà mai messo in discussione, mai. Lo dimostra il fatto che persino Sanders appoggia le guerre “utili”, ha speso parole mielose per “i nostri migliori e valorosi americani”, cioè le truppe USA in guerra, e mai ha pronunciato una singola parola per lo smantellamento totale, ripeto totale, della finanza speculativa.

L’espansionismo NATO nasce ben prima di Trump/Clinton, fu Ronald Reagan che con la faccia come il culo tradì le promesse fatte a Gorbachev negli anni ’80 di non espandere la NATO di un metro a Est. Oggi la NATO è letteralmente arrivata al confine con la Russia, e deve farlo, sempre per il solito motivo, cioè il controllo delle risorse materiali e finanziarie di più nazioni possibile, e dei flussi di energia nell’interesse dell’Impero al crollo. Trump NON si oppone all’espansionismo, dice solo che lo devono pagare gli altri. Trump NON ha mai messo in programma il ritiro NATO a ovest della Polonia, mai. E allora? Allora la scintilla finale con Mosca rimarrà tale e quale, pronta a scoppiare, con Donald o con Hillary o con chiunque altro. La donna non è affatto peggio.

Obama ha finanziato con 1.000 miliardi di dollari la ricerca sulla produzione di armi nucleari, fra cui la famose ‘MINI’ bombe, e già ci sono, si chiamano B61 Model 12. Escluso che la Clinton possa prendere per prima una decisione atomica per i motivi detti sopra, la facilità dell’uso di una testata mini capace di, ad esempio, distruggere selettivamente un’area grande come 4 quartieri di Milano si addice molto di più a un rantolo cerebrale di Trump se, poniamo, vi fosse un attentato ISIS a Filadelfia con 100 morti. Questo è evidente, Trump ha più volte chiesto da ebete “Ma perché non potrei usare l’atomica?” e lui veramente se lo chiede come un dodicenne scemo incazzato con la scuola. Ma possibile che non sia evidente al pubblico che questo uomo è clinicamente un ritardato mentale? Non sto facendo battute, e fra una criminale telecomandata da chi non ha interesse a una guerra atomica e un demente, voi mettereste le B61 Model 12 in mano al secondo?

Ma in assoluto il maggior e più realistico pericolo di guerra atomica NON risiede in una consolle di un bunker di Washington, ma a Tel Aviv. Cito Norman G. Finkelstein quando definì Israele “uno Stato psicotico”, e lo è. I Sionisti sono non solo dei criminali internazionali di comprovata devastante letalità, ma sono anche letteralmente dei pazzi. Attenti: la Storia recente ci dimostra che l’unico fattore che ha impedito a Israele di usare l’atomica sull’Iran è stata la mano del Padrone a Washington. Questo significa una Washington attivamente ingaggiata al 100% negli interessi di Tel Aviv, quindi padrona e in controllo dalla pazzia Sionista.

Ma Trump vuole il disingaggio degli Stati Uniti soprattutto dai rapporto Iran-USA-Israele, e l’ha detto: prima cosa ripudierà l’accordo Obama-Rouhani sul nucleare. Questo significa solo una cosa, state attenti: che verrà tolta la ‘sicura’ dalla pistola dei pazzi genocidi Sionisti, e mano libera di sti assassini di massa di far partire le testate contro l’Iran. E quindi la Prima Guerra Atomica. Qui dobbiamo scongiurare Dio di far vincere la Clinton, che invece la mano sugli psicopatici eredi di Theodor Herzl la terrà eccome.

L’America iniziò con l’allora Capo di Stato Maggiore Colin Powell la famosa politica di espansione della basi militari chiamata dal Pentagono “Lillypad expansion”, cioè l’espansione a foglia di ninfea, espansione a chiazze in tutto il mondo. Oggi, di nuovo, questa espansione è un dovere assoluto dell’Impero, pena appunto la sua morte, in particolare nell’accerchiamento della Cina, per strangolare come dicevo prima la costruzione della nuova Via della Seta, cioè un nuovo l’Impero cinese dallo stretto di Malacca fino alle porte della Turchia. E stanno succedendo entrambe le cose contemporaneamente, con Pechino che ha già piazzato 46 miliardi di dollari in Pakistan protetti da oltre 10.000 soldati con la mira al Golfo Persico, che sta costruendo piste di decollo per bombardieri in tutti i distretti del Sud Est asiatico che controlla, e gli USA che appunto stanno circondando i cinesi a “Lillypad expansion” mirando proprio agli stetti di Malacca da cui passa la gran parte dell’energia di cui necessita Pechino.

Washington semina basi, flotte, con l’aiuto dell’Australia, come ha recentemente rivelato il grande John Pilger. Avete voi sentito Trump parlare di un piano sensato per la distensione con la Cina? Ma soprattutto, Donald Trump E’ CAPACE DI PENSARE A UNA COSA IMMENSA COME UN PIANO DI DISTENSIONE FRA POTENZE? NO! La Clinton in questo ha invece ben altre capacità, almeno non reagirà a una crisi dei missili nel Pacifico con lo sguardo demente sotto alla parrucca di un Trump. E qui appunto qualcuno si rende conto dei rischi per il mondo e della differenza fra i due candidati, Cristo!

Credo di aver detto tutto. Ma se si usasse la testa almeno, e cito G.B. Shaw, una volta alla settimana credo che quanto sopra avrebbe dovuto essere ovvio.

-
Articolo http://paolobarnard.info/intervento_mos ... hp?id=1584



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 25/10/2016, 11:24 
vincere una supposta guerra nucleare
con new york o washington rase al suolo

non serve a nulla..

è come il dilemma del prigioniero o
la teoria di wargame,
come già detto,
non esistono opzioni per una guerra atomica,
NON è previsto..
è questo che manda fuori di testa gli yanchees..



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 25/10/2016, 12:36 
magari gli stati uniti come impero sono destinati a crollare, come successo a tutti gli imperi della storia per poi dividersi in vari stati ecc... quando crolleranno si diveideranno tutti e 50 gli stati e diventeranno una sorta di europa secondo me.


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 25/10/2016, 13:30 
c'è tutto l'esercito, la marina,
ecc.
le basi sparse per il mondo..

non è gente che si arrende
senza provarci..
se hanno una crisi,
la scaricano in primis sul groppone delle colonie..
quindi prima di morire loro,
muoiono (o fanno morire) prima tutti gli altri..

gheddafi, iraq, ecc.
se c'è qualche avversario economico
o possibile alternativa,
la bombardano..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/10/2016, 18:39 
Rockfeller "...la terza guerra mondiale è inevitabile..."
Guarda su youtube.com



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Per ogni problema complesso c' è sempre una soluzione semplice.
Ed è sbagliata.
(George Bernard Shaw)
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Essere Interdimensionale
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/10/2016, 19:10 
C'è poco da fare a gara, con la presentazione di Satan 2 è meglio che gli USA stiano buoni e cerchino un'alternativa più "pacifica",sennò hanno già perso senza neanche cominciare.



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Rettiloide
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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/10/2016, 19:19 
Robiwankenobi ha scritto:
C'è poco da fare a gara, con la presentazione di Satan 2 è meglio che gli USA stiano buoni e cerchino un'alternativa più "pacifica",sennò hanno già perso senza neanche cominciare.

http://www.corriere.it/esteri/16_ottobr ... 0274.shtml
L'arma fine di mondo del dott. Stranamore
Con queste azioni Putin vuole salvare la Russia o se stesso?


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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 26/10/2016, 19:35 
Xanax ha scritto:
Rockfeller "...la terza guerra mondiale è inevitabile..."
Guarda su youtube.com


A proposito di quello che ha detto De Benedetti (questa me l'ero persa)...

De Benedetti: “Nuova grave crisi economica metterà a rischio democrazie”
http://www.wallstreetitalia.com/de-bene ... emocrazie/


Come a dire... da questa colossale crisi (di cui ANCORA non si vede la fine, oltre che le "bombe a orologeria"
ancora inesplose, tipo derivati, bolle varie ancora gonfie etc) non si esce SE NON resettando tutto....

Annamo bene....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: I passi che condurranno alla terza guerra mondiale
MessaggioInviato: 27/10/2016, 13:31 
Siamo troppi, il nuovo diluvio è necessario quale sarà il mezzo penso sia abbastanza irrilevante [:298] Speriamo di divertirci almeno [}:)]



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