06/11/2016, 19:12
06/11/2016, 20:45
23/11/2016, 17:24
23/11/2016, 19:15
freelancer007 ha scritto:
limitandosi a controllareche ognuna di esse ne tragga un tornaconto RAGIONEVOLE che non limiti quello delle altre.
![]()
03/12/2016, 22:09
Rispunta la bolla immobiliare, allarme Esrb per otto paesi (ma non l'Italia)
Roma. Rispunta la 'bolla immobiliare' e con essa i pericoli per le banche dei paesi coinvolti. Ma, questa volta, non sono le banche italiane ad essere coinvolte dall'allarme lanciato alle economie di otto paesi europei, fra cui Olanda e Regno Unito, dall'Esrb, il Comitato europeo per il rischio sistemico, presieduto da Mario Draghi. Con un monito che richiama alla memoria quelli che precedettero la crisi del 2008, il Board, infatti, sottolinea come in Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito l'andamento del settore immobiliare presenta "criticità che possono essere una fonte di rischio sistemico per la stabilità finanziaria nel medio termine".
A preoccupare è un settore immobiliare residenziale con vulnerabilità "a medio termine che riguardano l'indebitamento crescente delle famiglie e la loro capacità di rimborsare il debito ipotecario" ma anche la dinamica dei prezzi delle abitazioni.
Il Comitato - che ha accompagnato il rapporto con una serie di raccomandazioni ai paesi 'richiamati' - spiega come nella maggior parte dei casi ci sono situazioni critiche "legate al livello di indebitamento o la crescita del credito ipotecario" che ricade sulle famiglie, mentre in alcuni membri Ue si segnalano "vulnerabilità legate al tasso di crescita dei prezzi" con casi "di sopravvalutazione di immobili residenziali".
Per le banche dei paesi toccati dal richiamo non ci sono "rischi diretti a breve termine" ma "nel medio termine non sono escluse ricadute". Peraltro il Comitato diretto da Draghi segnala come le "gravi conseguenze sull'economia reale" dei paesi coinvolti - con "perdite per i prestatori" - potrebbero "portare a ricadute negative in altri paesi".
In effetti - grazie anche ai bassissimi tassi di interesse di questi anni - l'andamento dei prezzi per il settore residenziale ha visto crescite vertiginose: Bloomberg ricordava come oggi un cittadino di Londra debba destinare 14,2 annualità del proprio stipendio lordo per l'acquisto di una abitazione, visto che con un aumento dell'86 per cento dal 2009, il costo medio è salito a 482.800 sterline (circa 580 mila euro). Non va meglio in Svezia dove circa un sesto delle famiglie ha acceso un debito ipotecario superiore al 600% del proprio reddito o in Olanda dove molte famiglie hanno contratto debiti superiori al valore delle proprie abitazioni.
12/12/2016, 01:37
In Brasile sei omicidi all’ora. E gli italiani preparano le valigie
La crisi economica fa impennare la delinquenza nelle grandi città. Turismo a rischio
Un quarto d’ora di pure terrore, il figlio diciassettenne in casa con tre banditi armati che rovistano ovunque, preoccupato che la madre non si svegli. Alessandra Vannucci, professoressa e regista teatrale genovese da 18 anni in Brasile, ha deciso quel giorno che avrebbe dovuto lasciare Santa Teresa, il quartiere che l’aveva accolta nella città carioca. Lo stesso dove ha trovato la morte questa settimana Roberto Bardella, motociclista cinquantaduenne di Jesolo che stava viaggiando in moto per il Sudamerica con il cugino ed è stato ucciso per essersi imbattuto per sbaglio in una zona controllata dalla criminalità organizzata. Dopo aver ospitato Mondiali di calcio e Olimpiadi, Rio de Janeiro è una città segnata dalla violenza, della disorganizzazione e dalla paura. «Sembra paradossale - spiega Vannucci -, ma l’abbandono di Santa Teresa è arrivato proprio a causa delle Olimpiadi; mentre si costruiva in altre zone della città, qui hanno chiuso il cantiere per la linea dell’autobus che porta la gente dal centro della città e il degrado si è fatto sentire».
Grazie al sangue freddo di suo figlio, che ha dato ai ladri tutto quello che volevano senza opporre resistenza, Alessandra può raccontare questa storia. «Per molto tempo il quartiere è stato un’isola felice, oggi a malincuore è diventato come altre parti della città. A Rio ci sono regole non scritte che devi saper rispettare sempre. Facciamo fatica noi che ci viviamo da tanto tempo, figuriamoci i turisti».
La piemontese Costanza Assereto, invece, ha deciso di lasciare la sua attività a Lapa e tornerà presto in Italia. «Lapa è il centro della movida ed è abbastanza vigilato. Le zone turistiche come Copacabana e Ipanema sono più pericolose, per scippi e assalti in spiaggia. Posso dire che Rio è una città difficile e faticosa sotto molti punti di vista; il fattore sicurezza è un’aggravante. C’è sempre il pericolo che ti rubino il cellulare o le cose lasciate in spiaggia, ma anche che ti crolli una pista ciclabile appena costruita, come successo prima delle Olimpiadi». Oltre al glamour, insomma, resta ben poco della cidade maravilhosa. Questa settimana si sono viste scene di guerra in pieno centro, fuori dal palazzo dell’assemblea statale con i poliziotti in tenuta anti-sommossa sparando gas lacrimogeni contro i funzionari pubblici in agitazione per la proposta di taglio del 30% del salario. Lo Stato è in bancarotta, la crisi economica genera nuove sacche di povertà ed alimenta il serbatoio enorme della delinquenza, dalle piccole gang di scippatori minorenni alle grosse fazioni del narcotraffico.
Uno dei pericoli è quello di finire nella zona sbagliata, cosa non rara se ci si affida ad un’autista di Uber, che non conosce la città e si muove solo con il gps. Ad ottobre i morti ammazzati nello Stato sono saliti a 482, il 10% in più rispetto all’anno scorso. Se si guarda all’intero Brasile i numeri sono da conflitto; 60.000 nel 2014, una tassa di 29 omicidi ogni 100.000 abitanti, la terza più alta al mondo dopo El Salvador e il Messico. Le forze dell’ordine sono spesso accusate di essere parte del problema invece che la soluzione; esecuzioni sommarie, vincoli con il narcotraffico, persecuzioni in pieno giorno o sparatorie che causano morti innocenti. Le «balas perdidas» uccidono bambini nelle viottole delle baraccopoli o passanti per le vie del centro delle principali città. I turisti sono più a rischio perché non sanno leggere le difficoltà. Intanto calano le prenotazioni degli hotel e anche le richieste per gli scambi universitari con studenti dall’Europa o dagli Stati Uniti.
Ma se ci sono italiani ed europei e che se ne vanno, c’è anche chi cerca di rispondere alla cattiva pubblicità. Michele Vassallo è proprietario del ristorante italiano più gettonato a Pipa, nello stato di Rio Grande di Norte. «È importante sottolineare che la violenza è concentrata soprattutto nelle grandi capitali e non nei piccoli centri come il nostro. Se si fa di tutta l’erba un fascio, si fanno scappare i turisti europei in un momento già delicato, perché la crisi ha fatto diminuire la domanda interna». Le autorità consolari non si stancano di dare le raccomandazioni utili: non frequentare luoghi isolati o le spiagge di notte, contrattare servizi autorizzati e non taxi abusivi, non portare oggetti di valore o gioielli. Affinché una vacanza ai tropici non si trasformi in una terribile tragedia.
13/12/2016, 01:16
Venezuela ritira banconota di taglio più alto, ormai vale solo 2 centesimi
Il governo venezuelano ha annunciato che sostituirà le banconote da 100 bolivares, il taglio più grande in questo momento, con le monete entro 72 ore, nella speranza di fermare il contrabbando e affrontare la carenza di cibo e altri oggetti. Ad annunciarlo è stato il presidente Nicolas Maduro, secondo il quale le mafie colombiane che operano nelle zone di confine non avranno il tempo di rimpatriare le banconote.
La banconota da 100 bolivar ha perso gran parte del suo valore nel corso degli ultimi anni ed ora ha un valore di circa 2 centesimi di dollaro. Nei giorni scorsi a causa dell’inflazione galoppante, con il tasso tra i più alti del mondo, il Governo ha deciso di stampare una nuova banconota da 20.000 bolivares.
14/01/2017, 17:18
14/01/2017, 17:47
14/01/2017, 18:00
Il mondo di George Soros sta cadendo a pezzi e lui incolpa tutti tranne che se stesso
14/01/2017, 18:15
14/01/2017, 20:27
TheApologist ha scritto:Soros é del '30, quindi 87 anni... Non dovrebbe mancare molto, nel frattempo lo aspetto in riva al fiume.
14/01/2017, 20:30
Wolframio ha scritto:Lo sfogo di George Soros: «[...]Ora il miliardario dice: “L’unica spiegazione che riesco a trovare (per il rifiuto della globalizzazione/liberismo da parte dell’elettorato) è che i leader eletti non siano stati capaci di soddisfare le legittime aspettative ed aspirazioni degli elettori, e che questo fallimento li ha condotti all’attuale sfiducia nelle prevalenti forme di democrazia e di capitalismo. Semplicemente, molte persone si sono sentite derubate dalle classi dirigenti della loro democrazia”.
Tradotto: i leader eletti non sono riusciti a fregare per bene gli elettori senza che se ne accorgano.
14/01/2017, 21:35
Thethirdeye ha scritto:TheApologist ha scritto:Soros é del '30, quindi 87 anni... Non dovrebbe mancare molto, nel frattempo lo aspetto in riva al fiume.
Mah....
Se Rockefeller è quasi arrivato a 100, direi che Soros non lo vedremo crepare prima 13 o 14 anni....
14/01/2017, 22:35
sottovento ha scritto:Thethirdeye ha scritto:TheApologist ha scritto:Soros é del '30, quindi 87 anni... Non dovrebbe mancare molto, nel frattempo lo aspetto in riva al fiume.
Mah....
Se Rockefeller è quasi arrivato a 100, direi che Soros non lo vedremo crepare prima 13 o 14 anni....
beh se torniamo alla lira magari gli diamo il tempo di speculare un altro po