mò stai a vedere che fanno passare il trans
come la mente del piano diabolico..http://www.corriere.it/cronache/16_dice ... 7583.shtmlMarie, all'anagrafe Curtis: chi è la escort del finto rapimento di LapoFotografi appostati davanti al complesso residenziale di Manhattan in cui il rampollo di casa Agnelli avrebbe trascorso le notti tra giovedì e sabato scorso. Qui vive la escort transessuale Marie McKinstry: potrebbe essere chiamata a testimoniare nel processo
Marie, all'anagrafe Curtis McKinstryI tabloid della Grande Mela, invece, sono ancora caldi. Anche ieri davanti al complesso di Strauss Houses, nel quartiere di Kip Bay a Manhattan, erano appostati diversi fotografi. In questo edificio di mattoni rossi, secondo la ricostruzione della polizia, il nipote di Gianni Agnelli, ha passato le notti tra giovedì e sabato in compagnia di una transgender, Marie McKinstry, registrata all’anagrafe come Curtis McKinstry. Lapo ha coinvolto la sua compagna occasionale, una escort contattata sul web, nella messa in scena del suo rapimento. La famiglia Elkann, però, anziché portare i soldi ha chiamato direttamente la forza pubblica e la goffa finzione è stata rapidamente smascherata.
Il «giallo» dell'etàIn un primo momento i detective del 13° distretto hanno esaminato anche la posizione della prostituta. Ma subito dopo l’hanno rilasciata. Nel frattempo si è venuta a creare una certa confusione sulla sua identità. Curtis, in realtà, ora si fa chiamare Marie come si può verificare facilmente osservando la fila dei citofoni nell’androne del palazzo sulla 28 strada. Un pezzetto di carta verde, scritto a mano: «Marie McKinstry». Su Facebook ci sono tre profili con questo nome, ma chiaramente riconducibili alla stessa persona che vive a New York: un transessuale che si dichiara «casalinga» «libero professionista» e anche «sposata». È lei? Ci sono tanti particolari che lasciano pensare di sì. Tranne uno: l’età.
Questa Marie McKinstry dimostra molti anni in più dei 29 attribuiti all’escort di Lapo, secondo quanto scritto dai giornali americani, citando fonti riservate investigative. Insomma il dubbio rimane. Abbiamo girato la domanda al Comando generale della polizia di New York. Ma dall’ufficio del portavoce, diretto da Stephen Davis, è arrivata una risposta netta: «Non confermiamo o diamo informazioni su persone che non sono state arrestate».