In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

15/01/2017, 19:37

... Avevo visto! Roba da vomito! Più che altroregna sovrana al morbosità di vedere gente in difficoltà o che piange! Altroché film "hard"!
Uno, il sabato sera, se è a casa come me, gradirebbe vedere qualcosa di allegro, di rilassante .... Ma la gente, niente, è presa dai racconti altrui, dalle vicissitudini (vere o false che siano); ma che popolo siamo diventati ................

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

15/01/2017, 23:59

Beppe Grillo si scaglia ancora contro il sistema dell'informazione, annunciando il lancio di un "premio", il "Bufalino d'oro
http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... 702a.shtml

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/01/2017, 04:41

mercoledì 18 gennaio 2017

"Ecco chi comanda veramente". La denuncia choc della Gabanelli fa tremare mezzo mondo. Diffondetelo

Guarda su dailymotion.com

La denuncia della Gabanelli fa tremare mezzo mondo... di ghingo3


¯
La Gabanelli e’ una famosa giornalista della RAI 3,che con il suo programma inchiesta REPORT ha spesso creato imbarazzo in autorità’ politiche. Ma come tutti i giornalisti non supera quella famosa linea rossa dell’informazione che pero’ in questo caso sembra aver varcato anche se in modo soft. Guardatevi il video e’ capirete perché’ in Italia ed Europa sta accadendo quello che sta accadendo…

Pensate che stanno censurando questo video in tutto il mondo negli archivi on line Rai la puntata e’ stata letteralmete eliminata!!! E dovremmo pagare il canone per questi servi criminali!!!

La denuncia della Gabanelli che fa tremare “mezzo mondo”.Ecco chi ci comanda veramente.Il video della trasmissione “Report” da non perdere e condividere.
“Quando la politica non funziona diventa tecnica (o meglio tecnocrazia, vedi i governi tecnici susseguitisi in italia dopo la caduta pilotata di Berlusconi, Monti in primis)”. Con queste parole la Gabanelli esordisce all’ inizio di questo video, che svela ciò che molti non sanno e che altri non vogliono che si sappia…

Tutto parte dagli anni 80, quando esponenti di spicco di Stati Uniti, Europa e Giappone diedero vita alla commissione trilaterale (gruppo Bilderberg) voluta da Rockfeller per disegnare il futuro del mondo. Da allora, questa commissione non ha mai smesso di riunirsi in seduta plenaria una volta l’anno (con esponenti politici, industriali ecc), eancora oggi decide le sorti politiche e non solo del pianeta.

Nel corso degli anni essa si è posta sempre l’obiettivo di ridurre la democrazia, dando sempre più potere ai governi e meno ai parlamenti, più tecnocrazia (dittatura fiscale e non solo) e meno politica.

I membri della commissione ritengono che ogni paese non abbia bisogno di uno “Stato” così come lo si è inteso per centinaia di anni, e quindi agiscono per poter eliminare il concetto di sovranità nazionale e di autodeterminazione(come dimostrato dall’ Euro e dall’ UE).

Negli anni in cui fu fondata la commissione trilaterale, nessuno poteva pensare che essa avrebbe portato il mondo a diventare ciò che è oggi, talmente connesso a livello finanziario che se dovesse cadere una nazione si trascinerebbe dietro l’intero pianeta.
E anche di ciò che è stato sopra citato l’Euro e l’ UE ne sono una palese dimostrazione alla luce del sole, dove la Grecia in primis e l’Italia rappresentano la minaccia europea, ossia le nazioni che potrebbero cadere e trascinarsi dietro l’intera Unione Europea.

Ma chi sono attualmente i membri della commissione trilaterale? E chi sono quelli italiani?


Di Francesco Amodeo

Mario Monti lo troviamo, ovviamente, anche qui con un ruolo di prim’ordine: infatti è stato addirittura il presidente europeo della Commissione Trilaterale, posto che oggi è ricoperto da Jean-Claude Trichet, che guarda caso era già stato, proprio come Mario Monti, presidente della lobby belga Brugel. Trichet è anche Presidente del Gruppo dei 30, potenti della finanza mondiale di cui fa parte anche Mario Draghi. E come se non bastasse è proprio Trichet che ha preceduto Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea.

Come presidente onorario europeo della Commissione Trilaterale abbiamo un tale Peter Sutherland, e indovinate chi è? È il Presidente della Goldman Sachs, la stessa per la quale hanno lavorato proprio Monti, Prodi, Draghi, la stessa della crisi in America dei mutui subprime, la stessa della crisi in Italia con la vendita dei BTP, la stessa che ha aiutato la Grecia a truccare i conti con operazioni di finanza “creativa”, e che poi ha imposto in Grecia il suo uomo, Papademos.

Nella Commissione Trilaterale troviamo anche il nostro ex Presidente del Consiglio Enrico Letta, che è anche vicepresidente di Aspen Italia, e che ha partecipato al Bilderberg nel 2012, ossia l’anno prima di essere scelto come Presidente del Consiglio italiano. Poi abbiamo John Elkann, presidente della Fiat, altro vicepresidente di Aspen Institute Italia, assiduo frequentatore del Bilderberg. Egli è inoltre presidente dell’Editrice La Stampa e di Itedi, ed è nel consiglio di amministrazione di RCS MediaGroup, e di “The Economist”.

È membro della Commissione Trilaterale anche Enrico Tommaso Cucchiani, che proprio nel 2013 ha partecipato al Bilderberg in sostituzione di Corrado Passera come CEO di Intesa Sanpaolo, la principale banca italiana e maggiore azionista della Banca d’Italia, che è rappresentata nella Trilaterale anche dal vicepresidente Marcello Sala, che ha ricevuto dal consiglio di gestione l’incarico di sviluppare le relazioni internazionali e seguire i progetti di internazionalizzazione del gruppo bancario.

Presente anche Giuseppe Vita, presidente di UniCredit, altra banca azionista della Banca d’Italia. Cominciate a capire dove prendono le decisioni che riguardano i nostri soldi? Anche Gianfelice Rocca, presidente Techint Group, proprio come Cucchiani, ha partecipato al Bilderberg nel 2013, ed anche lui è membro del comitato esecutivo
di Aspen Institute. Queste lobby sembrano davvero essere onnipresenti, ed i partecipanti indissolubilmente interconnessi. Non faccio in tempo a cominciare la conta delle “tre”coincidenze che mi ritrovo subito davanti ad una prova.

Nella Commissione Trilaterale non poteva mancare Marco Tronchetti Provera, presidente della Pirelli, componente del consiglio di amministrazione di RCS Quotidiani, membro dell’esecutivo di Confindustria, vicepresidente di Mediobanca. Anche Tronchetti Provera ha ovviamente in passato partecipato alle riunioni del Gruppo Bilderberg. Ormai diventa quasi scontato e quindi superfluo ribadirlo. Poi troviamo Marta Dassù, che, oltre ad essere membro della Commissione Trilaterale, è Direttore Generale per le Attività Internazionali di Aspen Institute, ed è stata anche consulente per la politica estera di D’Alema.

Dassù è stata sottosegretario al ministero degli Affari Esteri nel Governo Monti (Bilderberg) e viceministro della Bonino (Bilderberg), agli Esteri nel Governo Letta (Bilderberg). Come noterete, si scelgono tra di loro. Su questo non ci può essere più alcun dubbio, alla faccia del popolo sovrano.

Poi c’è Federica Guidi, vicepresidente di Ducati, che ha partecipato alle riunioni della Commissione Trilaterale, e guarda caso proprio recentemente la Ducati è stata venduta ai tedeschi di Audi. Sarà anche questa una coincidenza? Ovviamente sono in pochi gli italiani a saperlo: tutti invece pensano che la casa motociclistica sia ancora italiana. La Guidi è anche Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria. E perché no? è giusto che in queste lobby si cominci ad essere indottrinati fin da giovani (chissà che non ce la troveremo come Ministro al prossimo governo).

Cosa dire dei rappresentanti delle principali aziende da privatizzare?
Ovviamente li ritroviamo tutti sugli attenti anche in quest’altra lobby di matrice neoliberista. Abbiamo infatti Giuseppe Recchi del gruppo Eni, e Pier Francesco Guarguaglini, presidente di Finmeccanica.

Abbiamo visto che le banche sono tutte in prima fila nella Commissione Trilaterale, ed, infatti, possiamo aggiungere oltre alle principali, già citate, anche Maurizio Sella, presidente del Gruppo Banca Sella ed ex Presidente della Associazione Banche Italiane; Ferdinando Salleo, vicepresidente di Mediocredito ed ex ambasciatore italiano negli Stati Uniti. Ma non si sono fatti mancare proprio nulla, ed infatti abbiamo anche Stefano Silvestri, presidente dell’Istituto Affari Internazionali, editorialista de “Il Sole 24 ore”,
che è stato anche sottosegretario di stato alla Difesa ed è membro del consiglio d’amministrazione della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza; ed ancora, Franco Venturini, giornalista, storico commentatore per gli affari esteri del “Corriere della Sera”, un altro gruppo che abbiamo visto essere sempre presente in vari modi in queste lobby.

E per concludere, proprio come Mario Monti abbiamo Carlo Secchi, professore ordinario di politica economica europea, e Rettore dell’Università Bocconi dal 2000 al 2004. Io ho ricevuto da una mia fonte una locandina assolutamente inedita che dimostra che addirittura nel 1983, in occasione dei dieci anni della Commissione Trilaterale, la riunione si svolse a Roma, e come relatori per L’Italia ci furono proprio Romano Prodi in veste di presidente dell’IRI, incredibilmente insieme a Mario Monti, che non sono riuscito a capire a che titolo sia stato scelto, a quei tempi, come relatore per l’Italia in una così importante commissione, essendo semplicemente un professore di economia.

Soltanto l’anno dopo quella riunione, infatti, diventerà professore della Bocconi di Milano, e poi comincerà la sua carriera alla Commissione Europea.
Tra i relatori per l’America c’era il pericoloso, controverso e potentissimo Segretario di Stato Henry Kissinger. Per quanto riguarda i nostri politici che partecipano alle riunioni di queste lobby di potere, come il Bilderberg o la Commissione Trilaterale, la domanda che mi pongo è la seguente: non c’è un evidente conflitto d’interessi con gli incarichi pubblici che svolgono?
_



Fonte

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/01/2017, 10:52

ArTisAll ha scritto:mercoledì 18 gennaio 2017

"Ecco chi comanda veramente". La denuncia choc della Gabanelli fa tremare mezzo mondo. Diffondetelo

Guarda su dailymotion.com

La denuncia della Gabanelli fa tremare mezzo mondo... di ghingo3


¯
La Gabanelli e’ una famosa giornalista della RAI 3,che con il suo programma inchiesta REPORT ha spesso creato imbarazzo in autorità’ politiche. Ma come tutti i giornalisti non supera quella famosa linea rossa dell’informazione che pero’ in questo caso sembra aver varcato anche se in modo soft. Guardatevi il video e’ capirete perché’ in Italia ed Europa sta accadendo quello che sta accadendo…

Pensate che stanno censurando questo video in tutto il mondo negli archivi on line Rai la puntata e’ stata letteralmete eliminata!!! E dovremmo pagare il canone per questi servi criminali!!!

La denuncia della Gabanelli che fa tremare “mezzo mondo”.Ecco chi ci comanda veramente.Il video della trasmissione “Report” da non perdere e condividere.
“Quando la politica non funziona diventa tecnica (o meglio tecnocrazia, vedi i governi tecnici susseguitisi in italia dopo la caduta pilotata di Berlusconi, Monti in primis)”. Con queste parole la Gabanelli esordisce all’ inizio di questo video, che svela ciò che molti non sanno e che altri non vogliono che si sappia…

Tutto parte dagli anni 80, quando esponenti di spicco di Stati Uniti, Europa e Giappone diedero vita alla commissione trilaterale (gruppo Bilderberg) voluta da Rockfeller per disegnare il futuro del mondo. Da allora, questa commissione non ha mai smesso di riunirsi in seduta plenaria una volta l’anno (con esponenti politici, industriali ecc), eancora oggi decide le sorti politiche e non solo del pianeta.

Nel corso degli anni essa si è posta sempre l’obiettivo di ridurre la democrazia, dando sempre più potere ai governi e meno ai parlamenti, più tecnocrazia (dittatura fiscale e non solo) e meno politica.

I membri della commissione ritengono che ogni paese non abbia bisogno di uno “Stato” così come lo si è inteso per centinaia di anni, e quindi agiscono per poter eliminare il concetto di sovranità nazionale e di autodeterminazione(come dimostrato dall’ Euro e dall’ UE).

Negli anni in cui fu fondata la commissione trilaterale, nessuno poteva pensare che essa avrebbe portato il mondo a diventare ciò che è oggi, talmente connesso a livello finanziario che se dovesse cadere una nazione si trascinerebbe dietro l’intero pianeta.
E anche di ciò che è stato sopra citato l’Euro e l’ UE ne sono una palese dimostrazione alla luce del sole, dove la Grecia in primis e l’Italia rappresentano la minaccia europea, ossia le nazioni che potrebbero cadere e trascinarsi dietro l’intera Unione Europea.

Ma chi sono attualmente i membri della commissione trilaterale? E chi sono quelli italiani?


Di Francesco Amodeo

Mario Monti lo troviamo, ovviamente, anche qui con un ruolo di prim’ordine: infatti è stato addirittura il presidente europeo della Commissione Trilaterale, posto che oggi è ricoperto da Jean-Claude Trichet, che guarda caso era già stato, proprio come Mario Monti, presidente della lobby belga Brugel. Trichet è anche Presidente del Gruppo dei 30, potenti della finanza mondiale di cui fa parte anche Mario Draghi. E come se non bastasse è proprio Trichet che ha preceduto Draghi alla presidenza della Banca Centrale Europea.

Come presidente onorario europeo della Commissione Trilaterale abbiamo un tale Peter Sutherland, e indovinate chi è? È il Presidente della Goldman Sachs, la stessa per la quale hanno lavorato proprio Monti, Prodi, Draghi, la stessa della crisi in America dei mutui subprime, la stessa della crisi in Italia con la vendita dei BTP, la stessa che ha aiutato la Grecia a truccare i conti con operazioni di finanza “creativa”, e che poi ha imposto in Grecia il suo uomo, Papademos.

Nella Commissione Trilaterale troviamo anche il nostro ex Presidente del Consiglio Enrico Letta, che è anche vicepresidente di Aspen Italia, e che ha partecipato al Bilderberg nel 2012, ossia l’anno prima di essere scelto come Presidente del Consiglio italiano. Poi abbiamo John Elkann, presidente della Fiat, altro vicepresidente di Aspen Institute Italia, assiduo frequentatore del Bilderberg. Egli è inoltre presidente dell’Editrice La Stampa e di Itedi, ed è nel consiglio di amministrazione di RCS MediaGroup, e di “The Economist”.

È membro della Commissione Trilaterale anche Enrico Tommaso Cucchiani, che proprio nel 2013 ha partecipato al Bilderberg in sostituzione di Corrado Passera come CEO di Intesa Sanpaolo, la principale banca italiana e maggiore azionista della Banca d’Italia, che è rappresentata nella Trilaterale anche dal vicepresidente Marcello Sala, che ha ricevuto dal consiglio di gestione l’incarico di sviluppare le relazioni internazionali e seguire i progetti di internazionalizzazione del gruppo bancario.

Presente anche Giuseppe Vita, presidente di UniCredit, altra banca azionista della Banca d’Italia. Cominciate a capire dove prendono le decisioni che riguardano i nostri soldi? Anche Gianfelice Rocca, presidente Techint Group, proprio come Cucchiani, ha partecipato al Bilderberg nel 2013, ed anche lui è membro del comitato esecutivo
di Aspen Institute. Queste lobby sembrano davvero essere onnipresenti, ed i partecipanti indissolubilmente interconnessi. Non faccio in tempo a cominciare la conta delle “tre”coincidenze che mi ritrovo subito davanti ad una prova.

Nella Commissione Trilaterale non poteva mancare Marco Tronchetti Provera, presidente della Pirelli, componente del consiglio di amministrazione di RCS Quotidiani, membro dell’esecutivo di Confindustria, vicepresidente di Mediobanca. Anche Tronchetti Provera ha ovviamente in passato partecipato alle riunioni del Gruppo Bilderberg. Ormai diventa quasi scontato e quindi superfluo ribadirlo. Poi troviamo Marta Dassù, che, oltre ad essere membro della Commissione Trilaterale, è Direttore Generale per le Attività Internazionali di Aspen Institute, ed è stata anche consulente per la politica estera di D’Alema.

Dassù è stata sottosegretario al ministero degli Affari Esteri nel Governo Monti (Bilderberg) e viceministro della Bonino (Bilderberg), agli Esteri nel Governo Letta (Bilderberg). Come noterete, si scelgono tra di loro. Su questo non ci può essere più alcun dubbio, alla faccia del popolo sovrano.

Poi c’è Federica Guidi, vicepresidente di Ducati, che ha partecipato alle riunioni della Commissione Trilaterale, e guarda caso proprio recentemente la Ducati è stata venduta ai tedeschi di Audi. Sarà anche questa una coincidenza? Ovviamente sono in pochi gli italiani a saperlo: tutti invece pensano che la casa motociclistica sia ancora italiana. La Guidi è anche Presidente dei giovani imprenditori di Confindustria. E perché no? è giusto che in queste lobby si cominci ad essere indottrinati fin da giovani (chissà che non ce la troveremo come Ministro al prossimo governo).

Cosa dire dei rappresentanti delle principali aziende da privatizzare?
Ovviamente li ritroviamo tutti sugli attenti anche in quest’altra lobby di matrice neoliberista. Abbiamo infatti Giuseppe Recchi del gruppo Eni, e Pier Francesco Guarguaglini, presidente di Finmeccanica.

Abbiamo visto che le banche sono tutte in prima fila nella Commissione Trilaterale, ed, infatti, possiamo aggiungere oltre alle principali, già citate, anche Maurizio Sella, presidente del Gruppo Banca Sella ed ex Presidente della Associazione Banche Italiane; Ferdinando Salleo, vicepresidente di Mediocredito ed ex ambasciatore italiano negli Stati Uniti. Ma non si sono fatti mancare proprio nulla, ed infatti abbiamo anche Stefano Silvestri, presidente dell’Istituto Affari Internazionali, editorialista de “Il Sole 24 ore”,
che è stato anche sottosegretario di stato alla Difesa ed è membro del consiglio d’amministrazione della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza; ed ancora, Franco Venturini, giornalista, storico commentatore per gli affari esteri del “Corriere della Sera”, un altro gruppo che abbiamo visto essere sempre presente in vari modi in queste lobby.

E per concludere, proprio come Mario Monti abbiamo Carlo Secchi, professore ordinario di politica economica europea, e Rettore dell’Università Bocconi dal 2000 al 2004. Io ho ricevuto da una mia fonte una locandina assolutamente inedita che dimostra che addirittura nel 1983, in occasione dei dieci anni della Commissione Trilaterale, la riunione si svolse a Roma, e come relatori per L’Italia ci furono proprio Romano Prodi in veste di presidente dell’IRI, incredibilmente insieme a Mario Monti, che non sono riuscito a capire a che titolo sia stato scelto, a quei tempi, come relatore per l’Italia in una così importante commissione, essendo semplicemente un professore di economia.

Soltanto l’anno dopo quella riunione, infatti, diventerà professore della Bocconi di Milano, e poi comincerà la sua carriera alla Commissione Europea.
Tra i relatori per l’America c’era il pericoloso, controverso e potentissimo Segretario di Stato Henry Kissinger. Per quanto riguarda i nostri politici che partecipano alle riunioni di queste lobby di potere, come il Bilderberg o la Commissione Trilaterale, la domanda che mi pongo è la seguente: non c’è un evidente conflitto d’interessi con gli incarichi pubblici che svolgono?
_



Fonte

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/01/2017, 13:46

ArTisAll ha scritto:
Tutto parte dagli anni 80, quando esponenti di spicco di Stati Uniti, Europa e Giappone diedero vita alla commissione trilaterale (gruppo Bilderberg) voluta da Rockfeller per disegnare il futuro del mondo.


ottimo articolo e video. sottolineo questa frase "per disegnare il futuro del mondo" che è l'espressione della materialità all'ennesima potenza. la vita è relativamente breve. mi chiedo come mai questa gente abbia così a cuore il futuro del mondo tanto loro non ci saranno più e quel futuro non potranno viverlo.

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/01/2017, 15:10

sottovento ha scritto:
ArTisAll ha scritto:
Tutto parte dagli anni 80, quando esponenti di spicco di Stati Uniti, Europa e Giappone diedero vita alla commissione trilaterale (gruppo Bilderberg) voluta da Rockfeller per disegnare il futuro del mondo.


ottimo articolo e video. sottolineo questa frase "per disegnare il futuro del mondo" che è l'espressione della materialità all'ennesima potenza. la vita è relativamente breve. mi chiedo come mai questa gente abbia così a cuore il futuro del mondo tanto loro non ci saranno più e quel futuro non potranno viverlo.


Un'idea l'avrei...forse hanno l'enzima "telomerasi" maggiormente attivo del nosto [:246]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/01/2017, 19:06

sottovento ha scritto:... mi chiedo come mai questa gente abbia così a cuore il futuro del mondo tanto loro non ci saranno più e quel futuro non potranno viverlo.




Quel futuro non potranno viverlo. Vero.
Vivono il loro presente. E il futuro, sarà il presente di chi li sostituirà..... li mortà (scusate il linguaggio).
On and on....... non si fermano. C'è solo il passaggio del tenstimone.


Immagine


shighella ha scritto:...forse hanno l'enzima "telomerasi"



Chissà, quello forse mi appartiene (per così dire).
Non sono immortale ma invecchio molto lentamente.

Circa i personaggini a cui facciamo riferimento....... ciò che ho già detto al quote di sottovento.

IMHO come sempre. [;)]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/01/2017, 20:01

ArTisAll ha scritto:
Tutto parte dagli anni 80, quando esponenti di spicco di Stati Uniti, Europa e Giappone diedero vita alla commissione trilaterale (gruppo Bilderberg) voluta da Rockfeller per disegnare il futuro del mondo.


Indietro, più indietro. Il "Club di Roma" ad esempio è stato fondato nel 1968.

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

19/01/2017, 20:58

In Italia chi fa informazione riceve una minaccia al giorno ma nessuno ne parla


Dal 2006 ad oggi sono avvenuti 3091 casi di minacce a giornalisti, blogger e operatori dell'informazione. Solo nel 2016 il bilancio è di 412 intimidazioni, fra le quali aggressioni gravi, danni al patrimonio e minacce di morte, finalizzate a impedire la diffusione di notizie sgradite. I dati di Ossigeno per l'Informazione


Dario Lapenta


In Italia chi vuole portare alla luce notizie di interesse pubblico corre seri rischi. Dal 2006 ad oggi sono avvenuti 3091 casi di minacce a giornalisti, blogger e operatori dell’informazione. Quasi una al giorno, nel silenzio pressoché totale degli organi di informazione. Questo è quanto emerso dal meticoloso lavoro di indagine portato avanti da Ossigeno per l’Informazione, osservatorio sui giornalisti minacciati promosso dall’Ordine dei giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Solo nel 2016 il bilancio è di 412 intimidazioni, fra le quali aggressioni gravi, danni al patrimonio e minacce di morte, finalizzate a impedire la diffusione di notizie sgradite. Rispetto al 2015 diminuite di un centinaio, ma non significa che la situazione sia migliorata, perché il bilancio contiene solo i casi che l’osservatorio è riuscito a verificare.

In Italia chi fa informazione riceve una minaccia al giorno

I numeri resi noti da Ossigeno sono soltanto la punta dell’iceberg. “Per avere un dato che si avvicina alla realtà – afferma il direttore dell’osservatorio, Alberto Spampinato – bisogna moltiplicare almeno per 20 il numero degli ostacoli all’informazione.” Perché il ministero della Giustizia, grazie all’esplicita sollecitazione di Ossigeno, ha fatto sapere che le querele per diffamazione a mezzo stampa archiviate ogni anno prima di arrivare a processo sono 5125 su 5904. In sostanza quasi il 90 per cento sono fatte senza alcun presupposto giuridico. I dati del ministero, resi noti nel dossier “Taci o ti querelo” pubblicato da Ossigeno a ottobre, non solo confermano quanto già emerso, ma rivelano una situazione ancora più preoccupante.



Immagine



L’utilizzo strumentale della querela per diffamazione e della citazione in giudizio per danni sono le forme più frequenti di intimidazione a chi pubblica notizie sgradite. E chi querela senza alcun presupposto, spesso chiedendo cifre di risarcimento danni volutamente spropositate allo scopo di ostacolare l’informazione, non ne paga le conseguenze. Tutto questo è reso possibile a causa di leggi sbagliate che il Parlamento non corregge. “Presentare querela è facile e non costa nulla, – si legge nel dossier, realizzato dal direttore dell’osservatorio Spampinato con la collaborazione del docente di deontologia del giornalismo Giuseppe Federico Mennella e dell’ avv. Andrea di Pietro – chi commette questi abusi dovrebbe essere scoraggiato con gli strumenti previsti dal diritto, applicando in modo sistematico le penalità già previste per punire le liti temerarie. Si dovrebbe introdurre una norma che preveda, per la diffamazione, la condanna automatica del querelante alle spese e al risarcimento in caso di archiviazione.”

…ma nessuno ne parla

Introdurre dei limiti alle querele permetterebbe a chi fa informazione di non essere ostacolato e di esercitare un diritto sancito dalla nostra Costituzione. Secondo quanto stimato in base ai dati del ministero della Giustizia, il numero delle querele aumenta a un ritmo dell’ 8 per cento ogni anno. I processi che si aprono sono molto maggiori di quelli che gli uffici giudiziari sono in grado di trattare. Se non si interviene, si legge ancora nel dossier, i procedimenti penali per diffamazione a mezzo stampa potrebbero diventare 7500 all’anno. A questo si aggiunge anche l’eccessiva durata dei processi, che va a scapito dei giornalisti e operatori dell’informazione. Per arrivare a una sentenza di primo grado ci vogliono in media 6 anni e quattro mesi, ma la prescrizione arriva, a seconda del caso, dai 6 ai 7 anni e mezzo. Questo significa che se si fa ricorso in appello per correggere eventuali errori giudiziari, il procedimento è di norma già prescritto ma l’eventuale condanna in primo grado rimane.



Immagine



E’ così che viene prodotto un effetto raggelante sull’informazione che può portare all’autocensura. Le vittime delle quali Ossigeno ha preso nota hanno un nome e un cognome, resi noti in segno di solidarietà.

http://www.nextquotidiano.it/italia-inf ... -ne-parla/

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

22/01/2017, 17:07

Quell'ipocrisia "corretta" che schiaffeggia la riconoscenza


Come appari sullo schermo, che tu perda o vinca e qualsiasi imbecillità tu dica, vieni applaudito


Ricordo, tanti anni fa, di essere rimasto molto colpito quando in uno dei primi quiz televisivi mi sono accorto che il pubblico applaudiva non solo il vincitore, ma anche il perdente.

Adesso è diventata la regola. Come appari sullo schermo, che tu perda o vinca e qualsiasi imbecillità tu dica, vieni applaudito. A scuola si cerca di non umiliare il ragazzo con un cattivo voto, con un cattivo giudizio. All'università non viene più bocciato nessuno. Un tempo a teatro, soprattutto all'opera, il pubblico fischiava il tenore o il soprano che cantava male. Oggi tutti i cantanti, tutti i musicisti, tutti gli attori, tutti i registi sono presentati come sublimi maestri. A meno che non vengano classificati come nemici politici, nel qual caso tutto quello che fanno è sbagliato.

Noi non sappiamo più valutare con la nostra testa, essere obbiettivi, imparziali, ma ci adeguiamo al modo di pensare politicamente dominante a quello che chiamano «politicamente corretto» e che ci hanno ficcato a poco a poco nella mente gli ideologi dei partiti e i maestri del marketing delle multinazionali della comunicazione. Chi si trova fuori da questo circolo mediatico e culturale, chi ha idee diverse non viene chiamato a scrivere sui giornali, a parlare nei dibattiti televisivi e quando espone il suo pensiero in privato lo insultano. Anni fa se si accorgevano che qualcuno non parlava male di Berlusconi lo trattavano come un paria. Oggi succede a chi lo fa con Trump. Poi le cose cambiano e il gregge segue le nuove direttive.

Nella vita privata quotidiana, dove non agiscono più queste correnti collettive, noi dobbiamo usare la nostra testa, ma siamo disabituati a farlo. Così non diamo più i meriti dovuti a chi ci ha aiutato col suo sapere, con la sua intelligenza, con la sua generosità. Oggi i bambini non ringraziano i genitori, non ringraziano gli insegnanti ed anche i genitori non li ringraziano, ma vanno solo a lamentarsi con loro. E lo stesso vale per il nostro portiere, per chi ci aiuta nei lavori domestici, per l'amico che viene a trovarci. Il risultato è che siamo ingiusti verso le persone a cui dovremmo invece rispetto e riconoscenza.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... ebook+Page

Quante volte me lo chiedo: qualsiasi cosa si dica o appaia in TV, il pubblico (bue) applaude! [:o)]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

22/01/2017, 17:42

Senza-titolo-3.jpg

Che manica di cazzari...

A Milano (visto che parlano "del mondo")
ci sono appena cento persone.

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... c5a91.html

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

22/01/2017, 17:45

.. ogni tanto .... [:D]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

23/01/2017, 10:38

I giornali italiani sono alla canna del gas: TUTTI!
Non manca tanto e uno per uno chiuderanno i battenti.
Leccare sempre il politico di turno e vendersi al potere porta solo al FALLIMENTO!
Guardate i dati!

https://www.facebook.com/websocialtv/vi ... 474526907/

......... [:302]

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

23/01/2017, 13:33

magari!

Re: Il Livello di Qualità dell'Informazione

23/01/2017, 15:37

Il potere si è sempre servito dell'informazione, non è certo una novità. Tutti ricordano le campagne mediatiche contro Berlusconi, oggi tocca al M5S e in Usa a Trump. Ci hanno fatto una testa così che l'Italia stava ripartendo (dovevamo addirittura allacciare le cinture di sicurezza e saremmo diventati la locomotiva dell'Europa). [:302]

Ma il cittadino attento alla fine la verità prima o poi la trova e (per fortuna) internet non è filtrabile come l'informazione.
Rispondi al messaggio