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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 17/12/2016, 13:23 
zakmck ha scritto:
TheApologist ha scritto:
GERMANIA, IL CREMLINO ORDINEREBBE GLI STUPRI AI RIFUGIATI PER DETRONIZZARE LA MERKEL

Leggi tutto: https://it.sputniknews.com/mondo/201612 ... -cremlino/

Ahahahahah sempre peggio! Tra poco diranno che Putin é il responsabile dell'effetto serra perché mangia troppi fagioli!


Da un commento all'articolo:

La Rebekka Dorothea Kasner che ha tanta pena per i terroristi di Al Qaeda ad Aleppo, non si peritava quando sparavano bombole di gas con cloro e chiodi sui civili di Aleppo ovest o nelle aree che avevano occupato tagliavano la gola a Cristiani e oppositori della loro inumana sharia.
Nell'attesa che i terroristi le arrivino vicino a casa farebbe meglio ad occuparsi del governatore cristiano di Giacarta condannato per blasfemia grazie alle accuse di un docente della London school di Jakarta.
E' sempre più chiaro come gli inglesi con il MI5 e non stiano dietro ai fanatici islamici, esattamente come i media di Aleppo est in mano ai giornalisti di Al Qaeda o l'osservatorio farlocco dei diritti in Siria finanziati da UK che raccontano assolute falsità in perfetto inglese.
Ergo anche la Cambridge University per cui lavorava Giulio Regeni è un'immondo covo di spie e questo Al Sissi lo sapeva ma non il nostro povero Giulio.



madonna sempre peggio..

Al fine di far dimettere il governo tedesco, i servizi segreti russi e siriani incitano i rifugiati in Germania a commettere violenze sessuali. Lo ha affermato l’esperto di relazioni internazionali del Consiglio europeo Gustav Gressel, citato dal Daily Mail.

ma chi è questo gustav gressel?
dove lo hanno trovato?
trasmettono i documentari su goebbels e il minculpop
(sempre più rari ad essere sinceri)
ma oggi è peggio..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 17/12/2016, 14:14 
Sono alla canna del gas :)



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 17/12/2016, 14:37 
Si avvicina un'altro momento in cui il mondo è in pericolo per queste teste di C....o del Nord Europa Occ.le. [xx(]
SIAMO IN PERICOLO DI OLOCAUSTO MONDIALE SE CONTINUANO A RAGIONARE IN QUESTO MODO, la sete di denaro e di potere gli ha ibernato il cervello. [:246]


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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 17/12/2016, 15:57 
mik.300 ha scritto:
[i]ma chi è questo gustav gressel?
dove lo hanno trovato?


Sempre da un commento all'articolo:
Gustav Gressel
Senior Policy Fellow
Languages: German and English (fluent), Spanish and Polish (conversational)
Areas of Expertise: Eastern Europe, Russia, armed conflict and military affairs, defence policy, missile defence, missile proliferation
Dr. Gustav Gressel is a Senior Policy Fellow on the Wider Europe Programme at the ECFR Berlin Office. Before joining the ECFR he worked as desk officer for international security policy and strategy in the Bureau for Security Policy in the Austrian Ministry of Defence from 2006 to 2014 and as a research fellow of the Commissioner for Strategic Studies in the Austrian MoD from 2003 to 2006. He also was committed as research fellow in the International Institute for Liberal Politics in Vienna. Before his academic career he served five years in the Austrian Armed Forces.Gustav earned a PhD in Strategic Studies at the Faculty of Military Sciences at the National University of Public Service, Budapest and a Master Degree in political science at Salzburg University. He is author of numerous publications regarding security policy and strategic affairs and a frequent commentator of international affairs. His opinions appeared in media such as The New York Times, The Guardian, Die Welt, NZZ, Bild, The Diplomat, New Eastern Europe, Foreign Policy, Gazeta Prawna, Rzeczpospolita, Kyiv Post, The Moscow Times, Capital, The Telegraph, The Economist, Newsweek, Deutsche Welle, RTL, Al Jazeera, TVP, TRT, Polskie Radio, RFI, FM4, Ukraine Today, and Radio Free Europe.
http://www.ecfr.eu/profile/C346
Un demente allo stato puro da ricoverare nel SERT piu vicino alla sua residenza per disintossicarsi, dopo di che, da incarcerare nel MANICOMIO CRIMINALE di Berlino Est.
Per tutti coloro che vogliano contattare questo malato mentale all'ultimo stadio, ecco a Voi la sua email personale:
Email: gustav.gressel@ecfr.eu
Appartenendo al CFR Europappeo, vede solo l'ingrossare del suo conto in Banca con le valigette di Truman date a suo tempo a qualcuno, per di piu, l'uso indiscriminato di droghe, fra cui la cocaina e l'eroina che gli forniscono aggratis le forze narcotrafficanti della NATO operanti in Afganistan e in Colombia, si vede che non fa bene alla salute fisica e mentale delle scrofe.



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 02/01/2017, 00:24 
Il politologo francese Dominique Moisi: “Se nel 2017
vincerà Marine Le Pen, l’Europa sarà finita”


http://www.stopeuro.org/il-politologo-f ... ra-finita/

Ora, l’analisi è di quelle da prender con le pinze, perchè viene sì da uno dei più autorevoli intellettuali di Francia, Dominique Moisi. Il quale però ammette di “non aver capito che Donald Trump poteva diventare presidente degli Stati Uniti”. Moisi, che è intervistato dal quotidiano “Il Messaggero” nella sua casa in pieno centro a Parigi, deve però aver fatto tesoro di quanto accaduto dall’altra parte dell’oceano Atlantico appena un mese e mezzo fa. Perchè il punto focale della sua chiacchierata arriva quando guarda in casa propria, alle elezioni presidenziali francesi che si terranno nella primavera del 2017: “Il 2017 – spiega – sarà l’anno della Francia e le elezioni francesi l’evento politicamente più importante del Vecchio Continente. E se dovesse vincere Marine Le Pen, l’Europa sarà finita. Certo, ad oggi io non credo che vincerà lei. Anche se potrei sbagliarmi di nuovo”.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 02/01/2017, 11:12 
dopo anni di gauche e droit
che fanno le stesse cose
(cioè eseguire gli ordini dell'europa)
può essere che stavolta
i francesi votano il terzo incomodo..
ma basterebbe soltanto astenersi
dal votare i soliti..

al ballottaggio basta che gli elettori
tradizionali di sx e dx restano a casa..



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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 04/01/2017, 12:09 
mik.300 ha scritto:
ma vi voglio fare questa rivelazione..
sto leggendo mein kampf di hitler..
ma vi dirò..
la nazione come valore, la finanza internazionale contro i popoli,
la pace di versailles (trattato ue ante litteram)
che strozzava l'economia tedesca
(sembra l'euro di oggi!),
i politici imbelli (tecnici) collaborazionisti
colle potenze vincitrici (la troika di allora) e affamatrici del popolo tedesco,

ma sembra un discorso attualissimo !!
riproposto oggi potrebbe essere
scambiato per un anti-euro..


attualissimo..
le soluzioni prospettate possono essere discutibili,
ma la descrizione della situazione politica di allora
potrebbe essere datata ai giorni nostri...

http://pochestorie.corriere.it/2017/01/ ... -germania/

La ristampa del Mein Kampf di Adolf Hitler ha venduto 85mila copie (invece delle 4mila previste inizialmente) in Germania, diventando un vero e proprio bestseller. L’edizione critica era tornata nelle librerie dopo settant’anni di divieti, si legge sullo Spiegel. Curata dall’istituto di storia contemporanea di Monaco e arricchita da oltre tremila note scritte da storici e studiosi, l’opera è stata pubblicata un anno fa. A fine gennaio uscirà già la sesta edizione ed è in preparazione anche un’edizione in francese. “Ma non sarà una traduzione parola per parola, la traduzione verrà ridotta e redatta”, ha spiegato il direttore dell’Istituto di Storia contemporanea, Andreas Wirsching, che ha ricevuto 70 richieste di traduzione ma questo “supera la capacità dell’Istituto”. L’unica cosa progettata inizialmente, infatti, era la versione in inglese, per una maggiore copertura di pubblico.

Ad aver contribuito al successo del testo sono stati i commenti storici e le note di studiosi che contestualizzano il testo hitleriano, evidenziandone anche gli errori e le falsità propagandistiche per fare pubblicità al regime. “I dati di vendita ci hanno travolto”, ha aggiunto Wirsching, ricordando come il gruppo di esperti da lui messo insieme per l’edizione critica sia stato ospite in tante presentazioni del Mein Kampf anche internazionali, da Amsterdam a Mosca, da Zurigo a Toronto. “Non sono gli estremisti di destra” che acquistano il volume, ma anche lettori appassionati di storia e politica e accademici.



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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 04/01/2017, 14:14 
Pure io sto approfondendo l'aspetto economico della dittatura tedesca... Perché a noi ci hanno raccontato che baffetto era matto da legare, ma questa cosa non mi ha mai convinto: come fa un pazzo scatenato ad avere un consenso così stratosferico? E a quanto pare in economia era ferrato... Leggetevi questo:

http://appelloalpopolo.it/?p=5415



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“Questa crisi, questo disastro [europeo] è artificiale, e in sostanza questo disastro artificiale ha quattro lettere: EURO.”
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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 04/01/2017, 19:41 
L'Europa è guidata dal re dell'evasione fiscale di Stato

junkeuropa.jpg


http://www.ilblogdellestelle.it/la_fake ... rnali.html

La pistola fumante è arrivata. Il quotidiano britannico The Guardian ha pubblicato nuove rivelazioni sull'operato dell'attuale presidente della Commission europea Jean-Claude Juncker quando dal 1995 al 2013 è stato primo ministro del Lussemburgo.

Se nel 2014 lo scandalo Luxleks aveva mostrato i meccanismi di una gigantesca operazione di elusione fiscale praticata da multinazionali e governo del Lussemburgo che aveva fatto perdere miliardi di entrate tributarie ai governi nazionali dei singoli Paesi in cui le multinazionali prevalentemente operavano, oggi abbiamo nomi e cognomi di chi ha architettato questo scandalo: l'attuale presidente della Commissione europea. È lui - secondo l'inchiesta giornalistica - che ha bloccato ogni tentativo di riforma europea di armonizzazione dei sistemi fiscali nei diversi Paesi europei sfruttando il principio dell'unanimità che vige in seno al Consiglio europeo per alcune decisioni.

Secondo il The Guardian: "Juncker ha speso molti anni nel suo precedente ruolo di primo ministro del Lussemburgo bloccando segretamente ogni sforzo europeo di combattere l'elusione fiscale praticata dalle multinazionali". In Europa ci sono Stati che per anni si sono arricchiti sulle spalle degli altri. Juncker rappresenta una contraddizione visto che, nella sua vita politica, ha sempre agito in nome della sua appartenenza nazionale: ha fatto arricchire il proprio Paese alle spalle degli altri partner europei, alla faccia dell'Unione e dello spirito comunitario che lui dovrebbe rappresentare.

Al Parlamento europeo il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione di censura a Juncker bocciata poi dal 'Patto del Nazareno' che governa tuttora l'Europa. Gli stessi che nel primo anno della Commissione TAXE, la commissione specialmente nata con il compito di esaminare le pratiche fiscali in Europa, hanno negato che nello scandalo LuxLeaks il Lussemburgo, e chi l'ha governato finora, abbia avuto una responsabilità politica nell'architettare queste pratiche. Oggi, grazie a una inchiesta giornalistica seria e indipendente, sappiamo che avevamo ragione. Se l'Europa vuole sopravvivere a se stessa deve archiviare gli ultimi 20 anni di furbizie e sopraffazioni. L'Europa deve sfiduciare Juncker.



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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 08/01/2017, 10:32 
BORGHI: così i Governi aiutano l'UE a distruggere l'Italia
8 Gennaio 2017

http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... ia/741226/



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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 10/01/2017, 17:08 
Guarda su youtube.com



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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 12/01/2017, 01:03 
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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 17/01/2017, 19:44 
Cita:
LA VOSTRA PATRIA SI CHIAMA “QUILANDIA”

Ci sono notizie che destano preoccupazione, altre che lasciano l’amaro in bocca, o fastidio, incredulità, sino all’orrore dinanzi a troppi eventi drammatici o efferati. Ce ne sono altre che non si vorrebbero avere mai letto ed ascoltato, e fanno venire voglia di passare oltre, fare come se non se ne sapesse nulla o se fosse meglio l’oblio. Follie senza importanza, ed invece no: quella che intendiamo riferire è una di queste. In Germania, la nazione più grande ed importante dell’Europa, il primo ministro, anzi la cancelliera federale Angela Merkel, una delle donne più potenti del globo, ha chiamato i suoi (ex ?) connazionali tedeschi“ quelli che vivono qui da più tempo.” Un osservatore ha commentato che è forse la prima volta che un responsabile politico nasconde, cancella, lascia nel non detto il nome etnico e storico del suo popolo.

Vi è un’unica “grande sostituzione” di quel che resta delle popolazioni bianche cristiane europee, ma vi sono molti meccanismi attraverso cui opera l’immensa macchina di distruzione della più antica e complessa civiltà del pianeta. Dispersa e ridicolizzata qualsiasi coscienza etnica, derubricata a razzismo tout court ed iscritta tra i titoli di reato nelle legislazioni “democratiche”, espunta la comune ascendenza cristiana delle popolazioni del continente, due millenni trascorsi per caso, le cattedrali edificate per passatempo, la pittura, la letteratura, la filosofia, la scienza, il senso della vita e la quotidianità di decine di nazioni e centinaia di milioni di esseri umani sorte dal nulla, come il panorama gelido e disabitato scrutato nel dipinto romantico Il Viandante sul Mare di nebbia di Kaspar David Friedrich . Il pittore tedesco, o di nazionalità germanica, descrisse la civiltà esclusivamente negli abiti, nel cappello e nel bastone del viandante, dipinto di schiena, senza volto, ma abbigliato con vestiti da città, da uomo perfettamente inserito nel suo secolo. Davanti, una nebbia inospitale, un grigio paesaggio indistinto e boreale.

Chissà se Frau Merkel considera tedesco il Friedrich, nativo di una cittadina della Pomerania svedese, o Immanuel Kant, che era di Konigsberg, oggi la russa Kaliningrad, o Herder, baltico dei dintorni di Riga, oggi Lettonia, ed i milioni e milioni di connazionali, tra i quali migliaia di grandi della scienza, della musica, dell’arte, delle lettere che erano “biodeutschen”, tedeschi biologici, come usa dire con lassù con un imbarazzante neologismo che rammenta fin troppo passate ubriacature pangermaniche, ma non di cittadinanza e di passaporto. Moltissimi non furono e non sono neppure “passdeutschen”, il neologismo che indica i nuovi tedeschi per documenti di cittadinanza, facilmente concessa dal Quarto Reich produttivo e multietnico a moltissimi di “quelli arrivati da poco”.

Ciò che atterrisce, dell’odio di sé e dell’autorazzismo europeo, è la sua capillare diffusione presso tutte le agenzie di consenso che contano. Prendiamo la Chiesa, quella cattolica, poiché dei luterani non vale parlare: lasciamo che i morti seppelliscano i morti, a cinquecento anni dalla protesta del monaco di Wittenberg. La giusta fraternità è ormai oltrepassata: l’intera catechesi e pastorale della neo-chiesa è un inno all’occupazione dell’Europa da parte di altri popoli. Sarà il rancore verso chi ha messo da parte fede e religiosità, ma di tutti i problemi del mondo uno solo pare interessare gli uomini in tonaca: l’immigrazione nel nostro piccolo continente, l’accoglienza obbligata, nell’indifferenza , tra l’altro, delle tradizioni religiose dei nuovi arrivati. Del resto, chi parla più di Dio tra i consacrati, questo indicibile convitato di pietra che disturba la “scelta antropologica” e obbliga a definire una volta per tutte il bene ed il male ? Poi ci sono le benemerite ONG, organizzazioni non governative, carrozzoni miliardari finanziati da potentati privati per conto di ben individuati centri di potere per disfare la civiltà e imporne un’altra, all’insegna della produzione, del consumo, dell’intercambiabilità dei popoli, della distruzione di ogni tradizione civile e spirituale.

La Germania è ovviamente all’avanguardia, ovvero più vicina al baratro finale, ed i peggiori spropositi sull’immigrazione provengono da politici che si definiscono cristiani, e militano in partiti catalogati nel centrodestra in base alle scelte di politica economica, l’ordoliberismo mercatista che ha sostituito la vecchia economia sociale di mercato. Da noi spicca tra i conversi il cardinale Scola, titolare della diocesi più grande ed importante, la Milano che fu di Ambrogio, San Carlo Borromeo ed Ildefonso Schuster. “Grazie, immigrati ! Dalla mescolanza nascerà un’Italia migliore.” ha recentemente dichiarato. Se sarà migliore, chi vivrà vedrà, ma certamente non sarà cristiana – ai porporati la cosa dovrebbe premere un tantino più dell’ otto per mille – e assai probabilmente non sarà Italia. Come non sarà, anzi già non è più tale la Germania, che i detrattori della Merkel hanno cominciato a chiamare Hierland, Quilandia. Tedeschi, dunque, sono tutti coloro che si trovano sul territorio, pertanto, se le conseguenze delle parole sono i fatti concreti, un bimbo figlio di “biodeutschen”,tedeschi biologici, secondo il lessico da bestiario o consorzio zootecnico che non è, purtroppo, una novità nella storia del popolo di Bach, Max Planck e Goethe, è molto meno tedesco di un mongolo residente che, Merkel dixit, è a Berlino da molto tempo, diciamo vent’anni. Siamo ben oltre lo ius soli: la cittadinanza, la qualifica giuridica di tedesco non viene neppure più legata alla nascita, ma alla semplice permanenza, al trovarsi lì e non altrove in un dato momento.

Wolfgang Schauble è il potentissimo ministro delle Finanze del Reich democratico e multiculturale, guardiano dell’ortodossia economica e finanziaria dell’Unione Europea, grande avversario del Sud Europa pasticcione e dissipatore. Sta in parlamento da circa 45 anni, alla faccia del ricambio generazionale che, evidentemente, non è un problema limitato al sud della Alpi, ha scritto molti libri per difendere la sua idea di Germania ed Europa ed è dell’Unione Cristiano Democratica, il partito che fu di Adenauer ed Helmuth Kohl, erede del famoso “Zentrum” cattolico nato ai tempi di Bismarck ( altri cancellieri…) per difendere la fede cattolica dalla kulturkampf prussiana. Alcuni mesi fa ha rilasciato un’intervista al settimanale Die Zeit ( Il Tempo, se le testate significano qualcosa) in cui ha pronunciato alcune frasi che riportiamo per intero. Una è la seguente:“ L’isolamento è quello che ci manderà in rovina e che ci farà degenerare nell’endogamia e nell’incesto“. Eccone un’altra: “ I mussulmani sono una possibilità di arricchimento della nostra apertura e pluralità. Guardate la terza generazione di turchi. E’ un potenziale enorme ed innovativo. “

Sarebbe bello poter evitare ogni commento e magari far passare ogni sera, nei telegiornali, le dichiarazioni dell’uomo forte della Grande Germania, al termine dei notiziari politici, economici e delle cronache sull’immigrazione dei “rifugiati”, che tali sono, lo dicono le fonti ufficiali, le “loro” fonti, nel cinque per cento dei casi. Tocca invece commentare, e formulare insieme diagnosi e prognosi: siamo finiti, perché questa è la volontà di Lorsignori, certificata e pacificamente espressa dal loro migliore e più abile maggiordomo d’Europa, uno dei pochissimi politici che discuta da pari a pari con i veri padroni del mondo.

Eppure, sembra di ascoltare un eccentrico da trattamento psichiatrico proveniente dal pianeta Plutone, non dalla Germania, Hierland, Quilandia, anzi da Friburgo in Brisgovia, sede di un’importante università dei gesuiti, centro primario di studi filosofici ed antico bastione cattolico. Schauble, che peraltro è luterano, sa assai bene di non vivere in una remota isola in mezzo all’oceano, o in una vallata circondata da altissime cime. Sa perfettamente che la Germania è tutt’altro che isolata, irraggiungibile e chiusa al mondo. Conosce meglio di noi la storia del territorio in cui “vive da molto tempo” ( ha circa 75 anni) , ed in cui erano stabiliti anche i suoi antenati, che la chiamavano Vaterland, terra dei padri. Non gli sfugge che un elemento permanente della storia europea è stata l’inquietudine ed il moto dei popoli tedeschi, la difficoltà, geografica ed etnica, di fissarne i confini verso est. Il “drang nach osten”, la spinta verso Est, anzi, fu uno degli elementi principali delle politiche prussiane, guglielmine e nazionalsocialiste alla ricerca del lebensraum, lo spazio vitale.

Mai i tedeschi sono stati un popolo “isolato”, tanto meno dopo il 1945, allorché la tragedia epocale della sconfitta portò con sé mutilazioni territoriali, la controspinta ad ovest di dieci milioni almeno di tedeschi, i “biodeutschen” scacciati dalla Slesia, dalla Pomerania, dalla Prussia Centrale ed orientale, dai Sudeti, un milione dei quali morirono di stenti o furono uccisi nel viaggio. Comprendiamo il trauma epocale dei connazionali di Schauble ed il desiderio di allontanare da sé le accuse di coltivare, in un angolo nascosto dello spirito del popolo, il mito di blut und boden, sangue e suolo, ma, dottor Schauble, le sue tremende frasi fanno capire non solo quali decisioni siano state prese da tempo nelle segrete stanze, ma anche per chi suona la campana. Suona per prima per quello che fu il grande popolo tedesco, che deve essere punito e disperso per sempre per le colpe di un periodo storico tragico, eppure breve, trapassato ed impossibile da rifare o semplicemente immaginare. Le donne tedesche condividono con le italiane il poco invidiabile primato della infertilità, ma ad un membro di lunghissimo corso del potere teutonico non viene neanche in mente di organizzare campagne a favore della natalità, o quanto meno di organizzare la vita sociale di Quilandia ex Germania diffondendo valori a favore della vita. Non lo ha fatto e non lo farà, ridendo allegramente dell’aggettivo cristiano nella denominazione del suo partito.

Che poi l’endogamia e l’incesto siano il principale problema del Reich di Frau Angela Merkel è francamente ridicolo, né sussiste il rischio di generazioni di Gioppini con il gozzo come nelle alti valli bergamasche del passato remoto. Milioni di residenti della Germania ( continuiamola a chiamarla così per brevità) vivono di “mini jobs”, lavoretti istituzionalizzati dal governo socialdemocratico di Schroeder, destra e sinistra pari sono, pagati pochissimo, ma con il vantaggio di non essere tassati. Ampliare la platea dei mini lavoratori interessa il sistema economico, naturalmente, e gli stranieri, o rifugiati, o “coloro che sono qui da meno tempo” assolvono molto bene allo scopo. Più precariato, meno lavori sicuri, schiaffoni ai sindacati alla faccia della mitbestimmung, la cogestione aziendale scritta nella costituzione, chi si lamenta potrà sempre essere zittito con l’accusa di nazismo e tratto in carcere. Sono già molti, nella libera e liberale terra di Schauble.

Quanto all’arricchimento ed alla pluralità recate dalle masse mussulmane, è sin troppo evidente che un uomo del livello del Superministro mente sapendo di mentire. Innanzitutto, egli conosce perfettamente i dati sull’esistenza ( e la tolleranza, da parte del governo di cui è magna pars !) di centinaia di tribunali islamici che applicano la legge islamica ( sharia), in barba al sigillo sassone, alla scuola storica del diritto ed ai tribunali dello Stato chiamato per ora Repubblica Federale di Germania. Per il pluralismo, chiedere a quelle cittadine di “genere” femminile molestate a migliaia a Colonia ed altrove, ma contro i colpevoli non si scagliano le Boldrini di turno e neppure i teologi cristiani, che sono quasi tutti tedeschi.

Infine, la “terza generazione di turchi”: qui casca l’asino insieme con il ministro, e non ci riferiamo certo alla sua condizione di paraplegico, dovuta ad un infame attentato del 1990. Se alla terza generazione ci sono ancora i turchi, benché cittadini tedeschi o “passdeutschen”, significa che le politiche dell’accoglienza e dell’apertura sono fallite clamorosamente. Dovrebbero, a rigore, esserci solo dei cittadini germanici di lontana ascendenza anatolica, non diversi dai concittadini bavaresi, baltici o dell’Europa del Sud, presenti nel territorio deetnicizzato in cui convivono mille gruppi che non condividono un destino comune, né, orrore, una medesima razza, ma semplicemente uno spazio comune denominato storicamente e provvisoriamente Germania.

Forse tutto risale alla gelida accoglienza della famosa lectio magistralis di Benedetto XVI, il discorso di Ratisbona del 2008 in cui Joseph Ratzinger, il primo biodeutsch diventato papa, mise in guardia l’Europa dal relativismo e dall’abbandono delle sue radici, e poi la sua patria terrena in un altro memorabile discorso al Bundestag, il parlamento di Berlino. Sul frontone di quel palazzo sta da cent’anni, posta dal grande architetto Peter Behrens, la frase “zum deutschen volke”, al popolo tedesco, che segnaliamo, per la cancellazione, alla ditta Schauble & Merkel AG. I popoli di Hierland , Quilandia, gradiranno, e certamente tra loro i lettori dello Zeit, il prestigioso settimanale che ha ospitato le esternazioni del ministro disabile. Ha importanza infatti anche a chi si affidano certe dichiarazioni. . Die Zeit è una sorta di Repubblica al cubo, l’organo più ascoltato della locale borghesia progressista e liberal, l’oracolo dei ceti alti e riflessivi, laicissimi ma devoti alla religione dei listini di borsa e della globalizzazione.

Resta da capire se la rigenerazione del sangue germanico sarà lasciata alla natura ed al caso, ovvero se, come è nell’indole ordinata, razionale e metodica dei tedeschi di ieri, torneranno di moda il progetto “lebensborn”, sorgente di vita, già messo a punto da Himmler al tempo del nazionalsocialismo. All’epoca, si voleva realizzare un’eugenetica ariana, attraverso una rete di cliniche e luoghi di incontro per la nascita di “biodeutschen”. Non sarà difficile ricostruire il tutto, con un nome più accattivante e multietnico . Nasceranno tanti splendidi “hierlaender” , abitanti di Quilandia, la nuova Patria dalle porte girevoli. Chissà, forse potrà rimanere, con qualche aggiustamento, il motto del progetto lebensborn del feldmaresciallo Himmler: “per noi sia sacra una madre di buon sangue “, meglio se turca credente di terza generazione. Almeno, conserverà alcuni saldi principi morali e spirituali, quelli smarriti dai tedeschi, dagli europei, da noi stessi.

Roberto PECCHIOLI


http://www.maurizioblondet.it/la-vostra ... quilandia/


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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 18/01/2017, 13:03 
Era il 23 aprile del 1998 a Bonn, allora sede del parlamento tedesco.

Le Profezie del dott. Gregor Gysi:

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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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 Oggetto del messaggio: Re: EUROPA: euroscettici vs euroentusiasti
MessaggioInviato: 18/01/2017, 14:45 
purtroppo la politica della ue non è molto diversa alla politica applicata in italia dai vari governi di centro sinistra: austerità, tagli alla spesa pubblica, tasse, errata gestione dell'immigrazione, tutte azioni volte a metterci al riparo da possibili rischi ma che al contrario bloccano la ns crescita. inoltre se andiamo a guardare cos'è la bce notiamo che il suo capitale è costituito dalla partecipazione delle banche centrali dei singoli stati che hanno a loro volta oltre il 90% del loro capitale formato dalle banche private. domanda: secondo voi chi detiene il capitale maggiore della bce? risposta: la germania! (bundesbank) https://it.wikipedia.org/wiki/Banca_centrale_europea



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