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Re: MATTEO

07/11/2016, 20:06

Juncker sfida Renzi: “L’Italia attacca la Commissione, ma non ottiene i risultati sperati”
Il presidente non si era mai spinto così in un affondo contro il governo Renzi


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Qualcosa si è rotto nei rapporti tra l’Italia e Bruxelles. Perché l’attacco sferrato oggi da Jean-Claude Juncker all’Italia è indice di un cambiamento nel clima tra il governo e la Commissione. Che, proprio la prossima settimana, dovrà dare il suo giudizio sulla manovra. «L’Italia – ha detto il numero uno dell’esecutivo comunitario – non cessa di attaccare, a torto, la Commissione. E questo non produce risultati attesi». Tradotto: è in corso una trattativa e noi dovremmo chiudere un occhio sui conti italiani, ma non possiamo più accettare di essere un giorno sì e l’altro pure bersaglio degli attacchi di Renzi. Mai, nelle ultime settimane, Juncker si era spinto a tanto. Evidentemente il silenzio pre-elettorale che Bruxelles si era auto-imposta per non danneggiare Renzi è saltato.

Il presidente della Commissione è anche entrato nel merito dei numeri della legge di bilancio italiana, già oggetto di una lettera in cui Bruxelles chiedeva «chiarimenti» su alcuni conti che non tornano. «I costi del terremoto e dei rifugiati – ha detto Juncker – equivalgono allo 0,1% del Pil (per il governo italiano invece valgono lo 0,4%, ndr). L’Italia ci aveva promesso di arrivare a un deficit dell’1,7% nel 2017, ora ci propone il 2,4% (2,3% secondo il progetto di bilancio italiano, ndr), in ragione dei costi del terremoto e dei rifugiati, ma questo costo è limitato allo 0,1% del Pil». Stando alle sue parole, dunque, sembra che la distanza tra Roma e di Bruxelles sia piuttosto ampia, pari a 0,3% del Pil.

Juncker non ci sta a passare per il simbolo dell’austerità e infatti ha rivendicato il fatto che «la mia Commissione ha introdotto nel Patto di stabilità degli elementi di flessibilità di cui hanno beneficiato diversi stati membri, e in particolare l’Italia. Che nel 2016 può spendere 19 miliardi in più di quanto avrebbe potuto fare se io non avessi riformato il Patto di stabilità nel senso della flessibilità indicata».

L’affondo di Juncker sui conti – arrivato nel corso del suo intervento a un incontro con la Confederazione dei sindacati europei – giunge proprio mentre è in corso l’Eurogruppo, a cui partecipa il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Arrivando alla riunione, il ministro dell’Economia aveva assicurato che oggi «non si parlerà dei piani di bilancio nazionali». Poco dopo, però, il commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici aveva ammesso che nella trattativa con Roma “resta ancora del lavoro da fare». E che «anche se prendiamo in considerazione tutta la flessibilità, ci sono delle regole che vanno rispettate da tutti. La Commissione è estremamente comprensiva, ma le regole vanno rispettate». Un avvertimento al governo italiano, anche se molto più velato rispetto a quello – diretto e aspro – fatto poco dopo da Juncker.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha risposto a stretto giro da Frosinone: «Juncker dice che faccio polemica. Noi non facciamo polemica, non guardiamo in faccia nessuno. Perché una cosa è il rispetto delle regole, altro è che queste regole possano andare contro la stabilità delle scuole dei nostri figli. Si può discutere di investimenti per il futuro ma sull’edilizia scolastica non c’è possibilità di bloccarci: noi quei soldi li mettiamo fuori dal patto di stabilità vogliano o meno i funzionari di Bruxelles».


http://www.lastampa.it/2016/11/07/econo ... agina.html

Anche questo:
Juncker all'Italia: "Ci attacca, me ne frego". Renzi replica: "Sulle spese per il terremoto non ci fermeremo" - http://www.repubblica.it/economia/2016/ ... 32683/?rss

Pare che dopo il "me ne frego" Juncker abbia urlato "boia chi molla".
Poi è svenuto, ubriaco.

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Comunque ragazzi, i burocrati nazisti a confronto dei tizi UE erano delle reclute.

Re: MATTEO

08/11/2016, 10:50

sentite qua il neo-ministro amico del bomba..

http://www.corriere.it/italia-digitale/ ... 2e34.shtml

Calenda: ‘Per rilanciare la crescita serve un New Deal sugli investimenti’

Per rilanciare l’industria italiana — e trasformarla in un’industria 4.0, innovativa e digitale — la ricetta del ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda richiede due ingredienti, l’aiuto dello Stato ma anche e soprattutto la voglia degli imprenditori italiani di mettersi in gioco e ricominciare a investire.

caspita che genio..
capito il bamboccione?
serve l'aiuto di papà-stato sennò non si va avanti..
facile fare i capitalisti così..
quando c'è da sostenere lo stato sociale, cioè gli altri,
i soldi non c sono però..

Re: MATTEO

08/11/2016, 10:53

La ricetta è l' aliquota unica al 15%, il resto sono pezze messe su dei calzoni sgualciti.

Re: MATTEO

08/11/2016, 11:36

quando c'è da prendere, pre(te)ndono,
quando c'è da dare..
allora no..

più che capitalismo,
mi sembra una truffa da PARAKULI..

Re: MATTEO

08/11/2016, 11:54

mik.300 ha scritto:sentite qua il neo-ministro amico del bomba..

http://www.corriere.it/italia-digitale/ ... 2e34.shtml

Calenda: ‘Per rilanciare la crescita serve un New Deal sugli investimenti’

Per rilanciare l’industria italiana — e trasformarla in un’industria 4.0, innovativa e digitale — la ricetta del ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda richiede due ingredienti, l’aiuto dello Stato ma anche e soprattutto la voglia degli imprenditori italiani di mettersi in gioco e ricominciare a investire.

caspita che genio..
capito il bamboccione?
serve l'aiuto di papà-stato sennò non si va avanti..
facile fare i capitalisti così..
quando c'è da sostenere lo stato sociale, cioè gli altri,
i soldi non c sono però..


Sempre le solite scorregge fritte, per non ammettere che il problema é uno solo e si chiama EURO!
Loro lo sanno, ciononostante continuano imperterriti con le supercazzole...

Re: MATTEO

08/11/2016, 16:27

Plutone77 ha scritto:Comunque ragazzi, i burocrati nazisti a confronto dei tizi UE erano delle reclute.


Verissimo.... tuttavia, il mainstream filogovernativo, non ce la dice tutta....

“Cifre fasulle”, Juncker svela il bluff su sisma e rifugiati
Il presidente della Commissione Ue: “Le spese per le emergenze sono solo 1,6 miliardi”.
Non i 6,4 di flessibilità chiesti dall’Italia (con annessi bonus pre-referendari)


http://www.ilfattoquotidiano.it/premium ... remium2016


TheApologist ha scritto:Sempre le solite scorregge fritte, per non ammettere che il problema é uno solo e si chiama EURO!
Loro lo sanno, ciononostante continuano imperterriti con le supercazzole...


............... [:290] [:290] [:290]

Re: MATTEO

08/11/2016, 20:13

Thethirdeye ha scritto:Verissimo.... tuttavia, il mainstream filogovernativo, non ce la dice tutta....



Ahhhh ecco... per un attimo mi sono quasi trovato d'accordo con matteuccio e mi sono sentito a disagio. Grazie di avermi fatto passare la sgradevole sensazione. [:D]

Re: MATTEO

09/11/2016, 06:27

martedì 8 novembre 2016

“TUTTI TRANNE IL DISABILE SU FACEBOOK”: FIGURA INFAME DI RENZI AD ALESSANDRIA! ECCO COSA E’ COMPARSO SUI SOCIAL





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Una disastrosa gaffe, tutta da chiarire, da parte di chi cura la comunicazione social di Matteo Renzi. Sulla sua pagina Facebook sono comparse delle foto che ritraevano il premier ad Alessandria sul nuovo ponte di Meier e nella cittadella rifinanziata con il CIPE. Ma non è questo il punto.
Il punto è che sul social è stata pubblicata la collezione di foto introdotta dalla scritta: “Tutte tranne il disabile su Facebook“. Un appunto, pensato dal social media manager o dal premier non è dato saperlo, per ricordare di pubblicare tutte le foto, tranne quella col disabile, appunto. Le foto sono state immediatamente rimosse, ma lo screenshot era già stato catturato da Valentina Catalucci, oggi all’ufficio stampa del Mibac, che ha subito pubblicato tutto online (nella gallery la gaffe e la versione “depurata”. Il fatto, inoltre, è stato ripreso da Selvaggia Lucarelli sempre su Facebook.

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Re: MATTEO

09/11/2016, 22:48

Vedete che è online su facebook in diretta ! (stile gianni morandi [:I] )

Re: MATTEO

11/11/2016, 15:56

Signorelli: 'Famiglia Renzi, piccola borghesia arrivista'

Guarda su youtube.com

Re: MATTEO

13/11/2016, 06:09

Chi più di tutti ha spianato la strada al Bomba, accumula richeste di condanna.



11 novembre 2016


P3, pm chiede 4 anni per il plurimputato Denis Verdini. Nove anni e sei mesi per Flavio Carboni


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La Procura vuole condanne per 18 persone. Tra le accuse quella di voler influenzare la Corte Costituzionale. Per altri episodi chieste pene anche per Cosentino e Sica per il dossier contro Caldoro e per il deputato di Ala Massimo Parisi
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Articolo



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Re: MATTEO

15/11/2016, 13:01

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Re: MATTEO

18/11/2016, 06:06

Lo chiamavano "Renzie, la mia scorta sarà la gente"

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Fischi, urla, spintoni, contestazioni. Si capisce subito quando c'è Renzi in visita da qualche parte.
Prima di diventare premier diceva "la mia scorta sarà la gente", ma forse voleva dire: "l'agente".
Battuta vecchia per episodi recenti. Recentissimi. Ieri ad esempio, a Ragusa, al di là del pesante ritardo (ben 2 ore), Renzi è stato accolto molto "calorosamente". Si, calore composto prevalentemente dalle parole "buffone" e "a casa". Il bomba, con battute più o meno scadenti, ha cercato di domare il pubblico chiedendo di non esprimersi su di lui ma sulla riforma. Dimenticando forse che è stato lui stesso a dire che, in caso di vittoria del no, si sarebbe dimesso, dando vita alla famosa "personalizzazione" del referendum.

"Renzi sta sui cogl... a 9 italiani su 10", diceva Alessandro Di Battista qualche giorno fa sul palco di Catania, e a vedere da come viene accolto sembra una statistica molto attendibile. Solo un pazzo gli suggerirebbe dunque di metterci così tanto la faccia (soprattutto se l'obbiettivo è spersonalizzare). Questo pazzo pare sia un certo Jim Messina, un esperto di campagne elettorali (lo stesso che ha curato quella di Obama) pagato dal Pd ben 400 mila euro. Santi rimborsi elettorali direbbe qualcuno.
Cosa c'è di vero in tutto questo? Probabilmente tutto. Una cosa è certa: se Renzi pensava di poter usare la Sicilia come passerella per raccattare consensi e sparare promesse a salve, ha avuto l'accoglienza che meritava... Guardare per credere.
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“La mia scorta sarà la gente”. Disse.
La gente a sto qua gli tirerebbe il collo. Altro che scorta.



Renzie: “La mia scorta sarà la gente.„ Immagine

Re: MATTEO

19/11/2016, 01:22

Tratto da: Renzi come Hillary - La propaganda non funziona più.
http://blog.ilgiornale.it/foa/2016/11/1 ... ziona-piu/

Insomma, la gente non gli crede più. Quando c’era il monopolio dell’informazione la gente “beveva” tutto quello che diceva la tv, oggi la tv è vista in modo costante soprattutto dagli over 60-65. Il resto della popolazione si informa anche sui social media, sui blog, sui siti di informazione alternativa, integra da sola le fonti e i frammenti. Oggi il messaggio di propaganda pura, tradizionale, non è più efficace come prima. Le prove? Brexit, in cui tutti i media tradizionali erano schierati contro, in un clima di terrorismo psicologico. Poi il voto Usa: la stragrande maggioranza dei media era sicurissima del trionfo di Hillary e pronosticava sfraceli finanziari in caso di vittoria di Trump; e invece… Così anche gli italiani non credono più che il Paese andrebbe a catafascio se il Sì dovesse perdere il 4 dicembre.

La contro-informazione è molto più efficace di quanto si pensi, perché è one to one e per questo viene percepita da un numero crescente di italiani disillusi come più personalizzata e credibile dell’informazione ufficiale televisiva ma non solo. Non è un caso che oggi i giornali assistano a un crollo delle vendite. Renzi sa comunicare molto bene, però è vittima della sindrome del Palazzo, come capita a quasi tutti i leader politici al governo nell’arco di due-tre anni: entrano in una bolla e non riescono più a capire il Paese, che si ribella, che diffida, che diventa impermeabile a ogni forma di propaganda.»

Re: MATTEO

19/11/2016, 13:40

Atlanticus81 sarebbe orgoglio del lavoro del suo amato Player B [:306] [:264] Chissà magari si è raggiunta la famosa "massa critica"
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