un'altra santa caterina vergine incoronata..
ma l'uomo non era uno strupratore omicida
e la donna l'angelo del focolare
vittima predestinata del bruto di cui sopra??http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 1d44.shtmlIl medico e l’amante killer: un lavoro in cambio del silenzio. La dottoressa che sapeva degli omicidi
Le morti sospette in corsia a Saronno. «Assumetevi o avviso i parenti»: la dottoressa Sangion, indagata, avrebbe aiutato Laura Taroni a falsificare le analisi del marito«L’idraulico liquido non ha fatto una cippa. Gliel’ho buttato su apposta». L’infermiera Laura Taroni versava il liquido sgorgante sui pomodori della zia Irma, anziana e sordomuta. C’era anche lei nell’elenco dei morituri, insieme al cugino Davide, al nonno Angelo e alla madre Maria Cristina Clerici, che oggi è tra le morti sospette della coppia di amanti. E con loro ci sono altri tre pazienti dell’ospedale di Saronno ai quali l’anestesista avrebbe praticato il «protocollo Cazzaniga», un cocktail di farmaci per indurre la morte. Insieme a nuove morti sospette, spunta l’ombra di un bando creato ad arte per assumere una dottoressa che minacciava di denunciare tutto ai carabinieri. Raccontare che nel pronto soccorso i malati più gravi venivano uccisi dall’Angelo della morte, da Leonardo Cazzaniga, il medico che si credeva dio.
La dottoressa indagataTutto avviene alla fine di agosto di un anno fa. Una degli indagati, la dottoressa Simona Sangion, si sfoga al telefono con il primario Nicola Scoppetta per il quale il gip ha negato i domiciliari (i pm hanno fatto ricorso al Riesame).
«Se io il 24 settembre però non ho un lavoro, io faccio scoppiare un casino! E ho le carte in mano per farlo scoppiare davvero perché adesso sono veramente stanca di essere presa per il c...». A scatenare la rabbia è la scoperta che il suo nome è stato cancellato dal piano turni dell’ospedale perché il suo contratto è in scadenza. Un concorso ad hocLa storia è raccontata nella richiesta di misure cautelari firmata dai magistrati Maria Cristina Ria e Gian Luigi Fontana.
La dottoressa Sangion è indagata per falso ideologico in atto pubblico perché sospettata di aver aiutato Laura Taroni a falsificare le analisi del sangue del marito. Quando riceve l’avviso di garanzia, il primario Nicola Scoppetta le suggerisce la linea difensiva da tenere durante l’interrogatorio: «Succede che si faccia una cortesia a un collega e quindi si faccia degli esami al marito anche se non è presente».
Ma la donna è furibonda e rivela che se i vertici ospedalieri non l’aiuteranno avviserà «i parenti dei pazienti morti che un medico del reparto li ha ammazzati». capito?
se non le davano il lavoro
la dottoressa-donna spifferava tutto..
il problema era quello, si capisce,
mica i morti ammazzati.. Ragazzi non pensate che dietro questi atti, a cui non riesco a dare il giusto aggettivo per evidenziarne l'assurdità, ci possa essere l'intervento di "forze" esterne?