05/11/2016, 13:12
06/11/2016, 21:56
Emergenza migranti, la Germania ha deciso: "Riportiamoli in Africa"
"L'intenzione del governo federale è quella di fermare i rifugiati prima che raggiungano l'Europa. Il ministro dell'Interno tedesco Thomas de Maiziere vuole creare campi profughi in Tunisia ed Egitto in cambio di "un generoso sostegno finanziario"
"I migranti salvati nel Mediterraneo devono essere riportati in Africa". E' la proposta lanciata dal ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, secondo quanto riferito da un portavoce alla stampa locale. La misura stroncherebbe, secondo il ministro di Berlino, anche le organizzazioni di trafficanti di esseri umani. Critica l'opposizione che parla di uno scandalo umanitario e della fine del diritto d'asilo.
Il ministero dell'Interno - come ricostruito dal quotidiano Die Zeit - vorrebbere chiudere l'emergenza migranti in Europa riportando i profughi non in Libia dove sono partiti, ma in un altro paese del Nord Africa, sia essa la Tunisia o l'Egitto, dove potrebbero poi chiedere asilo in Europa.
"La prevenzione della migrazione illegale non inizia alle nostre frontiere interne", ha dichiarato Helmut Teichmann, capo della polizia federale e responsabile per la gestione delle frontiere. L'intenzione del governo federale è quindi quella di fermare i rifugiati prima che raggiungano l'Europa. Come contropartita l'Unione Eurpea sarebbe disposta a fornire un "generoso" sostegno finanziario ai paesi che , come la Tunisia, accoglieranno i rifugiati".
Tuttavia, in Tunisia non esiste nessun sistema di asilo, manca un quadro giuridico per la protezione dei rifugiati e il governo tunisino vieta ai suoi cittadini di aiutare le persone che non hanno un permesso di soggiorno valido: è reato anche dare cibo o assistenza medica ai migranti.
La proposta del ministero degli interni trova le critiche dell'opposizione: "Il Ministero degli Interni tratta i rifugiati come fossero una malattia contagiosa" ha detto il leader dei Verdi Katrin Göring-Eckardt.
06/11/2016, 22:50
07/11/2016, 15:42
11/11/2016, 13:01
L’autopsia conferma che la compagna di Emmanuel ha mentito
“Da tali elementi, a riscontro di un apparato dentario indenne da lesione traumatiche, si può dedurre che l’energia” con cui l’Emmanuel è stato colpito al volto “sia stata di grado moderato”.
Con queste parole – e altre – il medico legale della procura di Fermo, Alessia Romanelli, mette un punto chiaro sulla vicenda di Emmanuel Chidi Nnamdi, il nigeriano morto a Fermo il 5 luglio scorso dopo la lite con Amedeo Mancini.
L’autopsia sul corpo del nigeriano
L’esame autoptico è stato depositato il 25 ottobre e la notifica è arrivata poco fa alle parti in causa. Quello che ne emerge è chiaro: il pungo inferto da Amedeo Mancini nei confronti di Emmanuel ebbe “una energia di grado moderato”, quindi non letale. Il nigeriano, insomma, morì per aver battuto la testa in terra dopo la caduta. Non solo. Nero su bianco il medico legale ha smentito la versione fornita dalla vedova Chinyery, secondo cui suo marito era stato colpito dietro la nuca dall’ultrà con un palo stradale.
La svolta: sei testimoni smentiscono la compagna di Emmanuel
“Si ritiene – si legge nella relazione – che il capo di Emmanuel sia stato attinto da due colpi”: uno compatibile con il pugno ammesso anche dallo stesso Mancini, e un “colpo a livello occipitale che ha a sua volta provocato il trauma cranico” che “per quanto attiene la produzione, il mezzo può essere identificato in una superficie ampia lineare”. Ovvero il marciapiede su cui è franato il nigeriano.
Dunque, secondo il medico legale, appare “maggiormente attendibile la dinamica secondo cui sia caduto a terra impattando il capo in regione occipitale e, per il meccanismo di contraccolpo dell’encefalo, si sia verificato il grave trauma encefalico che lo ha condotto a morte”. La botta fatale, insomma, non è stata il pugno di Mancini. Ma la caduta in terra.
Quindi, ad essere smentita totalmente (se non bastavano i testimoni oculari” è “la versione dei fatti (di Chinyery, Ndr) secondo cui il capo sia stato attinto da un corpo contundente come il segnale stradale appare scarsamente compatibile con la lesività riscontrata a livello encefalico. Questa appare suggestiva di un urto del capo in movimento contro un ostacolo fisso durante il quale, per l’energia cinetica del trauma, l’encefalo è stato sottoposto ad una violenta accelerazione seguita da altrettanto brusca decelerazione. Tale da provocare danni celebrali tipicamente da contraccolpo”. “Se Emmanuel fosse stato attinto da dietro, il corpo darebbe caduto in avanti” e avrebbe provocato “danni a ginocchia, arti superiori e mani. Ma questi erano indenni da tali lesività”. Quindi non è possibile che Mancini abbia colpito Emmanuel con il segnale stradale.
Adesso il pm chiuderà le indagini. Ma intanto l’ultrà resta ai domiciliari.
11/11/2016, 14:01
11/11/2016, 14:18
11/11/2016, 15:02
19/11/2016, 13:04
Migranti: Grecia, xenofobi attaccano campo rifugiati
Con molotov e petardi a Chios. Un immigrato siriano ferito
Un nuovo violento attacco xenofobo, con lancio di molotov, petardi e sassi ha colpito il campo di rifugiati di Souda sull'isola greca di Chios, dove da venerdì ci sono proteste contro i migranti. Circa 150 migranti rifugiatisi in Grecia dalla guerra siriana, sono stati costretti a fuggire. Lo scrivono vari media internazionali, fra cui la Bbc. Nell'assalto è rimasto ferito alla testa da una pietra un rifugiato. Distrutte una cinquantina di tende e baracche.
L'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati ha espresso "la sua forte preoccupazione" per le violenze avvenute contro il centro di rifugiati di Souda. Gli attacchi notturni, con bottiglie incendiarie e lanci di pietre, hanno lasciato senza un posto per dormire un centinaio di persone, in gran parte famiglie. Molte tende sono state incendiate e danneggiate.
Agli attacchi contro il campo di migranti di Chios che si susseguono da tre giorni sono sospettati di aver partecipato aderenti a Alba dorata, il partito di estrema destra greco. Lo dice al Guardian il sindaco dell'isola greca Manolis Vournous. Ci sono versioni contrastanti su come sono cominciati gli scontri mercoledì scorso. Secondo Vournous la tensione è esplosa dopo che alcuni algerini e marocchini hanno rubato alcool e fuochi d'artificio da un negozio, facendo temere agli abitanti lo scatenarsi di incidenti. Ma alcuni attivisti sostengono che l'escalation sia stata provocata dopo che alcuni aderenti ad Alba Dorata avevano progettato un attacco. Questa settimana una delegazione di parlamentari del partito estremista e di deputati dell'estrema destra belga hanno compiuto una visita di due giorni nell'isola.
Chios accoglie circa 4.000 migranti. La lentezza delle procedure di registrazione e il timore dei migranti di essere rimandati in Turchia in caso la richiesta di asilo venga respinta accrescono le tensioni con la popolazione locale.
19/11/2016, 14:24
19/11/2016, 14:50
19/11/2016, 15:37
19/11/2016, 16:40
20/11/2016, 13:19
Xanax ha scritto:I commenti che leggono mi convincono sempre di più della bontà della mia soluzione: acquisto/noleggio della
Sirtica, od altra zona del nordAfrica, ove creare centri urbani per rifugiati protetti dall' esercito italiano e dove
l' Italia amministra la giustizia.
Tutte le altre attività sarebbero piano piano passate ai rifugiati.
20/11/2016, 19:26
Xanax ha scritto:I commenti che leggono mi convincono sempre di più della bontà della mia soluzione: acquisto/noleggio della
Sirtica, od altra zona del nordAfrica, ove creare centri urbani per rifugiati protetti dall' esercito italiano e dove
l' Italia amministra la giustizia.
Tutte le altre attività sarebbero piano piano passate ai rifugiati.